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CAPITOLO 5 Un esempio pratico

5.1 La Convenzione tra i Comuni della Zona

La Convenzione tra i Comuni della Zona Livornese riguarda la gestione in forma associata delle funzioni di assistenza sociale. Proprio il settore dell'assistenza è sempre stato “storicamente” popolato da enti non-profit, collegati agli enti locali, e attraverso 42 Vedi “Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale” del Comune di

lo strumento della convenzione i Comuni hanno cercato di attivare e valorizzare il sistema delle organizzazioni non-profit presenti sul territorio, di definire (spesso in forma associata) politiche di verifica e valutazione delle azioni e degli interventi realizzabili e di prevedere interventi in cui stabilire una necessaria cooperazione tra le istituzioni locali e soggetti non lucrativi presenti sul territorio43.

Innanzitutto è necessario sottolineare che, a livello nazionale, già il D.lgs. 267/2000, “Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, all'art.13 stabilisce che spettano al Comune tutte le funzioni Amministrative riguardanti la popolazione e il territorio comunale, con particolare riferimento ai settori organici dei Servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto e dell'utilizzo del territorio e dello sviluppo economico, fatto salvo quanto sia espressamente attribuito ad altri enti dalla Legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.

A tal fine si prevede la possibilità di stipulare apposite convenzioni tra enti locali per svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati (viene infatti richiamato l'art.30 del D.lgs.267/200044).

43 Vedi articolo “Le convenzioni tra enti locali e non profit” di Alceste Santuari, 15 Marzo 2013.

44 D.lgs.267/2000, art.30, co.1 “Al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni”.

Tuttavia ciò che è più interessante esaminare è la normativa regionale che è stata presa come riferimento quando si è stipulata la convenzione.

Innanzitutto la Legge Regionale n.40/2005, la quale individua le varie zone socio-sanitarie della Regione Toscana, tra cui quella Livornese, e che ha unificato i due principali strumenti di programmazione socio-sanitaria in Toscana realizzando il “piano sanitario e sociale integrato”.

Il risultato di tutto ciò è un'azione coordinata che consente di dare risposte unitarie, di valorizzare le risorse e al contempo di razionalizzare la spesa, anche tramite la costituzione delle “Società della Salute” (S.d.S.), le quali sono state introdotte nel sistema sanitario toscano con la modifica della Legge 40/2005 avvenuta con la Legge Regionale n.60/200845.

Nella zona Livornese la S.d.S. è stata costituita nel 2010 dall'azienda USL 6 e dagli stessi Comuni associati della Zona Livornese (Livorno, Collesalvetti e Isola di Capraia) ai sensi dell'art.31 del D.lgs. 267/2000 e degli art.71bis e ss. della L.R. 45 Legge n.41/2005, art.36, co.1 “La Regione sostiene ed incentiva forme

innovative di gestione unitaria dei servizi sociali e sanitari denominate...Società della salute, basate su modalità organizzative e di governo integrate tra comuni e aziende unità sanitarie locali, promuovendo la partecipazione attiva....per quanto riguarda la conoscenza dei bisogni, la messa a disposizione delle risorse e l'assolvimento degli impegni”.

Art.36, co.3 “I comuni possono conferire alla Società della salute funzioni e compiti di coordinamento, direzione, organizzazione di servizi e interventi sociali ed, eventualmente, di gestione, in relazione allo sviluppo del processo di integrazione”.

41/2005, ed è attualmente responsabile delle funzioni di programmazione, pianificazione e controllo delle attività di assistenza territoriale (di cui all'art.71 bis, co.3), assicurando il coinvolgimento delle comunità locali, delle parti sociali e del terzo settore nell'individuazione dei bisogni e nel processo di programmazione.

Altra legge che viene citata al momento della stipulazione della convenzione è la Legge Regionale n.41/2005, avente ad oggetto il “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, ed in particolare gli artt. 33 e 34 riguardanti gli ambiti territoriali e la gestione associata degli interventi e dei servizi sociali.

Specialmente l'art.33 individua la Zona-Distretto quale ambito territoriale di riferimento per la programmazione delle funzioni, dei servizi e degli interventi di competenza dei Comuni, promuovendone la gestione in forma associata.

Con questa legge la Regione Toscana ha tentato di definire con chiarezza le responsabilità dei soggetti istituzionali (quindi le Regioni e gli Enti locali) nell'organizzazione e programmazione dei servizi, ed ha altresì sottolineato il necessario coinvolgimento delle diverse espressioni del terzo settore nella fase, non soltanto di progettazione ma anche di erogazione dei servizi.

Infine viene richiamata la recente Legge Regionale n.68/2011 riguardante le “Norme sul sistema delle autonomie locali” ed in particolare le disposizioni contenute nel Capo IV, concernenti l'esercizio associato di funzioni fondamentali, che vengono svolte mediante convenzione o unione di comuni negli ambiti di dimensione territoriale adeguata.

Quindi, prendendo come punti di riferimento queste normative, è stata stipulata e recentemente (Marzo 2012) rinnovata la “Convenzione tra i Comuni della Zona livornese per la gestione in forma associata delle funzioni, servizi e interventi socio- assistenziali di competenza comunale”.

La finalità che si propone questa Convenzione è innanzitutto quella di “promuovere il consolidamento e lo sviluppo del sistema

territoriale di interventi e servizi sociali di competenza comunale e l'erogazione dei relativi livelli omogenei ed uniformi di assistenza e cittadinanza sociale nell'ambito territoriale della Zona/distretto”46.

Precisamente si evidenzia che costituiscono finalità specifiche di tale Convenzione, non soltanto la programmazione e la gestione unitaria del sistema d'offerta dei servizi e interventi sociali di competenza dei Comuni di tale Zona Livornese (con tutte le connesse funzioni amministrative), ma anche la promozione 46 Vedi art.1, “Convenzione tra i Comuni della Zona Livornese”.

dell'omogeneità e dell'uniformità dei servizi e delle prestazioni di assistenza sociale nonché la regolamentazione unitaria dei modi e dei criteri di accesso ai servizi sociali.

Per tutte queste finalità i Comuni associati (Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola) individuano come Comune capofila quello di Livorno, delegandogli tutte le competenze amministrative, decisorie, di organizzazione e direttive riguardanti l'attuazione degli interventi e la gestione di tutte le attività di produzione ed erogazione dei servizi47.

Tuttavia talune determinate attività, come ad esempio quelle gestionali, di indirizzo, programmazione e controllo, di regolamentazione dei criteri di accesso e compartecipazione al costo delle prestazioni sono esercitate in forma associata.

Nello specifico l'art.4 della Convenzione individua i “Servizi e interventi oggetto di gestione associata” e riconosce vari ambiti come ad esempio quello riguardante gli “Interventi e servizi a sostegno delle responsabilità famigliari”, dove rientrano le prestazioni di assistenza economica, i contributi a sostegno della maternità e del nucleo famigliare numeroso e i servizi di assistenza a sostegno dei nuclei famigliari in situazione di disagio. Altro ambito è quello sugli “Interventi e servizi per l'infanzia ed i 47 Vedi art.2 della Convenzione.

minori” e quello sugli “Interventi per l'integrazione sociale delle persone con handicap”, i quali rispettivamente gestiscono i servizi di assistenza educativa e le strutture a dimensione famigliare i primi, mentre i secondi i servizi per l'integrazione scolastica degli alunni con handicap, gli interventi di aiuto a tali persone e l'assistenza domiciliare.

Ulteriore ambito è quello degli “Interventi e servizi di assistenza sociale nell'area delle dipendenze”, che riguarda la gestione dei centri di accoglienza nei quali si svolgono attività finalizzate al reinserimento sociale, la gestione delle attività di prevenzione della tossicodipendenza e dei progetti di reinserimento lavorativo.

Infine altro ambito è quello degli “Interventi e servizi a sostegno della popolazione anziana”, tra i quali rientrano la gestione dell'assistenza domiciliare, dei centri diurni, delle Residenze sanitarie assistenziali per anziani non autosufficienti ed infine i servizi di prossimità.

Ed è proprio tra questi ultimi che rientra la “Convenzione per l'espletamento di interventi integrativi di prossimità in favore dei cittadini anziani residenti nel Comune di Collesalvetti, tra il Comune di Livorno e l'AUSER di Collesalvetti”, la quale costituisce un classico esempio pratico di collaborazione tra Pubblica

Amministrazione ed Ente Non-Profit.

5.2 La Convenzione tra il Comune di Livorno