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Considerazioni introduttive sulle informazioni ambientali e sociali

2.2 Secondo comma dell’articolo 2428 C.c

2.2.4 Informazioni attinenti all’ambiente e al personale

2.2.4.1 Considerazioni introduttive sulle informazioni ambientali e sociali

Negli ultimi anni si è sviluppata sempre una maggiore attenzione al tema della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa (Corporate Social Responsibility). Con la modifica dell’articolo 2428 del C.c., il legislatore italiano ha iniziato (108) a richiedere alle imprese, anche se solo facoltativamente, informazioni in merito a questi temi. Questa modifica è avvenuta con l’emanazione del D.Lgs. 32/2007, il quale ha recepito la direttiva 2003/51/CE a sua volta ispirata dalla raccomandazione 2001/453/CE. Tale raccomandazione all’inizio del punto 4 “Divulgazione delle informazioni” prevede che: “Le informazioni sugli aspetti

ambientali vanno rese pubbliche nella misura in cui sono rilevanti per i risultati finanziari o la situazione finanziaria dell'impresa. Le informazioni da divulgare devono essere incluse, a seconda della loro natura, nella relazione annuale e consolidata sulla gestione o nell'allegato ai conti annuali e consolidati” (109)”. Si può notare come

ciò porti all’integrazione dell’informativa economico-finanziaria con l’informativa di sostenibilità (110). Tuttavia questo è un trend globale che ricomprende non solo le modifiche alle normative italiane ed europee, ma anche l’orientamento della dottrina e del management. Di fatto, anche le aziende stesse sono molto più attente al tema della sostenibilità in quanto “nonostante gli investimenti per minimizzare l‟impatto

ambientale e massimizzare la sostenibilità sociale possano essere significativi, i

107 “Anche due aziende operanti nello stesso settore potrebbero avere necessità di indicatori non finanziari differenti, per effetto, per esempio, di diverse strategie di prezzo o di diversi rapporti

qualità/prezzo” (BAVA, BUSSO, DEVALLE e PISONI, in Relazione sulla gestione e giudizio del

revisore, cit., pagg. 214). 108

MIO CHIARA, in Informativa sull‟ambiente e sul personale: spunti di riflessione, «Guida alla Contabilità & Bilancio» (2009) n. 10, pagg. 13, ricorda come: “In precedenza, nel nostro Paese

l‟informativa societaria che andasse oltre la tradizionale dimensione economico-finanziaria, accogliendo anche tematiche ambientali e sociali, era dunque di carattere volontario e trovava formalizzazione, pressoché esclusivamente, in documenti distinti dal bilancio d‟esercizio, quali i report

di sostenibilità, i report socio-ambientali, i bilanci sociali, ecc.”.

109

Commissione delle comunità europee, Raccomandazione 2001/453/CE (Maggio 2001), pagg. 8.

110

MIO CHIARA, in Aspetti ambientali nel bilancio di esercizio. Relazione sulla gestione. Passività

ambientali. Immobilizzazioni, «Contabilità finanza e controllo», (2003) n. 8-9, pagg. 801, ribadisce che:

“Il collegamento fra l‟ambiente e il bilancio di esercizio è strettissimo, poiché moltissime azioni o

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ritorni sul lungo periodo di tali scelte sono maggiori e soprattutto fondamentali per creare valore” (111) e riuscire a competere con le imprese internazionali in un mondo sempre più sensibile alle problematiche ambientali e sociali. A tale proposito, Riva Patrizia afferma che “L‟idea di un‟insanabile dicotomia tra salvaguardia ambientale e

crescita economica sta progressivamente lasciando il posto al concetto di sviluppo sostenibile, secondo il quale esiste la possibilità di svolgere le attività economiche in modo compatibile con la conservazione e la tutela del patrimonio naturale.” (112). “Despite such attention this aspect of disclosure remains inadequately developed

with an insufficient number of companies having established it as an integral part of their reporting agenda” (113).

È evidente come un’azienda più attenta alla sostenibilità ed alle persone migliori anche la propria immagine e l’immagine dei propri prodotti (114). Inoltre, “thus

discolsure potentially has the effect of ecouraging companies to avoid misdemeanours where they are required to expose their conduct. Disclosure requirements might then help to eliminate malpractice” (115) delle azioni che impattano sull’ambiente e sul personale.

“Additionally, there is a growing body of ethical investors who demand the companies

in which they invest to have a socially responsible approach to their activities and such investors refuse to make investments in companies that cause harm or are indifferent to the environment.” (116).

111

FORNACIARI LUCA, GARLASSI ALESSANDRO, in Informazioni ambientali e sociali nella

relazione sulla gestione, «Bilancio e reddito d’impresa», (2016) n.5, pagg. 5.

112

RIVA PATRIZIA, in Informazioni non finanziarie nel sistema di bilancio, cit., pagg. 77.

113

VILLIERS CHARLOTTE, in Corporate Reporting and Company Law, Cambridge University Press, New York, 2006, pagg. 228.

114

A tale proposito appare importante evidenziare che: le aziende non dovrebbero utilizzare atteggiamenti sostenibili e sociali come mero strumento per migliorare la propria reputazione. Se non si attuano effettivamente delle politiche interne attente ai temi ambientali e sociali ma si effettua solo qualche saltuaria operazione sostenibile visibile all’esterno, l’azienda vedrà un ritorno immediato in termini di valore e di immagine ma queste operazioni non avranno alcun impatto sui risultati di lungo periodo.

115

VILLIERS CHARLOTTE, in Corporate Reporting and Company Law, cit., pagg. 233.

116

43 L’articolo 2428 del C.c. al secondo comma ricomprende tra i dati da includere, al fine dell’analisi della situazione societaria, del suo andamento e del risultato d’esercizio, le informazioni attinenti all’ambiente ed al personale. La norma ne prevede l’indicazione subito dopo la richiesta più generale di informazioni non finanziarie (in cui le informazioni ambientali e sociali sono ricomprese) e quindi dopo la locuzione “se del caso”. Appare quindi evidente come il legislatore italiano non obblighi gli amministratori ad introdurre nella relazione informazioni riguardanti l’ambiente ed il personale (117

), ma richieda alle aziende di riportarle solo quando le informazioni finanziarie risultino insufficienti per la completa comprensione della situazione aziendale e dell’andamento gestionale. Le informazioni su ambiente e personale completano quindi l’informativa di bilancio e “la relazione sulla gestione

vede ampliare la propria funzione divulgativa su aspetti extra-contabili e, in particolare, su quelli di tipo socio-ambientale, considerato che l‟ambiente e il personale sono i due principali stakeholder in relazione ai quali si esprime il concetto di sostenibilità aziendale” (118). “Questa disposizione circa l‟impatto della gestione

aziendale sul sistema socio-ambientale conferma ancora di più la concezione del bilancio come pacchetto informativo rivolto alla globalità degli stakeholders” (119). in quanto se gli investitori e i finanziatori sono maggiormente interessati alle dinamiche prettamente economiche, finanziarie e patrimoniali; la comunità locale, i clienti, i fornitori, i dipendenti e tutti gli altri stakeholder che interagiscono con l’azienda prestano attenzione anche a fattori meno monetari come la sostenibilità e la responsabilità sociale aziendale. Fornaciari e Garlassi sottolineano come “La

necessità di fornire informazioni ambientali e sociali assume rilievo al pari della necessità di illustrare l‟andamento economico-finanziario dell‟impresa, anche a causa degli effetti reddituali negativi che la mala gestione dell‟impatto ambientale e sociale potrebbe causare” (120).

117

Si rimanda alle considerazioni viste appena sopra in merito alle informazioni non finanziarie in generale.

118

MENICUCCI ELISA, in La relazione sulla gestione nel reporting delle imprese, cit., pagg. 121.

119

QUAGLI ALBERTO, in Bilancio di esercizio e principi contabili, cit., pagg. 78

120

FORNACIARI LUCA e GARLASSI ALESSANDRO, in Informazioni ambientali e sociali nella

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