apprendimento/insegnamento
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Partecipazione Impegno Comportament
93
94 POF Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” - Taranto
2016/2019
Esame di Stato conclusivo del I ciclo dell’Istruzione
Il primo ciclo di istruzione termina, alla fine della classe terza della scuola secondaria di I grado, con un Esame di Stato (cfr. art. 3 del DPR 122/2009).
L'ammissione all'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado.
L'esame prevede prove scritte di italiano, matematica, lingue comunitarie e una prova a carattere nazionale, volte a verificare livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. Le prove scritte sono seguite da un colloquio pluridisciplinare.
All'esito dell'esame di Stato concorrono i risultati delle prove scritte e orali e il giudizio di idoneità. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.
Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009).
Documento di Valutazione
Il D.P.R. n.122/09 sottolinea che spetta alle scuole adattare in modo opportuno la scheda per la valutazione individuale dell’alunno, confermando quanto già previsto dalla C.M. 85/04 e dalla C.M. n.100/08, secondo la quale il documento di valutazione degli alunni viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche.
E’ compilato in tutte le sue parti dai docenti della classe e presentato alle famiglie alla fine del primo quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico.
La prima parte del documento è dedicata ai dati anagrafici dell’alunno, nella parte interna vengono registrati i voti relativi alle singole discipline; per la scuola primaria nell’ultima parte viene riportato il giudizio analitico sul livello globale di maturazione espresso collegialmente dal team docente.
L’Art. 7 decreto-legge 95/2012 comma 29 (convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135) indica che “A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013 le
95 POF Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” - Taranto
2016/2019
istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico.”
Certificazione delle Competenze
“Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R. n.122/09)
Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009).Anche il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.
(Certificazione delle competenze: in allegato)
Valutazione esterna
L’INVALSI (Istituto nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione) è un organismo istituito con D.Lgs. 20 luglio 1999 n. 258, con il compito di occuparsi della valutazione di tutto il sistema scolastico italiano.
L’opera di questo istituto mira principalmente a due finalit{:
controllo “dell’efficacia e dell’efficienza” del sistema scolastico al fine di garantire a tutta la popolazione lo stesso livello di istruzione;
la “termoregolazione” del principio di uguaglianza della qualit{
dell’istruzione all’interno del sistema scolastico italiano.
Le rilevazioni periodiche e sistematiche degli apprendimenti, che secondo il D.L n.286/204 hanno come fine il progressivo miglioramento e l’armonizzazione della qualità delsistema scolastico, negli ultimi anni sono gradualmente entrate nella cultura delle prassi dellescuole, a seguito della progressiva messa a regime che l’INVALSI ha realizzato in base almandato ricevuto con la direttiva ministeriale triennale n.74 del 15 settembre 2008, avente effetto per gli anni scolastici 2008/2009 - 2009/2010 - 2010/2011.
Per il corrente anno scolastico le rilevazioni degli apprendimenti è stata progettata in linea di continuità rispetto ai precedenti anni scolastici.La natura delle prove e il loro contenuto, i quadridi riferimento elaborati da gruppi di esperti, esplicitano con chiarezza gli ambiti di valutazione e le tipologie di prove che saranno utilizzate.
96 POF Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” - Taranto
2016/2019 Per Italiano la prova sarà volta ad accertare:
la capacità di comprensione del testo;
le conoscenze di base della struttura della lingua italiana.
Per Matematica la prova verificherà le conoscenze ele abilità nei sottoambiti disciplinari di:
numeri;
spazio e figure;
dati e previsioni;
relazioni e funzioni (solo a partire dalle classi 5e).
La misurazione degli apprendimenti va effettuata obbligatoriamente per tutti gli studenti delle classi coinvolte:
Scuola Primaria: II e V;
Scuola Secondaria di 1° Grado: I;
Prova Nazionale INVALSI nell'esame di stato della Scuola Secondaria di I Grado.
Le prove si svolgeranno secondo un calendario non ancora stabilito. Sarà portato avanti il processo di progressiva informatizzazione dello svolgimento delle prove, in linea con il piano di digitalizzazione che riguarda tutte le amministrazioni pubbliche e le scuole.
Gli esiti delle rilevazioni permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato, unitamente a tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dalla scuola, potranno concorrere a costituire la base informativa per la descrizione e la certificazione delle competenze e, nel contempo costituiranno una base per l’avvio dei processi di autovalutazione.
I risultati delle rilevazioni degli apprendimenti sarà oggetto di particolare attenzione da parte dell’INVALSI, in modo che i risultati stessi possano contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale. Anche quest’anno, l’INVALSI garantir{ la partecipazione dell’Italia alle indagini internazionali OCSE-PISA, TIMSS, IEA-PIRLS e TALIS. In particolare verrà operato un sempre più stretto collegamento tra gli esiti delle indagini internazionali e i risultati delle rilevazioni nazionali, soprattutto per fornire un ampio quadro di sistema sullo stato degli apprendimenti nel nostro Paese.
Valutazione complessiva del servizio scolastico
Per la valutazione del servizio scolastico si indicano i seguenti parametri:
riduzione dell'inadempienza scolastica e dell'abbandono degli alunni;
individualizzazione dell'offerta formativa;
97 POF Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” - Taranto
2016/2019
ampliamento dell'offerta formativa;
realizzazione degli obiettivi del POF;
partecipazione dei genitori;
tassi di assenza dei docenti e del personale ATA;
saranno formulati questionari per esprimere valutazioni ed avanzare proposte.
Valutazione alunni BES
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e successivamente la C.M. n.8 del 6 marzo 2013, estendono a tutti gli studenti in difficolt{ il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA (nelle Leggi 104/92 e 170/10), la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe o dei team dei docenti, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Gli insegnanti dovranno valutare pedagogicamente e didatticamente il funzionamento problematico dell’alunno, con la loro competenza professionale.
Il nostro Istituto da sempre accoglie e cura particolarmente gli alunni con bisogni educativi speciali e l’impegno è ancora maggiore in seguito alle direttive e alle circolari ministeriali, nonché alle seguenti note dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
Sono ritenuti alunni con bisogni educativi speciali tutti coloro che per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, necessitano di una didattica personalizzata (Direttiva Ministeriale 27.12.2012).
Per quanto riguarda il complesso sistema della valutazione, ciascun insegnante fa riferimento al Piano Annuale d’Inclusivit{ (documento che riassume tutte le attivit{ di inclusione dell’Istituto) , al Piano Educativo Individualizzato nel caso di alunni in possesso di certificazione da parte dell’Azienda Sanitaria Locale, al Piano Didattico Personalizzato nel caso di studenti con diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento.
Tali denominazioni intendono creare le condizioni ottimali per una piena e vera inclusione. Pertanto la valutazione viene considerata un processo utile a verificare se l’alunno si trova nelle condizioni per esprimere al massimo il proprio potenziale e le proprie abilità, che sono specifiche per ogni singolo bambino.
98 POF Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” - Taranto
2016/2019
A tal proposito il momento della valutazione è utile e necessario per comprendere se le metodologie intraprese siano efficaci o meno per valorizzare l’alunno in questione.
I docenti, nello stabilire il giudizio e i voti, fanno riferimento agli obiettivi e ai criteri stabiliti nei Piani educativi (Piano Annuale d’Inclusivit{ , Piano Educativo Individualizzato per gli alunni diversamente abili e il Piano Didattico Personalizzato per gli allievi con D.S.A.), tenendo conto del livello di partenza dell’alunno e dell’impegno profuso, con la convinzione che valutare significa valorizzare e non discriminare, all’insegna di una scuola inclusiva e non differenziale.
Le condizioni per la lettura del concetto di valutazione fanno capo ad un complesso di relazioni e di sviluppi che si attivano durante il processo educativo; ciò significa che per valutare bisogna capire, comprendere, essere consapevoli
dell’alunno, del deficit, dell’ambiente in cui e con il quale si va ad operare. Gli elementi fondamentali che vanno osservati sono i seguenti:
L’alunno.
Il contesto.
La relazione educativa.
L’azione educativa.
L’Alunno
Nelle diverse aree dello sviluppo: affettivo - relazionale, della comunicazione, linguistica, sensoriale, motorio - prassica,
neuropsicologica, dell’autonomia, cognitiva, degli apprendimenti.
Per ciascuna area è fondamentale individuare:
Che cosa sa fare da solo (abilità e competenze acquisite);
Che cosa sa fare con aiuto (ausili e/o mediaatori che facilitano l’apprendimento).
Il Contesto
Inteso come ambiente “scuola”: spazi, progetti, risorse, gruppo classe, relazioni...e come ambiente “territorio” nel quale la scuola è collocata: ambiente naturale, strutture esistenti, centri di
aggregazione...