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3. La dimensione organizzativa del Festival Sete Sóis Sete Luas

3.1. La configurazione del Festival SSSL

Prima di iniziare a descrivere la fisionomia del Festival Sete Sóis Sete Luas a livello gestionale ritengo necessario fare una premessa. È vitale infatti puntualizzare che una delle particolarità di maggiore spicco di questa manifestazione, se non addirittura la più importante, è senz’altro la centralità che ricopre il viaggio, sia per la sua configurazione che per la sua creazione. Infatti in quanto unico medium in grado di garantire il funzionamento e lo sviluppo della macchina SSSL, il viaggio ed il viaggiare sono condizioni imprescindibili sia per chi diffonde l’arte promossa dal festival, sia per chi la organizza.

Nato nel 1993, il Festival SSSL fa capo ad un’associazione culturale no profit. In principio si trattava dell’Associazione teatrale Gruppo Immagini, costituita con atto notarile il 3 ottobre 1988, che opera tutt’ora e a cui si è accostata in seguito l’Associazione Sete Sóis Sete Luas.

Ci sono una serie di livelli paralleli che operano sotto l’egida di Sete Sóis Sete Luas. Abbiamo le due Associazioni culturali, a cui si affianca il Festival, che ne è, diciamo, la manifestazione legata ai grandi eventi estivi, e infine c’è la rete delle città, che si configura annualmente aderendo ad un protocollo che istituisce la politica culturale stessa di Sete Sóis Sete Luas. Si tratta quindi di una realtà decisamente multiforme ed interattiva, in cui tutti i livelli concorrono alla creazione del programma artistico.

“Il modello organizzativo dei festival riporta ad una struttura che consente alla creatività, intesa come sintesi di fantasia e concretezza, di essere organizzata in modo fluido, ma strutturato, e che prevede lo scambio continuo fra la dimensione organizzativa e quella comunicativa […] La creatività per sua natura, è nomade, inclassificabile, flessibile, definita da legami deboli e restia a qualsiasi tipo di catalogazione o tentativo di ordinarla. E questo è parte della sua ricchezza. Il festival inteso come momento di aggregazione, come creazione di spazio pubblico di condivisione, e soprattutto come “impresa culturale” è capace di

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innestare meccanismi di connessione fra le realtà creative individuali dislocate sul territorio [...] Il modello organizzativo è il più delle volte quello privato non profit, che permette di mettere insieme da un lato i vantaggi dell’autonomia rispetto allo Stato e dall’altro la libertà di cui godono le istituzioni senza scopo di lucro, autorizzate a ricevere donazioni e a svilupparsi al riparo dalle pressioni del mercato, almeno nella misura in cui i mecenati sono pronti a mettersi in gioco.”139

Come spiegato brillantemente da Barbara Maussier nel suo testo, questa configurazione140 permette ai festival di aggirare una serie di clausole legate alla produzione, come possono essere quelle relative alle erogazioni delle quote del FUS141 e

139 Tratto da B. Maussier, Festival management e destinazione turistica: I festival come nuovi media

della società postindustriale, Ulrico Hoepli Editore, Milano 2010, pp. 78,79.

140 “Per costituire e aprire una associazione culturale è necessario seguire la normale procedura per costituire qualsiasi associazione:

- riunire almeno 3 soci fondatori, per coprire le prime cariche sociali, e determinare scopo e la specifica attività dell'associazione

- redigere atto costitutivo e statuto dell'associazione, con i requisiti previsti dalla legge civile e fiscale, necessari per costituire una associazione culturale.

- registrare l'associazione all'ufficio provinciale dell'agenzia delle entrate. In tale occasione l'associazione riceverà anche un proprio CF.

- dal momento della registrazione l'associazione può iniziare la sua attività.

Il rispetto di questa procedura per aprire un'associazione culturale permetterà di godere delle agevolazioni fiscali previste per gli enti no profit e di tutelare i soci e il nome dell'associazione. Creare un’associazione culturale può essere quindi un'occasione per svolgere attività nei più svariati campi: cinema, spettacolo, arte, cultura, educazione civica e sociale, protezione ambientale, istituzione di corsi, tematiche sociali di varia natura ecc... Il fondamento dell'associazione sono l'atto costitutivo e lo statuto, che rappresentano un vero e proprio contratto con cui i soci si impegnano a perseguire uno scopo comune. Dallo statuto si deve evincere: il fine, l'organizzazione, il fondo comune, l'eguaglianza e la variabilità dei soci e la rappresentanza conferita al presidente o amministratore. Lo statuto deve contenere i requisiti previsti dal codice civile e dalla legge fiscale (Tuir) […]Proprio grazie alla legislazione fiscale di favore, l'associazione potrà chiedere dei corrispettivi ai soci per la frequentazione di specifiche attività (corsi culturali, convegni, lezioni ecc..). Per svolgere tali attività non è necessario aprire partita iva ed i corrispettivi ricevuti non vengono in alcun modo tassati (a patto che l'associazione rispetti i requisiti richiesti dalla legge per usufruire di tali agevolazioni). Naturalmente il denaro raccolto non può essere considerato come un utile e non può essere diviso tra i soci. Resta comunque la possibilità di poter remunerare tramite compensi gli amministratori e i soci che svolgono la loro attività a favore dell'associazione. L'associazione può svolgere anche attività commerciale verso terzi non soci, ma i fondi raccolti da tali attività non possono essere mai superiori ai fondi raccolti con l'attività istituzionale verso i soci […] Per questo tipo di associazioni è possibile l'organizzazione di corsi o scuole culturali (teatro, lingue, musica ecc...) E' però necessario che tali attività siano organizzate prevalentemente dai soci stessi e non in forma d'impresa (cioè con una stabile organizzazione di strutture, personale ecc....).” Cfr. http://www.associazioni.avvocatoferrante.it/associazioni/56-come-costituire-una-associazione-

culturale.html

141 “Il FUS, istituito con la legge 163/1985 (art. 1) “costituisce il meccanismo utilizzato per regolare l’intervento pubblico (statale, ndr) nel mondo dello spettacolo, e fornire sostegno agli enti, associazioni, organismi e imprese operanti nei settori del cinema, musica, teatro, circo e spettacolo viaggiante, nonché per la promozione ed il sostegno di manifestazioni e iniziative di carattere e rilevanza nazionale, sia in

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di godere allo stesso tempo di donazioni liberali. Nel caso di Sete Sóis Sete Luas la decisione di configurarsi come associazione senza scopo di lucro è stata attivata, fra le altre cose, sicuramente anche da queste circostanze.