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Le competenze hanno una naturale propensione ad aprirsi, ad uscire dai recinti disciplinari entro cui sono spesso rinchiuse le conoscenze, a sostenere uno sguardo ampio sulla realtà. Diventano strumenti per osservare, per capire e per agire. Non restano un artificio scolastico (per questo si parla di competenze per l'educazione

“permanente”), si associano all'idea di cittadinanza attiva, alle life skills, e si

sostanziano nei profili di competenza (nei documenti ufficiali: a 6 anni, a 14 anni, a 16 anni e nelle specificità dei diversi indirizzi). Dunque sono trasversali.

La scuola di oggi dunque, per essere una scuola di qualità, deve fornire agli studenti gli strumenti necessari per PENSARE, AGIRE, ESSERE.

Le INDICAZIONI PER IL CURRICOLO del 2012 fanno esplicito riferimento alle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal PARLAMENTO EUROPEO e dal CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA (2006/2007).

Queste competenze essenziali per la realizzazione personale, per l’inclusione sociale, per la cittadinanza attiva e l’occupazione, sono:

1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale

5. Imparare a imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Senso di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale

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Ad esse si devono aggiungere le otto competenze chiave di cittadinanza contenute nel Regolamento dell’obbligo (DM 139/07) ovvero:

 Imparare ad imparare

 Elaborare progetti

 Comunicare

 Collaborare e partecipare

 Agire in modo autonomo e responsabile

 Risolvere problemi

 Individuare collegamenti e relazioni

 Acquisire ed interpretare l’informazione.

Tali competenze sono state elaborate nel curricolo trasversale in chiave europea secondo il seguente schema:

COMPETENZE

TRASVERSALI SCUOLA

DELL’INFANZIA SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA primo grado

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1) Comunicazione nella madrelingua: capacità di esprimere ed interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma orale e scritta ed interagire in modo creativo in un’intera gamma di contesti culturali e sociali.

2) Comunicazione nelle lingue straniere :oltre alle abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede la mediazione e la comprensione interculturale.

3)Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia: abilità di applicare il pensiero matematico per risolvere problemi in situazioni quotidiane. Tale competenza è associata a quello scientifico- tecnologica che comporta la comprensione di tanti cambiamenti determinati dall’uomo stesso e che sono sua responsabilità.

4) Competenza digitale: capacità di saper utilizzare con spirito critico le tecnologie per il lavoro, il tempo libero, la comunicazione.

5)Imparare a imparare: comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità che potranno poi essere applicate nel futuro in vari contesti di vita: casa, lavoro, istruzione e formazione.

6) Competenze sociali e civiche: riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo costruttivo alla vita sociale e lavorativa.

7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità: capacità di una persona di tradurre le idee in azioni, dove rientrano la creatività, l’innovazione, e la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi.

8) Consapevolezza ed espressione culturale: si dà spazio all’espressione creativa di idee, esperienze, emozioni in una vasta gamma di mezzi di comunicazione, compresi musica, spettacolo, letteratura ed arti visive.

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Una volta stabilito che le competenze essenziali sono necessarie per condurre una vita autonoma, responsabile e positiva, il passo successivo è stato identificare nei curricoli scolastici quali erano le competenze individuali da acquisire per soddisfare questa esigenza. Sono state

individuate come "essenziali" le:

competenze sociali, (esistenziali, relazionali e procedurali) con attenzione all' educazione alla cittadinanza, basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di una comunità e sull'impegno ad esercitarla con la capacità di gestione costruttiva dei sentimenti;

competenze trasversali (non riferibili direttamente ad una specifica disciplina) quali comunicazione , pensiero critico, creatività, motivazione, iniziativa, capacità di risolvere problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni, lavoro di gruppo e soprattutto

"apprendere ad apprendere", che rappresentano !a base per lo sviluppo di qualsiasi altra competenza e che discendono direttamente dalle seguenti

Competenze Chiave Europee per l'apprendimento permanente:

COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA ATTIVA

DA ACQUISIRE AL TERMINE DEI 10 ANNI DI ISTRUZIONE OBBLIGATORIA COMPETENZE TRASVERSALI

COSTRUZIONE DEL SE’

- IMPARARE AD IMPARARE - PROGETTARE

RELAZIONI CON GLI ALTRI

- COMUNICARE

- COLLABORARE E PARTECIPARE

- AGIRE IN MODO AUTONOMO ERESPONSABILE

RAPPORTO CON LA REALTA’NATURALE E SOCIALE

- RISOLVERE PROBLEMI

- INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI - ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

La costruzione del Curricolo verticale è vista quindi come un processo, ossia come un complesso procedimento di attività e forme che impegna la scuola in un costante miglioramento dell’insegnamento volto a intercettare tutti gli studenti. Il curricolo verticale comporta il riferimento costante a saperi, metodologie e modalità relazionali che mettono lo studente al centro del processo di costruzione della conoscenza.

Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. L’unitariet{ del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà.

Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-espressivo-artistica, geo-storico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva, la comunicazione sociale e i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola.

La continuit{ nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

La scelta delle attività e del metodo educativo e didattico competono al team, al consiglio di classe e al singolo insegnante, sulla base delle impostazioni metodologiche raccomandate dalle Indicazioni Nazionali e promosse dal POF di Istituto:

valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni

attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità

favorire l’esplorazione e la scoperta

incoraggiare l’apprendimento collaborativo

promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

realizzare percorsi in forma di laboratorio

Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuit{

orizzontale, anche quella verticale. Il coordinamento dei curricoli prevede l’individuazione di linee culturali comuni su cui lavorare, rispettando le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto i docenti dei tre ordini di scuola si sono confrontati e dopo attenta lettura delle Nuove Indicazioni è stato elaborato un Curricolo che parte dall’individuazione preventiva di finalit{ generali che appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C., per poi arrivare alla successiva specificazione in traguardi per lo sviluppo delle competenze e in obiettivi specifici di apprendimento, che siano osservabili e misurabili e che garantiscano la continuit{ e l’organicit{ del percorso

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formativo. All’interno di un simile percorso, la scelta di finalit{ educative “comuni”

garantisce la dimensione della continuit{ e dell’organicit{ del percorso formativo mentre la definizione di obiettivi specifici (in parte o completamente “diversi”) assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola.

(Allegato curricolo delle competenze trasversali e relativi indicatori)