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Nel documento : Digitized by Google (pagine 117-121)

d’autenticare

aTMohda

labrogratitudine. Inqùe'

mar-mi

delnuouofepolcrofipuò purdire

,

che quafi defiriuefi fieronon

t

offefie,comefiuoidir

fi,

mài

beneficiandoloro

fu

sì liberalequel

Grande

.

La S

tatua nobile,eh'erefieronel

me7$o

delChufirodiBadia

ad VGÙ

,non

fa

ella tin chia-rotrofeo,non

meno

della gratitudine,edell' ojfiquiodi quei Padri,chefidellegloriediquelPrincipe

)

.

V

anni

-uerfariofolennefipertacerelecammemoratìoni quotidia-ne)chenelgiornodiS.

T ommafo

glifiapprefi

a

,alChora,

checantò

Dante

. ; . :

<•

Del

Granbarone,ilcUt nome,ilcui pregio .?

;

La

Fefiadi

T ommafo

riconforta.

-v

£

nella fefia diS.Stefano Protomartire,in cuidalla.*

facondiad'

yn

Nobileficelebranolediluìlodicon appa-ratofuperbifsimo,nonèeglirvnrinouareognianno

/o

memoriedellapropria gratitudineperconftgnarle alTe-ternità?

Ma

che‘-vadoiocercando argrementi della gra-titudinedeBenedettini~verJo ilPrincipe

VGO

,feogn an-noinquelgl<rrnodirimpettoallaCatedradell!Oratore,ne pongano *vno a

gl

occhiditutti I E' quefio ilritrattodì

VGO

inhabito reale,contale infcrittione .

'*

-

Ego V GO

Gloriofìflìtmis

Marchio

Etruriseto-*

tius

Gubernator,

fcicntè

me debitorem

Altiflìmo

Deo

effe

,

quamquam

in delieijsmultisefle, reuer-fus

ad Cor

,

ob honorem Dei

,GenitricisVirginis Maria** ac

Diui Benedici Monachorum

Patris,

-Templi

huiusaltitudoa

me

fondataeft,cuna fex alijsCenobijs.,fed

& multa bona,

Caftra,

&

loca cis ftabjliui. XII. Kal.lunij

Gregorio V.Pontifi-ce Maximo^ & Ottone

III.

Impcr."DCCCCXCV

v

N

Sopra

DigitizedbyGoogle

s>8

H I $ r ó a f A

Soprailcapo anche dcll'lmaginc

d'VGO

finoi

fipunmU

nati Verfi di

Dante

.

Del

Granbarone,ilcuinome,ilcuipregio

La

ptjla di

T ommafi

riconforta

.

Ma

filibenedettinidebbanoaccufarfi,come non

rL

andeuolid'~vnPrincipelorobenefattoresìchiaro JnftllL.

biletefiimotiian^a nerechi lagranet

anima

diquelCofimo de

Me

dici,chedagli Scrittori

fu

acclamatoPadredell

<U

Patrias Js/uefii,che

non

meno Grande

perlevirtù*

che perle

f

acuita, tratto dallafuapietà,firifilfe et edifica-re qualche luogo Sacro, in cuifiporgelferopreghiere

à

Dio

,

perlafalutefua,edituttiipeccatori', epercheviueuaegli fingolarmcntcaffettionato

à Monaci

diBadia,lacui bon-tà,evirtùrapiua no»

meno

altaffetto,che altefimpiotà genti,conferì conquelt AbbateilfuoReligiofi talento*

ch'eradi ridurreà

forma

piùampia,e nobilela Chiefit

,e'L

Monafitro,coldotarlo di renditefuffidential

mantenU

mentodiIoo*

Monaci

. Difignauadi ridurrelaportai della Chiefa dirimpettoallaporta della

Dogana

:dilatare ilMonafiero da Badìafino al cantode Pa\ficon

m

a

flifil-mi

ginie

fidichiarohauergufio,che in tutti

gt

angoli dciUfabricasefponefiero

t

armidi cafaMedici

Alt

bo-ra

t

AbbatecontuttiiMonaciconfidcrandò,chepereffet tuareildiuoto penfiero diCofimo,erahunpoatterrare

Lu

Porta,{fi ilCampanile,làdoucfinjedenano[colpitel'ar+

mi

dellorobenefattore

VGO,

non"volendo,cherefiafièro neancheabolitiifiegni efierioride/tinternaloro gratitu-dine,coitiannoinesconmoltamodeflia,ed humiltàriti,

gradarono quel buon

Gendt huomo

delloffèrta cortefi*

predandoloacontentarci,ch‘ efiipiùtofiofi mofirafiero

in-DigitizedbyGoogl

DEL' CCfNTIi VGO.

rpj>

vtdifireùcolnonaccettarlediluigratìe3cheingrati3col permettere

,che fiatterraffcro lememoriedel Principe._>

VC 0

àlorogiàsì liberale. Il

Gran

Cofimoalt bora di ciòrimafiecosì edificato3chepiùsinuoglìòdell'Opera pro-pofla. Lodòla cofianca,e lagratitudinedeMonaci3c propo/è3che negl'Angolidella fabricafi ponefièro unita-mente

t

armi

d'VG 0

3ede Medici,colpreferir quelleà quefle*Il Cèfo portò,chemutato penfiero3Cofimoedificò moltialtriluoghiSacri3conformealiaficagrandezza,

ed

alla

fuA

pietà.

Ma

torniamo

ad VGO

, lecui

fimo

fifisime Glorie hoqui

comunque

potuto epilogatej

nonm'

e fiatopermeffo en-trarein njriArchìuio diFiorenza3dottefonomolte frit-ture attenentià dar lumedella liberalità delnofiro

VGO}

bene hoveduto molteScritture in Pi/loia, epanico

-larmenteinLucca,abfigandomì agliexcefiidella genti-lezgadeSignoriMartinoGigli,NicolòLueehe(ini. 3

Da*

niellodeNobili,e

F

rancefico

Maria

Fiorentini. Cornea anche inFiorenzaefperimentailagentilezza di

D.

Fiorio Brunì

Monaco

Cifiercienfie3

eC

eruditacortefia di Carlo, di

T

ommafioStrozzi* chepòjfochiamare'dpi

mata

Hifioria dellAntichità

T

oficane3dacui trafisimoltilumi3 all'om-bradi queflomìo. StanchequainFerraraho godutola-»

virtuofiaconuerfationedelDottore

F

ranceficoBerni3dal qualehohauuto moltachiarezza in quefiemiefatiche3

Qf

ancorada

D.

FortunatoScola Vigcutino3e

D.

Fortunato

Olmo

Abbate3

ambi Monaci

Cafsinenfi3perfinemolto confumatenelleantichità.

Mi

Jpiace3òGloriofifsimo

VGO

dinon hauer hauuto

•una pennad'oro,per deferiuerepiù degnamenteletue.

N

a

pan-io® H

I

S T O R' I’A i

grandezze.

Ma

che ?

Pur

anche tathora colpiombofi'diù fegnano macchine}efiguregrandi3edaldifegno sargu*

mentaiopere,come argumentocoluidalla njgnia delLeo-ne.

La

pouertàdelmiofitle3farapiù proportionatocampi»

allarichezza defuoipregi.L'vmiltàdelmiofile

farà

più confaceuolcal

modo

3con cuida

me

fononutritelefue glo-rie.Gradifcitenefuppl'tcoquefiiofcur'tcaratteri3come chiariargomenti,non d'vna pennaerudita3

ma d yn'anU mo

dinoto.

E

tu Lettoreiafsicurati,ciVionel

vergar

quefiifogli3nonhobauuto permiofinela

fua

gloria3

lafuaimitatione.

Ho

frittoall'efempìo3nonali ambino-ne.L’interromperela '-vitad’vnPrincipeSanto,conquei penfieri3chefonolufsi dellapennafarebbefiato

à

mio cre-dere

Vn

inditare difuperbtaladeuotìone di chiJcrifi

e

3

vn

tentar di curiofità lapietà dichilegge$

intanto imita, purelavita

d VG 0

3fcufa l’imperfettione di Placido3

è

vinilieto.

'

V

II

Fine

deH’Hiftoria.

V.

L

.

PRI*

DigitizedbyGoogle

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PRIVILEGI A,

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FRAGMEN T A

A N T

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