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Condizioni psico-fisiche del reo/sospetto (valori percentuali)

Nel documento Dibattiti, politiche e normative (pagine 112-117)

Parte III – Notizie 2 Cronaca: temi e

Grafico 32 Condizioni psico-fisiche del reo/sospetto (valori percentuali)

Totale: 153 articoli, 123 servizi.

I dati, però, appaiono maggiormente significativi se selezionati esclu- sivamente all’interno di quei servizi o articoli di cronaca in cui si par- la anche di immigrazione.

In questo caso, nei telegior- nali, sparisce completamente qualsiasi descrizione di “di- sagio mentale” (che prima raccoglieva il 22% delle ri- sposte) e “sotto l’effetto di alcool” diventa la seconda occorrenza più alta; nei quo- tidiani, invece, questa moda- lità continua a rimanere al terzo posto, dopo il “disagio mentale” (cfr. Tabella 52). È 62 46 19 22 17 13 0 16 2 3 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% quotidiani telegiornali

In stato confusionale / di shock, agitazione Soffre di disagio mentale Sotto l'effetto di stupefacenti Sotto l'effetto di alcool Persona con disabilità

Articoli e servizi di cronaca e immigrazione

Con questa denominazione si indicano esclusivamente quegli articoli e servizi che sono classificati come notizie di cronaca e, contemporaneamente, contengono anche riferimenti all’immigrazione, sia come tema generale, sia perché hanno come

protagonisti migranti.

Dove non specificato, invece, il corpus esaminato include tutti gli articoli ed i servizi etichettati come fatti di cronaca.

inoltre possibile osservare come gli articoli di quotidiani siano netta- mente superiori, dal punto di vista numerico, ai servizi dei telegiorna- li.

Tabella 52 - Condizioni psico-fisiche del reo/sospetto (V.A.)

Quotidiani Telegiornali

In stato confusionale / di shock, agitazione 52 15

Soffre di disagio mentale 15 0 Sotto l'effetto di stupefacenti 3 1 Sotto l'effetto di alcool 10 6

Persona con disabilità 1 0

Fonte: 69 articoli, 22 servizi.

Ulteriori chiarimenti si ottengono indagando sul tipo di reato associa- to alla descrizione del reo/sospetto. Sia negli articoli di quotidiani che nei servizi di telegiornali esaminati, infatti, l’effetto di alcool e stupe- facenti vengono citati soprattutto nel caso di reati contro la persona (36 casi in entrambi) e nei reati relativi a violazioni del codice della strada (rispettivamente 48 e 27), in particolare nell’omissione di soc- corso. Appare interessante sottolineare che, quando è possibile rin- tracciare una descrizione del reo/sospetto nel reato di associazione di tipo mafioso e l’associazione per delinquere, questa rimanda quasi esclusivamente all’effetto di alcool e stupefacenti.

Altro elemento indagato negli articoli e nei servizi di cronaca riguar- da le persone interpellate o citate, domanda che prevedeva, ovvia- mente, la possibilità di fornire più risposte. Solo nell’8% dei servizi, però, e nel 37% degli articoli compaiono altre persone oltre il reo/sospetto e la vittima. Anche in questo caso, il risultato acquista maggiore significatività se incrociato con il tipo di reato.

Fermo restando che “forze dell’ordine, magistratura, pubblica ammi- nistrazione” sono in assoluto le più citate sia nei telegiornali che sui quotidiani ed in relazione a qualsiasi tipo di reato, con occorrenze de- cisamente maggiori rispetto a tutte le altre categorie (soprattutto nei reati contro la persona), è possibile notare, comunque, altri risultati interessanti. Nei telegiornali, ad esempio, le dichiarazioni di parenti, legali, amici o la stessa testimonianza della vittima sono ricorrenti so- prattutto nei reati contro il patrimonio (in particolare nei casi di furti)

e in quelli contro il codice della strada, affiancati ai commenti del co- siddetto “uomo della strada”.

I parenti o amici del sospettato o colpevole, invece, sono più spesso interpellati nel caso di reati contro la pubblica amministrazione (so- prattutto concussione).

Infine, gli esponenti politici, che in generale raccolgono occorrenze piuttosto basse, intervengono in particolare in servizi su reati contro l’ordine pubblico, specificatamente “associazione per delinquere”. Ri- sultati in generale confermati anche per i quotidiani, con l’unica diffe- renza che gli esponenti politici, seppure presenti negli articoli che fanno riferimento ai reati contro l’ordine pubblico (così come nei tele- giornali) sono maggiormente citati ed interpellati con riguardo ai reati contro la pubblica amministrazione, in particolare concussione e cor- ruzione.

Andando ad esaminare esclusivamente gli articoli cronaca e immi- grazione (Tabella 53), è possibile osservare che le persone legate alla vittima, o perché parenti, amici e legali, oppure perché ne condivido- no comunque lo stesso ambiente, sono la seconda categoria più rap- presentata dopo lo forze dell’ordine e la magistratura. In generale, inoltre, la gente comune è maggiormente interpellata negli articoli di quotidiani piuttosto che nei servizi di telegiornali.

Da evidenziare anche che alcune categorie previste nella domanda (per esempio, religiosi, esperti, società civile organizzata) ottengono occorrenze molto basse, escludendo di fatto una tematizzazione più ampia ed un’analisi “sociale” del fatto narrato che rimane circoscritto, nelle modalità, ad un racconto cronachistico.

Tabella 53 – Citati o interpellati negli articoli e nei servizi di cronaca e immigrazione (V.A.)

Quotidiani Telegiornali

"Uomo della strada"/gente comune 46 18 Parenti, legali o amici della vittima o testimonianza

della vittima 65 38

Parenti o amici del colpevole/sospettato 25 7 Persone che fanno parte dello stesso ambiente della

vittima 34 20

Società civile organizzata (forze sociali, sindacati,

comitati, non profit …) 12 1 Esperti e studiosi (storico, sociologo, antropologo,

psicologo/psichiatra) 18 5

Esponenti politici 38 10

Religiosi 11 3

Forze dell'Ordine, magistratura, PA 164 68

Servizi socio-sanitari (volontari, protezione civile...) 4 0 Totale: 264 articoli, 112 servizi.

Al fine di verificare la costruzione di una tematizzazione più ampia, si è cercato un collegamento esplicito tra il fatto raccontato ed una tendenza più ampia rilevabile nella società, ad esempio riferita all’immigrazione, all’appartenenza ad un gruppo etnico o ad uno sta- tus giuridico particolare. I risultati sono particolarmente significativi se ricondotti ai soli casi di cronaca legati all’immigrazione. Nei quoti- diani, infatti, l’evento raccontato è presentato soprattutto (57%) come “ennesimo episodio” di fatti. Modalità che, nei servizi di telegiornale, si trova in seconda posizione, dopo il collegamento con un determina- to gruppo etnico/nazionale (cfr. Tabella 54).

Tabella 54 – Collegamento esplicito tra fatto e tendenze “sociali” negli articoli di cronaca e immigrazione (V.A.)

Il fatto è collegato esplicitamente … Quotidiani Telegiornali

Ad una tendenza su fatti di cronaca simili

("ennesimo episodio"...) 27 32 Una tendenza su fatti di cronaca nella stessa zona 12 19 All'immigrazione in generale 4 24 All'appartenenza ad un gruppo etnico /paese 1 39

All'appartenenza ad uno status giuridico (regolare/irregolare, recidiva, indulto, mancata

espulsione?) 3 10

Totale: 45 articoli, 87 servizi.

I reati “violenti”, in particolare quelli contro la persona come omici- dio, lesioni dolose e violenze sessuali, sono tra i più frequenti negli articoli e nei servizi di cronaca. Per questo motivo, nella scheda di ri- levazione è stata inserita una scala a quattro gradini per registrare il livello di brutalità ed efferatezza nella descrizione di dettagli e parti- colari dell’atto di violenza.

Se nei 359 servizi di telegiornali in cui sono presenti descrizioni di particolari violenti, i risultati ottenuti dai diversi livelli di efferatezza appaiono piuttosto simili, seppure con una prevalenza (199 casi) delle prime due modalità, nel caso dei quotidiani appare ancora più evi- dente la scarsa presenza di descrizioni brutali (339 articoli, su 461, nei due livelli più bassi della scala di “efferatezza”).

Grafico 33 – Descrizione di particolari violenti (V.A.)

Totale: 461 articoli, 359 servizi.

Naturalmente è importante ribadire che, seppure i risultati facciano riferimento all’intero corpo di articoli, come era facile attendersi, la risposta a questa domanda è stata fornita soprattutto nel caso di arti- coli e servizi dedicati a reati contro la persona (in particolare omici- dio, lesioni personali, violenza sessuale).

Analizzando il dato esclusivamente all’interno degli articoli di crona- ca e immigrazione, appare confermato come il racconto dei quotidiani risulti meno legato alla descrizione di particolari efferati rispetto a quello dei telegiornali (cfr. Tabella 55Errore. L'autoriferimento non è

valido per un segnalibro.):

Tabella 55 – Descrizione di particolari violenti negli articoli di cronaca e immigrazione (V.A.) Quotidiani Telegiornali Livello 1 63 19 Livello 2 68 20 Livello 3 48 25 Livello 4 14 24

Totale: 197 articoli, 99 servizi. 105 221 94 118 87 87 73 35 TELEGIORNALI QUOTIDIANI

Talvolta negli articoli o nei servizi, oltre alla semplice descrizione dell’accaduto, il giornalista avanza alcune ipotesi sulle possibili cause o soluzioni del fatto raccontato. Ciò che interessa in tale contesto è ve- rificare, in particolare, se la chiave di lettura e di interpretazione pro- posta risulti legata a cause individuali o collettive. Nel primo caso, può rimandare alla singola persona oppure ad una categoria più ge- nerale, come ad esempio, la clandestinità o il genere; nel secondo ca- so, invece, il rimando può essere ad un territorio specifico o ad un presunto carattere nazionale.

Nel documento Dibattiti, politiche e normative (pagine 112-117)