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LISTE DI PROSSENI

Nel documento Cretesi fuori di Creta (pagine 91-98)

La prossenia, spesso congiunta ad altri onori, come la cittadinanza, poteva essere concessa, si è visto, collettivamente. Una lista da Tenos è stata altrove esaminata, perché connessa con decreti di asylia concessi dai Cretesi all’isola1.

Ma diversi personaggi sono ancora attestati fuori da Creta da questo tipo di documenti. E’ difficile specificare la loro condizione e le benemerenze che li resero meritevoli delle concessioni che ottennero: non sempre riconoscibili come soldati, essi sono trattati in questa sede, e distinti dai combattenti di liste che saranno trattate più avanti2.

Una lunga iscrizione da Cletor presenta, su più colonne, beneficiari di prossenia3,

seguiti da decreti per singoli personaggi: nell’elenco più nomi sono preceduti da etnici comuni, il che è abbastanza tipico di questo genere di liste. I Cretesi sono suddivisi in due sezioni, entrambe precedute dall’etnico Krh%tev4, e i loro nomi sono scarsamente leggibili a causa delle lacune: nella prima sezione5 [S]uélicov }Andronòkou6, [T]imaénwr

Damas[…], [Ti]meéav Damosjeéneov, [}An]droétimov[…], […]new[…]; nella seconda7

L[aé]d[am]ov8 Qras[…], St[i]l[p]a%v9 S[w]sine[…], K[oòra]nov M[.]oni[…]e, Sito[…],

[K]aéllwn Xeno[…], Lukanòav10 […],[…]nhv[…].

I prosseni delle altre sezioni sono prevalentemente Peloponnesiaci di Messene, Tegea, Elide, Mantinea; ma non mancano personaggi di regioni più lontane, come Taranto o Ambracia, Atene e Nicomedia (gli ultimi protagonisti di due dei decreti singoli posti alla fine). Se il primo editore A. Milchhöfer aveva datato l’iscrizione al periodo

1 Vd. p. 76. 2 Vd. pp. 97-123. 3 Milchhöfer 1881b, pp. 303-304; SGDI 1189; IG V (2) 368. 4 Alle linee 31 e 62. 5 Ll. 32-36. 6

Il nome [S]uélicov, lo stesso di Suélicov Deinòa, neocittadino di Mileto, è stato proposto da Masson 1965, p. 169.

7

Ll. 63-69.

8

Il nome integrato è L[aé]d[ik]ov in LGPN.

9St[i]l[p]a%v è lettura di Fraser e Matthews in LGPN; gli altri editori leggevano Stòlpav. 10

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anteriore al 281-80, anno di formazione della Lega Achea11, essa oggi viene

generalmente collocata alla metà del III secolo12. Rimane sconosciuto, tuttavia, l’evento

che fu alla base delle concessioni: si potrebbe pensare a qualche contrasto con Sparta, nel quale questi personaggi erano intervenuti come mediatori (non per forza in qualità di soldati).

Più facilmente collocabili sono due cataloghi di prosseni da Termo, anch’essi risalenti al III secolo, se non altro per gli agganci che offrono con la storia di Creta e delle città cretesi. Nei cataloghi, infatti, i beneficiari della prossenia sono qualificati dall’etnico delle città, e ciò consente una serie di considerazioni, benché gli eventi alla base delle onoranze rimangano ignoti. Soprattutto, essi confermano quelle strette relazioni tra Etoli e Cretesi, già profilatesi con la collaborazione nel corso della guerra demetriaca, che vide coinvolti, con gli Etoli, anche Cnossii e Polyrrhenii13. Questi rapporti si

snodano intorno all’asse Cnosso-Etolia: protagoniste di un’alleanza, in virtù della quale gli Etoli inviano aiuti a Cnosso nella guerra di Litto, le due città danno luogo a un sodalizio che prosegue nella Guerra Cretese14. Passando all’esame dei personaggi

beneficiari di prossenia nei due cataloghi, si vedrà come questo quadro ne risulti confermato, e vi siano aporie solo apparenti.

Prw%nax Prwénaktov, Krhèv e\x }Eleuj[eér]nav, è l’unico Cretese nella prima delle due

liste in esame, databile al 262 a. C. circa15: la sua presenza documenta precoci rapporti

della sua città con gli Etoli, poi rinnovati alla fine del secolo, alla vigilia della guerra di Litto, come si desume dalla presenza, nel secondo catalogo, di un altro }Eleujerna_ov,

Sw%sov }Agenoémou, prosseno nel 223-216.

11 Cfr. Polibio 2, 41, 11; Urban 1979, pp. 5-7. 12 Così in LGPN I, passim. 13

Uno di questi fu , forse, la scorreria ad Atene nel corso della guerra demetriaca, documentata dal decreto per Eumarida di Cidonia: vd. pp. 37-43.

14

Vd. pp. 41 (nt. 23); 47-48.

15

IG IX (1)² 17, A ll. 87-88; cfr. IC II, XII, p. 143; Weinreich 1918, p. 436; Brulé 1978, p. 21, nt. 3; Habicht 1982, pp. 382-383 (SEG 32, 559). Da notare che, a fianco al nome del personaggio, è un monogramma, un K e un

R in legatura, allusivo dell’origine cretese del personaggio; ed è lo stesso che compare in un decreto di

prossenia da Stratos, e ha permesso di riconoscere come Cretese di Festo Pedieuèv {Ippokl[eéouv]: vd. p. 70, nt. 72.

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Questa seconda lista raccoglie decreti emessi in più anni: nel 223-2 siamo nel periodo immediatamente anteriore alla guerra di Litto (221-219), nella quale Eleutherna è di parte pro-cnossia, dunque pro-etolica (e pro-rodia), prima di defezionare nel 220, dopo l’invio di aiuti alla parte littia da parte di Filippo V e degli Achei17. Anzi, è probabile

che in questo momento Creta fosse unita nel koinon sotto la guida di Cnosso, a cui alluderebbe il doppio etnico Krhèv }Eleujerna_ov18. M. Guarducci19, a proposito del

prosseno, notava la vicinanza topografica di Eleutherna ad Axos, città che pure interagì strettamente con gli Etoli, stipulando con essi un trattato di isopoliteia alla fine del III secolo o all’inizio del II20, che secondo Klaffenbach rinnovava un accordo antecedente;

e forse due Axioi ricoprirono, in Etolia, delle magistrature, se un [...]madh%v #ax(ò)ou, era, nella prima metà del III secolo, uno dei quattro boulaércontev di un decreto di prossenia da Termo21, e un ’A[ntocov] }Oaéxiov, era, nella prima parte del II secolo a. C.,

pretore in un contratto di manomissione da Phistyum22.

17

La defezione di Eleutherna avviene dopo l’episodio che vede i Rodii, giunti a Creta, uccidere un cittadino eleuthernaio per compiacere i Cnossii; allora la città dichiara guerra a Rodi; vd. Evergeti p. 48, nt. 52.

18

Vd. pp. 41-42 (ntt. 21, 24). Sull’uso del doppio etnico, vd. pp. 145, 163.

19

Cfr. IC II, XII, p. 143.

20

IG IX (I)² (I) 193; IC II 18 A; cfr. Launey 1949-50, I, p. 258. Secondo Klaffenbach e Launey, il trattato fu stipulato nel momento in cui gli Etoli intervenivano con aiuti a Cnosso. In realtà la posizione di Axos non è ben nota in questa fase; certo, più avanti, essa è tradizionalmente considerata di parte pro-macedone e anti-cnossia, comparendo anche tra le città visitate da Perdicca con i legati di Teos (vd. avanti, p. 94, nt. 33). Dunque è forse più verosimile l’ipotesi di M. Guarducci, che l’isopoliteia potesse riferirsi all’inizio del II secolo, il che farebbe arguire che gli Axii, come altre città, si erano del tutto staccati da Filippo e si erano avvicinati alle parti romane (vd. pp. 53 segg.).

21

La sua provenienza cretese non è certa a causa del dubbio che, in questo come in altri documenti etolici, non si tratti di Axos città cretese, ma di una borgata sita sul territorio della Lega Etolica; cfr. Flacèliere 1929, pp. 33, nt. 1. Per il decreto di prossenia: IG IX (I)² (I) 6; cfr. IC II p. 45; Benecke 1934, p. 24; Flacelière 1937, p. 258, n. 4; Brulé 1978 p. 21 nt. 2.

22

Il nome ’A[ntocov] era integrato da Klaffenbach perché compare in un’altra manomissione, da Delfi, sempre associato a un }Axiov, Xenoòtav }Antoécou. Tuttavia, anche in questo caso, R. Flacèliere epsrimeva il dubbio si trattasse di Axos borgata etolica (vd. nt. precedente). Per il contratto, cfr. IG IX (I)² I, 99; cfr. anche IC II, 145; SGDI 1951; Spyridakis 1981, n. 12. Un altro documento è registrato in IC II, V, p. 46, FD III, 4. 1,2, 240: si tratta di una dedica della città degli Axioi ([poéliv tw%n }Oa?]xioi) all’etolo Laédikov figlio di

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Passando all’esame degli altri beneficiari di questo secondo catalogo, incontriamo un gortinio, Meénaicmov Ge[…o]u, prosseno e cittadino nel 214-21323, e una famiglia di

Polyrrhenii, [K]lewédorov Kleodaémou con i figli Fòlwn e Filoédamov, prosseni e cittadini alla fine del secolo, forse nel 21024. Se la presenza di un Eleuthernaio si

spiegava con l’aderenza di Eleutherna al partito cnossio prima della defezione del 220, fa specie trovare, come prosseni degli Etolici, i membri di due città, Gortina e Polyrrhenia, che nella Guerra cretese saranno da ascrivere, la prima con certezza, la seconda con grande probabilità, al campo pro-macedone e anti-cnossio (dunque anti- etolico)25. Ma siamo nella fase immediatamente anteriore allo scoppio della guerra

(206), coincidente con una temporanea pacificazione dell’isola, con la ricostituzione del

koinon sotto la prostasòa di Filippo e la guida di Gortina (dal 217 al 208-7)26: forse i

prosseni neocittadini di Termo testimoniano dei tentativi delle rispettive città, Gortina e Polyrrhenia, di allacciare rapporti con gli Etoli, contro i quali avevano combattuto nella Guerra di Litto27. Si tratterebbe di tentativi non andati a buon fine, se, solo pochi

anni dopo, troviamo le due città ancora nello schieramento avverso a quello etolico. Più o meno contemporaneo ai decreti etolici è un catalogo mutilo di prosseni cretesi e rodii, aggiunto al decreto, proveniente da Ios e databile genericamente alla fine del III secolo a. C.28. I Cretesi sono riconosciuti come Cidoniati da un etnico comune,

Kudwnia%tai29; tre sono i nomi ai quali esso sembra riferirsi. Oltre al nome che

immediatamente precede l’etnico, […Kl]eosjeénou, c’è, nella riga precedente, un […]dwrov Kleudòkou: essendo le linee leggibili solo nella parte finale, non è detto che non vi fosse un altro etnico, nella sezione lacunosa, riferito a […]dwrov; tuttavia il

23

Di Meénaicmov è giunto solo il decreto di prossenia, essendo mutila la parte contenente quello di cittadinanza. Cfr. IG IX (I)² (I) 31, B s, ll. 161-162; cfr. anche IC IV, p. 21; Brulé 1978, p. 21, nt. 5.

24

IG IX (I)² (I) 31, A k, ll. 86-87; A l, ll. 97-98; cfr. IC II, XXIII, p. 239; Brulé 1978, p. 21, nt. 4; Gondicas 1988, n. 33 (SEG 38, 893 ; BE 1989, 414).

25

Sulla posizione discussa di Polyrrhenia, vd. Evergeti pp. 50-51.

26

Sulla rinascita del koinon sotto la prostasia di Filippo, da vedere come un tentativo di rianimarlo nella forma di una symmachia, vd. p. 48, nt. 54.

27

Polyrrhenia aveva aderito allo schieramento anti-cnossio, insieme con Lappa, solo in un secondo momento della Guerra di Litto, forse tramite Filopemene: vd. p. 47 (nt. 49).

28

IG XII Suppl. p. 97, n. 170.

29

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personaggio che lo precede nella riga soprastante, […]louv {Uperbaéllontov, ha un patronimico schiettamente cretese, diffuso nella Creta occidentale (non a Cidonia, ma a Elyros, a Polyrrhenia, a Lappa30).

La presenza di prosseni rodii a Ios è, in qualche modo, “giustificata” dal trattato che essi avevano stipulato con i cittadini dell’isola cicladica31. Il fatto che, con essi, fossero

nominati prosseni dei Cidoniati, ci riporterebbe al periodo nel quale la città cretese, insieme con Aptera ed Eleutherna, era alleata di Cnosso, Rodii ed Etoli nella guerra di Litto, prima di defezionare, con le due città, nel 220, dopo l’intervento delle truppe macedoni32. Un'alternativa sarebbe nel suddetto periodo di pacificazione dell’isola,

posteriore alla Guerra di Litto, ma anteriore alla Guerra Cretese, nella quale la città, pur essendo tra quelle che non ospitano il legato di Filippo nei decreti di asylia per Teos33, non sembra essere stata di parte rodia. Questo, dunque, rappresenterebbe un

tentativo di avvicinamento “al nemico”, pari a quello effettuato da Gortina e Polyrrhenia con gli Etolici.

In un’altra isola dell’Egeo, Tera, sul finire del II secolo a. C., troviamo Cretesi prosseni ed evergeti, riconducibili a due cataloghi. Essi rientrano in una serie di prossenie ed evergesie concesse in questo periodo, non solo a Cretesi, dall’isola34. Le relazioni con

Creta, già assicurate in precedenza con le città cretesi in stretto rapporto con i Tolemei35

dall’occupazione tolemaica di Tera, proseguirono evidentemente nei decenni successivi alla fine di quella, avvenuta nel 14536. Anzi, esse vedono protagoniste città cretesi che,

come Cnosso37, non erano in tradizionali rapporti con i Lagidi: nel primo catalogo

considerato, datato agli ultimi decenni del II secolo38, l’unico evergete da Creta è

30 Cfr. IC I, p. 274. 31 Cfr. IG XII Suppl. p. 96, n. 8. 32

Vd. p. 47; sulla defezione di Eleutherna, vd. sopra, p. 92 (nt. 17).

33

I decreti di asylia per Teos, e la menzione, in essi, delle città cretesi presso le quali si recò, insieme con gli ambasciatori tei, il legato di Filippo, sono alla base del criterio, non sempre attendibile, utilizzato da molti studiosi per stabilire la posizione di queste città nella guerra rodio-cretese; vd. p. 50-51.

34

Oltre ai due cataloghi nei quali compaiono Cretesi, cfr. IG XII 3, Suppl., 1297, 1299.

35

Vd. pp. 126-128.

36

Sull’occupazione tolemaica di Tera, vd. p. 81, nt. 4.

37

Sulla posizione di Cnosso rispetto ai Tolemei, soprattutto nella guerra cremonidea, vd. pp. 106-107.

38

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Leoéntiov Kleumen[òd]a Knwésiov. Questi doveva essere un personaggio di spicco, se,

poco prima del 100, è, insieme con Makkiaédwn Qarumaécw, il commissario incaricato di erigere, a Cnosso, una stele in onore del grammatico e poeta Dioscuride di Tarso, nominato cittadino e prosseno della città cretese in virtù di un encomio da lui composto, in stile omerico, per il popolo cretese39. La stele era una delle tre copie

previste, insieme con quella di Cnosso e quella da inviare a Tarso, e conferma ancora una volta gli stretti rapporti tra Creta e Delo, infittitisi con l’istituzione della cleruchia ateniese nell’isola di Apollo40. Cnosso, patria di Leoéntiov e promulgatrice del decreto

per Dioscuride, era, dalla metà del II secolo, dopo la seconda guerra rodio-cretese, a capo del koinon cretese.

La seconda guerra cretese (155-153)41, come la prima, si legò a un attacco dei pirati

cretesi alle isole egee di Siphnos e Carpathos, e forse anche alle città costiere dell’Asia Minore. Nel conflitto i Cretesi sembrano essere stati uniti nel koinon sotto la probabile egemonia di Gortina: fu, infatti, il gortinio }Antifaétav Thlemnaéstou a guidare un’ambasceria presso la Lega Achea per chiedere aiuto contro Rodi nel momento in cui essa, in difficoltà perché impegnata su più fronti, aveva fatto appello ai suoi alleati42.

L’esito della guerra rimane incerto: essa si concluse nel 153 grazie all’intervento diplomatico dei Romani, richiesto dagli stessi Rodii, che nel 164 erano entrati nell’alleanza romana. Tuttavia, nel 151-150, a capo del koinon cretese era sicuramente

39

Cauer 1883, 132; Michel 1900, 447; Syll³ 721; SGDI 5150; Durrbach 1921, n. 112; Guarducci 1929, pp. 637-8, 654, n. XVI; IC I, VIII, n. 12; IDelos, 1512; cfr. Reinach 1885a, p. 52; Wilamowitz 1900, pp. 542-43, n. LXI; Schwartz, RE² V, col. 1129; Kirchner, ibid., col. 1125, s. v. Dioskourides (3).

40

Vd. p. 67, nt. 51.

41

Sulla II Guerra Cretese, cfr. Holleaux 1917, pp. 88-104; van Effenterre 1948, pp. 267-269; Brulé 1978, pp. 32, 61-67; Gruen 1984, p. 29; Spyridakis 1992b, p. 134; Pohl 1993, pp. 137 segg.; Kreuter 1995, pp. 137, 146; Chaniotis 1996, p. 49; Wiemer 2002, pp. 341-349.

42

Rodi combatteva contemporaneamente con Athenaios, fratello di Attalo, contro Prusia; cfr. Polibio 33, 11, 2. Quanto ad }Antifaétav, era figlio di Thleémnastov }Antifaéta Gortuéniov, che aveva combattuto con Filopemene contro Nabide nel 192 (vd. p. 55, con bibliografia alla nt. 99). Il ricordo del padre, ma soprattutto la sua eloquenza e le sue capacità diplomatiche gli fecero vincere le resistenze degli uditori e ottenere, se non l’appoggio, almeno la neutralità degli Achei. La sua condotta e la sua franchezza, nonché la sua appartenenza a una famiglia eminente, gli procurano l’ammirazione di Polibio, il cui giudizio sui Cretesi è, normalmente, dei più severi. Cfr. Polibio 33, 16, 1; 16, 4; van Effenterre pp. 268, 290, 299 (n. 18).

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Cnosso43; quale sia poi il rapporto tra questo passaggio di consegne e la contemporanea

distruzione di Phaistos da parte di Gortina44, rimane oscuro.

Tornando al catalogo da Tera, è legittimo che l’isola, nei rapporti che andava allacciando con i Cretesi, si rivolgesse alla città egemone.

Tuttavia le sue azioni diplomatiche furono rivolte anche ad altre importanti città di Creta, se Gortinii e Cidoniati sono protagonisti dell’altro catalogo, redatto qualche anno più tardi, verso il 100 a. C.45.

Purtroppo il testo è molto mutilo, e dei personaggi sono leggibili quasi esclusivamente gli etnici: un gortinio, […Eu\f]raénorov, è nella lista degli evergeti, mentre nella lista dei prosseni una sezione è occupata da altri cinque Gortinii e da un Cidoniate; di nessuno di essi, purtroppo, è possibile leggere il nome46.

43

Cfr. la dedica delfica di Hegesandros, Syll³ 654 A, n. 8; Strabone 10, 4, 7, C 476; van Effenterre 1948, p. 271; Huss 1976, pp. 135 segg., nt. 25; Chaniotis 1996, p. 49.

44

Phaistos era stata, già in precedenza, conquistata da Gortina: vd. p. 26.

45

IG XII (3) Suppl. 1300, l. 57; cfr. Dittenberger, Syll ³ II, p. 375.

46

La sezione occupa le ll. 54-61. Gli unici parzialmente leggibili sono un […aén]drou Gortuéniov alla l. 54 e un […]rou Gortuéniov alla l. 58.

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II. SOLDATI E MERCENARI

Nel documento Cretesi fuori di Creta (pagine 91-98)