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12 Il Contratto Cost Plus Fee del Settore delle Costruzioni (Cost Plus Fee Construction

12.3 Analisi critica dei Contratti Cost Plus Fee del Settore delle Costruzioni

12.3.9 Coinvolgimento del Committente nella fase esecutiva

In base alla precedente analisi è stato evidenziato che l’utilizzo dei contratti CPFCC può essere molto vantaggioso per realizzare un “progetto evoluto”, infatti è affermabile che tale metodo contrattuale ha delle caratteristiche che permettono di soddisfare le esigenze di questi.

Utilizzando un metodo contrattuale Cost Plus Fee del settore delle costruzioni è possibile: • Ridurre i tempi del processo realizzativo dell’intervento;

• Modificare i progetti dei singoli pacchetti durante la fase esecutiva; • Coinvolgere il GC nelle attività progettuali (pre-construction services); • Controllare discretamente la competitività del costo delle varianti;

• Sfruttare le conoscenze dei subappaltatori e del GC per dare un valore aggiunto all’opera;

• Verificare che vengono utilizzati subappaltatori idonei; • Controllare il costo dei subappalti;

• Avere buona certezza della qualità finale dell’opera; • Etc.

La procedura Open Book

E’ evidente che la stragrande maggioranza di tali vantaggi deriva direttamente o indirettamente dall’utilizzo corretto della procedura Open Book.

Quest’ultima è il fulcro del metodo contrattuale, infatti, qualora non fosse utilizzata sarebbe impossibile attivare i benefici di cui sopra.

187 E’ fondamentale, affinché venga raggiunto con successo lo Scopo dell’Investimento, che la procedura OB venga gestita correttamente. A tal fine è necessario un importante coinvolgimento del Committente nella fase esecutiva.

Questi deve partecipare, al fine di tutelare i suoi interessi, a tutte le gare di ogni singolo pacchetto di subappalto. In particolare deve:

• Valutare se le imprese indicate dal GC sono appropriate; • Individuare delle imprese “Lepre” ;

• Valutare e nel caso integrare le RDO redate dal GC; • Ricevere le offerte dei subappaltatori;

• Valutare le offerte dei subappaltatori;

• Valutare quali imprese devono essere coinvolte nella trattativa; • Partecipare alla trattativa;

• Valutare quale impresa deve aggiudicarsi il subappalto; • Valutare e integrare i termini del contratto di subappalto; • Etc.

Al fine di verificare che gli accordi contrattualizzati tra GC e i subappaltatori è necessario: • Controllare la contabilità dei subappaltatori;

• Controllare i SAL di ogni singolo pacchetto; • Ricevere le fatture dei subappaltatori; • Etc.

Al fine di controllare i costi delle varianti deve:

• Valutare le offerte per i lavori extra-contrattuali presentate dai subappaltatori; • Etc.

Le attività a cui è soggetto il Committente richiedono un impegno dello stesso non indifferente, soprattutto in base al fatto che devono essere svolte per ogni singolo pacchetto. In genere, si tratta di attività strettamente legate all’ambito delle costruzioni (preparazione RDO, individuazione delle caratteristiche dei contraenti, valutazioni delle offerte, partecipazione a trattative tecniche, controllo costi, controllo contabilità, etc.). Salvo il caso in cui il Committente possieda all’interno della sua struttura dei soggetti con le debite capacità e competenze (ad esempio le società petrolifere), dovrà affidarsi a dei professionisti esperti di costruzioni che gestiscano la procedura Open Book in suo favore.

188 Tali soggetti, i Construction Manager (CM), svolgeranno le attività tecniche di cui sopra nell’interesse del Committente; quest’ultimo, comunque, dovrà essere coinvolto nella fase esecutiva della commessa in modo da validare e accettare le scelte.

Utilizzando una procedura Open Book, il Committente, deve essere disposto a essere coinvolto per tutto il processo realizzativo dell’intervento (sia nella fase precontrattuale che in quella esecutiva).

Tale partecipazione del Committente, però non è onera come nel caso degli U.S.Gov.CPF, infatti non sarà necessario allocare importanti risorse per la gestione della commessa, ma solo quelle necessarie a gestire le operazioni tecniche e economiche. Utilizzando un OB la fase esecutiva della commessa deve essere vista da un Committente come la fase progettuale, dove si affida a degli esperti, il Team di Progettazione, ma deve essere costantemente coinvolto al fine di validarne le scelte strategiche.

Tale coinvolgimento, è più che accettabile da parte della Committenza, in quanto i vantaggi che può portare sono molteplici, in particolare qualora fosse necessario realizzare una costruzione in tempi brevi e/o di pregio.

Fin ora sono state analizzate le conseguenze dell’utilizzo della procedura OB per la selezione dei subappaltatori/fornitori. Questa, però, viene anche utilizzata per selezionare i noleggiatori di mezzi e attrezzature non di proprietà del GC. L’utilizzo dell’OB e quindi il coinvolgimento del Committente nell’individuazione dei noli serve a tutelarlo dalla possibilità che vengano scelti dei mezzi e delle attrezzature inappropriate dal punto di vista economico.

Quindi, mentre l’utilizzo della procedura OB nella selezione dei subappaltatori serve a portare dei vantaggi all’opera finale, in particolare riguardo i tempi e la qualità, nel caso dei noli serve solo ed esclusivamente a prevenire la possibilità di sostenere oneri superflui.

In altre parole il Committente, si fa carico degli oneri derivanti dal suo coinvolgimento nella selezione dei fornitori di mezzi e attrezzature a nolo, non per ottenere un beneficio, ma per non ottenere uno svantaggio.

Gli “Altri Oneri” riconosciuti in Economia

Contrattualmente vengono definite le modalità di remunerazione degli oneri necessari a raggiungere gli obbiettivi contrattuali non compresi nei pacchetti. Generalmente vengono riconosciuti in Economia:

189 • I mezzi e le attrezzature di proprietà;

• I mezzi e le attrezzature a nolo (molti mezzi e attrezzature vengono noleggiati in Economia).

I costi unitari di tali oneri non presentano rischi per il Committente, in quanto o sono stati definiti contrattualmente (risorse umane e mezzi di proprietà), oppure sono stati determinati mediante procedura OB (mezzi e le attrezzature a nolo). Tuttavia, il Committente, è soggetto ad un ulteriore rischio, ovvero il GC non è incentivato a ottimizzare la gestione delle risorse remunerate in economia. Per tale motivo, come precedentemente specificato, viene introdotto il Prezzo Obbiettivo.

Pur utilizzando il PO, il Committente deve dotarsi di una struttura di controllo che effettua una costante vigilanza in cantiere al fine di verificare la corretta allocazione delle risorse che vengono remunerate in economia.

Sarà necessario registrare il numero delle risorse effettivamente presenti e il loro effettivo orario di lavoro.

A tal fine dovrà essere effettuato un costante monitoraggio e una registrazione delle attività, dovrà essere previsto un controllo sistematico degli accessi (tornelli e badge) e dovranno essere definite delle modalità di notifica da parte del GC dell’imminente utilizzo delle risorse. Tale necessità deriva dal fatto che il PO è uno strumento di incentivazione. In altri termini, il Committente può presupporre che il GC gestisca con efficienza le risorse allocate, senza, però, averne la certezza; soprattutto nel caso in cui il prezzo obbiettivo non è stimato con precisione. Inoltre, il PO è funzionale solo qualora i costi di cui il GC richiede il rimborso sono quelli effettivamente sostenuti, mentre qualora per il GC fosse possibile farsi pagare dei costi non sostenuti tale strumento risulta essere inutile.

In altri termini, il prezzo obbiettivo è molto opportuno per incentivare il GC a ottimizzare le risorse allocate, ma non previene la possibilità che questi chieda il pagamento di risorse non effettivamente utilizzate.

Tale fenomeno è riconducibile al fatto che tutti i risparmi, rispetto al Prezzo Obbiettivo, vengono ripartiti tra le parti.

190 Per rendere chiaro quanto precedentemente affermato di riporta la seguente dimostrazione.

Dimostrazione:

= × 1 +

Caso (1)

Il GC chiede il pagamento di un Costo Consuntivo CC, per cui:

= × 1 +

Il Committente pagherà al GC:

= + − ×

Si ipotizzi che il GC non ha sostenuto CC, ma:

<

L’utile che ottiene il GC dalla commessa è:

= −

Caso (2)

Il GC chiede il pagamento di Cgc, ovvero l’effettivo costo che ha sostenuto. Per cui:

= × 1 + <

Il Committente gli pagherà:

= + − ×

Per cui l’utile che ottiene il GC dalla commessa è:

= −

Conclusione

Il GC ottiene un maggior utile dal caso (1) se:

>

Sostituendo:

>

1 − > 1 −

Per cui, al GC conviene il caso (1) se:

>

Ovvero se riesce a farsi rimborsare dei costi non sostenuti.

PO = Prezzo obbiettivo [€]

CO = Costo obbiettivo [€]

CC = Costo consuntivo pagato dal Committente [€]

Cgc = Costo consuntivo sostenuto dal GC [€] PP = Prezzo pagato dal Committente [€]

191

f = Fee [%]

A = Fattore di ripartizione [%]

Esempio:

Costo unitario operaio edile I livello = 23 €/h Mario Rossi operaio edile I livello:

Ore di lavoro effettive mese Settembre = 100 h Cgc (Mario Rossi ) = 23 x 100 = 2300 €

Ore di lavoro dichiarate alla Committenza = 120 h CC (Mario Rossi) = 2760 €

Ovviamente tale possibilità è marginale, in quanto si tratterebbe di un atteggiamento non corretto da parte del GC, tuttavia, generalmente utilizzando un CPFCC le Committenze, al fine di tutelare i propri interessi tendono a vigilare le attività di cantiere mediante una struttura di controllo ben organizzata.

Tale vigilanza è una delle principali problematiche dei contratti CPFCC, ovvero, in alcune specifiche situazioni può essere molto complicato o oneroso verificare con precisione tutti gli effettivi utilizzi di risorse da parte del GC. Inoltre, tale operazione richiede, soprattutto qualora si trattasse di opere importanti, un grande coinvolgimento del Committente nella fase esecutiva.

Mentre nella procedura Open Book, tale partecipazione è ben accetta, in quanto i vantaggi che si ottengono sono molto superiori agli svantaggi, in questo caso non lo è, poiché è necessaria solo per prevenire il riconoscimento al GC di oneri non effettivamente necessari.

12.3.1 Conclusioni dell’analisi critica dei Contratti Cost Plus Fee del Settore delle