STANDARD MICROECONOMICI
7. Per il calcolo degli standard espressi in unità di conto (fisico-tecni- (fisico-tecni-che o economi(fisico-tecni-che) abbiamo utilizzato medie pesate limitate a valori di cui era
8.2 COSTI STANDARD DEI SINGOLI FATTORI DELLA PRODUZIONE
Di seguito vengono descritti i costi standard dei singoli fattori della produzione.
arrivo Tsrm: ore 7.00 avviamento seduta: 7.00-7.30
inizio attività di mammografia: ore 7.30, fine attività: ore 13.45
numero standard di mammografie da effettuare: 25, una ogni 15 minuti (può essere previsto un diverso nu-mero atteso di mammografie per seduta, compatibilmente con i limiti temporali suggeriti dalla deviazione standard)
fine prevista dell’attività di mammografia: ore 13.45-14.00 termine della seduta: ore 14.12
STANDARD MICROECONOMICI
8.2.1 Costi per il personale
I costi del personale per le singole attività possono essere ricavati con facilità come prodotto tra i tempi precedentemente illustrati e il costo orario delle varie figure professionali (metodologia del time-driven Abc). Per analisi interne con-sigliamo l’utilizzo del costo orario previsto (o effettivo) aziendale quale stan-dard interno. Per analisi comparative è invece necessario “sterilizzare” la varianza di prezzo tra le varie aziende al fine di ottenere uno standard (in que-sto caso esterno) valido per il benchmarking.
Tabella 8.1
Attività
Numero di casi nel biennio
2008-2009 Minuti per caso Standard proposto (minuti) Totali Utilizzati Percentuale Valore Deviazione
standard Per caso
Per avviamento Mammografia analogica:
personale del comparto (Tsrm) 141.418 134.792 95,31% 17,59 1,32 15,00 + 15%
Sviluppo: personale
del comparto (Tsrm)* 135.835 134.792 99,23% 2,74 0,86 2,75
Mammografia digitale:
personale del comparto (Tsrm) 121.472 105.187 86,59% 19,67 2,51 17,00 + 15%
Media delle mammografie:
personale del comparto (Tsrm) 262.890 236.556 89,98% 18,58 2,33 16,00 + 15%
Doppia lettura analogica:
personale medico 95.943 95.943 100,00% 4,01 1,69 4,00
Doppia lettura digitale:
personale medico 71.880 55.405 77,08% 5,24 1,83 5,00
Accesso ambulatoriale:
personale medico 53.131 52.096
98,05%
18,22 1,56 18,00
Accesso ambulatoriale:
personale del comparto (infermieri o Oss)
20,07 3,58 18,00 +15%
Vab: personale medico 2.757 2.743
99,49%
53,94 5,97 60,00
Vab: personale del comparto
(Tsrm)^ 68,82 7,94 60,00 + 15%
Ambulatorio dedicato alle
ecografie: personale medico 6.751 4.642
68,76%
12,17 2,50 13,00
Ambulatorio dedicato alle ecografie: personale del comparto (infermieri o Oss)
14,60 3,00 13,00 + 15%
La tabella illustra i tempi standard in minuti per varie figure professionali e per alcune attività.
I tempi collegati all’occupazione delle superfici e quelli relativi alla disponibilità esclusiva delle attrezzature sono da considerarsi analoghi a quelli proposti per il comparto, avviamento incluso.
*Ispo, Firenze sopravvaluta lo sviluppo perché include attacco e stacco su diafanoscopi rotanti.
^Forlì impiega anche 2 infermieri per ogni Vab, non considerati.
144
Le tabelle 8.2 e 8.3 illustrano gli standard proposti. La sostituzione (presente in alcune aziende) del personale infermieristico con gli operatori socio-sanitari conduce a una riduzione del costo di circa il 10%.
I costi del personale si prestano molto bene a essere usati con finalità di cost management: analisi previsionali, analisi degli scenari e analisi per Hta. Questi costi possono essere anche utilmente impiegati per concordare un budget a base zero (Bbz). Per le finalità di controllo dei costi, si prestano invece meglio i tempi delle attività, come descritto nel paragrafo precedente.
Tabella 8.2
Figura professionale
Numero di ore lavorate nel biennio 2008-2009 Costo orario (2009) Totali Utilizzati Percentuale Valore Deviazione
standard
Standard proposto
Radiologo 44.868 29.502 65,75% 64,53 3,40 65,00
Tsrm 89.654 58.378 65,11% 25,57 1,52 26,00
Infermiere professionale 37.026 29.772 80,41% 21,21 2,47 22,00
Oss 1.745 1.745 100,00% 19,77 1,71 20,00
Amministrativo 10.968 10.968 100,00% 18,23 1,32 18,00
Costo orario standard per alcune figure professionali. Lo standard è inclusivo di oneri sociali e della quota del salario di risultato.
Tabella 8.3
Attività per figura professionale Costo standard proposto
Per caso Per avviamento Totale Mammografia analogica: personale del comparto (Tsrm) 6,50 1,00 7,50
Sviluppo: personale del comparto (Tsrm) 1,20 1,20
Mammografia digitale: personale del comparto (Tsrm) 7,50 1,00 8,50 Media delle mammografie: personale del comparto (Tsrm) 7,00 1,00 8,00
Doppia lettura analogica (personale medico) 4,50 4,50
Doppia lettura digitale (personale medico) 5,50 5,50
Accesso ambulatoriale: personale medico 20,00 20,00
Accesso ambulatoriale: personale del comparto (infermieri o Oss) 7,00 1,00 8,00
Vab: personale medico 65,00 65,00
Vab: personale del comparto (Tsrm) 26,00 4,00 30,00
Ambulatorio dedicato alle ecografie: personale medico 14,00 14,00 Ambulatorio dedicato alle ecografie: personale del comparto
(infermieri o Oss) 5,00 1,00 6,00
La tabella mostra il costo standard del personale per varie attività. I costi, espressi in euro, sono riferiti al 2009.
STANDARD MICROECONOMICI
8.2.2 Costi per i materiali di consumo
I costi dei materiali di consumo, presentati nella tabella 8.4, derivano sempre dalla somma dei costi specifici, dei costi generici e dei costi comuni, eccetto per i costi dello sviluppo, per i quali sono stati contabilizzati i soli costi specifici es-sendo il costo generico già contabilizzato nel costo della mammografia. I costi di Forlì sono stati esclusi in quanto per alcune attività dipendono da service di attrezzature. Nel caso dell’ambulatorio esclusivamente dedicato all’ecografia viene proposto come standard il solo costo generico, quale conseguenza del ri-dottissimo costo specifico (solo gel, stima 1 centesimo/Udp).
Sottraendo il solo costo generico possono essere stimati i costi specifici delle singole attività.
Questi standard possono essere utilizzati sia per concordare budget variabili, sia per forecastings aziendali (analisi degli scenari in primis).
8.2.3 Costi per la tecnologia
Per i costi per la tecnologia si sono utilizzate le best practice riscontrate.
Trattandosi di costi fissi (capacità impegnata), i Cot sono molto sensibili ai vo-lumi di attività prodotta. Per questo motivo si è ritenuto poco corretto standar-dizzare per Udp o per singola attività un costo che può essere ampiamente variabile in relazione all’entità della produzione. Di conseguenza, a differenza dei valori precedenti, i Cot vengono illustrati non come costo per singola Udp, ma come valore annuo complessivo.
Ricordiamo che i Cot sviluppati derivano esclusivamente dalla sommatoria del-l’ammortamento virtuale decennale per beni privi di valore residuo al termine del periodo e del costo per la manutenzione programmata. Per le attrezzature informatiche abbiamo invece utilizzato un ammortamento virtuale
quinquen-Tabella 8.4
Attività
Numero di casi nel biennio 2008-2009 Costo/Udp Totali Utilizzati Percentuale Valore Deviazione
standard Standard proposto Fare e leggere le mammografie
analogiche 137.338 97.629 71,09% 4,44 0,24 4,50
Sviluppare una mammografia analogica 137.338 97.629 71,09% 0,30 0,13 0,30 Fare e leggere le mammografie digitali 106.559 102.625 96,31% 1,54 0,03 1,50 Fare una visita ambulatoriale (incluse
ecografie e prelievi) 53.067 36.931 69,59% 4,49 1,29 5,00
Fare una Vab 2.743 1.476 53,81% 215,24 20,39 220,00
Ambulatorio dedicato all’ecografia
(solo costo generico) 250.392 136.803 54,64% 0,50 0,05 0,50
Costo standard per i materiali di consumo di alcune attività. Questi costi sono da intendersi inclusivi dei costi generici.
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nale. Questi costi sono quindi da intendersi al netto dei costi per i mezzi di ser-vizio, per la modifica delle superfici e di altri costi di total ownership, come i costi di acquisizione e di transazione. Nella tabella 8.5 viene esposto il valore di Cot annuale per ogni bene, con l’indicazione sull’origine dell’informazione, ve-rificata tramite la disponibilità di fatture o delibere. Per le attrezzature non elen-cate non sono stati individuati costi sufficientemente affidabili da poter essere utilizzati come standard.
Anche questi costi possono essere utilmente impiegati per analisi previsionali, per Bbz e per analisi di Hta.
8.2.4 Costi delle prestazioni intermedie
Per questa categoria di costi non è stato possibile elaborare costi di riferimento in grado di offrire garanzie di qualità tali da poter essere utilizzati come stan-dard. Tuttavia, trattandosi di un gruppo di costo molto importante riteniamo opportuno discuterne brevemente anche in questa sede:
Costi delle unità mobili
Per questo tipo di costi non è stato possibile individuare un costo che si potesse definire standard in maniera metodologicamente corretta perché siamo stati in grado di effettuare un’analisi sufficientemente approfondita solo per l’Ispo di Firenze. La qualità dell’analisi effettuata e l’ampiezza del campione analizzato (oltre 30 mila casi annui) ci permettono però di fare alcune affermazioni, alle quali si attribuisce un valore puramente indicativo:
•il costo di acquisizione di un mezzo mobile adatto all’esecuzione delle mammografie dovrebbe essere contenuto entro i 200 mila euro (massimo 220 mila) + Iva, escludendo i costi dell’attrezzatura mammografica, ma includendo i costi della sua installazione
•i costi fissi (manutenzione, pulizia, bollo, assicurazione) non dovrebbero superare i 3.500 euro all’anno
•i costi variabili, correlati alla numerosità dei cambiamenti di sede del-l’unità mobile, dovrebbero essere inferiori ai 2.000 euro per ogni sposta-mento, escludendo i costi del personale Tsrm impegnato.
Per approfondimenti si rimanda alla prima parte del volume.
Utilizzando questi valori è possibile:
•stimare sia il costo iniziale, sia il costo annuale da sostenere per attivare un servizio di mammografia su unità mobile
•confrontare questo costo con un’offerta di outsourcing
•prevedere i costi cessanti nel passaggio dal mobile al fisso, al fine di valu-tare la convenienza del cambiamento (analisi di Hta). Si rammenta che i costi del veicolo, escludendo i casi in cui sia in service, vanno intesi come sunk costs e quindi non recuperabili. I veri costi annuali cessanti derivano dall’algoritmo:
CF + CV * n° spostamenti
•Questo costo va confrontato con i “costi sorgenti” delle mammografie su fisso ai quali vanno aggiunti i costi di transazione.
STANDARD MICROECONOMICI
Tabella 8.5
Tipologia di attrezzatura Cot standard annuale unitario
Costo Azienda di riferimento Mammografia analogica
Mammografo 11.594 Forlì
Caricamento automatico delle pellicole 7.300 Ispo, Firenze
Printatrice 177 Forlì
Densitometro sensitometro, fantoccio 700 Ispo, Firenze
Lampada camera oscura 7 Ispo, Firenze
Sviluppatrice e miniloader 933 Forlì
Miscelatore di liquidi per la sviluppatrice 473 Forlì
Sistema di gestione del serbatoio 100 Ispo, Firenze
Diafanoscopi a magazzino 3.300 Ispo, Firenze
Mammografia digitale
Mammografo digitale 27.919 Verona
Digitalizzatore Cr 33.719 Ispo, Firenze
Workstation digitale 4.800 Verona
Workstation mammoreport 11.700 Ispo, Firenze
Masterizzatore per bioimmagini 2.820 Verona
Monitor per bioimmagini incluso workstation Verona Riproduttore di bioimmagini (stampante laser specifica) 9.110 Potenza
Scanner digitale 500 Bussolengo
Attrezzatura per l’ambulatorio
Diafanoscopio 31 Verona
Lettino 44 Verona
Scialitica 35 Verona
Ecografo completo di sonde specifiche 8.733 Potenza
Vab
Tavolo prono Fischer 9.500 Potenza
Aspiratore vacuum 3.253 Stima
Accessorio per la stereotassi 2.000 Stima
Attrezzatura informatica
Pc 141 Verona
Monitor 52 Verona
Stampante 40 Verona
Fotocopiatrice 662 Verona
Cot annuale standard e azienda da cui è stato derivato.
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Costi dell’anatomia patologica
In questo caso abbiamo preferito ricorrere a uno standard già esistente e co-munemente applicato: il costo dell’Ntr, peraltro molto omogeneo nelle realtà studiate. L’analisi dei costi in logica Abc avrebbe richiesto un ingente impegno di risorse anche perché in alcune delle realtà esaminate i servizi di anatomia patologica erano collocati in aziende non partecipanti al progetto. Per trasfor-mare le numerosità in costi si è quindi utilizzato come moltiplicatore il valore del Ntr di ogni Regione, considerato appunto “standard” per definizione.
Costi per prestazioni richieste all’esterno della azienda
Ogni Regione possiede il suo Ntr i cui costi possono essere correttamente utilizzati come standard perché si tratta di standard regionali (vedi Ulss 22 come esempio).