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CLIMA E DISPONIBILITÀ IDRICHE

1Riferita al trentennio 1970-2000, secondo i dati UCEA. 2Dato rilevato attraverso la Rete Agrometeorologica Regionale.

e detriti che ne è derivato ha invaso il pae- se provocando una vittima oltre a numero- si danni materiali.

Un andamento generalmente superiore alla media è stato registrato anche per le tem- perature medie massime. Gli scostamenti maggiori si sono verificati a luglio, specie nelle provincie di Benevento e Avellino con una differenza di circa due gradi. Secondo i rilievi puntuali registrati dalle stazioni meteorologiche3dislocate nelle va- rie province del territorio campano, i pic- chi più alti di temperatura si sono verifica- ti nella seconda decade di luglio nella pro- vincia di Benevento e Caserta ed all’inizio della terza decade del mese di agosto in pro- vincia di Caserta e Napoli. In particolare a Solopaca (BN) il 16 luglio sono stati rag- giunti 39,8°C e 38,2°C a Presenzano (CE), mentre ad agosto si è avuto un picco di 36,6°C ad Alife (CE) ed uno a Giugliano

(NA) dove sono stati raggiunti 38,8°C, re- gistrati rispettivamente il 21 e 22 agosto. Per quanto riguarda le esigenze idriche dei mesi estivi non si sono verificati problemi di approvvigionamento grazie alla conco-

mitante azione di più elementi che hanno caratterizzato l’estate 2010. Da un lato il buon riempimento degli invasi dovuto al- l’andamento meteorologico invernale e pri- maverile, dall’altro l’aumentato contenuto

3Dato rilevato attraverso la Rete Agrometeoro-

logica Regionale.

I trimestre 2010 Media climatica I trim. II trimestre 2010 Media climatica II trim. III trimestre 2010 Media climatica III trim. IV trimestre* 2010 Media climatica IV trim.*

Napoli Avellino Benevento Caserta Salerno

0 50 100 150 200 250 300 350 400 mm pioggia cumulata

Precipitazioni e temperature medie rilevate in Campania, 2010

* I valori si riferiscono al solo mese di novembre.

Fonte: elaborazioni su dati UCEA e Rete Agrometeorologica Regionale

idrico del suolo dovuto alle abbondanti piog- ge di fine estate associate ad una lieve ri- duzione delle temperature e quindi dell’e- vapotraspirazione. Il tutto a vantaggio del- le pratiche irrigue nelle zone ad agricoltura intensiva specie nel mese di settembre quando generalmente si effettuano le ope- razione di sostituzione delle colture estive con le ortive tipiche del periodo successivo. Superata l’estate senza particolari problemi alle colture per quanto riguarda le pratiche irrigue, negli ultimi mesi dell’anno sono sub- entrate le criticità legate alle intense preci- pitazioni, che nei momenti di eccessiva in- tensità hanno causato considerevoli danni all’agricoltura. In particolare nel mese di no- vembre le precipitazioni cumulate hanno fatto registrare valori di gran lunga supe- riori alle medie stagionali del trentennio di riferimento (1971-2000), con notevoli sco-

stamenti dalla media in tutte le province campane. I valori massimi sono stati rile- vati in provincia di Caserta dove sono ca- duti 336 mm di pioggia, un valore che supe- ra di 194 mm il dato climatico di riferimen- to del periodo. Segue la provincia di Bene- vento con un valore di pioggia cumulata di 302 mm, circa 179 mm in più rispetto alla media. Nelle altre province le precipitazioni sono state comunque molto elevate, in pro- vincia di Napoli con 267 mm di pioggia cu- mulata, Avellino con 245 mm e Salerno con 212 mm circa, in ogni caso circa 100 mm in più rispetto al dato climatico medio. In realtà in gran parte della regione nei giorni tra l’8 ed il 10 novembre i fenomeni piovosi hanno assunto un forte carattere temporalesco causando ingenti danni. Il passaggio sul mar Tirreno di un intenso flusso di correnti caldo-umide ha determi-

nando il susseguirsi di eventi estremamen- te perturbati con precipitazioni eccessiva- mente concentrate in determinate aree e forti venti di libeccio con una velocità me- dia di 7-8 m/s e raffiche superiori ai 30

m/s4che hanno determinato intense ma-

reggiate lungo le coste esposte a sud-ovest. La gravità dei danni è stata determinata dalla forte concentrazione in 24-72 ore de-

gli eventi piovosi. Le misurazioni5puntuali

delle precipitazioni effettuate nei giorni im- mediatamente successivi hanno conferma- to il raggiungimento di valori critici regi- strati principalmente nei bacini idrografici dell’alto Sele e dell’alto Calore Irpino, sui versanti dei monti Picentini, della Valle Caudina e del Vallo di Diano ed in prossimi- tà dei fiumi Tanagro e Bussento. In nume- rose stazioni le precipitazioni cumulate hanno superato i 200 mm nell’arco delle 72 ore. I picchi più significativi sono stati ri- levati in provincia di Avellino nelle stazioni di Senerchia, Montella e S. Martino Valle Caudina, dove in questo intervallo di tempo sono caduti rispettivamente ben 372 mm,

4Come si evince dai dati rilevati dalla rete ondametrica regionale (Boe oceanografiche di Punta Ca-

rena e Torre La Punta, situate al largo della costa, rispettivamente, di Anacapri e Pollica). Dati for- niti dalla Protezione Civile.

360 mm e 356 mm. Secondo i dati della Re- te Agrometeorologica regionale nella sta- zione di Montella nel corso della sola gior- nata del 9 novembre sono caduti ben 171,2 mm di pioggia.

In provincia di Salerno, invece, i picchi più alti di pioggia sono stati registrati nelle sta- zioni di Sanza, Rofrano e Mercato san Seve- rino, dove sono stati registrati rispettiva- mente 293 mm, 262 mm e 230 mm di piog- gia cumulata tra l’8 ed il 10 novembre. Que-

sti dati sono particolarmente significativi se paragonati ai valori degli ultimi cinque anni in quanto mai in questo periodo nelle sta- zioni della rete regionale della Protezione Ci- vile sono state rilevate nell’arco di 72 ore concentrazioni così elevate di pioggia. In conseguenza dell’intensità del fenomeno, sono stati registrati nei giorni 8-10 novem- bre elevati valori di afflusso in particolare nel bacino del fiume Sele e del Tanagro. In queste aree l’eccesso di acqua ha determi-

nato esondazioni in vari tratti dell’alveo con allagamenti delle aree adiacenti sia in zone agricole che urbane e conseguenti danni a campi, abitazioni ed infrastrutture. Riguardo l’andamento delle disponibilità idriche dei principali invasi campani si ri- leva che, grazie all’andamento meteorologi- co del periodo invernale e primaverile, nes- sun bacino idrografico ha risentito di pe- riodi critici per quanto riguarda l’approvvi- gionamento irriguo.

Andamento delle disponibilità idriche dei principali invasi campani, 2009

Invaso Capacità utile 01/01/10 01/02/10 01/03/10 01/04/10 01/05/10 01/06/10 01/07/10 01/08/10 01/09/10 01/10/10 01/11/10 01/12/10 Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Mln di mc Diga Alento 26,000 19,225 26,000 26,000 24,800 23,300 23,000 19,874 16,198 13,201 12,436 11,398 28,737

Diga Fabbrica 1,100 0,871 1,001 1,100 1,090 1,030 0,960 0,861 0,617 0,403 0,394 0,425 1,049

Diga Carmine 3,100 1,625 2,876 3,024 3,000 2,960 3,010 3,002 2,686 2,075 1,679 1,846 3,026

Diga S. Giovanni 0,250 0,097 0,106 0,143 0,167 0,153 0,156 0,138 0,135

Diga Le Fosse 0,055 0,02 0,025 0,02 0,015 vuota

Totale Bacino Alento 30,505 21,721 29,877 30,124 28,890 27,387 27,076 23,88 19,668 15,857 14,685 13,822 32,947 Traversa Persano Bacino del Sele 1,500 0,600 1,500 1,500 1,500 1,500 1,5 n.p. 1,5 1,500 1,500 1,500 Diga Macchione Bacino Ufita 0,585 0,400 0,440 0,510 0,510 0,510 0,510 0,525 0,525 0,465 0,465 0,500 0,525

Fonte: elaborazioni su dati dei Consorzi di Bonifica

Il trend positivo che aveva caratterizzato la produzione della branca agricoltura, silvi- coltura e pesca nel biennio precedente ha su- bito nel 2009 una battuta d’arresto facendo registrare una diminuzione della produzio- ne pari al 2,4% rispetto al 2008, a causa del- la flessione delle quantità (-0,2%) e dei prez- zi (-2,8%). Tra le diverse componenti della branca agricoltura, silvicoltura e pesca, la produzione agricola in senso stretto, ha evi- denziato un decremento del 3%; in lieve cre- scita è risultata la produzione della silvicol- tura (+0,1%), mentre la produzione della pe- sca ha mostrato una considerevole ripresa produttiva (+15,3% rispetto al 2008) che ha consentito di recuperare un pò il risultato negativo fatto registrare nel 2008 a seguito del ridimensionamento del settore. Anche per l’annata agraria 2009, il princi- pale contributo alla produzione agricola in Campania è dato dal comparto delle colture erbacee (43,4%), seguito dalla zootecnia (19,3%) e dalle coltivazioni arboree (18,5%). I risultati per comparto evidenziano una lieve flessione dei livelli produttivi per le

colture arboree (-0,9%), una stazionarietà per le coltivazioni erbacee (0,1%) e gli al- levamenti zootecnici (0,3%) ed una cresci- ta delle foraggere (+3,9%). In calo, rispetto all’anno precedente, risultano i prezzi nei comparti delle colture arboree (-13,5%), delle foraggere (-9%), della zootecnia (-6%);

si rileva, invece, una crescita dei prezzi per le colture erbacee (+3,3%).

Risultano in diminuzione anche i servizi connessi, contoterzismo e manutenzioni (-1,5%), agriturismo e altre attività secon- darie (-0,2%).

Passando all’analisi dei singoli comparti pro-