Ci
siamogià
imbatnrtiin un
testq rappresentatoda una
buona nottedi Don
Boscq doveil
rapportotra
fine educativo cheè
sopran-naturale
e
cristiano(il
prirnumin
ardine tintentionis)e il
metodo(il
primurnin
ordine executìonis)è
definito nella formapiù limpida:
è la confidenza, l'amoree la
collaborazione efrettuosa dell'educandola
con-dizione
di
ogni autentico rappofto educalivo.C'è un
« unico mouvo »dell'azione educativa:
la
salyezza dell'anima.Ma è,
anche,unico il
mezzo. «ho
bisogno checi
mettiamo d'accordoe
chefra me e
voiregni vera amicizia e confidenza » 1.
In
questo sensqIa
carità, che diventa,da
parte dell'educatore,« ragione
» e
« amorevolezza» e, da
parte dell'educandq confidenza, amicizia, spontanea collaborazione,è
«la
fonte del sistema educativo di Don Bosco » 2.Ci
troviamoqui,
decisamente,di
fronte all'elemento caratteristicoe
distintivo della concezionee
dell'azione educativadi Don
Bosco: èsao quello stile
di
carità che si traducein
amorcaolezza (amoresopran-naturale, misto
a
ragionevolezzae
comprensione ufit?nar paternae
fra-terna),la
qualefa
sì che I'educatore vivala vita
dei suoi allievi, ami non solole
loro anime, ma anche ciò che essi amano. Questa « amore-volezza»
qe!É9ryS4jl rapporto educativoin
rapporto filiale e fraterno e\ MB 7,504.
^ Vito G. Galati, nell'Introduzione al vol. S. Giou. Bosco. Il sistema educatiuo. Scritti e ,estimoùanze a cura di Vito G. Galati. Milano-Varese, Istituto Edit. Cisalpino 1943, p. 28.
r
!
I'ambiente
di
educazione (Oratoriq Ospiziq Scuola...)in
unLa famiglia.s.., In
questo senso, I'amorevolezzaè
veramente «il
principioinforma-'
tore del Sistema Preventivo », I'« anima del Sistema Preventivo » a.Persino
i
problemi chela
pedagogia « ufficiale»
affronta, talvolta, come problemia
sè, problemidi
« patologia»
educativa,quelli
della disciplina, della correzione e dei castighi,Don
Bosco risolve sempre alla luce della sua pedagogia del cuore, dell'amorevolezza.Non c'è atto educativq anche
il
più difficile,il
più discutibile, quello dell'espwlsione, che Don Bosco non voglia soffusodi
carità edi
amore'uolezza.
E'
caratterisucain
propositola
paginettasui
castighi. Mentrevi sono promesse e si attendono regole per castigare, ci sono oflerte norme
per
non castigare ed esortazioniad
amare.La
« parolasui
castighi » diventainvito
all'amore educativo: « Dovela
necessità chiederePres-sioni, si ritenga quanto segue:
r.
L'educatoretra gli
allievi cerchidi
farsi amare, se vuol farsi temere.In
questo casola
sottrazionedi
benevolenzaè un
castigo che eccita I'emulazione, dà coraggio e non avvilisce mai.2. Presso
ai
giovanettiè un
castigo quello chesi fa
servire percastigo. Si è osservato che uno sguardo non amorevole soPra taluni produce maggior efletto che non farebbe uno schiaflo ».
1. Il
"fondanletlto"
metodologico. L' amoreoolezza.« La pratica di questo sistema
-
scrive Don Bosco-
è tuttaePPog-giata sopra le parole
di
S. Paolo che dice: Charins Patiens est... Omnia sufrcrt, omnia sPerat, omnia swstinct(I
Cor.,XfiI,
4,7) ... Perciò soltantoil
cristiano può con successo applicareil
Sistema Preventivo. Ragione eReligione sono
gli
strumenti di cui deve costantemente far uso l'educatore, insegnarli,egli
stesso praticarli, sevuol
essere ubbiditoed
ottenereil
suo fine » 5.
E'
questoil
fondamento, anche cronologico, della sua opera e risaleal
ricordopiù
vivo della sua fancitllezza,al
sogno dei nove anni, in cui domina I'avvertimento: «Non
colle percosse, ma conla
mansuetu-dine e colla carità dovrai guadagnare questi
tuoi
amici » 6." Cfr. 11. Bou.quier: Don Bosco Educateur, Paris, Téqui 1950, Le cadre lamilial en éda' cotiott
vérité (p.
de
7l-82). «A vrai dire, tout le mérite de Don Bosco aura consisté à retrouver la Dicu en éducation: la famille », p. 82.
I P, Ncaldonet, 148-L62. La ùattazione dell'argomento è ampia e sostanziale (p, 148'229).
É Il Siaema Pretmtiuo nell'edotcazione della giouentìt.
sM23.
r76
E' la
legge suprema del suo codice educativo: «L'educatorcè
un individuo consacratoal
benede'
suoi allievi, perciò deve essere pronto ad affrontare ogni disturbo, ogni fatica per conseguireil
suo fine, che èla
civile, morale, scientifica educazionede'
suoi allievi » 7.Intorno
a
questo temasi
intreccianole
« variazioni» di cui
sonocostellati
i
suoi scritti. Nel|'opuscolo suJ Sistema Preuentiuo,si
alludea
direttorie
assistenti « che come padri « atnorosi»
parlino, servano di guida ad ogni evento, diano consigli ed arnoreuolmenre correggano... ».Si ripete che « questo sistema si appoggia tutto sopra
la
ragione,la
reli-gione,e
sopra l'amorcuolezza ». Si afferma che, anche nel castigo, I'edu-cando deve vedere che «vi
è sempreun
avviso amichevolee
preventivo che lo ragiona, e per Io più riesce a guadagnareil
cuore»; che l'allievo avrebbe evitatoun fallo
« seuna
voce amica l'avesse ammonito»;
che«il
Sistema Preventivo rende amico I'allievo»;«il
Sistema Preveutivo rende ayvisato I'allievoin
modo che I'educatore potrà tuttora parlare collinguaggio del cuore sia
in
tempo dell'educazione, sia dopo di essa. L'edu-catore, guadagnatoil
cuoredel
suo protetto, potrà esercitare sudi
luiun
grande impero...». Si
raccomanda, perciò, che « ogni sera dopo leordinarie preghiere, e prima che
gli
allievi vadanoa
riposqil
direttore,o chi per esso, indirizzi alcune affettuose parole
in
pubblico ».In
fine,si
promettono risultati conformia
queste premesse: « L'al-lievo sarà sempre pienodi
rispetto verso l'educatoree
ricorderà ognor con grande piacerela
direzione avuta, considerando tuttora quali padri e fratellii
suoi maestri egli
altri superiori ».I
Re golamenti, aloro volta, ricantanoil
motivo dell'amore educativo:« Ognuno procuri
di
larsi amarc se vuol farsi temere... ».Il
Superiore,riguardo alla categoria dei
difficili
« si mostri loro amico>»B.Da
tutti gli
studiosidi
Don Boscoè
riconosciutala
centralitàpeda-gosca
di
questa ispirazione intesain un
sensopiù o
meno generico.«
Il
genio della caritàin lui
era, dunque, genio creativo,e
percièIa
sua carità era carità dotta, senza perderenulla
della vibrante torza della dedizione amorosa,si
faceva sollecitae
intelligente azione preven-tiva del male e preparatrice delle condizioni più favorevoli peril
nascere,perdurare e svilupparsi del bene morale e intellettivo »e.
Più
concretamente,Auffray:
«Egli ha
tentato, quasi sempre con successo,di
ricosuuire intorno al fanciullolo
spiritodi
famiglia... Ogni suo sforzofu
continuamente diretto ad ottenere nelle sue casedi
educa-1 Il Sistema Prcucntiuo nell'edacazione della giouentù.
8 Regolamento per le Case,.., Articoli generuli (preliminari).
e S. Gioa Bosco: Il Sistema Preuentiao, Sc-ritti e testimonianze, a cura di Vito G.
Ga-lati. Milano-Varese, Istit, Edit. Cisalpiao, 1943, p. 29.
177
zione
la
fusione dei cuori, ad affiatare,in
una intimitàdi
buona lega, superioreed
alunni... » 10. Secondoil prof.
Habrich 11,Don
Bosco ha lasciato soprattutto « l'esempio mirabile... dell'amore edwcatiao >>. E«Metodo dell'aruore » è
il
titolodi
uno studiodi M.
Casottilz.Ancora vivente Don Boscq
il
Sac. Domenico Giordani aveva scritto un'operadal titolo
significativo: I-a
Carità nell'educareed il
SiaernaPreuentiuo del
più
grande educatore aiuente,il
uenerandoD.
Gioaanni BoscoLS.« I1 terzo elemento del sistema educativo preventivo
è
l'amore del-I'educatore verso l'educando...Don
Bosco dice precisamente |'amoreao-lezza, che è l'amore che si esternain
parole, atti e perfino nell'espressionedegli occhi
e
del volto » 14.E'
questoun
lineamento caratteristico dello stesso temperamentodi
Don Bosco,il
quale, nelle sue Memorie, ricorda comeil
bisogno di cuore edi
famigliaritàfu
una delle esigenze giovanili dalui più
forte-mente sentite, fino
a
soffrirne e a piangere. Ricordandoil
periodo della sua adolescenza, egli scrive: «Io
vedeva parecchi buoni preti che lavo-ravano nel sacro ministero, ma non poteva contrarre con loro nessunafamigliarità.
Mi
avvenne spessodi
incontrare pervia il mio
prevostocol suo viceparroco.