…(interventi fuori microfono) poiché mi è piaciuta molto la frase di Di Manno, “ dobbiamo pensare al futuro”, nel passato chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato. Beh, se non fosse che i contadini sono gente in carne e ossa alla quale basta guardare le mani per come sono fatte e chiederci che cosa facevano i nonni, come hanno vissuto, che cosa hanno fatto di questa terra.. di queste terre. Allora a questo punto è chiaro, che se parliamo, diciamo “ contadino” ma ciò non esprime tutto, perché purtroppo non sappiamo più neanche che cosa sia la realtà contadina.
Comunque quella che volevo dire è una cosa molto semplice: qui non stiamo parlando di.. o forse dovremmo dare il giusto nome, perché altrimenti diventerebbe una cosa un po’
anacronistica, senza senso. Quando parliamo di usi civici la prima cosa che sono abituati a domandarmi è che cosa è l’uso civico: non perché io voglia stare qui a fare lezione, però una cosa è certa, ossia quando nasceva l’uso civico è perché erano terreni di proprietà della collettività sui quali c’erano delle persone che andavano lì, bonificavano, lavoravano, portavano ricchezza soprattutto a quella che era l’intera collettività e in questo uso civico facevano tutto quello che era possibile immaginare. Tutte queste persone, tante, ci hanno buttato il sangue per bonificare questi terreni e hanno creato ricchezza per loro e per la collettività: questo nasceva, non era nel turismo, perché il turismo non si sapeva neanche che cosa fosse, come purtroppo, ahimè, ancora oggi non si sa che cosa sia – e poi dico perché – queste persone, questi contadini, questi poveri disgraziati dovrei dire, hanno portato benessere, hanno fatto sacrifici, hanno valorizzato il terreno, il territorio, l’economia, hanno fatto quello che veramente si doveva fare in tutto e per tutto. Ora non sto qui a polemizzare, perché tanto Giorgio Fiore già l’ha fatto abbastanza, perché veramente a questo punto vorrei capire in base a quali criteri quest’ingegner Giuseppe Gavone è andato lì e ha fatto la stima di questi terreni. Purtroppo tante volte – lasciatemelo dire – le persone che stanno dietro a una scrivania non si rendono conto di quella che è la realtà, la realtà a volte è tutt’altra cosa. E poi attenzione, ci sono terreni e terreni, soggetti e soggetti: ora voi capite bene, un contadino non può avere lo stesso trattamento di chi ha la seconda casa, di chi a un certo punto ha fatto speculazione, di chi a un certo punto ha fatto un campeggio; per l’amor del cielo, mica perché io abbia da ridire nei confronti del campeggio, però sono state fatte in nome di questa giustizia sommaria troppe speculazioni da parte di troppe
amministrazioni su questo terreno. Siamo dimenticando per caso – o voi non lo ricordate, perché forse siete giovani – che a un certo punto uomini politici di destra, di centro, di sinistra, ?mano a mano?, come diciamo a Fondi, se uno era da una parte procedeva a abbattere, oppure se uno era da un’altra parte faceva finta di non vedere? Non è sotto gli occhi di tutti che ancora oggi abbiamo dei processi perché in delle strutture ci sono delle costruzioni abusive da tempo e, a un certo punto, non si è preso mai nessun provvedimento e nessuno ha visto mai niente?! Invece ce ne sono altre che abbiamo visto buttare giù come birilli e la casa a fianco stava lì imperterrita ferma! Non voglio stare qui, perché altrimenti non ne usciamo fuori più da questa situazione, però una cosa ci tengo veramente a sottolinearla: attenzione, quando venite qui e mi dite “ ci sono due persone /tre persone” bene, anche per una sola persona la dignità di quella persona merita tutto il rispetto possibile e immaginabile e non sarebbe giusto che quella domattina non ce la facesse perché sta dentro i 300 metri, perché è carico di debiti e dopo che ci ha buttato il sangue deve essere sbattuta fuori e quel terreno deve andare in mano a un altro perché c’ha i soldi e può speculare! Questo lo dobbiamo dire, perché altrimenti non ne usciamo fuori più da questo benedetto giudizio!
Ora il terreno civico, l’uso civico non nasce per esigenze di carattere turistico, ripeto, perché non si sapeva neanche che cosa fossero, ma nasceva solo e esclusivamente per le esigenze agricole e per la legna, questo era il senso: lo stiamo stravolgendo anche noi, allora abbiamo il coraggio di non chiamarlo più uso civico, chiamiamolo in un altro modo! Perché mi accaloro di fronte a questo? Perché penso che un minimo di riconoscimento a queste persone vada dato: questi non hanno speculato, questa è gente che c’ha buttato il sangue, ha dato la vita! La malaria.. hanno bonificato, basta vedere da alcune fotografie di chi ce le ancora che cosa era! Basta parlare con le persone anziane che abitano laggiù e sentire che cosa ti vengono a dire: andare a togliere loro e fare pagare loro qualcosa al prezzo normale – perché quello è un prezzo normale – di mercato così come è.. quello che loro hanno realizzato con tanto sacrificio lo stiamo facendo pagare loro un’altra volta! Ma perché non provate a andare voi – lasciamo perdere come si chiama l’ingegnere, perché non andate voi – in carne e ossa lì a parlare con queste persone?!
Specialmente a lei, dico, Di Manno: lei sta laggiù, cosa le dicono? È possibile che queste persone vengano solo da me e da te non vengano?! Anzi, penso che vengano prima da te, quando si sentono sbattere la porta in faccia vengono da noi, perché tanto voi avete il potere per poter fare qualcosa, come è stato sempre fatto fino a oggi, perché al potente di turno volta per volta gli avete detto “ non ti preoccupare, a te ti faccio passare avanti, a te ti metto da parte”, questo è accaduto! E poi sono state rilasciate delle concessioni, favoritismi a non finire! E mi rivolgo anche ai campeggi, perché è vero, però mettiamoci una pietra sopra e scordiamoci di tutto!
Allora dobbiamo tenere un comportamento congruo, equo nei confronti delle persone, quei 300 metri e quelli che stanno là che fine faranno? Li porti a dormire a casa tua e a mangiare a casa tua?! Questi non hanno più una lira, oggi c’è una crisi che fa spavento e io vado a mettere loro i prezzi di Gavone?! …(interventi fuori microfono) scusa, credo.. vedi, questa parola che è scritta all’articolo 5 fa veramente pensare, perché quando diciamo “ nonché in quelle …(intervento fuori microfono) ultima. “ Nonché in quelle su cui insistono attività produttive consolidate che contribuiscono allo sviluppo turistico del territorio”, sta a significare semplicemente che tutti coloro che hanno la casa laggiù, ce l’hanno per loro e per i figli che hanno un sacco di sacrifici, di là se ne devono andare, perché questi qui in modo turistico non contribuiscono e non possono contribuire, quelli fanno gli agricoltori! E se pensate di giustificarlo con il fatto che, a un certo momento, sono soltanto persone, quattro gatti, allora io sono veramente fuori dalla realtà, perché da quanto risulta a me ce ne sono tanti e proprio tanti che in continuazione sono qui a lamentare questa situazione! Per essere chiaro, perché adesso sennò uno dice “ perché questo ce l’ha con i campeggi?”, dico che guardi, non ce l’ho con i campeggi, non ce l’ho assolutamente con i campeggi, però ce l’ho con i campeggi e con tutti coloro i quali dovrebbero fare in modo che il campeggio funzioni ma si tirano da parte o si girano dall’altra parte e faccio un’accusa grave, assumendomene tutte le responsabilità: basta lavorare a nero, basta con qui extracomunitari che
*** per starci, basta che non funzioni l’impianto di depurazione e basta con costruzioni abusive dentro ai campeggi che nessuno vede! Allora quando mi viene a parlare di turismo, caro Di Manno, lei non sa da che parte cominciare, perché il turismo non è il campeggio, il turismo è una mentalità che deve cambiare in ognuno di noi, quello è il turismo! …(interventi fuori microfono) vorrei finire …(intervento fuori microfono) cosa? …(intervento fuori microfono) ah, no, chiedo scusa, perché se poi il turismo.. beh, ma adesso non stiamo qui a parlare del turismo, perché altrimenti usciamo dal tema.
Guardi, ripeto: dopo aver sentito attentamente vi invito a una profonda riflessione, stiamo lasciando a piedi troppe persone disperate e non le dobbiamo lasciare a piedi, dobbiamo recuperarle tutte quante, perché non possiamo ignorare questa realtà, perché ignorare questa realtà nel momento in cui non andiamo a modificare, così come abbiamo presentato sono convinto di una cosa molto semplice: sarà tutto spazio dato alla speculazione a non finire, questo è il mio profondo convincimento. Nel contempo faremmo due errori: in primo luogo avremmo punito persone ingiuste che hanno dato la propria vita per quei terreni e, in secondo luogo, avremmo premiato chi non merita di essere premiato, cioè la speculazione. Ho chiuso, grazie.
PRESIDENTE
…(intervento fuori microfono) chiedo scusa, mi stava provocando e quindi dovevo rispondere … (intervento fuori microfono) eh? …(intervento fuori microfono) eh, ogni tanto sì! La parola al