Paragrafo 3.3.2: I risultati dei questionar
5) Consumi snack di riso? (indicare una sola risposta) a 2-3 volte la settimana
b. 1 volta la settimana c. 1 volta al mese
d. meno di una volta al mese
A questa domanda dovevano rispondere solamente coloro che avevano risposto positivamente alla domanda precedente.
Da questo quesito possiamo quindi trarre informazioni sulla frequenza di consumo degli snack salati, dai dati possiamo evincere che:
- Circa il 25% degli intervistati consuma gli snacks salati con una frequenza che varia tra le due e le tre volte a settimana;
- Circa il 40% ha una frequenza di consumo di snacks di una volta alla settimana;
- Circa il 26% consuma snacks salati una volta al mese;
- Circa il 9% consuma snacks salati meno di una volta la mese. • Domanda 5)
5) Consumi snack di riso? (indicare una sola risposta) a. 2-3 volte la settimana
b. 1 volta alla settimana c. 1 volta al mese
d. Meno di una volta al mese e. NON li ho mai provati
Da questa domanda si possono trarre osservazioni sia relativamente al consumo di snack di riso sia relativamente alla conoscenza della categoria di prodotto in generale, dalle risposte date possiamo quindi vedere che:
- Circa il 2% degli intervistati consuma snacks di riso con una frequenza che varia tra le due e le tre volte la settimana; - Il 4% consuma snacks di riso una volta la settimana;
- Circa il 15% ha una frequenza di consumo di una volta al mese; - Circa il 37% consuma snacks meno di una volta nel corso di un
mese;
• Domanda 6)
6) Se ti trovassi a passare tra gli scaffali di un supermercato, queste confezioni attirerebbero la tua attenzione?
SI NO
Con questa domanda volevo verificare l’attenzione che la confezione suscitava in un contesto quale quello di un supermercato, quindi in contesto che sarà quello in cui il potenziale consumatore potrà poi effettuare l’acquisto.
A questa domanda il 73% dei rispondenti ha risposto positivamente.
• Domanda 7)
7) Considerando soltanto l’aspetto estetico della confezione, acquisteresti questo
prodotto?
SI NO NON SO
Con questa domanda volevo vedere la propensione all’acquisto del prodotto data la confezione.
Il 58% degli intervistati ha risposto che acquisterebbe il prodotto, il 33% ha risposto “non so”, mentre il 9% non acquisterebbe la confezione.
In questa domanda a differenza della prima ho introdotto anche l’opzione “non so” per non imporre al rispondente una scelta che sarebbe potuta essere troppo limitantiva dato lo sforzo mentale che questo era tenuto a fare.
• Domanda 8)
8) Quanto saresti disposto a pagare al massimo per questo prodotto in un supermercato?
a. tra l’1,99 e l’1,50 € b. tra l’1,49 e l’1€ c. tra 0,99 € e 0,50 d. meno di 0,50€
Da questa domanda possiamo vedere quanto, data la confezione e con indicazione del peso contenuto all’interno, i rispondenti sarebbero disposti a pagare per averla.
Il 7% degli intervistati acquisterebbe il prodotto ad un prezzo che oscilla tra 1,99 e 1,50 euro; il 42% sarebbe disposto a pagare il prodotto tra 1,49 e 1 euro; circa il 40% sarebbe disposto a spendere tra 0,99 e 0,50 euro; il 5% pagherebbe il prodotto meno di 0,50 euro ed infine il 6% non acquisterebbe il prodotto a nessun prezzo.
• Domanda 9)
9) Quando acquisti un nuovo snack quale importanza dai agli elementi che trovi sulla tabella nutrizionale riportata sulla confezione? (scegli 1 se ritieni che l'elemento non
sia importante, 7 se ritieni che l’elemento sia molto importante, e gli altri numeri per le vie intermedie di giudizio)
Per niente Molto importante importante Zuccheri 1 2 3 4 5 6 7 Carboidrati 1 2 3 4 5 6 7 Grassi 1 2 3 4 5 6 7 Sodio 1 2 3 4 5 6 7 Grassi saturi 1 2 3 4 5 6 7
Questa domanda è stata creata, attraverso una scala di importanza, chiedendo all’intervistato di scegliere un’opzione lungo una linea continua alle cui estremità presenta “Per niente importante” e “Molto importante”. Il numero di possibilità offerto per la scelta è di numero dispari per permettere al rispondente di dare una risposta di tipo neutro.
I risultati hanno permesso di vedere se il consumatore al momento dell’acquisto di uno snack ritenesse o meno importanti i valori degli elementi della tabella nutrizionale, e nel caso in cui questo li ritenga utili, per vedere cosa possa essere di maggiore importanza per la consultazione. Quindi queste informazioni
potranno essere utili sia per una eventuale pubblicità del prodotto sia per la realizzazione di materiali di supporto alla forza vendita.
Il 22% dei rispondenti ha considerato gli zuccheri “Per niente importanti”, mentre circa il 13% li considera molto importanti, per quanto riguarda i valori intermedi le percentuali si aggirano per tutti intorno al 14%.
Per quanto riguarda i carboidrati il 20% degli intervistati gli considera per niente importanti, mentre il 12% gli considera molto importanti.
Per quanto riguarda i grassi il 16% gli non li considera importanti, mentre il 30% dà a questi molta importanza, ho voluto introdurre anche l’opzione grassi saturi per vedere la conoscenza degli intervistati in merito a questo elemento e l’importanza datagli. In merito a questa categoria di grassi solo il 24% li ha attribuito un’importanza elevata, questo è sintomo di una non conoscenza dell’elemento in questione, in quanto i grassi saturi sono i più nocivi per la salute dell’uomo perché provocano l’ostruzione di arterie, problemi cardiovascolari e l’aumento del colesterolo, quindi, data la scarsa conoscenza del campione relativamente a questa categoria di grassi, l’azienda forse dovrebbe far leva maggiormente sul benefit del basso contenuto di grassi, piuttosto che sul basso contenuto di grassi in generale.
Per quanto riguarda il sodio la percentuale più alta dei rispondenti (circa 22%) considera il sodio per niente importante nel momento in cui decide di acquistare uno snack.
• Domanda 10)