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I CRETESI DEI PAPIRI EGIZIAN

Nel documento Cretesi fuori di Creta (pagine 179-193)

Cleruchi

Preziosa fonte d’informazione, i papiri egiziani ci restituiscono diversi Cretesi stanziati in Egitto tra la fine del III e il II secolo a. C..

Una categoria specifica è quella dei cleruchi, coltivatori di un kleros e militari al servizio dello Stato. Si trattava, nel caso di Cretesi, di mercenari giunti in Egitto al servizio dei Tolemei, che poi venivano inseriti nel sistema cleruchico con l’assegnazione di un lotto. La creazione di cleruchie mercenarie, attribuita all’Evergete, aveva il fine di rendere più stabile quello che era, in un’armata, l’elemento instabile per eccellenza, e rappresentava un miglioramento nel reclutamento1. Ovviamente non era automatico

che un mercenario diventasse un cleruco: i cleruchi rappresentavano, in fondo, una classe chiusa e privilegiata, per lo più discendenti dei soldati che avevano “fondato” il regno tolemaico2.

Onhétwr Krhév ci è noto da un contratto da Themistou meris, in Arsinoite, datato al 223-

2 a. C., nel quale affitta il suo kleros a un certo Kallikraéthv }Apollwnòou Peérsh[v th%v

e\pigonh%v ?]3. Il patronimico del Cretese è seguito dalla specificazione t[w%n tou% de_nov],

che sta a indicare la sua appartenenza a un’élite di soldati, qui purtroppo non leggibile. Noto, invece, è l’ufficiale eponimo della truppa di appartenenza di }Apollwéniov

}Apollwniaéthv, klhrou%cov, definito esplicitamente taktoémisjov, mercenario, tw%n Dwrojeéou4

: egli è attestato in un papiro mutilo da Philadelphia nell’Arsinoite, datato a

1

Cfr. Lesquier 1911, pp. 46-47.

2

Nei regni di Tolemeo Soter e del Filadelfo. Sull’origine dei cleruchi egizi nel III e nel II secolo, cfr. Bagnall 1984, pp. 7-20. Sui soldati dell’epigone si tornerà più avanti (pp. 184 segg.).

3

P.Tebt. III, 815, fr. 9, col. II, l. 37; cfr. PP IV 9430; Launey 1949-50, I, p. 255; II, p. 1164; Uebel 1968, n. 529, p. 160 n. 3; PP VIII 4032a; PP X, p. 131, E1084; per il luogo di provenienza, cfr. Uebel 1968, p. 127 n. 5 e p. 133 n. 5. Nello stesso papiro, poche righe prima (ll. 28-29), nella menzione di un contratto stipulato dallo stesso Kallikrates, che affitta una parte del kleros, si legge un […]tov che difficilmente si può integrare con [Krh]toév, perché la contemporaneità dei documenti impedisce di ritenere si alluda qui al contratto di Kallikrates con Onetor. Cfr. PP IV 9624; Uebel 1968, n. 528; PP X, p. 319, E2629.

4

179

dopo il 200 o a dopo il 1765, che è una comunicazione allo scriba del villaggio di

Philadelphia da parte di }Apollwéniov e di }Artemidwéra, sacerdotessa degli dei siriaci, a proposito dell’arrivo di stranieri mercanti di olio che pernottavano nel Metroion6.

Come per molti degli }Apollwéniatai di questi documenti, non è tuttavia appurabile una provenienza da Apollonia di Creta o da un’omonima città: così per […]wniov

}Apollwniaéthv, menzionato in un elenco di misthophoroi impiegati nella cavalleria (e

non definiti esplicitamente cleruchi), che, sempre nell’Arsinoite, ricevono, nel 244-2 circa, disposizioni per il mantenimento dei cavalli loro forniti7.

Mutilo è il nome di un Krhév taktoémisjov tw%n }Ar[temidwérou ?], klh[rou%cov] a Philadelphia, attestato in un papiro del 1818. Al contrario, dal nome superstite è

riconoscibile come proveniente da Creta il soldato semplice delle (truppe) di Dionisio (tw%n

Dionusòou9

[i\]di[wé]th[v]), Sw%sov: a Takona, nell’Ossirinchite, questi affitta, nel 192-1, parte del suo kleros a Poélwn Kurhna_ov, Fòlippov […]mwnov Krhév10, Filokraéthv

Kurhna_ov e a Qeoéfilov Kalcidh%v, tutti dell’epigone11. Sw%sov fu riconosciuto cretese,

su base onomastica, da M. Launey; l’ipotesi è stata accettata, paleograficamente, da W. M. Brashear12.

Usato specificamente per designare un cleruco non indigeno, particolarmente in quelle regioni nelle quali la presenza straniera era meno marcata, il termine kaétoikov13 è

5

La data riportata nel testo può essere riferita al regno di Tolemeo Epifane o a quello del Filometore.

6

Wilcken 1927 (= P.Freib. Inv. n. 76, 7); SB IV, 7351 ll. 3-5; cfr. PP IV, 3817; Launey 1949-50, p. 1264; Uebel 1968, n. 277; PP X, pp. 19-20, E146.

7

P.Petrie II, 35a (= P.Petrie III, 54b (a)), col. III, l. 4 ([…]niov Ar[. .]twn[. . . .]hv); P.Petrie III, p. XIX ([…]dreiov }Apollwniaéthv) (= P.Lond. inv., 573 ined.); cfr. Launey 1949-50, I, p. 614; II, p. 1264; PP II 2563;

PP VIII 2563 ([…]wniov, W. Clarysse); Uebel 1968, n. 775; PP X, p. 20, E148; per la datazione e il luogo di provenienza vd. Uebel 1968, pp. 208-210. Tra i personaggi elencati c’è anche un [. . . .]tou, che, secondo la dubbia lettura di La’da potrebbe essere Cretese (…tou sarebbe, a detta dello studioso, parte del patronimico, non dell’etnico): P.Petrie III 54b, nuovo fr. 4 verso, l. 1; PP X, p. 133, E1097.

8

P.Freib., III, 38, ll. 8-10; cfr. Heichelheim 1925, p. 114; Launey 1949-50, I, p. 269; II, p. 1169; PP VIII, 4188c, 4242a; Uebel 1968, n. 284; PP X, p. 133, E1099 (con bibliografia).

9

Per Dioénusiov, cfr. PP 1884.

10

Sull’altro Cretese Fòlippov […]mwnov, Krhév th%v e\pigonh%v, si tornerà più avanti.

11

BGU VI, 1270 ll. 7, 16, 21, 22; BGU XIV, 2388, l. 7; cfr. PP 4108; Launey 1949-50, I, p. 265 (nt. 3); II, p. 1166.

12

Cfr. Launey 1949-50, I, loc. cit.; BGU XIV, loc. cit..

13

180

associato a Maérwn Kronòw(nov) Krehév (sic!) in un interessante papiro da Tebtynis, del 150: il Cretese compare, infatti, nella una lista di proprietari di terra catecica e di gh%

e\nafeimeénh sottoposti al nauébion, un’imposta, con tutte le cifre ad essi richieste14.

Alcuni dei cleruchi (o dei kaétoikoi) avevano degli incarichi specifici: già dal tempo del Filopatore (221-204) si registra, per esempio, l’estensione delle cleruchie ai militari dei corpi di polizia15. Un corpo poliziesco inserito nel sistema cleruchico fu quello dei

triakontaérouroi: poiché ritenuto prerogativa del gruppo etnico dei Macedoni16, fa

specie trovare, come testimone in un contratto di prestito, un [. . .]taur[ov] Krhév

triakont[aérourov]; il documento è registrato in un papiro proveniente da una

provincia sconosciuta dell’Egitto, e datato al 215-4 a. C.17. La raccolta di Uebel ha

mostrato come la carica di triakontarouros fosse diffusa nell’Arsinoite, nell’Ossirinchite e nell’Herakleopolite18: la menzione di [. . .]taur[ov] (secondo La’da parte del nome

piuttosto che del patronimico), benché di provenienza incerta, potrebbe essere indizio, secondo W. Shäfer19, di diverse proporzioni, nella distribuzione “etnica” degli

incarichi, constatabili nei paesi meno conosciuti d’Egitto.

Un documento più antico, datato tra il 259 e il 245 o 244, e di cui è sconosciuto il luogo preciso di rinvenimento, registra arrivi e partenze, da stazioni intermedie, di lettere e altri documenti, e\pistolaò e kulistoò, forse differenti per il formato più che per il contenuto, inviati a/dal re o ai/dai suoi alti ufficiali20. Uno dei destinatari di un

kulistoév, citato due volte, è }Antòocov Krhév21

, una sorta di impiegato del servizio postale dunque, che secondo Launey poteva ben essere un cleruco22.

14

Klass 1948, pp. 104-110; Hombert 1950; SB VI 9370 (col. II, l. 4). Klass rilevava, tuttavia, come la lettura

Kreéhv fosse incerta: cfr. Klass 1948, p. 104.

15 Cfr. Lesquier 1911, pp. 50-51. 16 Cfr. Uebel 1968, pp. 380 segg.. 17 P.Köln. V, 218, ll. 17-18; cfr. PP X, p. 133, E1096. 18

Cfr. Uebel 1968, pp. 38 segg., 66 (nt. 5), 360 segg. (tabella IIa).

19

Cfr. P.Köln, loc. cit..

20

P.Hib. I, n. 110 verso, coll. II (=Mitteis-Wilcken 1963, 435) e col. III.

21

P.Hib. I, n. 110 verso, col. II, l. 58, col. III, l. 104; cfr. Heichelheim 1925, p. 92; Launey 1949-50, I, pp. 250- 251; II, p. 1159; PP X, p. 129, E1061.

22

181

Misthophoroi e soldati in servizio attivo

Non tutti i misthophoroi, tuttavia, si è detto, diventavano cleruchi; vi erano, infatti, coloro che rimanevano in servizio attivo, come Noumhéniov Krhév, soldato della guarnigione di Elefantina, che compare come testimone nel testamento di due

Thmnòtai, registrato in un papiro del 285-423. Gli altri cinque maérturev sono soldati

della stessa guarnigione24, che ritornano anche in altri contratti.

Sempre testimone, ma in un contratto di prestito in grano (tra un Egizio e un Macedone dell’epigone), registrato in un papiro da Socnopaiou Nesos, nell’Arsinoite, ci è noto, più di un secolo dopo, nel 173 a. C., Swsikraéthv Krhév25. Questi, con gli altri testimoni dell’accordo – un Trace e quattro Macedoni – faceva parte dei mercenari militari a guardia di Socnopaios (tw%n e\n th%i Sonkopaòou Nhéswi frourouéntwn kaì

misjo(foérwn)26.

Sia nel caso di Elefantina che in quello di Socnopaios, si trattava di sedi di guarnigioni stabili, nelle quali la dimensione militare veniva, per così dire, a “sovrapporsi” a quella civile: i documenti appena esaminati hanno come protagonisti dei soldati stranieri, che stipulano contratti, lasciano testamenti, chiamando come testimoni i loro stessi compagni di professione.

Pienamente immersa nella vita di una comunità egizia ci appare, invece, la vicenda di

Dhmhétriov Swésou Krhév, tw%n proéteron Eu\mhélou27 taktoémisjov, mercenario dell’ex-

reggimento di Eumelo28, militare a Memphis negli anni sessanta del II secolo a. C.29. Egli

23

P.Eleph., 2, l. 18 = Mitteis-Wilcken 1963, II, 311, l. 18; cfr. Heichelheim 1925, pp. 59 (nt. 1), 92; Launey 1949-50, I, p. 250; II, p. 1164; Spyridakis 1981, n. 92; PP X, p. 131, E1083.

24

Ci sono due Temnitai, un Maronita, un Arkas e un Coio.

25

P.Amh. II, 43, ll. 16-17; cfr. PP II 3719; Launey 1949-50, I, p. 270; II, p. 1166; Spyridakis 1981, n. 115; PP X, p. 132, E1091. 26 Ll. 16-17: misjo(forouéntwn), ed.. 27 Per Eu"mhlov, cfr. PP 1906. 28

Cfr. UPZ I, 25, ll. 17-18; 26, l. 11; 27, ll. 3-4. Per questa caratterizzazione militare, cfr. Lesquier 1911, pp. 78, 338.

29

Su Dhmhétriov, cfr. Lesquier 1911, p. 348; Heichelheim 1925, pp. 58 (nt. 6), 59 (nt. 1), 92; PP II, 3872; Launey 1949-50, I, p. 270; II, p. 1160; Spyridakis 1981, n. 36; PP X, p. 129-130, E1068.

182

ci è noto da diversi papiri, come amico (sunhjh%v30) di un personaggio molto conosciuto di Memphis, Ptolema_ov Glaukòa Makedwèn th%v e\pigonh%v, e\gkaétoikov nel Serapeo. Sono gli avvenimenti della vita di Ptolema_ov, e, più nello specifico, il suo ruolo di prostaéthv delle due “gemelle”31 sacerdotesse del Serapeo, che vedono

coinvolto il Cretese. Le due donne egizie, infatti, indirizzarono una serie di e\nteuéxeiv (denunce)32 alla coppia reale contro i soprusi subiti dalla madre, che aveva sottratto loro l’eredità, e i furti del fratellastro che, nominato loro rappresentante, aveva rubato l’olio da esse versato come imposta, fuggendo poi dalla donna. Ptolema_ov, preso a cuore il destino delle giovani, raccomandò loro Demetrio come procuratore. Dal momento in cui il Cretese assunse ufficialmente l’incarico33, tutta una serie di

documenti ci racconta dello scrupoloso e onesto lavoro da lui svolto: impegnato a farsi consegnare l’olio, ricavato dell’attività delle donne e loro imposta, dopo la misurazione effettuata dall’apposito ufficio34, egli rilascia una ricevuta come loro procuratore35, e

infine lo consegna all’amico Ptolema_ov36.

Non solo: la fiducia che Tolemeo nutriva in Demetrio lo aveva spinto, poco dopo averlo suggerito alle sue protette come loro rappresentante, a sceglierlo come proprio difensore in un’udienza richiesta al re. A informarci dell’ulteriore incarico del Cretese, svolto parallelamente a quello di procuratore delle « gemelle », è una e"nteuxiv del Macedone: egli vi denuncia l’irruzione, nella sua abitazione nell’Astiarteion, del

30

Cfr. UPZ I, 20, col. II, ll. 31-32.

31

I loro nomi erano Qauh%v e Taou%v, ma dòdumai sono definite nei documenti che le riguardano, e secondo U. Wilcken non c’è ragione di dubitare che lo fossero davvero. Cfr. UPZ I, p. 177.

32

I documenti che riguardano le vicende delle due sacerdotesse sono raccolti in UPZ I, 17-58.

33

UPZ I 20, col. II, l. 32, del 163: è la prima e"nteuxiv delle gemelle a Tolemeo e alla moglie; Demetrio viene proposto al re per l’incarico dalle sue assistite.

34

UPZ I 26 (l. 11), UPZ I 25 (ll. 17-18), UPZ I 27, col. I (ll. 3-4), tutti documenti che si susseguono nei mesi del 162.

35

UPZ I 29, ll. 1-2.

36

UPZ I 31 , ll. 2-3, del 28 dic. 162: è la ricevuta rilasciata a Demetrio da Tolemeo, che ha ricevuto da lui l’olio. Si tratta dello stesso Tolemeo prostates delle gemelle, nonostante un errore del copista lo definisca figlio di Tolemeo e non di Glaukias.

183

rappresentante dei gran sacerdoti e dei suoi « scagnozzi », e gli attentati da essi compiuti, in casa sua come nell’adyton della dea37.

Dalle “risse” del Serapeo di Memphis alle sollevazioni della Tebaide tra la fine del III e l’inizio del II secolo: a seguito di un grosso tumulto della popolazione locale, scoppiato nella regione sotto Tolemeo IV e cessato sotto Tolemeo V, l’Epifane, nel 198, aveva emanato un prostagma, secondo il quale chi avesse comprato un indigeno fatto schiavo nel corso di una rivolta, avrebbe dovuto annunciarlo al praktor38. E’ una di queste

procedure legali a consegnarci un Krhév u|phreéthv jwrakitw%n e\pileéktwn (assistente dei

soldati corazzati scelti): si tratta di }Apol[l]wéniov Krhév, tw%n }Anjemòdou, appartenente a un’unità militare di élite, “quelli di Anthemidos“, e menzionato in un papiro del 7 gennaio 197, da luogo sconosciuto, nel quale avviene la registrazione dell’acquisto di una schiava indigena, asservita durante la suddetta rivolta avvenuta in Tebaide39. La

schiava, di 18 anni, viene acquistata, al prezzo di 500 dracme, da una donna,

Qaubaéstiv Swkraétou, dal nome egiziano, definita siriaca (Suéra), ma il cui

patronimico è nome strettamente greco. Garante (kuériov) della donna nella compravendita è il Cretese, probabilmente marito della stessa, dato che generalmente, come kuérioi, erano impiegati padri, fratelli o mariti40.

Cretesi dell’epigone

Una categoria specifica di « coloni », se così possono essere definiti, è quella degli stranieri th%v e\pigonh%v, ovvero di coloro che erano nati in Egitto da soldati non egiziani stabilitisi lì. Non si trattava di un reggimento attivo, ma di uno stato civile, anche se probabilmente, in gioventù, essi ricevevano una formazione militare, presso i cosiddetti Epigonoi, paragonabile all’efebia. Non tutti erano, ovviamente, cleruchi o

37

UPZ I 6 (ll. 35-36), datato a dopo il 19/10/163.

38

Si trattava del praéktwr xenikw%n: su questa figura, cfr. Preaux 1955.

39

Koenen 1984, col. I, l. 11; Scholl 1990, I, pp. 57-62, n. 9; SB XX, 14659; cfr. PP X, p. 129, E1062.

40

Lo stesso avveniva nei contratti registrati nei rendiconti santuariali: vd., per esempio, a p. 222, {Hraéi=ppov

{Hrai^ppou }Eleujerna_ov garante in un contratto di affitto per una tale }Aròstion, probabilmente anche lei

184

soldati: il kleros, infatti pur essendo di fatto ereditabile, non poteva essere suddiviso tra più figli; era lo Stato, in quanto proprietario legale del lotto, a scegliere chi di loro ne prendesse possesso. Gli altri costituivano una riserva di reclutamento per l’armata regolare: dopo la loro formazione militare, essi vivevano tra i cleruchi come civili41.

Poco precisabile è la condizione di }Aleéxandrov }Wròwnov, Krhév th%v e\pigonh%v, testimone, nel 173 a. C., in un contratto matrimoniale da Krokodilopolis42, in Arsinoite,

oppure, in tempi più antichi, quella di {Hgeé[mwn ...]òmou, Kr[hè]v th%v e\pigonh%v, garante per un certo Timoklh%v tou% Sòmou Qraikoév in un contratto di garanzia per una causa per debiti, registrato in un papiro da Mouchinaryo, nell' Ossirinchite, del 26443.

Un altro Krhév è testimone, di nuovo a Krokodilopolis, nel testamento di un Lòbuv th%v

e\pigonh%v, registrato, insieme con altri due testamenti, in un papiro del 238-7 a. C.44. In

quest’ultimo caso, a causa delle lacune che precedono e seguono l’etnico, non è possibile, in realtà, leggere il nome del personaggio, né appurare se si trattasse di un membro dell’armata o dell’epigone45.

Ancora nell’Arsinoite, a Themistou meris, Dwròwn Qhérwnov e Ptolema_ov Dwròwnov, entrambi dell’epigone, acquistano, nel 223-2, i prodotti di tutti gli alberi da frutto e di tutta

la vigna del giardino intorno al villaggio di Arsinoe da un cleruco, a condizione di pagare il dovuto al Tesoro46. In un altro passo dello stesso papiro47, compare il solo Ptolema_ov

come garante di un contratto per un pagamento, non meglio noto a causa di una lacuna. La loro posizione di cleruchi sembra acclarata, ma rimane incerto il rapporto di

41

Cfr. Lesquier 1911, pp. 52-65.

42

P.Giss., I, n. 2, col. II, ll. 12-14 = CPS n. 55; cfr. Launey 1949-50, I, p. 619 (add. 270); II, p. 1158; Uebel 1968, n. 354; PP X, p. 133, E1103.

43

P.Hib. I, n. 92, ll. 10-11 = Mitteis-Wilcken 1963, II, 23; cfr. Lesquier 1911, p. 322; Heichelheim 1925, pp. 58 (nt. 3), 92; Launey 1949-50, I, pp. 249-250; II, p. 1162; PP X, p. 134, E1105.

44

P.Petrie², I, pp. 57-82, n. 1, col II, l. 66 (pp. 61, 77); cfr. Uebel 1968, n. 871 (870?), e p. 224, n. 3; PP X, p. 133, E1098.

45

L’integrazione [th%v e\pigonh%v] dopo l’etnico è dubbia nelle varie edizioni.

46

P.Tebt. III, 815, fr. 5, ll. 37-39: karpoì tw%n a\krodruéwn paén<twn>/kaì th%v a\mpeélou paéshv th%v tou%

paradeòsou o"ntov però kwé(mhn) }Arsinoéhn. Per il luogo di provenienza, cfr. Uebel 1968, pp. 127 (n. 5), 133

(n. 5). Per Dwròwn, cfr. Heichelheim 1936-37, p. 58 (s. v. Korònjiov); PP IV 9733; Launey 1949-50, II, p. 1160; Uebel 1968, n. 369; Spyridakis 1981, n. 42; PP X, pp. 133-34, E1104. Per Ptolema_ov, cfr. Heichelheim 1936- 37, p. 58 (s. v. Korònjiov); PP IV 9934; Launey 1949-50, II, p. 1165; Uebel 1968, n. 370; PP X, p. 134, E1106.

47

185

parentela che li lega: M. Launey48, infatti, notava che, poiché entrambi sono detti

Krh%tev th%v e\pigonh%v nello stesso testo, saranno stati cugini piuttosto che padre e figlio,

dunque figli di due fratelli, Dwròwn e Qhérwn. Quanto alla loro origine cretese, messa in dubbio da Heichelhem, che riteneva incerto l'etnico Krhév ed era incline a credere fossero Corinzi, sembra ormai pacifica.

Chi non disponeva di terra cleruchica, poteva prenderne un lotto in affitto da un cleruco: è il caso di Swsòav Swésou, Krhèv - - th%v e\pigonh%v, e di {Hraékleitov Qoònou,

}Apollwniaéthv th%v e\pigonh%v, locatari a Lisimachide, in Arsinoite, dei due terzi del kleros di Swsòbiov Makedwén. I tre sono autori, nel 198, di un reclamo all’ufficiale egizio, il cui contenuto non è noto a causa di una lacuna nel papiro che lo registra49. Se si è

sicuri dell’origine cretese di Swsòav, il cui padre Sw%sov secondo M. Launey aveva fatto carriera sotto Tolemeo Filadelfo50, è dubbio, per {Hraékleitov Qoònou }Apollwniaéthv

th%v e\pigonh%v51, che si tratti di Apollonia di Creta, visto che il personaggio che lo

precede è definito con l’etnico generico Krhév.

Uno dei pochi Krh%tev th%v e\pigon[h%v] attestati fuori dell’Arsinoite è Fòlippov [...]mwnov, affittuario in un contratto di locazione registrato in un papiro dall’Ossirinchite, da Takona, del 192-152: Fòlippov prende in affitto, in qualità di meétocov insieme con due

Cirenei e un Calcidese, una parte di gh% a\napepaumeénh e di [a\]g[ewrgh]toèv gh%, facente parte del kleros del sopra citato53 Sw%sov [...] tw%n Dionusòou i\diwéthv. Il ritrovamento di

48

Launey 1949-50, I, p. 255, nt. 2.

49

P.Petrie, II, n. 38a, ll. 2-5 (= P.Petrie, III, n. 34b); cfr. Lesquier 1911, p. 322; Heichelheim 1925, pp. 58 (nt. 2). Per la datazione al 198, piuttosto che al 240-39 o 216-5 (come avevano stabilito i primi editori), cfr. BL IX, 208.

50

Cfr. Launey 1949-50, I, p. 251; su Swsòav, cfr. anche PP II 4106; PP IV 9964; II, p. 1166; Uebel 1968, n. 417;

PP VIII 4106; Spyridakis 1981, n. 117 (s. v. Sosos²); PP X, p. 134, E1107.

51

Per {Hraékleitov, cfr. Launey 1949-50, p. 1264; PP II 3950; PP IV 9761; Uebel 1968, p. 139, n. 418; PP VIII 3950; PP X, p. 20, E149.

52

BGU VI, 1270, ll. 8-10; BGU XIV, 2388, ll. 8-10; cfr. Heichelheim 1925, pp. 58 (nt. 3), 92; PP IV 10057; Launey 1949-50, I, p. 265; II, p. 1169; Uebel 1968, n. 1407 (tutti s. v. […]mwnov Krhév); PP X, p. 134, E1108.

53

186

un frammento successivo54 ha consentito di integrare il nome del personaggio, del

quale, nella sezione prima pubblicata, era leggibile sono una parte di patronimico55.

Famiglie di immigrati e matrimoni “misti”: Esthladas, Dryton e una famiglia egittizzata

Purtroppo, dalla documentazione riguardante la maggior parte di questi personaggi è difficile carpire forme e modi di vita, e valutare le possibilità di un’integrazione con l’ambiente circostante. Movimentata dovette essere la vita di Filwteéra Fòlwnov

Krh%ssa, protagonista di un contratto matrimoniale, con }Akeésandrov Nikaénorov Makedwén, registrato in un papiro rinvenuto negli scavi di Elefantina, datato al 247-6 a.

C.56. Il testo è mutilo e non chiaro, perché si accenna alla possibilità di una

riconciliazione con un tale Peérwn57, per la quale }Akeésandrov otterrebbe un “rimborso”58; che lei sposi quest’ultimo risulta comunque evidente dalla l. 9 (e"xein se

guna_ka). Secondo il primo editore Schubart, si tratta del secondo matrimonio della

donna, che in precedenza aveva sposato Peron, oppure di un secondo matrimonio con Akesandros, a seguito dell’interruzione del primo, provocata dall’intervento di Peron. Al di là dell’interesse che il documento suscita, esso non è esplicativo della vita familiare degli “immigrati” in Egitto, essendo, d’altra parte, il matrimonio contratto tra due stranieri immigrati.

54

BGU XIV, 2388.

55

[…]mwnov; cfr. BGU VI 1270, loc. cit..

56

Schubart 1918, p. 468; BGU VI, 1463, 1, 8; cfr. Heichelheim 1925, pp. 59 (nt. 1), 92; Mélèze-Modrzejewski 1984, p. 360; PP X, p. 134, E1111.

57

L. 3: katalagw% Peérwni.

58

187

Uno spiraglio ci è aperto dal dossier riguardante }Esjlaédav (o }Esjlaédhv)59, figlio

dell’ipparco Druétwn, del quale si è già parlato nella sezione riguardante gli ufficiali lagidi60, e della sua prima moglie Sarapia%v. Definito, come il padre, sia Krhév, tw%n

d[iadoécwn Krhtw%n]61

, che Ptolemaieuév62, avendo anch’egli ottenuto la cittadinanza di Tolemaide, fu, come quello, un soldato: nato nel 158, nel 130 prese parte a una guerra civile nelle vicinanze di Hermonthis, della quale informava i genitori, già separati, in una lettera loro indirizzata, intesa a rassicurarli63. Non pare, tuttavia, che fosse un

ufficiale: in un documento del 123 egli è detto taktoémisjov64, ma il termine, troppo

vago, non aiuta a precisare la sua condizione; altrove è definito militare delle dunaémeiv di Paôs65 o tou% e\pitaégmatov66. Secondo Lesquier67, Esthladas, al pari del padre, non fu

un cleruco; può essere che egli facesse parte della stessa armata di Druétwn, distinta dal

59

Su }Esjlaédav, cfr. Heichelheim 1925, p. 92; PP II 2895; PP IV 12236; PP VIII (add.) 2895; Launey 1949-50, II, pp. 683, 773, 1161; Mooren 1975, n. 0224; PP X, p. 130, E1069 (s. v. Krhév); p. 360, E526 o E1069 (s. v.

Ptolemaieuév). Vd. anche la bibliografia generale relativa al padre Druétwn, pp. 136-137, nt. 70. Ecco un

elenco dei papiri che lo attestano:

Da Pathyris, intorno al 148: P.Grenf. I 12, ll. 18-19.

Da Pathyris?, dopo il 147-46: P.Bad. II 5, l. 3 (= P.Dryton 46, l. 1 = CPS 56).

Da Hermônthis, del 131-30: P.Dryton 36, l. 1 (Archiv., 2, 1903, pp. 517-518, n. 2) = Mitteis-Wilcken 1963, 10 = Sel. Pap. I 101.

126: P.Grenf. I 21 = Mitteis-Wilcken 1963, 302, ll. 4, 9, 10, 11, 14, 15, 16. 126: P.Grenf. I 44 I, ll. 4, 5 (cfr. BL).

Da Pathyris, del 23 marzo 123: SB XVIII, 13168, l. 27.

Pathyris?, fine II secolo (dopo il 140, PP X): P.Bad. II 6, l. 1 (= P.Dryton 22). 103: P.Grenf. II 26, l. 13.

in data sconosciuta: P.Ryl. II, 67; P.Lond., III, p. 22.

60 Vd. pp. 136-138. 61 P.Bad. II 6, l. 1. 62 SB XVIII, 13168, l. 27. 63 Mitteis-Wilcken 1963, 10. 64 SB XVIII, 13168, l. 31. 65

P.Dryton 36, l. 9. Per Paôs, cfr. PP I, 197.

66

P.Bad. II, 5, l. 3.

67

188

sistema della cleruchia68, benché non sembri aver ricoperto alcuna intendenza nella sua

attività militare, visto che per testamento il padre gli lasciò le sue armi e il cavallo69.

Da Druétwn, egli ereditò delle proprietà da dividere con le cinque sorellastre, nate dal secondo matrimonio del padre, }Apollwnòa, }Apollwnòa la giovane, }Aristwé,

}Afrodisòa e Nikaérion70

. Proprio i tre testamenti di Druétwn consentono di far luce sulla vita di questa famiglia, caso particolare di egittizzazione di Greci nella chora egizia.

Il primo71, deposto nell’Archeion di Diospolis Mikra, è del 176, e fu redatto in occasione

Nel documento Cretesi fuori di Creta (pagine 179-193)