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DEL CONTE VCO. ^

Nel documento : Digitized by Google (pagine 55-59)

perforadelPrincipe

VGO

:eglifilo era

f

ammirata,il riueritOje quafidijfe

f

adorato.

T

remandofi quefio

magnanimo VGO

nell'augeài que-lla gloriofafìima,come,che Cefirfi

pur

troppo alzato e giunto àquellameta, acuìfin/à opponendo tifiefio im-ponibile,comeche

C

ejferfifelleuatofinlasuportafie con-fequeirza al ritorno/trouandoji quefio capitulat

amenti

quafi perinalterabile conle cofe

humane

, bortafeende-reyhorilcadere: Eccoche'lnoflro

VGO

,nonso

fedcL>

qualchefetoconfederato Cortigiano, come fuolaccadere,o

da

altro fiimolo eccitato,cominciòaconcederfialledelitie del fenfeiquindia quelle della Caccia,edaquefie (cffen-douifacìlpaffaggio

)

faceuatragitto

ad

ognaltro piacere

.

Ogni

bellezza ch'incontrauanogl'occhieragià giuntaal feto cuores Ognidiletto, che glinjeniua per

me

fisodal fenfe,nonera

mai

lungi dallefisebraccia:

Quindi

nac-que,che

VGO

,non piùquello, che contantohonore,e gloria della

fu

a perfona

gouemaua

i fiutiStatiy

ma

con differente di cofiumi tutto diuerfedalfejferdiprima,non n/era fudditoalcuno,chenonpreuedtjfeilprecipitio dellinfelice,cattino delfenfe:0'comefinjariano in<vn tfiantelenaturede

Grandi

.Già

VGO

tutto modefio,tut-toreligiofe

(

fifein

yn

punto

)

tuttoLfciuojuttotrafiura-

^ ^

.

to alla propria

fama

,tuttodeditoallelicenze delfuoca-dia. 4. priccio:

E

purquefi'equeltifieffe ,che poco dianzi

fu

Iibreriadi acclamatodagliupplauftd'ynayocecomuneperilpiùceffo' véro-giufio Principe ,per

t

efemplare dellamagnificenza,della

stoIj fede,e

£

ognaltra condii ionepiùriguardeuole.

Vna

F,p^®

r

®r

^‘

mutationefifubitanea,

da

Ttntccejfe>

à

gli eccejfi,giiati.

diede

à

moltioccafone

£

indagarnelacaufa,

&

in finey

E 2

fi

HISTOR'IA

ficonclufeyper origine ditanta,

mutatimi

yla

fami

-gliaritàjch'egliprcfe con alcuni fuoi Cortigiani,che-»

von bauaianoaltramirayche di"veder ilfuo

Principe men

zelante,perejfereffepiùliberi;nontrouandofi in Corte maggior frenoallepejfime inclinationi,chela Bon-tàdel Principeyperche tutti cercano di mofbrarfi fimili nelloperationidquelloperfarfipiùgrati.

Ma

alcuni,che diffidonodi poterlolungamenteimitare>tentano di can-giarloconformela libertà dellorfenfijcosìficredey che^t auueniffe

adVGO

ye ciò fajfitantopiù degnodìfedeli quantoycheifuppofìinon fono faifi, Cangiatoil Prin-cipe ne’fuoi cofìumificangìaronotraboccheuolmente an-cheifuoi popolis

&

eccoche eCogni parte delfuo Stato fifenttuanoleJngiufiitieylequali tantopiùs ingrandi-uanoyquanto che

l

occhio del Principe eragiàchtufò dallenubi del piacereyele

mani

de'Giudici ingom-brateda

Doni} Hot

vedafidi quantierrorifi

fa Rea njn Grande

conlefueCrafcuraggtnijfi

VGO

nonfi

lo-fi

auaprecipitar nellelufirtghedelfinfi,ilfuo

St

atono

n

farebbe caduto ne precipiti} da’mancamenti. Douenott fitrattaua didilettiyòlufsodifinfoy

VGO

non fappea trattenerfi3che filoconglifintoli al fianco.

La

com-pagniaetalcuni GiouaniFiorentiniy chefiudiauano femprenuouefirade di compiacertifuoPrincipe

perfar-fimaggior campoaltaffettodi luiynonera giàmai dt-uifa

da

queftograndeyne dalfuo cuore:quindie,che giornalmente corrcuaàgli accrefcìmcnti la

fua

libidiney

netrafiurauadipraticarogneeceffi; Mifiro

VGO,

quantoprefio hai

fato

paffaggio

da

gli efiremt della

per

fiume

3*quelli df ognipiu detefiabile

maneamen-v.

DEL CONTE VGO.

tu: Pocodianzi eriSignorejrbora fii fatta

fchiam

delle tue paffioni.

Non

èmoltoy cheil

Mondo ammL

ranaletue

grand

operecomeefemplaridell’attimide Grandi: ed bora non

afe

alcuno3 chenonfifaccia*

oggettodeimaggioribiafimt,e detefianzf. Così acca*

deall'Immanità.,cheperefjerammajfata di Carne3non sacarni tiare,che fotocolpiédel finfi3fe

V

ferro del*

laranom

mnlafottoponeallefueleggi.

Imam

le po-uercVedoue3gliabbattuti Pupilli3leoltraggiate Zit-tellefaceuanricorfo

ad VGO

,poich’egliperdutone bef-fi erafordo,eraCiecoalle loroquerele,aDe lagrime3 di tormenti:ondei

Giudei

'vedendoillor Principe.

*

non

piùPrincipefaceuandellaGiufiitiaqueltraffico, che foglionfareiMercantidelle merci'venali3ctià quelle perfinefi

vendano

}chene fannol'offerta

mag-gtortu.\ -4

La

Corte3chegiàera

vn

Areopagoctognivirtù com-pofìa3vedeuafifatto

A

filedì tutte quelle licenze3che poffinorenderdetefiabiU la

Grandezza

.

Nel

figgiodi Afirea non

comandaua

3cheCinterete:eranlefialedel Configlio de'

Grandi

Teatro delleSceniche rvanità

Doue

njolgeui

t

occhio3 offeruaui3 èvnParafito,ò

Vn

Buffone, £

vna Donna

impudica3 ò

vn

dìque meffaggìéri3che

fan

mercatodellaltrui bornfià àviliffi-inoprezgo, »>

Jj)uà3lemenfifimprepienej

mà non

giàpermofirar lamagnificenzadell

effir

fm

,erano occupateda

bafsifsì-'

ma

gente3edaquellaeh'erapiùattaàlufingareilgenio telajfatijfimo

£ VGO

3chenonfapeuaapplicarfi

ad

altro>

thèalle'voluttà.

&ut

quelpane>chepocodianzificoti*

cedeua

v

DigitizedbyGoogle

1

* H

I

S T O R r A

ctdeua allalimentodepouerelli,daucifi

prodigamele X

gran

numero

diCani,

&

VeceIli3perferuirji di quefii

ammali

alla (odisfationfrequentatadella caccia3in cui con talcompiacimentoeraimmerfo,chefpeffe fiate

dor-, tnendo pareuagli correr dietrolefiere,egridando per {li-molartVeltriallepredeypiùevolte

correrifuoi

Came-rierialfuoletto3credendo quefiiejferallorSignore qual-che fintflro accidenteauuenuto. Inquefta guifa trouauafi innamoratoquefio Principe della Caccia3eh'ancorail fo-gno perluinon {lanaottofioin fòmminifirargli aneliejjò

Vno

immafeherato compiacimento

.Quefta eralaVitadel noftro

VGO

squefteleIncombentedelfuo Principato

,

queftalamutatione de fuoicofiumi,eh'eccefisiuamentt^

cangiatinonlafiiauanrauuifiarloperquelloifieffo,cb'in tantemaniere serarefiammirabile pertutta Ìltalias

fri

tante inconuenienzeyelupi3queftafotoperarefio

incon-tammata

,

&

inalterabile,che

mai

laficiòdi recitardiuo-Cclio'vcro tarnenteS*dmii

&

Hinniinhonore dellaBeaìifiimau Satin©"

4diVergine aficoltarognimattinalaMejfaconmolta di-uotione3particolarmente quella dellafitefsaRegina del-tVmuerfio,acuicon{ingoiar ojfiruairza,edvditoyedi pofituraafisifteua.

Buon

argomentodifperanzayfi_j

VG 0

ingolfatonel

mar degl

errori3nonrefiaua di cono-fiere,eriuerirelatramontana dervmenti.

Queftadiuotione

fu

quellaechelodifefidamolti pe-riglidel

Mondo

3e queftifiejjk leprocurauala felicità deiraltrosauuerandofiinlui y.ciòchegiornalmentefi ve-de3.che

1

effer dinoto,della

Madre

diDioè

vn

fabricarfì

*zmaficureTga nella<-vitaprefinte,enellaltra.

Più

vol-te perciòla

Gran S

ignoradel Cielo porfe occafione

ad VGO

Digitizedby

G

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