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Comunità per minori stranieri non accompagnati in Italia e in Puglia

ALLA RICERCA DI UN FUTURO MIGLIORE: I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI, PROTAGONISTI DEI NUOVI FLUSSI MIGRATOR

3. Comunità per minori stranieri non accompagnati in Italia e in Puglia

Per quanto riguarda il luogo di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati si sottolinea che sono prevalenti le strutture assimilabili a comunità, infatti abbiamo 13.194 accolti nelle comunità per minori fuori famiglia accreditate, 2.876 nelle strutture non accreditate e 690 presso privati. A tale propo- sito si auspica una maggiore diffusione della pratica dell’affido, di tipo omoculturale o eteroculturale, per consentire ai minori migranti di essere inseriti rispettivamente in una famiglia, sia di connazionali che di italiani. La Puglia registra 100 comunità per minori fuori famiglia presenti su tutto il territorio, suddivise nelle sei province, numero in aumento rispetto al 31 dicembre 2015 in cui ne erano censite 85.

Le regioni in cui sono maggiormente presenti le comunità sono la Sicilia con 389 strutture, la Lom- bardia con 152, la Campania con 142, la Calabria con 110, il Lazio con 106, il Piemonte con 106, l’Emilia Romagna con 101.

Dunque la Puglia rispetto al numero attuale di comunità presenti in Italia, pari a 1.584, registra una percentuale del 6,3 % con le suddette 100 comunità per minori fuori famiglia presenti sul territorio, inol- tre il sistema dell’accoglienza registra la presenza di strutture governative di prima accoglienza finan- ziate con il fondo FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) con risposta all’avviso Miglioramento

delle capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati14.

I dati relativi alle comunità di Lecce e provincia e di Taranto e provincia sono stati richiesti alle relati- ve Prefetture e agli Uffici Immigrazione dei rispettivi Comuni.

La Prefettura è l’Ente preposto all’erogazione dei fondi per la presa in carico e l’accoglienza dei mi- nori migranti attraverso lo stanziamento del Ministero dell’Interno che eroga i fondi sia per i migranti economici che per i richiedenti asilo, può essere anche affiancato nello stanziamento dai Comuni di ac- coglienza.

Successivamente è stata costituita una mailing list attraverso ricerche in rete per verificare l’esistenza di contatti di posta elettronica pubblicati sui siti delle comunità. Spesso una cooperativa gestisce più comunità, quindi all’interno dello stesso sito web sono indicate le varie sedi operative e la sede legale.

Attraverso i costanti contatti con la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza è stato repe- rito il testo di un Protocollo d’intesa territoriale, redatto dalla Conferenza provinciale permanente della Prefettura di Lecce, in materia di semplificazione e coordinamento delle modalità di presa in

Ministro dell’Interno Minniti, convertito in legge, favorevole all’espulsione e al rimpatrio dei migranti irre- golari, per il contrasto all’immigrazione illegale, anche attraverso il sistema informativo automatizzato SIA, non si applica ai minori stranieri non accompagnati.

14 Il 23 agosto 2016 è stato pubblicato il nuovo avviso FAMI ‚Qualificazione del sistema nazionale di pri-

ma accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati‛ e sono stati dunque attivati 10 nuovi centri gover- nativi, rifinanziati 9 precedentemente già attivi, per un totale di 19 centri governativi di prima accoglienza finanziati con il suddetto fondo FAMI per l’accoglienza di 950 MSNA.

L’EUROPA MERIDIONALE E LE SUE MIGRAZIONI 1959

carico dei minori stranieri non accompagnati, utile a uniformare le procedure e a implementare e omologare le buone prassi15.

Anche la suddetta Legge Zampa, mira a rendere più efficiente e ottimizzare l’accoglienza, uniforma- re le procedure relative all’accertamento dell’età.

Il contatto con l’Ufficio Minori Stranieri di Roma, del Ministero Lavoro e Politiche Sociali, è stato co- stante, infatti sono state periodicamente inviate mail, attivati contatti telefonici con la Dirigente del sud- detto Ufficio per avere sempre i dati aggiornati. In particolar modo è stata inoltrata la richiesta scritta di elaborare i dati relativi alla Puglia nel mese di febbraio 2016 per poterli confrontare con il mese di feb- braio 2017, nell’ottica delle indagini panel, condotte sullo stesso territorio, monitorando le identiche real- tà a distanza di un congruo lasso di tempo.

Secondo i dati, forniti dal suddetto Ufficio, relativi al 29 febbraio 2016 in Puglia erano presenti 906 minori stranieri non accompagnati di cui 858 maschi e 48 femmine. I diciassettenni costituivano la coor- te più nutrita con 534 presenze. Le cittadinanze maggiormente rappresentate erano quella egiziana (191), gambiana (131), eritrea (109) e nigeriana (96).

Per quanto riguarda la distribuzione per provincia la provincia di Taranto riscontrava un numero di 604 MSNA seguita dalla provincia di Bari con 111, Lecce 94, Brindisi 67, Foggia 65, sesta provincia, Bar- letta Andria Trani 5 presenze.

Nell’ottica delle indagini ripetute sullo stesso territorio in periodi differenti, come accennato in pre- cedenza, sono stati richiesi al Ministero Lavoro e Politiche sociali, Ufficio Minori Stranieri, i dati aggior- nati al 28 febbraio 2017. Risultano essere presenti 789 minori stranieri non accompagnati, di cui 722 ma- schi, 67 ragazze. La coorte più nutrita resta sempre quella dei diciassettenni con 496 presenze, dunque rispetto ai dati dell’anno precedente il numero totale è diminuito, nell’ottica dell’accoglienza diffusa, come best practice, al fine di evitare elevate concentrazioni numeriche.

Per quanto riguarda la ripartizione dei minori per province di accoglienza Taranto registra 444 pre- senze, Lecce 109, Bari 105, Brindisi 91, Foggia 26, Barletta Andria Trani 24.

Le cittadinanze maggiormente rappresentate sono quella egiziana con 167 MSNA, nigeriana con 101, gambiana con 99, eritrea con 64 seguita dalla cittadinanza maliana con 54, somala con 52, ivoriana con 38.

Per quanto riguarda il sistema di accoglienza si segnala l’emanazione del Decreto del Ministro dell’Interno che proroga al triennio 2017-2019 l’erogazione delle risorse per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati. Inoltre la Risoluzione del Consiglio d’Europa, del 2016 n. 2.136, invita gli Stati Membri ad accogliere i minori stranieri e ad inserirli nelle comunità di accoglienza per evitare che poi si rendano irreperibili.

In base all’art. 403 del Codice civile italiano, si indica la necessità di collocare immediatamente il mi- nore in un ‚luogo sicuro‛ per evitare che sia esposto a rischi come l’arruolamento nella criminalità, l’adescamento per la prostituzione, lo sfruttamento per l’accattonaggio e per l’espianto di organi.

Il report del 31 dicembre 2016 riporta l’elenco delle regioni che accolgono MSNA: la Sicilia, secondo i suddetti dati, ne accoglie 7.097, ed è la prima regione italiana seguita dalla Calabria con 1.418, l’Emilia Romagna con 1.081, la Lombardia con 1.065 presenze, il Lazio con 919 e la Puglia con 879 presenze, che rappresentano il 5,1% sul totale.

Il fenomeno delle ragazze straniere non accompagnate registra un incremento, infatti sempre il sud- detto report riporta il numero di 1.165 presenze pari al 6,7% sul totale rispetto alla percentuale del 4,6% del 31 dicembre 2015.

Per rispondere al criterio di qualità che indica l’accoglienza diffusa in piccoli gruppi, si tende ad evi- tare la concentrazione numerica elevata nelle comunità, come accennato in precedenza.

15 Riunione svoltasi presso l’Ufficio territoriale del Governo di Lecce in data 6 aprile 2017, alla presenza

1960 ATTI DEL XXXIICONGRESSO GEOGRAFICO ITALIANO

La presenza di piccoli gruppi facilita il percorso di inserimento socio-educativo nelle comunità e an- che l’inserimento nel contesto scolastico, infatti all’interno delle suddette comunità ogni ragazzo può avere accanto l’educatore di riferimento con rapporto di uno a uno.

Le Commissioni territoriali competenti per il rilascio della protezione internazionale, lavorano a pie- no ritmo per snellire le procedure e ridurre i tempi di concessione di status di rifugiato, o per altra forma di protezione internazionale come la protezione sussidiaria o la protezione umanitaria, ma i tempi di concessione rimangono comunque lunghi.

Spesso dalle suddette Commissioni vengono espressi dinieghi che creano sicuramente delusione nei minori migranti e innescano ricorsi con ulteriore allungamento dei tempi.

Interessante notare come su un numero di 17.373 MSNA presenti in Italia siano state presentate nel corso dell’anno 2016, 5.930 domande di asilo, numero sicuramente in aumento rispetto all’anno 2015 in cui le istanze di riconoscimento dello status di rifugiato erano 3.959. La principale area da cui proven- gono i richiedenti asilo, definiti MSNARA è il continente africano, infatti 1.697 minori del Gambia pari al 29,2% sul totale hanno presentato domanda di asilo seguiti dai nigeriani con 758 minori, pari al 12,8% e al Senegal con 540 minori pari al 9,1% sul totale.