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I contenuti dei programmi nazionali

Il programma nazionale promosso dal Dipartimento della Gioventù, a valere sul Fondo per le

Politiche giovanili, è composto dagli specifici interventi sostenuti da alcuni attori istituzionali, tra

cui: l’Agenzia Nazionale per i Giovani58 (ANG); le Regioni, che, attraverso gli APQ e i relativi

programmi locali, sviluppano le politiche giovanili territoriali; l’ANCI e l’UPI, attraverso cui i comuni e le province italiane accedono ad ulteriori risorse per realizzare specifici obiettivi non inclusi nelle programmazioni regionali.

Per quanto qui interessa è possibile sostenere che le Regioni e le associazioni di rappresentanza dell’ANCI e dell’UPI, con i loro specifici programmi di competenza e le relative risorse assegnate dal Dipartimento della Gioventù, contribuiscono a definire le rappresentazioni istituzionali dei giovani. Tali rappresentazioni orientano le politiche giovanili, a partire dalle quali è possibile ricostruire, in uno sguardo d’insieme, il modello italiano di cittadinanza giovanile.

Come anticipato, il programma promosso dal Dipartimento della Gioventù è articolato a partire dalle aree d’intervento assegnate ai singoli attori istituzionali inclusi nel framework nazionale. Tali aree di competenza sono finanziate col Fondo Nazionale per le Politiche giovanili, che, per il biennio 2007- 2008, risulta pari a 130 Mln di euro (cfr. Mesa, 2010; Dipartimento della Gioventù, 2013) e, nell’anno 2011, ha ricevuto un ulteriore incremento di 13 Mln di euro.

Il Fondo, nell’anno 2007-2008, è stato ripartito come segue: 55 Mln di euro (42,3% dell’intero fondo) assegnati alle azioni di interesse nazionale e gestiti direttamente dal Dipartimento della Gioventù; 60 Mln di euro (46,2% del fondo) concertati e ripartiti tra le regioni; infine, l’ANCI e l’UPI hanno ricevuto rispettivamente 12 Mln di euro e 3 Mln (pari a 9,2% e 2,3% del fondo).

Nello specifico, la quota specifica destinata al Dipartimento (55 Mln di euro), per finanziare le azioni di interesse nazionale, è stata ripartita come segue: 35 Mln di euro per sostenere l’accesso dei giovani al mondo del lavoro, alla casa, al credito, alla creatività, alle idee innovative, agli eventi e alle iniziative; i restanti 20 Mln di euro sono stati destinati, tramite bando, alle seguenti aree d’intervento: giovani e housing, giovani e legalità, giovani immigrati di seconda generazione, scambi culturali e turismo giovanile, giovani e consumi meritori (cfr. ibidem, 2012 e 2013).

Le linee guida programmatiche promosse dal Dipartimento della Gioventù, per l’anno 2008, sono il

Diritto al Futuro, la Rivoluzione del Merito, La Meglio Gioventù e il Protagonismo Generazionale.

Al primo programma corrispondono le azioni relative al lavoro, alla casa, alla famiglia, alla professionalizzazione d’impresa e allo studio. La Rivoluzione del Merito, invece, prevede la valorizzazione dei talenti giovanili, adottando strumenti quali il prestito d’onore e i contributi

58 L’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) è un organo di controllo che gestisce il programma Gioventù in Azione, il Servizio Civile nazionale e il Punto nazionale Eurodesk.

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meritori. Gli ultimi due programmi, cioè La Meglio Gioventù e Il Protagonismo Giovanile, prevedono, rispettivamente, azioni relative all’educazione alla cittadinanza, all’arginamento del disagio giovanile, alla partecipazione giovanile attraverso gli organi di rappresentanza, alla promozione dei modelli di coinvolgimento territoriale e di comunicazione, col fine di raccordare gli attori pubblici e l’associazionismo giovanile nei processi ideativi ed implementativi delle politiche giovanili.

Rispetto alle politiche promosse dal POGAS nel 200659, il Dipartimento della Gioventù (2008), dalla sua istituzione, sostiene la transizione dei giovani all’età adulta. In realtà, osservando il sito web del Dipartimento (2013), si nota l’assenza dei due assi programmatici precedentemente menzionati quali

La Meglio Gioventù e la Rivoluzione del Merito.

Come anticipato in precedenza, i programmi nazionali dell’ANCI e dell’UPI si fondano sugli indirizzi del Dipartimento della Gioventù e sono articolati su base sessennale e annuale. Nello specifico, attraverso gli Accordi stipulati in Conferenza Unificata tra le rappresentanze politiche degli Enti locali e il Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, cui fa riferimento il Dipartimento della Gioventù, sono definiti i campi specifici d’intervento e di competenza che le organizzazioni utilizzano in favore dei giovani. Le proposte programmatiche dell’ANCI e dell’UPI, in coerenza con gli indirizzi ministeriali, sono il prodotto di una articolata fase di ascolto indiretta delle iniziative progettuali presentate dagli Enti locali nel corso del tempo, sintetizzate e negoziate in occasione della

Conferenza Unificata col Ministero. Tali proposte sono valutate e, se del caso, vagliate con l’accesso

ai finanziamenti richiesti, a valere su parte del Fondo nazionale per le Politiche giovanili. All’approvazione delle proposte programmatiche presentate dall’ANCI e dall’UPI nazionale segue un Accordo; sulle specifiche tematiche sostenute, sono stipulate delle Intese istituzionali o delle convenzioni che consentono, su base annuale, di diversificare i bandi a cui partecipano gli Enti locali in raccordo con il privato sociale.

L’ANCI nazionale promuove l’azione dei Piani Locali Giovani (d’ora in poi PLG) definita, a partire dal confronto col sito web istituzionale della rete ITER60, come lo strumento degli Enti locali per individuare, negoziare e armonizzare gli interessi degli attori collettivi e territoriali inseriti nel campo delle politiche giovanili. Queste ultime, inoltre, sono orientate alla trasversalità degli ambiti di policy e si definiscono a partire dagli argomenti tematici perseguiti dai singoli territori.

59 Le politiche promosse dal POGAS nel 2006 sono distinte come segue: le attività sportive, il digital divide e la ricerca applicata alle categorie giovanili (Mesa, 2010; Dipartimento della Gioventù, 2013)

60 La rete ITER è un’associazione tra gli Enti locali e le organizzazioni no profit che ha l’obiettivo di sostenere il welfare, la riqualificazione della Spesa pubblica, la partecipazione dei giovani e l’allargamento dei loro diritti a partire dalla Strategia di Lisbona promossa dall’UE (www.reteiter.it).

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Gli obiettivi dei PLG61 sono sintetizzabili in due tipologie, tra cui: gli obiettivi generali e quelli

specifici. Al primo tipo corrisponde la filosofia cui si riferisce l’ANCI nazionale: le nuove generazioni

non sono intese come un problema da gestire e controllare, ma come una risorsa indispensabile allo sviluppo e all’innovazione della società nel suo complesso (cfr. Parte Prima, Capitolo Secondo). Pertanto, più che proporre iniziative riparatorie e ricreative, i PLG invitano le istituzioni locali, di concerto con la società civile, ad ascoltare i giovani e a costruire le opportunità necessarie per accrescere la loro formazione e la loro sensibilità critica. Questi orientamenti di base sono indispensabili affinché i giovani prendano parte, in modo consapevole, alle decisioni che li riguardano.

Al secondo tipo corrispondono i contenuti tematici, e cioè le aree di intervento cui le istituzioni locali debbono riferirsi affinché i giovani siano realmente intesi come una risorsa positiva. Tra le tematiche sono state riconosciute: la fiducia relazionale e sociale, l’autonomia giovanile, la competitività e la coesione sociale dei sistemi locali. A loro volta, le tematiche possono essere realizzate con gli strumenti dell’educazione formale e informale, dell’autonomia culturale ed espressiva dei giovani (la creatività), della cittadinanza attiva e della partecipazione dei giovani ai sistemi decisioni locali, dell’incoraggiamento alla transizione all’età adulta, del superamento dell’arretratezza economica con la promozione dell’imprenditoria giovanile, dell’inclusione sociale, della ricerca, dell’incentivo al lavoro, dell’accesso al credito, dell’acquisto agevolato delle abitazioni e del sostegno economico alle famiglie di nuova costituzione.

Il secondo attore qui considerato, l’UPI nazionale, sostiene il programma Azione Province Giovani (d’ora in poi APG) attraverso l’utilizzo delle risorse finanziarie conferite col Fondo nazionale per le

Politiche giovanili. La filosofia del programma è di raccordare gli Enti pubblici locali – come regioni,

comuni, province, università, enti di ricerca e Città metropolitane - e le organizzazioni della società civile con i più ampi livelli istituzionali dediti allo sviluppo delle politiche giovanili. Tra gli obiettivi specifici del programma sono riconosciute le tematiche della formazione professionale, delle politiche attive per il lavoro e della cura dell’edilizia scolastica. Secondo la responsabile della progettazione UPI, gli obiettivi promossi da Azione Province Giovani, per l’anno 2012, segnano uno spartiacque innovativo rispetto alle programmazioni annuali del passato, che, per cinque anni, sono

61 Dal testo di valutazione tecnica denominato I Piani Locali Giovani. Investimento, capitale umano e democrazia. La forma delle nuove politiche giovanili (2009) si evince che ventisette città italiane hanno aderito all’iniziativa promossa dall’ANCI nazionale. Dal confronto col sito web istituzionale, che riprende l’iniziativa dei Piani Locali Giovani (www.pianilocaligiovani.it), risultano aderenti all’iniziativa ANCI, per l’anno 2013, altre due città. Queste ultime si sono aggiunte alle ventisette menzionate dal documento di valutazione del 2009.

In Regione Campania, solo le città di Portici e Sarno hanno presentato un proprio PLG all’ANCI nazionale. Nello specifico: il progetto promosso dal Comune di Portici, per il biennio 2009-2010, è denominato GiovInArt - Un percorso giovanile attraverso l’arte, l’innovazione e l’artigianato ed include azioni prevalentemente formative; per quanto concerne le informazioni relative al progetto promosso dal Comune di Sarno, queste sono attualmente indisponibili.

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state appiattite sulla tematica della sicurezza stradale. Ora, invece, la tematica dell’integrazione e del dialogo intergenerazionale «è stata sicuramente un’innovazione […] applaudita dalle province, sicuramente, che […] sta riscontrando anche un livello di partecipazione da parte dei ragazzi»62.

Gli strumenti amministrativi utilizzati per realizzare gli obiettivi prefissati sono i seguenti: i bandi

annuali, attraverso cui i soggetti capofila, come ad esempio le province italiane o le UPI regionali,

accedono ai finanziamenti presentando progetti che coinvolgono i giovani in aree tematiche di loro interesse (ad esempio: l’occupabilità, la sicurezza, l’ambiente, il volontariato etc.); le azioni di

aggiornamento politico rivolto agli amministratori pubblici e ai Settori locali, per diffondere le buone

prassi organizzative, ideative e implementative dei progetti63; le azioni di comunicazione e

diffusione64; le iniziative di coinvolgimento diretto delle nuove generazioni, rivolto agli istituti scolastici secondari superiori65.

La responsabile alla progettazione dell’Associazione TECLA, partner dell’UPI nazionale, ha valutato positivamente i risultati complessivi raggiunti col programma Azione Province Giovani, anche se non mancano criticità per alcune amministrazioni provinciali che, tra l’altro, faticano ad accogliere le filosofie e i metodi promossi dalle amministrazioni centrali. Le incapacità di alcune amministrazioni periferiche a far propri i metodi e le filosofie promosse a livello centrale sono riconosciute come le probabili conseguenza dell’esternalizzazione amministrativa. Si pensi alle funzioni della progettazione e del monitoraggio delle iniziative nei contesti locali: la logica della esternalizzazione ad enti privati ha limitato la diffusione delle buone prassi amministrative, aggredendo il know-how degli gli stakeholder coinvolti e assegnando le competenze degli uffici pubblici ai soli aspetti simbolico-rappresentativi.

Nello specifico della Campania, sebbene non risultino progetti patrocinati dall’UPI regionale, alcune Province hanno recepito l’importanza della partecipazione ai bandi finanziati dall’UPI nazionale. L’alta adesione delle Province Campane può essere dipesa sia dal canale di finanziamento “privilegiato” rappresentato dal programma dell’UPI nazionale in materia di politiche giovanili, sia perché tali risorse sono comunque indispensabili per alimentare la partecipazione dei giovani alla vita e al rinnovamento delle istituzioni pubbliche. Infatti, proprio in alcuni contesti provinciali della Campania si registra un aumento del coinvolgimento giovanile, in particolar modo nei processi decisionali e implementativi delle policy locali.

62 Intervista n.2.

63 Nello specifico, l’UPI finanzia il Laboratorio di aggiornamento politico e tecnico-progettuale e il Forum di Capitalizzazione (Per un maggior approfondimento consultare il Riquadro 4: 110).

64 Un esempio è la Banca dati nazionale dei progetti finanziati (Per un maggior approfondimento consultare il Riquadro 4: 110), così come i talk show, le pubblicazioni speciali etc.

65 Tale iniziativa è denominata We Pod Concorso Video Azione Province Giovani (Per un maggior approfondimento consultare il Riquadro 4: 110).

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Riquadro 4: I programmi e le iniziative promosse dal Dipartimento della Gioventù, l’ANCI e l’UPI nazionale

I programmi e le iniziative promosse dal Dipartimento della Gioventù, l’ANCI e l’UPI nazionale

Dipartimento della Gioventù ANCI UPI

DIIRTTO AL FUTURO

Funzioni: insieme di misure volte alla lotta alla precarietà

giovanile.

Obiettivi: lavoro, casa, famiglia, professionalizzazione

d’impresa e studio.

RIVOLUZIONE DEL MERITO

Funzioni: azioni per il sostegno dei talenti giovanili

Obiettivi: sostegno ai talenti giovanili attraverso i prestiti

d’onore e i consumi meritori.

LA MEGLIO GIOVENTU’

Funzioni: azioni relative all’educazione alla cittadinanza e al

disagio giovanile

Obiettivi: responsabilizzazione dei giovani all’esercizio della

cittadinanza nazionale ed europea, lotta al disagio giovanile.

PROTAGONISMO GENERAZIONALE

Funzioni: Promozione del protagonismo giovanile, attraverso

il sostegno degli organi di rappresentanza giovanile e della loro inclusione nei processi di raccordo istituzionale.

Obiettivi: Costituzione di consulte giovanili, a vari livelli, al

fine di includere i giovani nei processi di governance istituzionale per l’ideazione delle politiche giovanili.

PIANI LOCALI GIOVANI (PLG)

Funzioni: strumento affidato ai comuni per armonizzare gli

interessi degli attori collettivi di uno specifico territorio (associazioni giovanili, università, centri di ricerca, Enti pubblici e di categoria, etc.).

Obiettivi: educazione formale e informale, autonomia, piani

occupazionali e transizione alla vita adulta, accesso al credito per i giovani, ricerca e sviluppo di nuove professioni, piani abitativi e incentivi alla costituzione di nuovi nuclei familiari.

Partecipazione: i comuni, in partnership con altri Enti pubblici

e della società civile, presentano i propri Piani e le relative proposte di finanziamento. Il bando di partecipazione alle priorità annuali finanziate sono pubblicate periodicamente sul sito web istituzionale dell’ANCI nazionale.

AZIONE PROVINCE GIOVANI (APG)

Funzioni: strumento affidato agli Enti locali, in particolar

modo alle province e alle UPI regionali, per raccordare gli attori dei diversi livelli amministrativi e con competenza nell’ambito delle politiche giovanili.

Obiettivi: Formazione professionale, politiche attive per

il lavoro, cura dell’edilizia scolastica.

Lo strumento che consente l’aggiornamento politico degli amministratori e degli operatori con competenze in ambito giovanile è il Laboratorio di aggiornamento

politico e tecnico-progettuale e il Forum di Capitalizzazione.

Il Laboratorio propone il confronto tra i progetti presentati dagli Enti locali, offrendo un’analisi dei punti di forza e di debolezza delle istanze progettuali presentate. Inoltre, il L. propone la diffusione dei metodi di progettazione e delle informazioni sui programmi europei giovanili, col fine di instillare, presso le amministrazioni locali, le logiche progettuali partecipate; un modello di governance che include i settori pubblici ed il privato sociale.

Il Forum di Capitalizzazione è una vetrina web permanente che ha l’obiettivo di diffondere le buone prassi amministrative attraverso la presentazione, e l’eventuale consultazione, dei progetti finanziati (www.forumprovincegiovani.it).

La comunicazione sociale delle iniziative e il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie superiori sono promosse rispettivamente con la Banca

109 dati nazionale dei progetti finanziati e We Pod Concorso Video Azione Province Giovani.

La Banca dati, presente sul sito web istituzionale dell’UPI, consente la ricerca dei progetti presentati e finanziati a partire dalla ricerca testuale, la tipologia (Progetti, immagini, multimedia, documenti e news), gli attori capofila, le aree tematiche e, infine, l’anno di approvazione (2009-2012).

We Pod Concorso Video Azione Province Giovani è un

concorso interregionale, realizzato in otto (8) laboratori, che impegna alla collaborazione i giovani delle terze e quarte dei licei artistici nazionali, con l’obiettivo di sviluppare dei video recensiti sul portale web We Pod (www.wepod.it) e formare nuove personalità nel campo della cinematografia.