SCENARI MIGRATORI NELL’ERA DELLA CRISI ECONOMICA: GLI ITALIANI A MALTA
2. La presenza degli italiani a Malta 1 Il quadro statistico
Considerata come ‚l’ultimo lembo d’Italia‛ (Mallia-Milanes, 1988, p. 202), Malta ha sempre intratte- nuto importanti relazioni politiche ed economiche con la penisola italiana (Brincat, 2004). Non stupisce dunque che nel corso dei tempi vi siano state correnti migratorie tra i due paesi e che Malta abbia sem- pre ospitato una colonia di italiani, soprattutto siciliani-pescatori, commercianti, muratori, e poi inse- gnanti, militari e così via (Cassola, Aliffi, 2014; Emanuele, 2007). Oggi però questa colonia, se così può essere definita, ha assunto proporzioni così consistenti da meritare un’attenta analisi.
Dodici anni orsono, il censimento maltese rilevava 585 italiani, appena 6 anni dopo, cioè nel 2011, ne rilevava un numero quasi doppio, ossia 947 unità (Nso, 2005; 2011). Nell’attesa del prossimo censimento nazionale, i dati dell’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE) consentono di avere un aggiornamen- to del quadro degli italiani residenti a Malta, nonché di analizzarne la composizione per sesso, età, re- gione di provenienza e anno di iscrizione.
Al 31 dicembre 2016, gli italiani residenti a Malta sono ben 4.506. Il collettivo è composto da 2.826 maschi (63%) e 1.680 femmine (37%). Il 58% di essi si colloca nella fascia di età 25-54 anni, ossia l’età da lavoro. Il peso della fascia 0-18 anni, pari al 19%, indica una certa presenza di interi nuclei familiari.
L’anno di iscrizione all’Aire costituisce un elemento di estremo interesse in quanto consente di indi- viduare i momenti di maggiore affluenza. Circa il 70% dei residenti si è iscritto a partire dal 2008, cioè immediatamente dopo l’inizio della crisi economica, con punte significative negli ultimi tre anni ed in particolare nel corso del 2016, anno in cui si sono iscritti circa 1.000 individui (fig. 1).
Figura1. Italiani residenti a Malta al 31.12.2016 per anno di iscrizione all’AIRE. Fonte: elaborazione su dati Aire, 2017.
77 52 43 30 68 62 64 71 77 71 70 54 66 62 56 94 105 84 132 96 118 139 196 301 548 707 1.063 0 200 400 600 800 1000 1200
L’EUROPA MERIDIONALE E LE SUE MIGRAZIONI 2013
Occorre inoltre tener presente che i dati dell’AIRE sono sottostimati, in quanto non tutti gli italiani che di fatto vivono a Malta sono in possesso della residenza. Secondo le stime dell’Ambasciata Italiana, gli italiani che vivono nell’arcipelago sono circa 10.000. Il numero degli iscritti alle comunità virtuali di italiani a Malta conferma queste stime. Il gruppo ‚Italiani a Malta‛, per esempio, conta oltre 20.000 membri. Tuttavia, va detto che l’iscrizione ad un gruppo non implica che si viva sul posto, i gruppi in- fatti raccolgono anche iscrizioni di coloro che sono intenzionati a trasferirsi e che vogliono documentar- si, oppure di semplici curiosi.
I dati dell’AIRE consentono anche di ricostruire la provenienza geografica degli italiani residenti a Malta (tab. 1).
Regione Maschi Femmine Totale % sul Tot.
Sicilia 1.028 569 1.597 35,4 Lombardia 327 208 535 11,9 Lazio 287 192 479 10,6 Piemonte 139 107 246 5,5 Campania 160 74 234 5,2 Puglia 134 75 209 4,6 Emilia Romagna 131 77 208 4,6 Veneto 98 79 177 3,9 Calabria 80 57 137 3,0 Toscana 89 46 135 3,0
Friuli Ven. Giulia 83 36 119 2,6
Sardegna 65 36 101 2,2 Liguria 45 33 78 1,7 Abruzzo 44 23 67 1,5 Marche 39 24 63 1,4 Trentino 25 17 42 0,9 Umbria 27 14 41 0,9 Molise 10 8 18 0,4 Basilicata 11 4 15 0,3 Valle d’Aosta 4 1 5 0,1 Totale 2.826 1.680 4.506 100,0
Tabella 1. Italiani residenti a Malta al 31.12.2016 per Regione di provenienza e sesso. Fonte: elaborazione su dati AIRE, 2017.
Il 35,4% di essi proviene dalla Sicilia. Si tratta di un dato significativo che mette in rilievo da un lato i legami storici che legano queste isole e dall’altro il fattore prossimità/accessibilità - i siciliani possono raggiungere Malta facilmente sia via mare (collegamenti quotidiani con Pozzallo tramite catamarano) che via aerea (collegamenti low cost plurisettimanali con Catania e Trapani). Al secondo posto si trova la Lombardia (11,9%), seguita da Lazio (10,6%), Piemonte (5,5%), Campania (5,2%), Puglia ed Emilia Ro- magna (4,6%). In tutte queste regioni esistono collegamenti aerei diretti low cost con Malta. È significati- vo osservare che una buona parte degli iscritti negli ultimi 2-3 anni proviene proprio dal nord Italia, a dimostrare che Malta non attrae più soltanto i vicinissimi siciliani e che la più recente emigrazione ita- liana interessa tutte le regioni del paese e non solo lo storico Mezzogiorno.
2.2. La partecipazione al mercato del lavoro
Nel corso dell’ultimo decennio, gli italiani formalmente impiegati nel mercato del lavoro maltese so- no cresciuti in modo considerevole, passando dalle appena 278 unità del 2004 alle 1.668 del 2013, per ar- rivare alle 5.724 unità del settembre 2016. Attualmente essi costituiscono il 24% del complesso degli oc- cupati con cittadinanza EU impiegati nel mercato del lavoro maltese, che ammontano a 24.483 unità. I nostri connazionali si trovano al vertice della graduatoria, addirittura prima dei cittadini del Regno Uni-
2014 ATTI DEL XXXIICONGRESSO GEOGRAFICO ITALIANO
to (4.218), storica presenza nell’arcipelago (Parlament Ta’ Malta, 2017).
La stragrande maggioranza (89%) è costituita da lavoratori dipendenti (tab. 2). Per costoro, il settore più importante è quello turistico (20% dei dipendenti). Nello specifico, gli italiani lavorano per lo più nel
food and beverage, spesso con impieghi part time (40% dei casi). Va detto, tuttavia, che il settore turistico,
strutturalmente un settore ad alta intensità di lavoro alla base della gerarchia delle professioni ad esso legate, non offre grosse possibilità di guadagno, la paga oraria, infatti, come da contratto di categoria, si aggira intorno ai 5 euro all’ora. Il turismo maltese è per lo più un turismo di massa che ruota intorno alla competitività dei prezzi di soggiorno e necessita, conseguentemente, di ribassare il più possibile il costo della manodopera. Il settore dell’ospitalità/ristorazione è seguito da quello dell’intrattenimento (13,7%), ove sono inclusi i casinò ed il gaming online. A Malta sono presenti vari casinò che danno lavoro a diver- se categorie professionali, come i croupier, molto richiesti. Il gaming online è uno dei settori di punta dell’economia maltese e impiega una varietà di figure professionali cha vanno dalla programmazione all’assistenza clienti.
A seguire, si trovano i settori dell’amministrazione (13,3%) (che include l’assistenza online ai clienti, i cosiddetti call centre, altro settore in crescita), del commercio (9,9%), della manifattura (9,3%), delle attivi- tà tecniche e scientifiche (8,5%) (ove ricade il comparto farmaceutico, altro settore di punta dell’economia maltese), dell’Itc (6,4%) e dell’edilizia (6%).
Settore di lavoro (Nace) % sul Tot. Lav. in proprio % sul Tot Lav. dip. % sul Tot.
A – Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,3 0,6 0,6
B – Attività estrattiva 0,3 0,1 0,1
C – Attività manifatturiere 6,1 9,3 9,0
D – Fornitura di energia elettrica, gas, va-
pore e aria condizionata 0,0 0,5 0,4
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attivi-
tà di trattamento rifiuti e risanamento 0,0 0,2 0,2
F – Costruzioni 15,8 6,0 7,1
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 18,4 9,9 10,8
H – Trasporto e magazzinaggio 1,8 2,9 2,8
I – Servizi di alloggio e ristorazione 17,8 20,0 19,8
J – Servizi di informazione e comunicazio-
ne 3,5 6,4 6,1
K – Attività finanziarie e assicurative 0,6 2,5 2,3
L – Attività immobiliari 2,0 0,3 0,5
M – Attività professionali, scientifiche e
tecniche 13,7 8,5 9,1
N – Attività di amministrazione e di servi-
zi di supporto 7,6 13,3 12,6
O – Amministrazione pubblica e difesa;
assicurazione sociale obbligatoria 0,0 0,9 0,8
P – Istruzione 1,2 2,4 2,2
Q – Sanità e assistenza sociale 1,5 1,3 1,3
R – Attività artistiche, di intrattenimento e
divertimento 4,1 13,7 12,6
S – Altre attività di servizi 5,3 1,2 1,6
U – Attività di organizzazione e organismi
extraterritoriali 0,0 0,0 0,0
Totale 100 100 100
% sul totale 11,0 89,0 100
L’EUROPA MERIDIONALE E LE SUE MIGRAZIONI 2015
Per quanto concerne il lavoro in proprio, pari ad appena l’11% del totale, si osserva che i settori mag- giormente attrattivi per gli imprenditori italiani sono il commercio (18,4%) e l’alloggio-ristorazione (17,8%) (tab. 2). Anche il settore delle costruzioni mostra una certa attrattività e registra il 15,8% del tota- le degli imprenditori italiani. L’ampia gamma di interventi urbanistici che si stanno realizzando a Malta in vista del 2018, quando La Valletta sarà Capitale Europea della Cultura, costituisce un incentivo ad operare in questo campo. Infine, il settore delle attività professionali catalizza il 13,7% degli imprendito- ri, nel cui ambito gli italiani svolgono le libere professioni di commercialista, avvocato, consulente fi- nanziario, architetto e medico.