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La coscienza politica nei romanzi degli anni Trenta e Quaranta

Da una nuova consapevolezza storica ad una letteratura del cambiamento sociale nell’India del post-indipedenza

2.4 La coscienza politica nei romanzi degli anni Trenta e Quaranta

Prima di procedere a uno studio della produzione di Sahgal, che verrà esaminata in dettaglio nel prossimo capitolo, si intende ora ritornare brevemente al periodo dei tre padri fondatori della letteratura indo-inglese per meglio comprendere le tematiche che hanno caratterizzato la narrativa di quegli anni e inquadrare l’opera della nostra autrice

26 A questo proposito si ricorda che la stessa Sahgal ha curato e recentemente pubblicato il carteggio tra

Jawaharlal Nehru e sua madre Vijaya Lakshmi Pandit, che comprende lettere scritte tra il 1909 ed il 1947; nell’introduzione al volume, che costituisce una sorta di dichiarazione degli intenti dell’autrice ed un’accusa all’eurocentrismo che per secoli ha relegato l’India ai margini della storia dell’umanità, Sahgal ribadisce il legame tra l’uomo Nehru e la sua dimensione politica, ricordando che “(…) the framework of a life is not just its chance historical setting. It is the setting we are compelled to act within and travel through (…). The struggle to free India from British rule was, of course, the experience that shaped Nehru intellectually and emotionally, and moulded an outlook whose public and private concerns were intimately linked” (N. Sahgal (ed.), Before Freedom: Nehru’s Letters to His Sister, New Delhi, Harper Collins, 2000, pp. 3-4).

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nella letteratura a sfondo politico del Novecento in India. In particolare, si intende mostrare come la letteratura politica degli anni Trenta e Quaranta contenesse già in nuce molti degli aspetti e delle tematiche trattate da Sahgal e dagli autori della sua generazione, e fosse condizionata sia nelle forme che nei contenuti dai propositi riformistici e dalla coscienza civile che aveva informato le opere di Gandhi e Nehru. A questo proposito, è innegabile l’influsso che gli eventi di quegli anni ebbero sulla narrativa, che rispecchia in tal senso le fasi dello sviluppo della coscienza nazionalista; i temi sono naturalmente quelli del conflitto tra colonizzatori e colonizzati, della disobbedienza civile e della lotta per l’indipendenza. Tuttavia, accanto a questi temi se ne trovano altri più spiccatamente legati alle questioni sociali che accompagnarono il movimento nazionalista quali il dibattito sulle condizioni di vita delle classi più povere, dei fuori casta e delle donne, confermando in tal senso quanto illustrato in precedenza circa l’emergere di una nuova coscienza politica laica e libertaria, attenta alle esigenze delle classi più emarginate della società. In questo senso, la narrativa degli anni Trenta e Quaranta, anche se direttamente ispirata dal contesto socio-politico nazionale, viene arricchita da una nuovo interesse verso questioni sociali già ampiamente dibattute in Europa in quegli anni (come ad esempio quelle relative ai diritti delle donne e dei lavoratori), e i cui echi si facevano sentire attraverso l’esperienza di leader politici e scrittori come Nehru o il sopra citato Palme Dutt che avevano viaggiato e si facevano portavoce di istanze di maggior giustizia sociale anche nel proprio paese. Gli autori degli anni Trenta e Quaranta come Mulk Raj Anand e Raja Rao, la cui formazione culturale si caratterizza per una sostanziale fusione di influenze indiane e occidentali, si distinguono pertanto per una sorta di “schizofrenia culturale”27; in essi la centralità delle tematiche nazionalistiche e il senso di appartenenza alla “nazione-India” che veniva a costituirsi in quegli anni si accompagna a un radicale cosmopolitismo di vedute, anticipando in un certo senso quella che sarà la condizione paradigmatica di molti autori postcoloniali come Sahgal, per cui “(…) Nationalism produced (a) breed of Westernized Indian for whom his plural culture meant a bewildering reckoning with himself, a balancing act, where the priorities were never in doubt, but where ‘Who am I?’ remained an on-going search and question”28.

Questa schizofrenia si riflette in buona parte anche nella tensione, presente in molta della letteratura del decennio precedente e successivo all’indipendenza - periodo in cui

27Cfr. K. D. Verma, The Indian Imagination. Critical Essays on Indian Writing in English cit., p. 4 28

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la nostra autrice muove i suoi primi passi nel campo della letteratura - tra il modello politico gandhiano e quello nehruviano. Questa tensione, che costituisce una novità rispetto alla tradizione dei cosiddetti Gandhi novels, si traduce in una alternativa tra un modello di India pre-industriale e ancorata alle proprie tradizioni e quello di un’India più cosmopolita e lanciata verso la modernità e il progresso; gli autori del periodo troveranno varie soluzioni a questa alternativa, operando un originale sincretismo culturale e riconoscendo al di là di ogni particolarismo di vedute il sostanziale apporto al cambiamento sociale prodotto dalla lotta nazionalista. Ciò che per ora si vuole ricordare maggiormente ai fini del nostro studio a proposito della narrativa di quegli anni è proprio questa attenzione all’impatto sociale del movimento gandhiano, che da una sistematica critica alla colonizzazione britannica muove a una profonda riconsiderazione delle istituzioni culturali indiane, auspicandone riforme e cambiamenti strutturali. Accanto all’opera dei già citati Anand, Rao e Narayan si assisterà dunque all’emergere di una generazione di nuovi scrittori come Bhabhani Bhattacharya e Manohar Malgonkar, che insieme a Nayantara Sahgal ed altre autrici del post- indipendenza raccoglieranno le istanze socio-politiche dei padri fondatori, arricchendole di nuovi spunti critici e tematiche. Tuttavia, prima di analizzare le eventuali affinità tra Sahgal e altri autori politicizzati della sua generazione, si vuole mostrare come i cambiamenti sociali innescati dal movimento gandhiano si riflettano in una sempre maggior partecipazione delle donne non solo alla vita pubblica del paese, ma anche alla storia della letteratura. Obiettivo delle successive sezioni sarà quello di illustrare come l’attività letteraria di Sahgal, unitamente a quella di altre donne-scrittrici della sua generazione, costituisca un interessante capitolo della storia della letteratura indo- inglese, e nasca da una profonda trasformazione e riconsiderazione del ruolo della donna all’interno della società indiana.