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La codifica del materiale didattico

2. La didattica e il sistema ICoN

2.4 La codifica del materiale didattico

Gestione e pubblicazione dei contenuti didattici sono di competenza dell’organismo redazione. Allo stato attuale dei lavori, la redazione del Consorzio si ritrova a procedere, parallelamente, in più direzioni. Ciò è dovuto sia alla complessità della ristrutturazione del sistema che alla necessità di mantenimento delle attività didattiche in corso.

Il lavoro principale è quello della definizione dello schema di metadatazione dei contenuti, che renderà possibile l’importazione ed esportazione dei contenuti didattici secondo la logica del nuovo sistema. Particolarmente delicato, questo lavoro coinvolge redattori e supporto tecnico, ed è la base su cui verrà impostato il sistema a regime. Nel frattempo, per i corsi più complessi attualmente in uso (corso di laurea, corsi di lingua) si è mantenuto il flusso di lavoro tradizionale e l’erogazione della didattica sulle vecchie piattaforme Italicon, di modo da garantirne la fruizione agli utenti.

Per i corsi più recentemente progettati o di complessità affrontabile è stato invece possibile avviare una prima sperimentazione di adattamento dei contenuti per l’erogazione su Moodle. Ci soffermeremo in particolare su questa sperimentazione perché ha contribuito a innestare negli operatori una maggiore consapevolezza in materia di riusabilità, specialmente sugli strumenti che già in fase di codifica consentono di porre le basi in tale direzione: marcatura semantica, metadatazione, definizione di un modello astratto. Tra le diverse iniziative che hanno avuto luogo, il lavoro che ha consentito uno studio più raffinato e approfondito è stato quello del riadattamento dei contenuti per la nuova edizione del Master in Didattica della lingua e della letteratura italiana (2017), che è servito - tra le altre cose - come banco di prova per la trasformazione e resa dei contenuti didattici ICoN su uno specifico LMS, con tutte le problematiche del caso.

Per chiarire il perché della novità di quest’approccio, bisogna premettere che i contenuti didattici ICoN – come vedremo – sono spesso presentati sotto forma di “libri digitali”,

secondo la definizione che ne viene data in M. T. Lupia, M. Tavosanis e V. Gervasi, ovvero “tutto ciò che, come contenuto, assomiglia a un tradizionale libro su carta, ma viene

presentato in formato elettronico” . 52

Lo storico lavoro della redazione centrale di ICoN è sempre stato infatti quello di rielaborare testi scritti dai rispettivi autori per offrirne una doppia edizione, una in formato HTML e una in formato PDF, per poi caricarli - come si è visto - sull’ambiente di apprendimento fornito dai siti ASP. Questi due formati rispondevano alle esigenze basilari degli utenti: la versione su Web permette una fruizione multimediale del testo, corredato di immagini, audio, video e link, mentre il PDF è tradizionalmente il formato preferito per la stampa, opzione ancora irrinunciabile per la maggior parte degli studenti.

Il lavoro su questo doppio formato è stato portato avanti sino ad ora manualmente, vale a dire apportando le modifiche su ogni file: per ogni aggiornamento o revisione è necessaria una ri-lavorazione sia del codice HTML che del documento Word all’origine del PDF, e questo solo nel caso più semplice. Con l’espansione delle attività del Consorzio si è manifestata la necessità di riutilizzo dei materiali in un contesto diverso da quello originario, producendo il classico “effetto a cascata”: il materiale è stato duplicato, moltiplicando così per quattro il numero di interventi in caso di revisione dei contenuti, anche nel caso di una modifica semplice (ad esempio, un refuso).

Il modello proposto dal nuovo sistema è progettato esattamente per rispondere a

quest’esigenza di recupero, modifica e riutilizzo di contenuti centralizzati, e non duplicati. Localizzando l’oggetto (modulo didattico, esercizio, immagine, video) in un repository comune, dotandolo di opportuna metadatazione e indicizzazione, e infine sviluppando uno strumento di authoring adattato e personalizzato, si apre un nuovo scenario in cui le modifiche sono consentite a più livelli, e la “traduzione” nei diversi formati e/o edizioni è affidata all’operazione di esportazione oggetti. Ragionando in questo senso, si può prevedere non solo un’esportazione in diversi formati (HTML, PDF, SCORM, EPUB, XML) ma anche in sistemi diversi da quello ICoN.

L’interoperabilità è una caratteristica che il Consorzio ICoN ricerca attivamente nello sviluppo del nuovo sistema, per potere usufruire dei vantaggi di una gestione più flessibile a

tutti i livelli, sia di materiali che di erogazione dei corsi. Opportuna metadatazione significa infatti estrema flessibilità: con uno schema a disposizione possono essere definiti uno o più strumenti di traduzione, che rendano gli oggetti di apprendimento ICoN interoperabili a tutti gli effetti. Ciò è valido non solo a livello di piattaforma di appoggio, ma anche per quanto riguarda l’erogazione di diversi corsi sullo stesso LMS, ma con differenti impostazioni. La responsabilità dell’area corsi, infatti, è quella di prendere i contenuti e metterli a disposizione dello studente secondo le modalità espresse, tracciare e valutare l’interazione dello studente col contenuto, inoltrarla al valutatore: tutti parametri che possono variare a seconda del corso istanziato. Non è un caso raro, per esempio, nell’ambito dei corsi di lingua, che variano nel comportamento degli esercizi a seconda della classe di destinazione (diversa soglia di sufficienza nel punteggio, differenti impostazioni di lingua e/o presenza di pulsanti di traduzione nella consegna ecc.).

Il passaggio da schema astratto dei contenuti e concretizzazione in area corsi verrà affidato ad un componente preciso del sistema in via di sviluppo: un modulo agganciato al sotto-sistema del gestionale, che si occuperà di istanziare corsi seguendo delle ben definite regole di traduzione dal modello. In questo scenario, dunque, se nel modello di corso si definiscono i contenuti la loro aggregazione e presentazione dipende dalle diverse traduzioni progettate e poi eseguite dal traduttore. La stessa metodologia, che trova il suo impiego migliore nei corsi di lingua, potenzialmente può essere sviluppata anche per il corso di laurea e tutte le altre iniziative didattiche ICoN.