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LE IMPRESE IN CAMPANIA 48,4%

21,2% in quella di Salerno, il 15,6% in quel- la di Caserta, l’8,5% in quella di Avellino ed il 6,5% nella provincia di Benevento. Napo- li è la provincia con il maggior aumento del- le imprese attive, 2.704 imprese in più (+1,2%) rispetto al 2008, seguita da quella di Caserta che fa registrare un incremento dello 0,7%, pari a 479 imprese in più. Più contenuto l’incremento in provincia di Salerno, dove con 293 imprese attive in più rispetto al 2008 si registra un incremento percentuale dello 0,3%. In controtendenza sia la provincia di Benevento, dove si con-

tinua a registrare una diminuzione del numero delle imprese attive, -0,9%, pari a 285 imprese attive in meno rispetto al 2008, sia la provincia di Avellino, dove, dopo molti anni, le imprese attive diminui- scono di 79 unità, -0,2% rispetto al 2008. Le imprese operanti nei settori agricoltu- ra, caccia e silvicoltura si attestano a quo- ta 72.964 e rappresentano il 15,3% delle imprese attive in Campania, facendo regi-

strare una diminuzione del 2,9% rispetto al 2008.

Aumentano di 10 unità, raggiungendo quota 230, le imprese impegnate nella pesca, piscicoltura e servizi connessi. Pur essendo ancora negativo, il saldo nati-mortalità nel settore agricoltura, caccia e pesca (-2,4%) rispetto al 2008 (-2,5%), esso resta quasi invariato.

Tra le imprese campane attive in attività

LE IMPRESE IN CAMPANIA

48,4% 6,5% 8,3% 15,6% 21,2% 230.444 39.648 31.182 74.069 100.886 Napoli Avellino Benevento Caserta Salerno

Ripartizione provinciale delle imprese attive in Campania, 2009

Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Comm. ingr. e dett., rip. beni pers. e per la casa Alloggio e ristorazione Trasporti, magazzinaggio e comunicaz. Intermediaz. monetaria e finanziaria Attiv. immob., noleggio, informat., ricerca Istruzione Sanità e altri servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e personali Imprese non classificate

72.964 330 253 42.464 1.280 59.879 175.655 30.190 22.353 9.038 29.216 2.627 3.713 23.333 2.934

Imprese attive in Campania per settore di attività, 2009

Fonte: elaborazioni su dati Infocamere

manifatturiere circa il 17%, pari a 7.145 imprese, opera nel settore degli alimenti e bevande (412 nel settore delle bevande), ma risultano drasticamente diminuite rispetto al 2008 (-35,7%).

Esaminando gli andamenti relativi ad alcu- ni settori, nelle cinque province campane, si osserva una generalizzata contrazione del numero di imprese attive nei settori analizzati; tuttavia non manca qualche particolarità.

In provincia di Avellino si ha un rilevante calo delle imprese attive nel settore ali- mentare e bevande (-26,9%), mentre la diminuzione per il settore agricoltura, cac- cia e silvicoltura è più contenuta (-2,2%). In provincia di Benevento si riscontra una lieve diminuzione delle imprese del settore agricoltura, caccia e silvicoltura (-3,8%), a fronte di una maggiore contrazione per l’industria alimentare e bevande (-24,7%) e per la pesca (-20%).

In provincia di Caserta aumentano del 10% le imprese nel settore della pesca; si riducono, invece, le imprese attive nel set-

Movimenti delle imprese in Campania per alcuni settori di attività, 2009

Registrate Attive Iscritte Cessate Variazioni Var. % 2009/08 (altri mov.) Attive CAMPANIA

Agricoltura, caccia, silvicoltura 73.846 72.964 3.008 4.817 247 -2,9 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 374 330 14 16 14 3,1 Industria alimentare e bevande 8.292 7.145 259 341 -1.595 -35,7 Industria del tabacco 29 20 0 3 1 -4,7 AVELLINO

Agricoltura, caccia, silvicoltura 12.519 12.469 440 671 9 -2,0 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 3 3 0 0 0 0,0 Industria alimentare e bevande 800 736 19 34 -119 -26,9 Industria del tabacco 4 4 0 0 0 0,0 BENEVENTO

Agricoltura, caccia, silvicoltura 13.583 13.553 615 1.130 35 -3,8 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 5 4 0 0 0 -20,0 Industria alimentare e bevande 582 540 5 25 -61 -24,7 Industria del tabacco 11 10 0 2 0 0,0 CASERTA

Agricoltura, caccia, silvicoltura 14.687 14.586 670 997 28 -2,6 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 13 11 0 0 1 10,0 Industria alimentare e bevande 1.112 994 32 48 -222 -42,1 Industria del tabacco 9 3 0 0 0 0,0 NAPOLI

Agricoltura, caccia, silvicoltura 12.420 12.197 543 833 102 -3,6 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 244 221 10 14 9 2,3 Industria alimentare e bevande 3.632 3.127 173 144 736 -36,3 Industria del tabacco 3 2 0 1 1 -33,3 SALERNO

Agricoltura, caccia, silvicoltura 20.637 20.159 740 1.186 73 -2,7 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 109 91 4 2 4 5,8 Industria alimentare e bevande 2.166 1.748 30 90 -463 -36,9 Industria del tabacco 2 1 0 0 0 0,0

tore dell’agricoltura, caccia e silvicoltura (-2,6%) e soprattutto in quello dell’alimen- tare e bevande (-42,1%).

In provincia di Napoli si registra un aumento di imprese nel settore della pesca, piscicoltura e servizi connessi

(+2,3%), mentre si evidenzia una con- trazione nel numero di imprese nei set- tori dell’agricoltura, caccia e silvicoltura (-3,6%), e in quello alimentare e bevande (-36,3%).

In provincia di Salerno le dinamiche nega-

tive riguardano, principalmente l’indu- stria alimentare e bevande (-36,9%), ma si riscontrano contrazioni anche nel set- tore dell’agricoltura, caccia e silvicoltura (-2,7%); si registra, invece, un aumento delle imprese nel settore pesca (+5,8%).

La rete commerciale regionale al dettaglio in sede fissa, con specializzazione preva- lente nel settore alimentare, presenta al 30 giugno 2010 una consistenza di 27.858 esercizi, con una contrazione di 168 unità (-0,6% rispetto al 2009).

Il risultato è frutto di un diverso andamen- to nelle varie specializzazioni. In particola-

re, la contrazione ha interessato il numero di esercizi di vendita delle carni (-2,1%), di pane, pasticceria, dolciumi (-1,2%) e degli esercizi non specializzati a prevalenza ali- mentare (-0,4%). Viceversa sono aumenta- ti dell’1,7% gli “altri esercizi specializzati alimentari”. Si registra, invece, una situa- zione di quasi stazionarietà per gli esercizi

di vendita di frutta e verdura (+0,06%), pesci, crostacei, molluschi (+0,18%) e di bevande (+0,14%).

A livello provinciale, la consistenza della rete commerciale alimentare in sede fissa presenta un aumento, benché marginale, degli esercizi nella provincia di Benevento (+1%) e Caserta (+0,3%); mentre sono leg-

DISTRIBUZIONE

Esercizi commerciali alimentari al dettaglio in sede fissa, 2010

AV BN CE NA SA Campania

% % % % % %

Frutta e verdura 178 9,4 77 6,7 433 10,2 1.670 11,3 691 11,8 3.049 10,9

Carne e prodotti a base di carne 451 23,8 289 25,3 934 22,2 3.087 20,9 1.244 21,3 6.005 21,5

Pesci, crostacei, molluschi 90 4,7 59 5,1 186 4,4 975 6,6 339 5,8 1.649 5,9

Pane, pasticceria, dolciumi 51 2,8 30 2,6 163 3,8 670 4,5 215 3,7 1.129 4,0

Bevande (vini, olii, birra ed altre) 25 1,4 17 1,5 121 2,8 482 3,4 82 1,4 727 2,6

Altri esercizi specializzati alimentari 94 4,9 50 4,4 237 5,6 1.122 7,6 251 4,3 1.754 6,4

Non specializzati prevalenza alimentare 1.005 53,0 622 54,4 2.154 51,0 6.737 45,7 3.027 51,7 13.545 48,7

In complesso 1.894 100,0 1.144 100,0 4.228 100,0 14.743 100,0 5.849 100,0 27.858 100,0

% su totale esercizi 28,4 26,2 28,7 27,4 28,4 27,8

DENSITÀ1 232 252 215 209 189 209

1Abitanti/esercizio alimentari.

germente diminuiti gli esercizi nelle pro- vince di Avellino (-1,1%), Napoli (-1,1%) e Salerno (-0,2%).

La rete commerciale ambulante, al 30 giu- gno 2010, è composta da 21.042 unità e gli esercizi ambulanti specializzati nell’ali- mentare rappresentano il 18,4% del tota- le. Rispetto all’anno precedente, si registra una contenuto calo del numero di esercizi alimentari ambulanti: 18 unità (0,45%) rispetto alle 79 del 2009 (-1,9%).

Esercizi commerciali ambulanti, 2010

AV BN CE NA SA Totale

Altri articoli 193 129 1.640 2.602 1.444 6.008

Abbigliamento, tessuti e calzature 57 48 1.238 1.148 891 3.382

Alimentare 279 146 598 2.008 938 3.969

Calzature e pelletterie 30 29 159 327 113 658

Mobili e articoli di uso domestico 16 8 44 205 87 360

Non specificata 178 56 486 1.194 336 2.250

Abbigliamento e tessuti 181 98 792 2.402 942 4.415

TOTALE 934 514 4.957 9.886 4.751 21.042

Fonte: Osservatorio nazionale del commercio, Ministero dello Sviluppo Economico

Distribuzione degli esercizi commerciali all’ingrosso per specializzazione merceologica, 2010

Provincia Altri prodotti Altri prodotti Macchinari e Materie prime Prodotti Prodotti intermedi Totale

di consumo finale attrezzature agricole e alimentari, non agricoli,

animali vivi bevande, tabacco rottami e cascami

AV 17 391 174 213 350 377 1.522 BN 20 224 130 78 200 254 906 CE 43 1710 416 184 943 882 4.178 NA 507 11.680 1.902 1.087 4.134 3.103 22.413 SA 75 1573 634 255 1.815 1.102 5.454 TOTALE 662 15.578 3.256 1.817 7.442 5.718 34.473

Fonte: Osservatorio nazionale del commercio, Ministero dello Sviluppo Economico

A livello provinciale si registra un aumento degli esercizi ambulanti alimentari soltan- to in provincia di Napoli (+6 unità). Riguar- do la distribuzione sul territorio regionale resta invariata la localizzazione rilevata l’anno scorso, pertanto più della metà degli esercizi si localizza in provincia di Napoli (50,6%), segue la provincia di Salerno (23,6%), quella di Caserta (15,1%) e infine Avellino e Benevento (7% e 3,7% rispetti- vamente).

Il numero di esercizi commerciali all’ingros- so in Campania continua crescere, difatti al 30 giugno 2010, si contano 34.473, il 4,4% in più rispetto all’anno precedente; l’incre- mento ha interessato le cinque province campane e tutte categorie merceologiche. In particolare, gli esercizi all’ingrosso specia- lizzati nella vendita di prodotti alimentari, bevande e tabacco aumentano del 2,2%, mentre crescono dello 0,9% quelli di mate- rie prime agricole e animali vivi.

La grande distribuzione

Al 1° gennaio 2010 in Campania si censi- scono 514 supermercati, contro i 446 del 2009 (+15,2%). L’aumento ha interessato soprattutto la provincia di Caserta, dove il numero di supermercati è più che raddop- piato (30 unità nel 2009, 69 nel 2010). In crescita anche la superficie complessiva di vendita, che ha raggiunto quasi 383 milio- ni di mq (+14,2%), e l’occupazione (+11,9%).

Grande distribuzione alimentare per ripartizione provinciale, 2010

Supermercati Ipermercati Minimercati

Numero Sup. di vendita Addetti Numero Sup. di vendita Addetti Numero Sup. di vendita Addetti

AV 67 51.721 700 4 12.096 178 46 13.774 228 BN 16 13.059 280 1 2.500 18 15 5.188 94 CE 69 54.133 814 6 41.650 1.678 68 19.308 382 NA 243 162.182 3.079 12 118.901 2.239 242 66.392 1.586 SA 119 101.120 1.810 1 8.500 130 97 28.675 567 Campania 514 382.215 6.683 24 183.647 4.243 468 133.337 2.857 ITALIA 9.481 8.399.498 170.579 570 3.515.177 84.487 5.440 1.603.700 33.525

Anche gli ipermercati sono in aumento raggiungendo le 24 unità (+33,3%), con 4.250 addetti, il 56,3% in più rispetto all’anno precedente, e una superficie di vendita di 183.647 mila mq (+20,9% rispetto al 2009); in particolare il 49,4%

della superficie di vendita è destinata ai generi alimentari. A livello provinciale la crescita ha interessato maggiormente la provincia di Caserta, con incrementi del numero di ipermercati da 1 unità a 6, e conseguente espansione della superficie

investita e del numero di addetti. In forte crescita anche il numero dei mini- mercati della Regione, che raggiungono le 468 unità (+21,2%), con una superficie di vendita di 133.337 mq (+21,9%) e 2.857 addetti (+25,6%).

La spesa media mensile per famiglia nel 2009 è pari a 1.894 euro, con una variazio- ne rispetto all’anno precedente del -1,8%. Il valore della spesa media mensile regionale è inferiore al dato nazionale (2.442 euro), ma prossimo al dato per la circoscrizione del Mezzogiorno (1.898 euro); difatti sono le circoscrizioni del Nord e del Centro a mo- strare i valori più alti di spesa media men- sile.

In Campania la spesa alimentare assorbe oltre un quarto della spesa totale (26,5%), valore inferiore a quello registrato nella ri- partizione del Mezzogiorno (28,7%), ma su- periore al dato nazionale (18,9%). Diminuisce di circa il 2,5% rispetto al 2008 la spesa media per generi alimentari e be- vande; la diminuzione segue l’incremento osservato nel 2008, essenzialmente dovuto alla sostenuta dinamica inflazionistica che aveva caratterizzato questi beni. Da un’in- dagine svolta dall’Istat, emerge che la mag- gior parte delle famiglie ha diminuito, nel 2009, sia la quantità che la qualità dei pro- dotti alimentari acquistati rispetto all’anno

precedente. In particolare, rispetto al 2008, diminuisce la spesa media mensile per pane e cereali, per oli e grassi, per patate frutta e ortaggi, per zucchero, caffè e altro; in di- minuzione risulta anche la spesa per be- vande. La spesa per l’acquisto di carne si

conferma la più alta tra le spese alimentari. Riguardo la composizione della spesa si os- serva che oltre a quella per generi alimen- tari e bevande, una quota elevata di spesa totale è destinata all’abitazione (26,2%), segue la spesa per i trasporti (11%) e quin-

CONSUMI ALIMENTARI