• Non ci sono risultati.

DEL CONTE VCo: 7 *>

Nel documento : Digitized by Google (pagine 99-104)

ria cosi efortatodal Conte

VGO

,fece diffotterrarequel Carlo,enepre/è

una

Crocetta d'oro, alcune parti

deL

levefiimenta di luiferbandole per diuotìone.

facciamritornoaltattioni dìluitutte riuolte atla

fama

delproprio

nome

,altaccrefcirnento della Religione,

ed

allagloriadellofleffoDio.

T

rouandofìeglidopo tante pcripetiedella/ua vita nellaflato perfetto dibuono

C

bri-fliano,nonlafciauamaipajjar giorno,chenonfiricor daf-felelicenze

p

affate,per hauerfemprevini nellafua

memo-ria que'fenfì di difpiacere,cheftimaua maggiormente ef-ficacia prouocarglilofiabilimento apprejfoDiodella

fua grattai

aconfermarlo nelle applicarioni dellebuone ope-re. Spefie fiate conefaticaconfìderatione fitrattcneua netriandarconlamente quantifauori bancariceuuti dal-laBeata Vergine,con chepremurasera

mo

firata defide

-rofa dellafuafaluezga-,comezelante in procurargliimez?

zipor conduruelo,ftfiinfine ognifuopenfìeroeraordinato àcofe odi

fimma

pietà,bd'incorrotta Giuflitia.

Occorfe intanto,che in Pìfloiafi folleuarottoalcune.-,

difienfionifralaNobiltà,elaPlebe,onde faceuabifogno tajfiflenzadel Principeperacquetarle,fe nccorfe

VGO

areciderlenefuoi principif,fapendo,che queflequando prendanoleRadici,

firendano purtroppo tenaci,e perni-ciofe. Giuntoeglinon

men

temuto,che

uencr

abilmente amatoin quella Citta

,fiuidderoin

un

fubito acchetate lediffidenze,mutelemalignità,non piùauelenatele In-vidiej

&

itifommal'arriuodi queflo

Grande

,paruèleu maggiorlucedel

S

olenell'incontrodipocaNebbia.

Già

feaateletumultuarie,e pericolofedifioadie di que' Citta-dini,prefeeglipartito difarritorno alba

fua

Refidenza,

*- i

Ifi-8o historia;

ìafeiando ìmprcffc ned'Animodicadaun dilaroitotifoto

U

temenzaper rtnderfi continentinelleoperatimi vongivfie,

ma

anche tuffetto pertralaficiartutto

,chepatena pia-narti della grattadellorSignore: Conofiato

da

Citta-diniquanto fifeflatoloro nfifitiofia,

ed

njtile lavenuta del grandijfirno

VGO

, lo/applicaronoavolerperqualche giorno trattenerfiin Vi/loiaper darlorocampo dimo/hrar

-fimeriteuoli delle grafie, chegiornalmentebattevano ruo-tiatedaliabenignitàfiua,non maidiffidente /

Come

an-che}pergoderlaprefinzadt qaeltEroe3ctie/fialmaggior fógnoriueriuano,epoco

men

che adoi'auano. Actonfinù-aìle loro efficaci,e replicateinftanzf,moffrandoegli,ohe non<-viueuaafodtsfattìonedefuoicapriccir

ma

per

come

piacimento,ebeneficiode/additi.

T

rattentndofi duntfne.

in quefiadellefineeroicheatnoniiwuimorataCittà ,ponte, che igni altro/ho fuddito maino

lemmi

acconfienti/fila fittalontananza,cbrpercihgiornalmente>òprocuravano, mezziperfiHecitarneilritorno,vfi portavano

a

lui per.

/bruirloprefentialmente. O'felicità digrande,ehadonta di tant'altri,fitraghi /hotpapati,non

meno

con lade, ustione3che conlepiante donaglificonduce, gufili fono

qui

tefhmonitnfigni della bontà,giufHtìa3 amabilità di queflo Principejquefiaàquellanorma,chedouerebbt^

fitruircaquanti comandano, per additarloroquantogiovi in<~ungrande l accoppiamentodellamore,edel timore

-Cosìbene

VGO

glihaueua‘-unitifio egliancora con-lapia-ceuolezgainduccuailtimore9e conlagiuItitialamore.

j-guanto

pitieglifimofirauapiaceuole,tantopiutemeuano t

f

'udditt gelofidìnonirritare ladiluibontà.

E

quanto piti

gl

eraafiretto

ad

ej

imitarfi

rigiridella giufluioj,

tutti

t>EL CONTE V(ÌO.'

8*.

tutti

f unutuamfm

ancheiRei* peretieglifaptuafiruirfi^.

dellafpada dAfirea, piùpercorreggerli,cheper cafiigarlù

Sema d

'efimplare

à

tottele

em&tùni

<z>n

VQOfolo

,c!jc.

douunqueeglificonduce

uà,

banana fimprecone(filui qua.ficentro dellanimocCognìfuopopolo3lelineedelle a/i.

fiettioni tdellrgehfievniuerfati>•quindie3che quefio gfanclhuomorv*ffinellamaggior /lima,ctiinqueltempo hauc/fiil

Mondo

;

Alni

ricorrevano

gl

altri

peri

infi-,

gnamentodelbenreggere altrui,ogni

fua

anioneeranati, atteflato dilla rverapruderlas

Quando VG 0

haquefio.

fintimento ; Così

VGO

farebbe,era

vna

leggeirrefraga-, bile3checomandano, difpoùcamente /òpra ognarbitrio

£

quefiamaggiormentefolcnni^auala

fama

per accetta-bile3quantochenon

mai

fividdealcunoyctiimitando quefio Principenontorre/jèpro/peramente3anchetrale piu intralciate„eborrafiofifortune.

Qgtfi

iflcfi

axagio-nehà

mo/fi in partelamia

penna*

defiriuer

comunque

ho faputolavita

d

>r

vn

Eroe ffinzApari3qualepuòpoffare in efimpio

à

quanti<~viuano,e farannoper nafeere: Potrà firuireaque'grandi, che talivoltacadono/pinti dalla fra-lezgadclfinfi, òdallafelicità fouerchia nella negligenza, dibencu/lodireifuoi popoli3per efimpio di poi rifulgere

^

.

Cadde

VG0

3eglèvero,

eccolopiùche

mai

folleuatoj poichéfattofopraiprecipiti}pajfati bofipiù

firma

alisu eofianza di Principe3nonfi*piùfioggettoal cadere. Chi s internerà nella confìderationedett'opere di quefio gran-de per oferuarmegliociò3cti iononhofaputodefcrìuere,

non potrà già

mai

prendererrorenefuoigoucrni. Nellts anionidi quello3chibenledifeorre3fi trouanotutte quel-lemuffirne}che

pomo

infignarrunaChrifiianapolitica »

V L

nella

Dia dbyGoogl

.

8i

ftì « T o r i Atra

nt!U'vitidi luitrónfitutticiò,ches

Ammira

in imiti offri.

L

tmemoria

d'VGO

IIpiu chiaropegno,eh'babbid

itefnoi orridi tiflèjfaimmortalità.

N

tuttalodedataà chiunquefifide maggiormentefondato sulepropo/itiotti del merito

>quantoquella,ititiluifideut* Èfii erode•, firnnegl'affaridimoltafilettane

a

,che potrebbedirfi pro-dotto

ad

infianca de più ardui,efaticoftncgotff Egìtad onta di tanti

>che

^iuano

sìpotoaffèttionori alla propria,

•-trita,articiàllhdnòteuótezXd propria,cherieperdonola»

partepiùpretioft tralebraccia,edelfanno,edeloffi ;non

mai

fiancodifomminiflrare àfuoipopolilaquiete,ela fe-licità,fogliettaafeflejfóiripófi.

Le

bilancìe della Giu-ftitianon

mai

furonomeglioaigtu.fiate,chenelle

mari d'VGO

,

fmpre

prontoà(applicanti

,fimpreindefeffori difender alopprefi.

La

fortuna,chenonfèppefermarfi nelleflange Regali degli Aleffandri-,deiCiri,deCefari,

té A

umili,haueuaprefohobifanonenellaCorte di quefìo

Magnanimo

Principe,perafsiflere alleoccorrenze dell al-truibip>mOsquegli honori,dteperlopiù vengono conce-dali dalle

mani

delcapriccioin poter dellafteffavergogna, eranpoflinel braccio dellaprudenzain pettode piùdegli

Nonfauoleggioquico

5

Poeti,intendo di fcriuerr "veridica-menteco gli

Hi

fiorici.LeAffiori degrandi uorrebbono

ejj'erdeferittein

marmo

,

ma

quelle

d'VGO

emendato, me-ritcrebbonofattolediDiamanti,anzidoterebberoàvifia,

ed efmpiodi tuttie(Set deferittenegleternizaffiridel Cieloacaratteridi Stelle. Tantecondirioni trouauxnfi nellaperfonadi quefìoEroe,cheparmi temeritàilvoler pretender

d

afmouerarle

,perciòeglierasìfirtttamentts amato

,flimato,temuto,inchinatos Pereto dalia Città di

DEt CONTE VC O.

Syt-di PifloianonfipermettevaLafualontananza, poiché

dxL C

djfifienza.fisartconofceuano

U

propriafelicità.

Vi

fi trat-tenne alcuni

me

ficonmoltafinaquiete,efidisfatiione* godendouinon

men

buonafalute d'animoyche diCorpo:

rifaperche’lCielovinetto impartente- di condurfilofràfuoi ripofi;eperchesera Approfisimatoiltempodifar paffoga fioall'acqui/lodiquelpremio,ch'egliseraprocacciatocon tantehonorateyefantefatiche>toccodallafcbre

fu

vecefi

fitataà condurfi inietto. appenafifparfic larvoce della

m

fermila delcalia,chetuttaPi[loiapoteuadirfinonfana.

Chi hauejfe<vedutoquellaPatrianelle/uèaffiintoni, ha-urebbe potuto filo conofeerela(lima^che fifocata

d’VGO

* estofapefii difignorin quefiifoglilelagrimeyglaffanni4

stormentidiquei popoli,potreicreder per indubitabile di lafciaràPofieri/blamentecon quefladcficrttttone

yu

ar-goméntoincanuincibile dell altifsìme condii ioni> e ‘‘virtù diquefiogranPrincipe» Intefa poidaFiorentinila

fu

a indifpofitione,nondiedetempoalorofiefiidi penftruifi -praichepi

ima

non fe necaneffiroybagnandolafirada conlelorolagrimea<~vifitarlo* (fcomeerano/(illeciti

,p quantoaffetttonati tnfieme,efi/pirofis

Non fu

Chiefa

m

Fiorenza,cPi/IotasnonfioMonafiero

alcum

3.ne alcusi^

"Religiofi

( &

in particolarel*Abbate

Marino

yco»tuttili

fuoi MonacidiBadia

)

checolleginocchia per terranonu iporgeffèdiuotifsime preci allafiurana Pietà del benigno -Motore

,perchenon'volejfeacconfintire di Ifuardal inc-anteròdeviuenti qutfio Principeyche riconofceuano per

lq-*rofelicità

?efortuna. Si

f

attuanofacrìfici\,fìrecitauano

iOrationiyfiappendeuano'voti,fiefponeua aUadeuotione

'ditustoilpopololaSanjtifsimaBucar

fiia,

Jàd

fufimn}a

Li*

84 H ISTORI a;

-t

Nel documento : Digitized by Google (pagine 99-104)