2.2 Secondo comma dell’articolo 2428 C.c
2.2.3 Indicatori di risultato non finanziari
L’articolo 2428 C.c. nel richiedere agli amministratori di completare l’analisi con gli indicatori non finanziari aggiunge la locuzione “se del caso”, lasciando trasparire la non obbligatorietà di tale indicazione: “sarà quindi l‟organo
amministrativo a valutarne l‟opportunità di rappresentazione in ragione della loro rilevanza” (95). “L‟interpretazione letterale della norma mette in risalto una sorta di
gerarchia tra gli indicatori finanziari e quelli non finanziari, tale per cui se i primi devono essere riportati nella Relazione sulla gestione, i secondi devono essere inseriti solo se effettivamente determinanti per una appropriata informativa sulla gestione aziendale. In sintesi, gli indicatori non finanziari integrano quelli finanziari e
pagg. 177, afferma che: “gli indicatori […] devono essere presentati non solo per l‟esercizio cui si
riferisce il bilancio, ma anche per un certo numero di esercizi passati al fine di definire l‟andamento retrospettivo della gestione in un‟ottica di «consuntivo allargato». Dunque, è consigliabile inserire nella relazione un quadro di indicatori prospettici e comparativi, così da fornire informazioni sugli obiettivi e sulle strategie di breve, medio e lungo periodo. Inoltre, gli indicatori dovrebbero essere esposti non solo a livello complessivo, ma, nel caso di imprese/gruppi diversificati, anche per settori d‟operatività.”. 93
CANE MASSIMO, in Nota integrativa e relazione sulla gestione, cit., pagg. 133.
94
AVI MARIA SILVIA, in La relazione sulla gestione: obbligatoria ma inutile oppure sostanziale “quarto
elemento” del bilancio, cit., pagg. 632. 95
BRAIDOTTI SIMONE e FANTINI GIANLUCA, in Relazione sulla gestione: le novità del D. Lgs.
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la relativa indicazione nella Relazione sulla gestione dipende dalla loro effettiva rilevanza segnaletica e dal fatto che quelli finanziari siano ritenuti dagli amministratori insufficienti per una completa informativa che vada oltre gli aspetti meramente quantitativo-contabili” (96). “È particolarmente utile inserire gli indicatori non finanziari, qualora tali indicatori «smentiscano» i risultati di bilancio e degli indicatori finanziari”
(97) Se da un lato il legislatore sottovaluta la rilevanza degli indicatori non finanziari (98), vari autori sottolineano il loro ruolo chiave in quanto completano l’informativa di bilancio facendo emergere dati importanti che altrimenti verrebbero trascurati. Tim Breitbarth, Phil Harris e Andrea Insch sostengono che: “Non-financial reporting, and
CSR reporting in particular, is now seen as an essential corporate communication process by most members of a company‟s stakeholder community. This growth in CSR reporting has been driven by the need to increase corporate transparency and accountability concerning social and environmental issues.” (99). Wadhwa Prakhar sottolinea addirittura come “The purpose of both financial and non-financial
disclosures is to give useful information to the users. But an overemphasis on financial reporting metrics leads to a short-term orientation and short-run operating decisions that boost short-term profit at the expense of long term performance. […] The value-relevance of non-financial information has increased over the last several years. Most top executives at large multinational firms believe that non-financial performance measures are more valuable than traditional financial measures in assessing long-term value” (100). Se gli indicatori di tipo finanziario sono calcolati su
96
MENICUCCI ELISA, in La relazione sulla gestione nel reporting delle imprese, cit., pagg. 115.
97
POZZOLI MATTEO, in Indicatori non finanziari ed informazioni attinenti all‟ambiente ed al
personale, «Guida alla Contabilità & Bilancio», (2009) n. 6, pagg. 58. 98
A tale proposito GARELLI ROBERTO e RICCI STEFANO, in L‟opportunità dell‟utilizzo degli
indicatori non finanziari nella relazione sulla gestione, cit., pagg. 48-49, spiegano la preferenza del
legislatore per le informazioni finanziarie dicendo che “l‟informativa prevista dall‟art. 2428 è ispirata al
modello della società per azioni (e a responsabilità limitata), impresa tipicamente organizzata per generare profitto, in cui il reddito è eletto a principale misura della creazione di valore, per cui non deve stupire che l‟informazione sia normalmente, o comunque principalmente, finalizzata allo studio
delle dinamiche reddituali.”.
99
BREITBARTH TIM, HARRIS PHIL e INSCH ANDREA, in Pictures at an exhibition revisited:
reflections on a typology of images used in the construction of corporate social responsibility and sustainability in non-financial corporate reporting, «Journal of Public Affairs», (2010) n. 10, pagg. 238. 100
37 valori consuntivi, gli indici non finanziari sono rappresentativi di misure più attuali e “segnalano, talvolta con anticipo rispetto a quelli di matrice finanziaria, le tendenze
dei risultati economico-finanziari, soprattutto in una prospettiva di lungo periodo” (101). Pare esserci un gap tra il contenuto dato dai documenti di bilancio e le informazioni a cui gli stakeholders sono interessati: “alcuni commentatori hanno […] rimarcato
l‟obsolescenza informativa dei tradizionali sistemi contabili, con riferimento alla loro incapacità di rappresentare […] il valore riconducibile ai fattori critici di successo che caratterizzano il core business aziendale” (102). Assume quindi un ruolo fondamentale l’informativa fornita dagli indicatori non finanziari, la quale “sarà tanto più ampia
quanto più gli indicatori possano ritenersi Key Performance Indicators (KPIs), vale a dire, come definiti in ambito anglosassone dall‟ASB, indicatori che quantificano il livello di performance raggiunta in relazione ai fattori ritenuti critici per il raggiungimento di prefissati obiettivi strategici” (103).
Confindustria e CNDCEC danno una definizione degli indicatori non finanziari: “si intendono gli strumenti di misura quantitativi o qualitativi, normalmente ma non
necessariamente di natura non monetaria, in grado di illustrare circostanze e fattori che generano o possono generare effetti e impatti sulla situazione aziendale” (104).
Il legislatore non ha provveduto a fornire nessuna lista dei possibili indicatori non finanziari da inserire nella relazione sulla gestione, lasciando piena libertà di manovra alle aziende. “Non-financial reporting is not regulated as compared to
financial disclosures; firms have significant latitude in choosing whether to disclose, and if to disclose, what, […] when, and how to do so.” (105
).
materiality, «International journal of research in commerce & management», (2007) n.6, pagg. 55. 101
QUAGLI ALBERTO, in Bilancio di esercizio e principi contabili, cit., pagg. 79.
102
MENICUCCI ELISA, in La relazione sulla gestione nel reporting delle imprese, cit., pagg. 117. A pagg. 131 Menicucci Elisa sottolinea anche come gli indicatori non finanziari siano in grado di esprimere “in maniera sintetica i fattori che influenzano e influenzeranno [sono i drivers del vantaggio competitivo] con tutta probabilità la situazione aziendale, rispettivamente, attuale e prospettica”.
103
Ivi, pagg. 119. 104
Confindustria e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Giugno 2018), Relazione sulla gestione, pagg. 11.
105
WADHWA PRAKHAR, in Non-financial reporting: corporate social responsibility, executives and
38 Confindustria e CNDCEC si sono preoccupati di stilare un elenco dei possibili indicatori che possono trovare spazio nella relazione sulla gestione. A fronte di una mancata tipizzazione degli indici non finanziari, anche la prassi e la dottrina aziendalistica hanno dato vita ad una molteplicità di indicatori. Nella figura seguente si riepilogano alcuni indici non finanziari.
Figura 5: alcuni indicatori non finanziari Posizionamento nel mercato:
Soddisfazione dei clienti:
∑
Efficienza dei fattori:
39 Efficienza dei processi:
∑ ∑ ∑ ∑ Innovazione:
Fonte: elaborazione da Confindustria e CNDCEC (Giugno 2018), in Relazione sulla
gestione, pagg. 39-40 (per gli indicatori con ); e CANE MASSIMO, in Nota integrativa e relazione sulla gestione, cit., pagg. 134-138 (per gli indicatori con ).
Flöstrand Per e Ström Niklas sottolineano come “One apparent characteristic
of this information is that it is unsuitable for standardization. Although the form of these disclosures can be standardized, the substance of the disclosure is not easily standardized.” (106
40 fortemente dal contesto in cui opera l’azienda, dalla sua dimensione e dall’attività caratteristica che realizza. Per questo motivo gli indicatori non finanziari non sono direttamente comparabili con quelli di altre aziende (107), a differenza degli indicatori finanziari.
Pur ritendo di fondamentale importanza l’utilizzo degli indicatori non finanziari al fine di una completa e chiara informativa aziendale, nella figura seguente si vogliono riepilogare, non solo i principali vantaggi, anche le più frequenti criticità nel loro utilizzo.
106
Flöstrand Per e Ström Niklas, in The valuation relevance of non‐financial information, cit., pagg.
582.
Figura 6: Vantaggi e criticità degli indicatori non finanziari
Fonte: elaborazione da GARELLI ROBERTO e RICCI STEFANO, in L‟opportunità
dell‟utilizzo degli indicatori non finanziari nella relazione sulla gestione, «PMI»,
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