apprendimento/insegnamento
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI CONSEGUITI DAGLI ALUNNI
85 POF Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” - Taranto
2016/2019
La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente nei curricoli disciplinari d’Istituto, secondo le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” 2012.
La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo:
la valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni formativi emersi;
la valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare eventuali strategie di rinforzo;
la valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline.
La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili della prassi didattica, presenti in tutti i momenti del percorso curricolare e che, nell’aspetto formativo, oltre che in quello conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore valenza.
Rispetto all’allievo si accertano l’acquisizione di competenze, di abilit{ e l’evoluzione del processo di apprendimento; per quanto attiene l’insegnante si valuta l’efficacia delle strategie, dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del percorso.
La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico e permette ai docenti di:
soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;
adeguare tempestivamente la proposta didattica;
stabilire il livello delle competenze raggiunte;
determinare la validità delle scelte didattiche adottate.
La Scuola dell’Infanzia
Nella Scuola dell’Infanzia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto all’osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze.
La Scuola Primaria
Nella Scuola Primaria l’osservazione diretta e individuale degli alunni sistematica e continua; i colloqui individuali con gli alunni; test di verifica strutturati e non, orali e scritti; la documentazione delle attività consentono di cogliere e valutare le esigenze dei bambini, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie.
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2016/2019
Per la valutazione degli alunni saranno seguiti i seguenti criteri:
modalità di partecipazione alle attività (motivazione, interesse,
attenzione, attivazione personale,concentrazione, disponibilità alla collaborazione con l’adulto e con i pari);
grado di impegno individuale;
grado di autonomia operativa;
livello di competenza dimostrata anche in contesti differenziati.
Nella formulazione dei criteri per l’attribuzione dei voti numerici, il Collegio dei docenti ha deliberato che non si contemplano voti inferiori al 4 perché nell’ottica di una valutazione formativa e in considerazione dell’et{ evolutiva degli alunni, si intende promuovere il più possibile l’autostima e la fiducia in sé nei bambini
INDICATORI GENERALI PER LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA
GIUDIZIO SIGNIFICATO VOTO
(decimale) OTTIMO Pieno possesso dei contenuti e totale autonomia
operativa anche in situazioni nuove.
Esposizione precisa, ricca, ben articolata.
Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità.
10/10
DISTINTO Ampio possesso dei contenuti e soddisfacente autonomia.
Esposizione precisa e articolata.
Capacità di sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali.
9/10
BUONO Possesso di buona parte dei contenuti e livello di autonomia buono.
Esposizione chiara, abbastanza precisa, lineare.
Sintesi parziale con alcuni spunti critici.
8/10
SUFFICIENTE Essenziale possesso dei contenuti e scarsa autonomia.
Capacità di analisi elementari ma pertinenti, applicazione senza gravi errori in situazioni semplici.
Esposizione semplificata, sostanzialmente corretta, parzialmente guidata.
6/10
87
Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioramento rispetto alla situazioni di partenza.
Esposizione ripetitiva e imprecisa
5/10
Per quanto riguarda la valutazione del comportamento degli studenti essa è regolamentata dal DPR n.122 del 8/09/09. In relazione ad essa il Collegio docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria. L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di autovalutazione. Infatti la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione dell’identit{ personale nell’ambito delle relazioni con gli altri.
Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti indicatori:
INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche;
IMPEGNO: impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo;
RELAZIONE CON GLI ALTRI: rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli adulti;
AMBIENTE SCOLASTICO: rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso appropriato degli spazi.
Criteri per l’attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento Scuola Primaria
OTTIMO
Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo costruttivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola.
DISTINTO
Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalit{ e tempi delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.
BUONO
Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola.
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2016/2019 SUFFICIENTE
Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe;
si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’ collaborativo solo in alcune attivit{ e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola.
La Scuola Secondaria di I grado
Nella Scuola Secondaria di I grado, i docenti elaborano una tipologia differenziata di prove di verifica degli apprendimenti: prove scritte, orali, strutturate o semi strutturate, in ingresso, in itinere e finali. Tali prove consentono di fare il punto della situazione e, se necessario, di attivare interventi individualizzati; per l’alunno rappresentano un momento di riflessione sul proprio processo formativo, per maturare una migliore consapevolezza di sé e del proprio modo di apprendere nell’intento di migliorarsi.
La famiglia, che in itinere prende visione delle prove di verifica scritte, viene informata dei risultati del percorso formativo dell’alunno al termine di ogni quadrimestre con la consegna del documento di valutazione e in altri due colloqui individuali a dicembre e ad aprile.
Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva il comma 1 bis dell’art. 3 della L.169/03 e il D.P.R. 22/06/2009 n. 122 prevedono la possibilità di non ammissione di un alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, con decisione assunta all’unanimit{ dai docenti.
Il Collegio docenti ha deliberato i criteri per l’applicazione della valutazione espressa in decimi. In ogni disciplina la valutazione è basata sul profitto dell’alunno, desumibile dalle valutazioni delle singole prove (scritte, orali e pratiche), ma terrà conto anche
dei progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza
dell’andamento delle valutazioni nel corso del tempo
del livello di autonomia operativa
dell’impegno individuale.
Il D.P.R.22/06/2009 n. 122, art. 2 commi 2 e 4 conferma che “I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni”.
Per quanto concerne invece la Religione Cattolica, secondo il testo del regolamento 122/09 art. 2 comma 4 e art. 4 comma 3, la valutazione di tale insegnamento è disciplinata dall'art. 309 del Testo Unico in materia di istruzione che prevede:
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“I docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento...”
“Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue l'insegnamento e il profitto che ne ritrae.”
Negli specifici articoli del Regolamento 122/09, la valutazione “è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico.”
INDICATORI GENERALI PER LA VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Voto in
decimi Parametri di valutazione Giudizio
10
Conoscenze complete ed organiche con rielaborazione autonoma e critica.
Capacità di comprensione e di analisi ottime.
Applicazione efficace delle procedure.
Risoluzione dei problemi sicura con risultati esaurienti e originali.
Esposizione ricca, organica, corretta e fluida.
Capacità di operare collegamenti interdisciplinari.
Conoscenze complete, ampie ed organizzate con rielaborazione autonoma.
Capacità di comprensione e di analisi molto buone.
Applicazione corretta delle procedure.
Risoluzione dei problemi corretta con risultati più che soddisfacenti.
Esposizione ben articolata, chiara e corretta.
Ha raggiunto gli
Capacità di comprensione e di analisi buone.
Applicazione corretta delle procedure e dei concetti.
Risoluzione dei problemi corretta con risultati apprezzabili.
Esposizione pertinente, corretta e chiara.
Capacità di comprensione ed analisi abbastanza buone.
Applicazione idonea delle procedure e dei concetti.
Risoluzione dei problemi con risultati adeguati.
Esposizione chiara e abbastanza corretta.
Capacità di comprensione ed analisi elementare ma pertinente.
Applicazione accettabile e generalmente corretta dei concetti e delle procedure.
Ha raggiunto gli obiettivi essenziali della
programmazione
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Risoluzione dei problemi accettabile solo se guidata.
Esposizione sostanzialmente corretta.
5
Conoscenze parziali e non organizzate.
Capacità di comprensione ed analisi limitata.
Applicazione modesta e lacunosa delle procedure e dei concetti.
Risoluzione dei problemi incerta.
Esposizione non sempre coerente e poco corretta.
Ha raggiunto
Capacità di comprensione ed analisi scarsa o stentata.
Applicazione difficoltosa ed errata delle procedure e dei concetti.
Risoluzione dei problemi del tutto assente.
Esposizione carente e scorretta.
Non ha raggiunto gli obiettivi della programmazione
0 - 3
Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose.
Capacita di comprensione e di analisi fortemente carenti e molto limitate. Applicazione sporadica e notevolmente difficoltosa, generalmente solo sotto la guida dell’insegnante in contesti estremamente semplici e con gravi errori.
Risoluzione dei problemi del tutto assente.
Esposizione scorretta e impropria.
Non ha raggiunto gli obiettivi minimi della programmazione
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI GIUDIZI SINTETICI DI