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“Sapienza” Università di Roma Dipartimento PDTA

1. contesto di riferimento

Dal 2008 il dibattito culturale si è intensificato e, in parallelo, Regioni ed Enti locali hanno comin- ciato ad operare per favorire la realizzazione di complessi destinati ad abitazioni sociali.

Da un’indagine preliminare del CRESME, effet- tuata nel 2009, a Roma la domanda complessiva per il segmento debole della domanda residen- ziale5 è stimata in 52.800 alloggi, suddivisi in modo differenziato per le diverse categorie so- 01 Collina Muratella. Simulazioni per l’analisi del so-

leggiamento nel periodo estivo e invernale, finalizzate a verificare la qualità degli spazi aperti e degli organismi edilizi.

02 Collina Muratella. Simulazioni per l’analisi della ven- tilazione naturale e dell’umidità relativa nel periodo estivo e invernale.

03. Collina Muratella. Simulazioni per verificare la qua- lità ambientale ed energetica dell’insediamento. Dall’al- to analisi della radiazione solare incidente sugli spazi aperti nel picco estivo e invernale. Al centro e in basso due analisi puntuali esemplificative effettuate su due spazi pubblici aperti, relative all’ombreggiamento e alla radiazione incidente durante tutto il periodo dell’anno.

03 02 KEywoRdS Equità sociale Qualità ambientale Tecnologie avanzate Riduzione nell’uso Rigenerazione urbana

volto in esperienze di ricerca applicata a due am- biti molto importanti nel futuro assetto urbano romano, quali Collina Muratella7 e la Centralità di Torre Spaccata8, con obiettivi complementari, attraverso sperimentazioni di assetti costruiti a diverse scale di definizione ed approfondimento. In particolare, la progettazione ambientale, tec- nologica ed energetica dell’intervento di Housing Sociale a Collina Muratella è finalizzata a fornire gli elementi utili all’impostazione e allo sviluppo dei caratteri di sostenibilità ambientale, ener- getica e sociale dell’insediamento e dei singoli edifici attraverso l’impostazione di due livelli d’in- tervento: la definizione degli assetti costruiti se- condo criteri bioclimatici e di sostenibilità sociale mediante un Progetto urbanistico coerente con il Programma Integrato di Riordino Urbano - Colli- na Muratella (art. 8, L.R. 21/2009) e la definizio- ne del Progetto Preliminare e Definitivo di Spazi ad uso pubblico e degli Organismi edilizi. La configurazione degli spazi ad uso pubblico ha comportato la verifica ed il perfezionamento dei principi di assetto ispirati al rispetto dell’ambien- te, al conseguimento dell’efficienza energetica e a pratiche di riconsiderazione attiva delle speci- ficità locali. Alla scala dell’organismo edilizio, la sperimentazione è stata orientata, ad un primo livello, alla definizione dei caratteri morfologi- ci e tecnologici finalizzati all’ottimizzazione del comportamento energetico attivo e passivo, all’uso di spazi buffer funzionali alla climatizza-

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ciali4. Il Comune di Roma ha, infatti, avviato nu- merosi provvedimenti per individuare le aree e le procedure più celeri per approvare i programmi di intervento e le relative varianti urbanistiche, e conseguire così l’obiettivo di reperire alloggi per coprire il fabbisogno del segmento più debole della domanda residenziale5. La Regione ha pre- sentato gli esiti del Piano Casa e introdotto rile- vanti modifiche in relazione ai cambi di destina- zione d’uso imponendo la presenza di una quota del 30% di abitazioni sociali a prezzo calmierato6. Le imprese e i grandi gruppi immobiliari stanno ri- spondendo alla sfida di realizzare case di qualità a basso costo, consapevoli che gli interventi di hou- sing sociale possano contribuire alla ripresa del comparto delle costruzioni, in particolare nell’e- conomia romana, dove l’edilizia è storicamente volano indispensabile di crescita.

Si chiede, quindi, a questo tipo di edilizia di esse- re trainante per la ripresa del settore ed essere esemplare per ciò che riguarda le soluzioni relati- ve al contenimento energetico e all’efficacia tec- nologica, innovativa per quanto riguarda le tipo- logie, socialmente equa ed aggregante attraverso lo studio di soluzioni progettuali per gli spazi pub- blici indoor e outdoor, strumento per il recupero e il riuso abitativo di centri storici e aree dismesse, caratterizzata da mixitè funzionale e integrazione nel contesto urbano in cui è collocata e le si chie- de anche e soprattutto di essere economica. Si tratta evidentemente di una sfida senza prece- denti per un settore, quale l’edilizio, in cui i tempi difficilmente sono certi, l’innovazione tecnologica trova spazio in realizzazioni esemplari e ad alto costo e l’efficienza energetica solo recentemente viene affrontata con più serietà in ragione sia del- la normativa sempre più stringente, sia della po- tenziale domanda di mercato. Una sfida quasi mai vinta negli ultimi 50 anni e, anche quando proget- tisti di talento sono riusciti a proporre soluzioni di alta qualità progettuale per l’edilizia popolare, le soluzioni costruttive difficilmente hanno assi- curato livelli paritari di qualità tecnologica. 2. Metodi, strumenti ed articolazione della ricerca

04 Centralità di Torre Spaccata. Quadro sintetico delle principali strategie della proposta di Masterplan per il raggiungimento di un’elevata qualità ambientale dell’in- sediamento.

05 Centralità di Torre Spaccata. Quadro sintetico delle principali strategie della proposta di Masterplnan per l’ottimizzazione della gestione sostenibile dei carichi ambientali.

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zione naturale, alla ecocompatibilità di prodotti e componenti edilizi; la successiva verifica della performance ambientale degli edifici e degli spazi intermedi ed aperti ha permesso di approfondire scelte tecniche differenziate attraverso la valuta- zione di soluzioni costruttive alternative di pre- fabbricazione.

Nel caso della Centralità Urbana di Torre Spacca- ta, la sperimentazione ha sviluppato lo Schema di Assetto Preliminare (SAP) ed il Progetto Urbano orientati alla definizione dei caratteri di sosteni- bilità ambientale ed energetica, attraverso l’ap- profondimento delle morfologie di assetto e delle tipologie edilizie per la redazione della Normativa Tecnica e di un Disciplinare Tecnico Ambientale

che determini strategie e direttive utili a garantire il raggiungimento di obiettivi di qualità ambientale nelle successive fasi di sviluppo del progetto . La sperimentazione progettuale, in entrambi i casi, esprime gli obiettivi generali e i rispettivi li- neamenti strategici nella definizione della qualità

ambientale dell’insediamento e degli organismi edili- zi e nella gestione sostenibile dei carichi ambientali.

L’individuazione delle modalità di organizzazione morfologica dei Masterplan, relative all’insieme dei caratteri orografici e fisici dell’area, alla forma, alla densità e all’orientamento degli edifici e degli spazi aperti, e al sistema della mobilità permetto- no di individuare le condizioni di qualità ambien-

tale dell’insediamento. La gestione integrata delle risorse e dei carichi ambientali è garantita sotto il

profilo energetico-ambientale con un sistema po- tenziale di coordinamento e collegamento a reti e infrastrutture. La corretta applicazione di criteri di eco-sostenibilità ed efficienza energetica alle diverse tipologie di spazi abitati, privati e colletti- vi, associata alla selezione di materiali e tecniche costruttive appropriati, infine, favorisce la qualità

ambientale degli organismi edilizi.

Le attività di sperimentazione e ricerca hanno permesso di verificare le modalità del trasferi- mento di metodi e strumenti della progettazio- ne ambientale al progetto di SH, l’applicazione di sistemi innovativi per lo sviluppo di progetto degli spazi ad uso pubblico e la verifica tipo-tec- no-morfologica di dispositivi energetici, materiali e

soluzioni tecnico-costruttive innovativi per l’ottimiz- zazione delle prestazioni.

I risultati raggiunti, in entrambi i siti, hanno per- messo di individuare i caratteri del progetto am- bientale che possono contribuire alla riuscita de- gli interventi di SH, individuando in cinque punti gli elementi emergenti: qualità ambientale dell’in-

sediamento10 (Localizzazione e distribuzione fun- zionale; Governo e della mobilità e della sosta; Bioclimatica e assetto del Masterplan); riduzione

del consumo delle risorse naturali (Risorse energe-

tiche, Risorse idriche, Risorse materiali); uso di

tecnologie avanzate (Materiali e sistemi costrutti-

vi appropriati; Tecnologie di costruzione a secco ed ad umido a confronto; Potenzialità dei sistemi pfb); equità sociale (Tipologie di alloggi; Utenze

possibili; Mix abitativo e dei servizi); qualità degli

spazi pubblici (Comfort ambientale esterno; Otti-

mizzazione del microclima locale; Servizi locali e la fruibilità degli spazi pubblici).

Attualmente è stata attivata una collaborazione con Roma Capitale - U.O. Qualità urbana e cer- tificazione energetica/ambientale, finalizzata alla sperimentazione di interventi di recupero del pa- trimonio dismesso del II Municipio del Comune di Roma nell’ambito del Progetto TUTUR_Tempo-

rary uses as a Tool for urban Regeneration11, finan- ziato dalla UE. Il GdR è chiamato a sperimentare, in collaborazione con la U.O. di Roma Capitale e il Municipio III, strumenti e misure per la ricon- versione della Scuola Parini, edificio scolastico dismesso, in Social Housing, in modo da attivare strategie di valorizzazione del patrimonio edilizio che inneschino una reale rigenerazione urbana attraverso un processo virtuoso in cui la ricerca si pone come strumento di sperimentazione ap- plicata nell’elaborazione di modelli, che devono configurarsi come una guida per l’azione.