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“Sapienza” Università di Roma Dipartimento PDTA

3. Risultati e sviluppi della ricerca

La sostenibilità delle realizzazioni, sotto il profilo etico, ambientale, tecnologico ed economico, ga- rantisce che l’investimento sia socialmente utile per il pubblico e remunerativo per il privato. La qualità del progetto deve, pertanto, essere af- fiancata da soluzioni tecnologiche altamente per- formanti, economiche e di veloce realizzazione. La risoluzione puntuale degli eventuali problemi costruttivi viene anticipata nella fase esecutiva del progetto, rivolgendosi, quindi, al mercato della prefabbricazione, abbandonato dagli anni ’70 in ragione principalmente dell’omologazione dei risultati formali che l’industria di quel periodo storico proponeva.

Il tema dell’industrializzazione delle costruzioni è stato da sempre legato ai termini di unificazione, standardizzazione e normalizzazione, ma l’intro- duzione da oltre un ventennio delle macchine a controllo numerico, dei sistemi integrati di lavo- razione e l’evoluzione delle strumentazioni Cad- Cam, flessibili e versatili, consente una prefabbri- cazione prototipica che garantisce la qualità delle realizzazioni con costi e tempi certi, spostando

fuori opera le problematiche del cantiere. Si sta diffondendo tra gli operatori la consapevolezza della necessità di ottimizzare le tecnologie co- struttive e l’industrializzazione comincia ad es- sere vista come strumento fondamentale per il perfezionamento di un nuovo processo in grado di abbassare i costi e, e di favorire sensibilmente l’ecosostenibilità delle realizzazioni, se affiancata ad un’abile progettazione ambientale e bioclima- tica12.

Gli esiti delle attività di progettazione applicata e consulenza tecnico scientifica, sviluppate dal GdR, potranno costituire la base per lo svilup- po di disciplinari tecnico ambientali utili alle PA impegnate nella realizzazione e nel governo di interventi di social housing. Nella Regione La- zio, per esempio, il nuovo Piano Casa incentiva la realizzazione di ingenti cubature destinate ad housing sociale senza definire indirizzi che ne assicurino la qualità tecnologica energetica e am- bientale. Lo studio e la comparazione applicata di soluzioni di prefabbricazione innovativa (legno, CA, acciaio) ai fini di una sostenibilità economica degli interventi – che si traduce in riduzione dei tempi di cantierizzazione, compatibilità ambien- tale delle componenti edilizie e verifica della qua- lità tecnologica e performance energetica delle realizzazioni a seguito di una rinnovata industria- lizzazione edilizia – possono essere funzionali allo sviluppo di Repertori di soluzioni tecniche inno-

vative utili sia alle imprese di costruzione che agli

enti pubblici13.

Nelle diverse sperimentazioni che il GdR sta por- tando avanti, compatibilità ambientale e rispar- mio delle risorse, qualità tecnologica e perfor- mance energetiche, tempi e costi di costruzione emergono come tre criteri fondamentali per la realizzazione di interventi di SH.

In merito alla compatibilità ambientale e al rispar-

mio delle risorse le componenti prefabbricate per

l’edilizia sono facilmente valutabili in termini di impatto ambientale del processo di produzione: l’applicazione di metodi di Life Cycle Costing consente facilmente una contabilizzazione e un’ottimizzazione dei costi ambientali per quanto concerne l’energia e le risorse consumate per la produzione e una riduzione degli scarti.

Il controllo della qualità tecnica e delle performance

energetiche delle componenti, in termini di isola-

mento acustico, coibentazione termica, trasmit- tanza, è progettato e verificato fuori opera , ed è possibile garantirlo attraverso il controllo pun- tuale delle tecniche di assemblaggio14.

Si tratta di tecniche a secco che spostano a mon- te del cantiere le problematiche costruttive ri- mandando ad una puntuale progettazione ese- cutiva la risoluzione delle eventuali criticità. Nei cantieri in cui strutture ed elementi di involucro sono frutto dell’industrializzazione (X-lam, CA prefabbricato, strutture ibride, etc.), le modalità di assemblaggio a secco sono pianificate e pro- gettate e le componenti costruttive prevedono forometrie e alloggiamenti che assicurano anche un montaggio celere degli impianti idrici, elettrici e termici. Questo assicura un cantiere pulito con

tempi di costruzione e costi certi.

È evidente che l’utilizzo spinto nell’industria- lizzazione in edilizia lancia una nuova sfida alla quale costruttori e progettisti devono essere in grado di rispondere prontamente. Ai costruttori si richiede una rinnovata capacità di gestione del cantiere in grado di portare avanti tecniche ibri- de di costruzione: la presenza simultanea in can- tiere di tecniche e materiali costruttivi innovativi e tradizionali e la compresenza di lavorazioni umide e a secco implicano un coordinamento che consenta la gestione delle complessità di ognuno di questi aspetti.

Agli architetti si richiede uno slancio creativo nell’adozione di nuove e ancora poco conosciu- te potenzialità costruttive dell’innovazione tec- nologica. Gli architetti devono dare risposte innovative sul piano progettuale e costruttivo, donando un’anima e un’espressività estetica alle nuove tecniche edilizie, e sviluppandone in pieno l’illimitata ricchezza15. Perché questo avvenga è necessario studiare e conoscere tecniche ed elementi costruttivi, in quanto è solo da questa conoscenza critica che viene assicurato il gover- no del progetto di architettura in tutte le sue fasi dall’ideazione alla realizzazione.

note

1. Anche lo Stato ha riconosciuto l’importanza strategica di questo tipo di edilizia e recentemente ha sbloccato in- vestimenti per circa 2 mld in ragione della oggettiva dif- ficoltà del reperimento di risorse in un comparto di per sé poco remunerativo come quello dell’housing sociale. Questo dovrebbe costituire un aiuto che favorisce la par- tecipazione di capitali privati alle iniziative locali. Il DPCm del 28/12/2012 cancella, infatti, il tetto del 40% del ca- pitale per gli investimenti del Fia, il Fondo investimenti per l’abitare guidato da Cassa depositi e Prestiti, in fondi locali di social housing.

2. Decreto Ministero delle Infrastrutture e Trasporti 22 aprile 2008. Definizione di alloggio sociale ai fini dell’e- senzione dall’obbligo di notifica degli aiuti di Stato, ai sensi degli articoli 87 e 88 del Trattato istitutivo della Comuni- tà Europea.

3. Per una trattazione più ampia cfr. Cangelli, E. (2013); Cangelli, E. (2012); Cangelli, E. & Sibilla M. (2013). 4. La suddivisione prevista è articolata come segue: a) 5.000 alloggi per i senzatetto o con sistemazione preca- ria; b) 36.600 alloggi per le famiglie in condizioni di inso- stenibilità del canone d’affitto; c) 4.400 alloggi risultano necessari per gli studenti che non godono di un sufficien- te sostegno economico; d) 2.600 alloggi per i lavoratori fuori sede; e) 4.200 alloggi relativi alle famiglie proprie- tarie che hanno difficoltà, anche in relazione alla grave crisi economica finanziaria internazionale in essere, a sostenere le rate di mutuo dovute. Tenendo conto di tutti i fattori (contributo comunale per l’affitto, edificazioni già programmate, ecc.), il numero di alloggi da considerare per la determinazione della nuova domanda di edilizia residenziale pubblica e di housing sociale da realizzare è stimabile in 25.700 alloggi, dei quali circa 6.000 destinati a ERP. Fonte: sito web del Comune di Roma _ http://www. urbanistica.comune.roma.it/uo-operehousingsociale. html

5. Con l’approvazione del PRG, l’Amministrazione ha individuato, tra i criteri di perequazione, modalità e pro- cedure per l’acquisizione di aree da destinare ad housing sociale. Con l’approvazione del Piano Casa varato dal Governo (L. 133 del 6.08.08), gli strumenti giuridico-am- ministrativi sono stati condivisi dall’Amministrazione Co- munale che, con la Memoria di Giunta Comunale del 7 agosto 2008, ha dato mandato agli Uffici dei Dipartimenti III, VI e IX di procedere alle verifiche tecnico-istruttorie e giuridico-amministrative finalizzate all’attuazione di tale manovra.

L’Amministrazione Comunale, nell’ottobre del 2008, ha approvato un Invito pubblico per l’individuazione di nuovi Ambiti di riserva a trasformabilità vincolata, finalizzati al reperimento di aree per l’attuazione del Piano Comunale di “housing sociale” e di altri interventi di interesse pubbli- co, presente nella Deliberazione di Giunta n. 315/2008. Nel marzo del 2010, il Consiglio Comunale di Roma ha approvato la Deliberazione n. 23 “Indirizzi per il “Piano Casa” del Comune di Roma”, che propone un programma organico di iniziative da intraprendere per il raggiungi- mento degli obiettivi indicati.

Il 14 luglio 2010, la Giunta Comunale ha approvato due inviti pubblici finalizzati ad incrementare il numero di alloggi da destinare ad housing sociale e ad edilizia resi- denziale pubblica. Il primo invito (Deliberazione di Giunta Comunale n. 221) prevede cambi di destinazione d’uso di zone urbanistiche, mentre il secondo invito (Deliberazio- ne di Giunta Comunale n. 222) prevede cambi di destina- zione d’uso di edifici. Con Determinazione Dirigenziale n.14 del 12 gennaio 2011, il termine di scadenza per la presentazione delle proposte di adesione ai due inviti è stato sospeso e il 23 marzo 2011 la Giunta Capitolina

(Deliberazione n.74) ha approvato le modifiche e integra- zioni fissando una nuova scadenza per la presentazione delle proposte d’intervento per entrambi gli inviti. La Giunta Capitolina ha approvato il 2 agosto 2013 la Delibera n. 327 che revoca la Deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 15.10.2008.

Cfr. http://www.urbanistica.comune.roma.it/housing. html

6. Legge Regionale Lazio 11 agosto 2009, n. 21_Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edi- lizia residenziale sociale.

7. Progettazione ambientale, tecnologica ed energetica dell’intervento di Housing Sociale – Collina Muratella in Roma (Conto Terzi Lamaro Appalti S.p.A - PDTA), 2011- in corso. Superficie Utile Lorda (SUL) totale 48.550 mq. 8. Assistenza tecnico – scientifica per lo sviluppo dei caratteri di sostenibilità ambientale ed energetica del- la Centralità Urbana di Torre Spaccata in Roma (Conto Terzi Quadrante S.p.A._coordinamento Fintecna - PDTA), 2011- in corso. Superficie Utile Lorda (SUL) totale 187.500 mq.

9. Il richiamo ai nuovi apparati strumentali immateriali, per un intervento dalle considerevoli consistenze come quello di Torre Spaccata, è necessario. Le possibilità of- ferte per l’integrazione e il controllo da parte degli utenti finali di dispo-sitivi tecnologici per l’ottimizzazione dei flussi energetici e le possibilità offerte nell’integrazio- ne dei sistemi sostenibili per la produzione energetica, proiettano l’interesse della ricerca verso l’opportunità di qualificare le centralità urbane come nodi di micro reti locali caratterizzati dalla massima diversità tecnologica, in antitesi con quella maglia isotropica di reti standardiz- zate, che costituisce ancora una sfida verso l’orizzonte 2020.

10. A Collina Muratella, la qualità ambientale dell’insedia- mento è ottenuta attraverso l’individuazione delle moda- lità di organizzazione morfologica del Masterplan, relati- ve all’insieme dei caratteri orografici e fisici dell’area, alla forma, alla densità e all’orientamento degli edifici e degli spazi aperti, e al sistema della mobilità.

Nel caso di Torrespaccata la caratterizzazione spaziale ambientale del SAP in termini volumetrici e tipologici è avvenuta attraverso una successiva valutazione all’ac- cessibilità solare e alla permeabilità del vento. Le elabo- razioni analitiche hanno permesso l’elaborazione di un modello dinamico, consentendo di avviare un progetto di ottimizzazione dei flussi di energia. Le indicazioni tipo-morfologiche sviluppate hanno sottolineato spe- cifiche caratterizzazioni, il cui controllo, ponderato at- traverso le indicazioni riportate nel protocollo Itaca, ha permesso di declinare in senso bioclimatico le tematiche del “vuoto” e del “margine”.

11. Il progetto è inserito come piano pilota del Program- ma comunitario URBACT II, finalizzato a promuovere la cooperazione nell’ambito dello sviluppo urbano e a favo- rire lo scambio di esperienze tra le diverse città europee che ne sono interessate. L’obiettivo è quello di diffondere il concetto di sviluppo urbano integrato attraverso la con- divisione di esperienze e buone pratiche.

12. In ragione della crisi, l’industria della produzione di materiali e soluzioni per l’edilizia sta investendo nell’in- novazione tecnologica per conquistarsi nuovi spazi di mercato e invertire la tendenza negativa. Un’innovazio- ne tecnologica spesso strettamente legata a caratteri di efficienza energetica che risponde anche alle istanze di sostenibilità delle costruzioni.

13. I prodotti delle sperimentazioni possono essere indi- viduati in due principali Repertori: Repertorio di soluzioni costruttive alternative di prefabbricazione selezionate al fine dell’individuazione delle più efficienti in riferimento

a velocità e modalità costruttiva, flessibilità tipologica, reversibilità delle soluzioni, economicità dell’intervento; Repertorio di materiali e soluzioni tecniche per l’involu- cro e selezione delle più efficaci in termini di controllo e regolazione delle condizioni di soleggiamento, illumina- zione naturale e ventilazione passiva degli edifici. 14. Pannelli prefabbricati di tamponatura assicurano la presenza delle componenti date e le conseguenti prestazioni, non lasciando spazio ad errori dovuti alle lavorazioni in cantiere e consentendo sovente spessori nettamente inferiori a parità di isolamento. Strutture e sistemi costruttivi prefabbricati sono testati in termini di resistenza sismica, resistenza al fuoco etc.

15. Nervi, P. (2008), “L’insegnamento dell’architettura”, in Casabella, n. 768, p. 3.

gruppo di ricerca

Eliana Cangelli, Serena Baiani, Viola Albino, Francesco Antinori, Michele Conteduca

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