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COMPARTO “ADEGUATA VERIFICA E PROFILAZIONE DELLA CLIENTELA”.

CAP III. LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO E IL NUOVO

CAPITOLO 4. IL MODELLO ORGANIZZATIVO E I PRESID

2.2 IL MODELLO ORGANIZZATIVO ANTIRICICLAGGIO.

2.1.1 COMPARTO “ADEGUATA VERIFICA E PROFILAZIONE DELLA CLIENTELA”.

I nuovi standard internazionali hanno rafforzato nell’impianto normativo il ruolo cardine della “conoscenza del cliente” come fattore indispensabile per un’efficace lotta al riciclaggio del denaro e dei beni di provenienza

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illecita. In particolare, gli intermediari finanziari devono procedere alla identificazione ed alla adeguata verifica della clientela, indispensabile per stabilire l’identità e il profilo di rischio di riciclaggio di ciascun cliente. L’adeguata verifica si concretizza oltre che in fase di identificazione della clientela anche durante tutta la fase di gestione dei rapporti e delle relazioni poste in essere. Ai sensi dell’art. 18 difatti gli obblighi di adeguata verifica della clientela consistono nelle seguenti attività:

a) identificare il cliente e verificarne l’identità sulla base di documenti, dati o informazioni ottenuti da una fonte affidabile e indipendente;

b) identificare l’eventuale titolare effettivo e verificarne l’identità;

c) ottenere informazioni sullo scopo e sulla natura prevista del rapporto continuativo o della prestazione professionale;

d) svolgere un controllo costante nel corso del rapporto continuativo o della prestazione professionale.

I presidi posti in essere dal Gruppo a tutela dell’obbligo in esame si sostanziano in presidi di tipo:

• normativo: le disposizioni interne richiamano le singole unità operative cui compete la gestione del rapporto con la clientela alla raccolta completa, corretta e tempestiva di tutti i dati e le informazioni richieste dal D.Lgs 231/2007 per l’identificazione, la registrazione nell’AUI e la determinazione del profilo di rischio di ogni singolo cliente;

• informatico: il Gruppo adotta apposite procedure informatiche volte a determinare il punteggio di rischio di riciclaggio e

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finanziamento del terrorismo e la classificazione della clientela in apposite fasce di rischio anche mediante il supporto di banche dati;

• organizzativo: per la clientela classificata ad alto rischio è stato individuato uno specifico iter approvativo preliminare alla apertura di nuovi rapporti continuativi ovvero alla prosecuzione degli stessi in caso di sopravvenuto aumento del punteggio di rischio.

Il legislatore ha previsto un approccio alla gestione degli adempimenti modulato in funzione del rischio del cliente (cfr. art. 20 del Decreto). E’ infatti necessario che la verifica della clientela sia sempre effettuata secondo un sistema basato sul rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo del singolo cliente (persona fisica o giuridica).

Nell’ambito dell’intero Gruppo, la clientela viene profilata mediante l’attribuzione di un punteggio che determina la fascia di “rischio di riciclaggio”.

La stessa viene stabilita da una specifica procedura GIANOS-3D, una soluzione informatica di ausilio alla gestione delle attività rivolte alla prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Il prodotto infatti attraverso il modulo Know your customer, sin dalla fase iniziale del rapporto con il cliente, consente di utilizzare le informazioni sia interne che esterne, nonché quelle dichiarate direttamente dal cliente, in modo tale che possa essere attribuito allo stesso un profilo di rischio in ottemperanza alle disposizioni normative.

In questo modo tutta la clientela, fin dall’instaurazione del primo rapporto, viene raggruppata in quattro fasce di rischio:

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• IRRILEVANTE (da 1 a 2);

• BASSA (da 3 a 17);

• MEDIA (da 18 a 24);

• ALTA (da 25 a 99).

Per la clientela classificata in fascia di rischio “Alta” è previsto l’assolvimento degli obblighi di adeguata verifica rafforzata.

Per un monitoraggio puntuale della clientela, la Banca ha istituito, nelle procedure di front line, blocchi operativi specifici a presidio delle attività inderogabili.

Gli operatori di sportello sono chiamati a raccogliere, in un primo momento, informazioni sul cliente. Si procede con la compilazione di un apposito questionario a disposizione nel monitor dell’operatore, inserendo nello stesso il nominativo del cliente che effettua l’operazione. Una volta inserito il nominativo, il programma andrà a ricercare i dati nell’Anagrafe Generale e a procedere alla compilazione automatica di buona parte dei dati. L’operatore dovrà procedere alla “verifica”, in modo tale che l’applicativo ricerchi il nominativo sulle liste esterne e ne fornisca un risultato.

Possono verificarsi due casi:

l’applicativo espone la segnalazione “Il soggetto non è presente nelle liste

esterne” – si può continuare con la produzione del questionario, cliccando

sul tasto “Conferma”;

l’applicativo espone la segnalazione bloccante ”Att.ne verificare sogg.

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temporaneamente il questionario ed effettuare una procedura interna di autorizzazione.

A questo punto si accede ad una mappa nella quale vengono riepilogati altri dati reperiti dall’“Anagrafe Generale”, ad esempio il settore e l’attività economica. In questa mappa non occorre compilare alcun altro campo ma solamente selezionare “Conferma”.

Nel caso in cui il Cliente sia, ad esempio, un pensionato, una casalinga o uno studente, occorre:

• nel riquadro “Settore”, cliccare sul record “600 – famiglie consumatrici”;

• nel riquadro “Tipo di attività economica”, cancellare il valore 999 nel campo “Codice” e inserire 3 spazi vuoti;

• nel riquadro “Tipologia di attività per persona fisica”, indicare l’attività del Cliente.

Dopo aver compilato tutti i campi, selezionare “Conferma”.

Nella mappa che espone l’avvenuto inserimento del questionario in procedura, nel riquadro “Conferma di registrazione questionario e calcolo profilo di rischio”, vengono riepilogati i dati principali del cliente e viene esposto il profilo di rischio “temporaneo” calcolato dalla procedura.

Procedere alla stampa del questionario selezionando “Stampa” e stampa il file .pdf che viene prodotto.

Successivamente alla stampa l’operatore deve:

• compilare i campi presenti sulla prima pagina relativi a: “diritti di accesso……..”, con la seguente frase: INFOPRIVACY GRUPPO

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CARISMI C/O CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO SPA VIA IV NOVEMBRE, 56028 SAN MINIATO (PI)

• fare sottoscrivere il questionario al cliente;

• apporre il timbro della dipendenza e la firma dell’addetto a certificazione dell’autenticità della firma del cliente e della correttezza formale del suo contenuto;

• consegnare al cliente una copia del questionario, unitamente alla consueta documentazione contrattuale;

• inviare il questionario al Servizio Attività Centralizzate per l’archiviazione ottica.

COMPARTO “REGISTRAZIONE IN ARCHIVIO UNICO