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L’elemento ​<informations>

3. L’astrazione del modello ICoN

3.5 Astrazione di un modulo didattico

3.5.5 L’elemento ​&lt;informations&gt;

L’elemento ​<informations>​ ha un ruolo molto importante, poiché è concepito per tenere traccia di tutti i dati relativi al modulo didattico. Tutti i sotto-elementi di ​<informations> possono dirsi dei metadati a livello di modulo didattico, alcuni dei quali riutilizzabili (si veda

la costruzione della copertina del modulo), altri utili a scopi interni (per esempio, i dati relativi alle revisioni o al copyright).

Gli elementi all’interno di ​<informations>​ sono ​<title>​, ​<short-title>​, ​<code>​, <authors>​, ​<editors>​, ​<publication>​, ​<copyright>​. A loro volta questi elementi possono essere più o meno strutturati per dare informazioni più dettagliate: ​<authors>​ e <editors>​, per esempio, possono ospitare al loro interno uno o più elementi ​<author>​ o <editor>​ che contengono i dati della persona che ha scritto o revisionato il modulo. <​editors​>

​<​editor​>

​<​name​>​Paola​</​name​>

​<​surname​>​Andriani​</​surname​>

​<​revision​ ​datetime​=​"2016-10-21"​ />

​</​editor​>

​<​editor​>

​<​name​>​Francesca​</​name​>

​<​surname​>​Tolaini​</​surname​>

​<​revision​ ​datetime​=​"2016-12-30"​ />

​</​editor​> </​editors​>

Elemento <editors>

È interessante notare come le informazioni di interesse cambino, a seconda dell’elemento preso in analisi: se è vero che alcuni campi come nome e cognome sono comuni, trattandosi di definire una persona, per l’autore del modulo è molto importante stabilire un’associazione con l’università di appartenenza o con il suo ambito di lavoro, mentre per i redattori il dato più importante è quello relativo alla data di ultima revisione.

Questo aspetto in particolare, quello del tracciamento delle modifiche sul modulo didattico, è emerso proprio durante lo sviluppo di questo schema: se sino ad ora - e anche in questo caso - il tracciamento si limitava ad un appunto da parte del redattore sulla data d’intervento sul modulo, conservato in archivio di redazione, in futuro è possibile e anzi necessario prevedere una gestione più completa di questi dati, mediante - per esempio - un sistema di controllo versione (versioning) che tenga traccia in maniera automatica delle modifiche effettuate. Altri elementi pensati per raccogliere importanti dati sul modulo, come quelli relativi alla pubblicazione o al copyright, sono pensati sia a scopo di storico che in ottica di sviluppo

ulteriore. Se certe informazioni infatti permangono, come la data di pubblicazione (che si riferisce alla pubblicazione online e ha un’enorme importanza in materia di storico), altre sono legate al formato di esportazione. Così, se per adesso l’elemento ​<copyright> contiene una serie di dati universalmente validi, si potrà in futuro prevedere l’accorpamento di una licenza personalizzata con relativo disclaimer in base all’edizione che viene esportata a partire dal modello.

<​copyright​>

​<​description​>​Tutti i diritti riservati​</​description​>

​<​start-year​ ​datetime​=​"2009-01-01"​ /> <​end-year​ ​datetime​=​"2024-01-01"​ />

<​owner​>​Consorzio ICoN - Italian Culture on the Net​</​owner​> </​copyright​>

Elemento ​<copyright>

Nello schema sino ad ora esemplificato ci si accorgerà di come in questa fase sia stato ideato un sistema di codifica per i metadati già presenti, con qualche elemento di apertura per una gestione integrata allo strumento di authoring. Tuttavia abbiamo tralasciato un’importante questione che verrà affrontata in una successiva fase dei lavori, cioè la metadatazione dei contenuti.

Questo discorso è particolarmente complesso in termini di modularità, poiché all’interno di un modulo didattico ICoN sono presenti diversi contenuti a diversi livelli: i contenuti didattici di una sotto-UD, che possono essere anche molto specifici (Ora serrata retinae ​di Valerio Magrelli), sono un sottoinsieme dei contenuti didattici di un’UD (​I nuovi poeti degli anni Ottanta), che a sua volta concorre a comporre un modulo didattico i cui contenuti devono essere necessariamente etichettati a un livello più generale (​La poesia italiana dalla metà degli anni Settanta a oggi).

La metadatazione dei contenuti, come già si è ricordato trattando della teoria dei learning object, non è un discorso secondario: opportuna categorizzazione e indicizzazione

favoriscono la reperibilità del materiale didattico, che questo sia un singolo asset o un intero aggregato come può essere, nel nostro caso, un modulo didattico. Questo vale a maggior ragione all’interno del sistema ICoN, dove questo oggetto complesso ha una sua logica ed è posto come unità di riferimento per la costruzione di percorsi didattici.

In questo particolare campo di ricerca si sono distinti progetti volti alla produzione e

indicizzazione di Open Learning Objects, come la piattaforma FreeLOMS, frutto del progetto SLOOP (Sharing Learning Objects in an Open Perspective), che ai metadati (e in particolare, a un tipo di metadatazione “dinamica”) attribuisce un’importanza fondamentale per la

costruzione di un patrimonio riusabile di materiali didattici . Altre ricerche che si sono 77 concentrate sull’impatto del web semantico sulla formazione a distanza hanno dato il via all’applicazione di ontologie e Topic Maps in ambito di e-learning, sviluppando un

paradigma basato sulle relazioni semantiche tra contenuti e allargandosi così al campo della progettazione didattica . 78

Senza volerci addentrare troppo in questo campo, per ora, possiamo affermare che in ottica di sviluppo del sistema è auspicabile per ICoN l’introduzione di un sistema di metadatazione dei contenuti a più livelli. In questo scenario, l’elemento ​<informations>​ di ​<module>

potrebbe essere ripensato per contenere, oltre ai dati identificativi e di storico, anche degli elementi che lo contestualizzino in base ai contenuti generali (area disciplinare, argomenti trattati ecc.).