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La Convenzione tra il Comune di Livorno e l'AUSER

CAPITOLO 5 Un esempio pratico

5.2 La Convenzione tra il Comune di Livorno e l'AUSER

Parlando di cooperazione e collaborazione tra Pubblica Amministrazione ed Enti Non-Profit, a livello locale ne è un esempio la “Convenzione per l'espletamento di interventi integrativi di prossimità in favore dei cittadini anziani residenti nel Comune di Collesalvetti tra il Comune di Livorno e l'AUSER Soccorso Verde Argento di Collesalvetti ai sensi della L.266/1991 e della L.R.T. 28/1993”.

Questa convenzione ha durata triennale (e potrà essere rinnovata per ulteriori 12 mesi, previa verifica dell'attualità delle indicazioni in essa contenute48) ed i soggetti che l'hanno

sottoscritta sono il Comune di Livorno, quale Ente locale che eroga servizi sociali, e l'AUSER Soccorso Verde Argento di Collesalvetti regolarmente iscritta al registro regionale del volontariato ex L.R.T. n.28/1993 e che nel proprio statuto contempla anche l'effettuazione di servizi integrativi domiciliari di natura sociale.

Già dall'art.1 della Convenzione si stabilisce la struttura, l'utenza 48 Ex art.9 della Convenzione.

e le modalità tramite cui vengono regolati i rapporti tra il Comune di Livorno e l'AUSER per favorire, tramite l'attività dei volontari, interventi integrativi domiciliari di natura sociale, nei confronti dei cittadini anziani in stato di bisogno segnalati dai servizi sociali del Comune di Collesalvetti.

L'attività dei volontari, dei quali viene assicurata la specifica competenza e preparazione per gli interventi a cui sono destinati, è rivolta prevalentemente al trasporto degli utenti ed in maniera residuale ai servizi presso il domicilio.

Ovviamente sono tutti servizi che dovranno essere preventivamente concordati con i Servizi Sociali Territoriali in rapporto al progetto individuale di intervento, il quale potrà consistere nel trasporto o accompagnamento da e verso strutture socio-sanitarie, ricreative ed assistenziali, nell'eventuale espletamento di pratiche presso Enti Pubblici, nell'acquisto di medicinali o in commissioni varie su tutto il territorio Comunale

“nella sua totale estensione geografica”49.

I soggetti che potranno usufruire di questi servizi sono, naturalmente, anziani autosufficienti e non autosufficienti e coloro che ne facciano diretta richiesta (dando tuttavia priorità a quelli segnalati dai Servizi Sociali Territoriali del Comune di 49 Vedi art.1, lett.c della Convenzione.

Collesalvetti)50.

Per lo svolgimento di tutte le attività oggetto della convenzione, il Comune di Livorno provvede al rimborso delle spese sostenute dall'AUSER nell'ambito dei servizi sostenuti, il tutto entro 60 gg dal ricevimento della richiesta di rimborso spese51.

Inoltre si prevede che l'AUSER, ogni due mesi, debba presentare al Comune di Collesalvetti la rendicontazione degli interventi erogati “presentando un prospetto riepilogativo contenente il

numero di utenti effettivamente assistiti,...la tipologia di intervento riferita ad ogni singolo caso, il numero delle ore di servizio prestate ed il dettaglio delle spese sostenute”52.

Infine, sulla base dell'art.6 della Convenzione, si prevede che il Comune di Collesalvetti sia tenuto a verificare che il servizio erogato sia di gradimento per il cittadino, anche sotto un profilo qualitativo (e potrà eventualmente fare osservazioni o segnalazioni all'AUSER affinché adotti gli opportuni provvedimenti in merito).

Questa convenzione è quindi un esempio di un metodo di collaborazione e cooperazione tra Pubblica Amministrazione ed Ente Non-Profit nell'erogazione di servizi sociali e assistenziali ai cittadini anziani autosufficienti e non.

50 Ex art.1, lett.b della Convenzione. 51 Ex art.5, co.1 della Convenzione. 52 Ex art.5, co.2 della Convenzione.

Infatti il progressivo aumento della speranza di vita della popolazione e il contemporaneo incremento di patologie degenerative hanno portato come conseguenza l'aumento di bisogni assistenziali (con implicazioni anche sui costi che questo tipo di interventi richiedono a livello locale) e la necessità di fornire risposte adeguate implica l'attivazione di nuove forme assistenziali.

Risulta quindi strategica la collaborazione con gli Enti Non-Profit proprio per il fatto che questi sono soggetti in grado di intervenire e di meglio comprendere le esigenze del territorio, e, nello specifico, tramite l'attività dei volontari si cerca di gestire nel miglior modo possibile tutta l'attività di assistenza, cercando di completare e migliorare le reti delle grandi strutture pubbliche .

Conclusioni.

In conclusione si sottolinea quindi come la sussidiarietà e la formula della coprogettazione si presentano come strumenti capaci di coniugare responsabilità politico-amministrative con innovative ed efficaci risposte ai bisogni sociali.

Tramite il principio di sussidiarietà viene consentito a qualsiasi forma di aggregazione sociale presente sul territorio di organizzarsi e agire per soddisfare le esigenze della popolazione; nell'ottica della coprogettazione, invece, agli Enti locali spetta soprattutto di monitorare e sottoporre a costante verifica gli interventi posti in essere dalle organizzazioni non-profit, mentre queste ultime sono chiamate ad intendersi come partners della Pubblica Amministrazione e quindi impegnate insieme a queste nel tentare di rispondere alle diverse istanze provenienti dalla società civile.

Soprattutto le organizzazioni del Terzo Settore costituiscono una galassia quantitativamente rilevante e molto differenziata, che tuttavia hanno in comune il fatto di essere organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per realizzare una finalità di utilità sociale o solidaristica in vari settori. Tutto ciò tramite la

partecipazione diretta dei cittadini, che sono parte attiva delle politiche sociali.

Questo settore, sconosciuto in Italia fino alla fine degli anni Settanta, si è progressivamente fatto avanti e sia le istituzioni internazionali (come la Commissione europea) sia il Parlamento italiano gli hanno dedicato un'attenzione continua, promulgando diverse leggi che ne hanno agevolato il riconoscimento e il consolidamento.

È necessaria tuttavia una politica globale di riorganizzazione dei servizi pubblici e di sostegno alla crescita del Terzo Settore, il quale deve cercare di non limitarsi ad affiancare o sostituire risorse pubbliche, ma di sviluppare e utilizzare le reti di relazione sul territorio, mettendole in collegamento con le risorse provenienti dal pubblico.

In questa prospettiva la collaborazione con l'Ente locale può avvenire solo se il Terzo Settore si rende autonomo: solo così potrà arrivare ad avere una funzione importante nel panorama della Pubblica Amministrazione.

Tuttavia la scarsità di finanziamenti e la maggiore competizione per ottenerli tra le diverse organizzazioni non-profit presenti su un territorio determina spesso un investimento di tempo e di “energia” per la loro ricerca, sottraendo in questo modo

attenzione alla ricerca di strategie ed approcci per conseguire gli obiettivi e rispondere ai bisogni della società.

Si aggiunge a tutto ciò anche la crisi degli ultimi anni che ha costretto gli Stati e le società dei paesi avanzati a rivedere priorità e modalità di erogazione dei servizi sociali, avviando anche una riflessione sul come favorire un'organizzazione capace di soddisfare domande e bisogni laddove il Pubblico e il Mercato non sono in grado di dare risposte adeguate.

Esiste quindi un concreto rischio che il Terzo Settore perda la sua specificità.

Nonostante questo si sta comunque cercando, tramite le numerose forme di collaborazione e coprogettazione e tramite la programmazione sociale, di rendere il Terzo Settore (e tutte le organizzazioni non-profit) un soggetto importante nella produzione di beni e servizi di utilità sociale e i numerosi esempi che si hanno a livello locale, a cui ho anche fatto cenno, sembrano andare nella direzione di dare una risposta in questo senso.

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“Convenzione tra i Comuni della Zona Livornese per la gestione in forma associata delle funzioni di Assistenza Sociale”.

“Convenzione per l'espletamento di interventi integrativi di prossimità in favore dei cittadini anziani residenti nel Comune di Collesalvetti tra il Comune di Livorno e l'AUSER Soccorso Verde Argento di Collesalvetti ai sensi della L.266/91 e L.R.T. 28/93”.

Siti Internet.

www.astrid.it

www.avvenire.it/Lavoro (articolo “Modello di Salvataggio” di A. Di Turi del 14/04/2010).