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CONTABILITÀ ANALITICA

6.2 COSTO PER IL PERSONALE

Benjamin Franklin sosteneva che «il tempo è denaro». Le valorizzazioni delle attività in unità di tempo sviluppate durante l’Abm consentono di impiegare le strategie del time-driven Abc (TdAbc) per valorizzare i costi del personale, sem-plicemente convertendo i minuti necessari per ogni attività per ogni singola fi-gura professionale nei relativi costi. Secondo il TdAbc il costo per ogni fifi-gura professionale deriva dal prodotto tra minuti medi necessari per l’attività e il costo medio per minuto. Di seguito sono discussi i dettagli delle valorizzazioni relative al tempo medio per le attività e al costo medio per il personale.

6.2.1 I tempi medi per le attività

Nella tabella 6.5 sono stati riassunti i tempi medi per attività di ogni azienda, sviluppati, come esposto in precedenza, tramite la metodologia Atm del calcolo, previa analisi Fte e accurato controllo di qualità sui dati di base. I tempi vanno

Tabella 6.5

Attività Arezzo Forlì Ispo,

Firenze Potenza Bussolengo Verona Media

pesata ds* Numerosità^

Fare la mammografia di I livello di screening organizzato§

19,33 #18,28 16,94 out-sourcing

out-sourcing 20,24 18,15 1,42 145.765 Fare altre

mammografie§ 21,56 #18,28 #18,56 34,67 #19,26 25,28 19,79 5,83 94.447 Sviluppare

le mammografie analogiche

3,29 2,56 3,94 3,06 0,69 123.090

Fare un accesso

ambulatoriale 19,19 18,52 #17,81 38,54 #19,26 18,57 18,63 7,53 107.834

Fare una Vab ~45,00 56,84 79,44

out-sourcing

out-sourcing 66,49 17,50 2.743 Leggere e refertare

le mammografie (singola lettura in differita)°

3,24 ~2,00 #1,47 3,01

out-sourcing 3,58 2,49 0,88 244.289 Fare un’ecografia

nell’ambulatorio dedicato

12,75 19,09 ~15,00 16,04 3,21 5.729

Minuti medi di occupazione superfici e utilizzo attrezzature per ogni attività. I tempi includono avviamento e attività congiunte.

*Non pesata. ^Numerosità del biennio e comprende solo i casi con tempi calcolati, non i casi con tempi derivati dall’expertise. °Valore medio. Media pesata lettura mammografia analogica. 1,98 Media pesata lettura mammografia digitale 2,67. §Valori medi. Media pesata analogica. 18,06 Media pesata digitale 19,82. #Valore medio. Media pesata lettura mammografia analogica. ~Valore da expertise. ds= deviazione standard.

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intesi come complessivi per l’attività e quindi includono le attività congiunte, l’avviamento (inizializzazione e chiusura del lavoro), i tempi morti e le pause. Si tratta quindi del tempo appropriato per calcolare i costi per il personale in quanto tutto il tempo in orario di lavoro viene retribuito e quindi è corretto che tutto il tempo sia contabilizzato nel costo.

Come già detto, la strategia Atm del calcolo è la più adatta allo scopo. Questa metodologia relativizza i tempi alla risorsa scarsa. Di solito, essendo rappre-sentata dal personale, questi tempi sono anche equivalenti a quelli dell’occu-pazione degli spazi, con l’unica eccezione del tempo dei medici per le attività ambulatoriali (accessi e Vab). I medici, infatti, cominciano l’ambulatorio dopo l’inizializzazione fatta dagli infermieri, che provvedono anche a riordinare l’am-bulatorio al termine della seduta. In altre parole, i tempi dei medici non do-vrebbero comprendere l’avviamento. L’impegno dei medici può essere specificamente misurato, come nelle tabelle 2a e 2b alle pagine 163 e 164 della parte dedicata all’Ispo, oppure derivato dal tempo per l’occupazione degli spazi, sottraendo a questo un 15% (tempo medio per l’avviamento).

I tempi riportati in tabella 6.5 sono dei veri indicatori di performance di pro-cesso, espressi in unità fisico-tecniche, e come tali possono essere utilizzati per l’Abm.

6.2.2 I costi medi orari per le varie figure professionali

La rilevazione dei costi medi orari del personale ha richiesto l’impiego di stra-tegie molto disomogenee: in qualche caso esistevano report ufficiali sui costi medi regionali per le varie figure professionali (Toscana), in altri casi queste medie erano sviluppate direttamente dalle aziende sanitarie, in altri è stato ne-cessario ricorrere al controllo di gestione. In tutti i casi il costo orario risente delle voci inserite nel computo.

Per tutte le figure professionali abbiamo considerato il costo effettivo sostenuto dall’azienda sanitaria, non la busta paga del dipendente. Per questo motivo nel costo compaiono sia voci non ripetitive della busta paga (incentivi), sia oneri sociali e Irap. Nel calcolo del costo medio orario sono stati esclusi eventuali pa-gamenti di straordinari, libera professione, arretrati, e affini.

Nella tabella 6.6 riportiamo il costo orario medio delle varie figure professionali per ognuna delle aziende sanitarie analizzate. Dall’analisi della tabella emerge la differenza del prezzo ”di acquisto” di figure professionali fra loro molto omo-genee. Si tratta di variazioni minime eccetto per l’Azienda sanitaria di Forlì (i motivi di questa discrepanza non sono chiari, certamente gioca un ruolo il fatto che nel servizio di screening mammografico forlivese lavorino anche oncologi, mentre nelle altre strutture solo radiologi, che hanno un costo orario più alto come conseguenza dell’orario annuale ridotto di due settimane per il rischio radiologico)

Tuttavia, bisogna tenere presente che nello studio delle varianze relativo alle analisi dei costi, la varianza di costo comprende sempre due componenti:

la varianza di prezzo, relativa all’acquisto del bene

la varianza di efficienza, legata all’utilizzo del bene all’interno del ciclo di produzione.

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La prima esprime “l’efficienza dell’ufficio acquisti”, la seconda quella della linea produttiva, ed è quella di nostro interesse. In realtà le due varianze sono in qual-che modo collegate. Per esempio, acquistare materiali di bassa qualità a basso prezzo può avere conseguenze negative sulle lavorazioni come frequenti inter-ruzioni del ciclo di produzione. Oppure utilizzare personale a basso costo (va-rianza di prezzo favorevole) perché poco esperto, può rallentare le lavorazioni (varianza di efficienza sfavorevole). Si rimanda ai testi di analisi dei costi per una trattazione più approfondita. Discriminare queste varianze, “sterilizzando”

dove possibile la varianza di prezzo, non è mai sbagliato, specie se si vogliono utilizzare i costi come indicatori per l’Abc/M.

Da quanto esposto discende che, anche in questo caso, è necessario un proce-dimento di normalizzazione, tuttavia con motivazioni diverse rispetto a quelle relative ai Cot. Infatti, mentre per la tecnologia non erano disponibili tutti i costi, e le differenze di costo erano anche estreme, nei costi per il personale le discre-panze sono più sfumate e l’unica differenza significativa riguarda una sola azienda sanitaria, per cui la normalizzazione viene effettuata con l’unico scopo di sterilizzare la varianza di prezzo.

Per la valorizzazione delle attività abbiamo utilizzato un costo standard per fi-gura professionale derivato dalle medie del campione (costo standard utiliz-zato, tabella 6.6).

La valorizzazione economica del costo del personale per ogni singola figura pro-fessionale e per ogni attività, data dal prodotto tra il tempo medio e il costo medio per minuto di ogni figura professionale è, a questo punto, talmente ba-nale che non si ritiene neanche necessario riportarla in tabella (si può calcolare moltiplicando i minuti medi presenti nella tabella 6.5 per il costo standard pre-sente nella tabella 6.6).

Tabella 6.6 Figura

professionale Arezzo* Forlì* Ispo,

Firenze^ Potenza* Bussolengo* Verona* Media ds Costo standard utilizzato

Primario 96,68 111,75 99,06 102,50 8,10 100

Radiologo 68,01 48,83 63,28 59,09 62,41 65,87 61,25 6,80 65

Tsrm 32,86 20,17 25,72 24,23 27,63 24,63 25,87 4,21 26

Infermiere

professionale 28,32 20,43 22,80 27,30 25,37 24,84 3,24 25

Infermiere

generico 20,99 20,99 21

Oss 21,65 18,32 19,34 19,77 1,71 20

Amministrativo 17,12 20,43 17,51 17,65 18,44 18,23 1,32 18

Costo orario per le varie figure professionali e determinazione del costo standard di riferimento.

I costi del personale sono inclusivi degli oneri sociali e dell’Irap

*Costi in euro 2009 derivati dai dati dei controlli di gestione. ^Costo medio Regione Toscana nel 2005.

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