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La crisi di identità dei Tour operator e delle Agenzie di Viaggio

Quota delle agenzie aderenti ad un Network negli anni considerati: 1994

KUONI TRAVEL HOLDING:

2.4 La crisi di identità dei Tour operator e delle Agenzie di Viaggio

Le agenzie di viaggio e i tour operator si trovano oggi in una grave situazione di crisi, che coinvolge l’essenza dell’impresa fino a mettere a rischio la stessa esistenza dell’attività.

Andrò qui di seguito ad elencare i principali fattori ritenuti causa di difficoltà per le imprese di intermediazione turistica:

- il terrorismo è una dei maggiori fattori che ha minato la stabilità dell’agenzia di viaggio, nonché tutto il settore del turismo, a causa della diminuzione della voglia di viaggiare nel turista, che è adesso frenato da un senso diffuso di paura,

- la ormai più volte citata crisi economica che chiaramente incide in maniera negativa su ogni singola componente del turismo e non solo, e che fa si che gli italiani fatichino notevolmente ad arrivare alla fine del mese,

- la concorrenza, nello specifico sto parlando di compagnie aeree e strutture ricettive, che prima collaboravano con le imprese turistiche e che adesso vendono direttamente al cliente,

- i tour operator che hanno anche loro intrapreso un’attività diretta col cliente, mettendo così i bastoni tra le ruote all’agenzia di viaggio,

- a causa della vendita dei prodotti ad un costo sempre più basso (vedi low cost e last minute) si crea una situazione dove il numero dei clienti rimane sempre lo stesso ma il fatturato chiaramente diminuisce,

- la quasi totale sparizione delle commissioni sui biglietti aerei (evento che risale ormai a qualche anno fa, ma che tuttora non è stato assimilato) che sono scese dall’11%, al 7% per poi precipitare drasticamente all’1%,

- aggiungerei il numero eccessivo delle agenzie di viaggio in Italia che si aggira intorno a 7.000 (mi riferisco alle agenzie di viaggio pure) contro un numero ben più limitato di un colosso come la Germania che ne conta circa 2300.

Tanti sono infatti i casi di fallimenti che si susseguono da un anno a questa parte.

Primo fra tutti il Crack Parmalat avvenuto nel 2003 che causa a catena anche il fallimento di 3 tour operator facenti parte del gruppo Tanzi, sto parlando di Parmatour, Going e Club Vacanze.

Nel 2009 si ha un altro fallimento del gruppo Teorema di proprietà della famiglia Scotti.

Altra storica azienda turistica su cui si spengono i riflettori è Viaggi del Ventaglio quando nel 2010 ne viene notificato il fallimento con un debito di 200 milioni di euro.

Per essere competitivi in un settore in continuo mutamento la parola d’ordine è flessibilità.

“Ne sa qualcosa il Gruppo Alpitour che ha chiuso l'anno con l'EBITDA in crescita rispetto allo scorso anno raggiungendo infatti 47,3 milioni di euro contro i 46,5 milioni di euro dell'esercizio precedente, segnando un + 1,7%. Il miglioramento si va vedere anche per quanto riguarda l'Utile Consolidato, che sale a 18,3 milioni, sottolineando una crescita di circa il 48% rispetto ai 12,4 milioni di euro dell'esercizio precedente.”47

Grazie alla strategia aziendale che ha portato all’aggregazione di più marchi, la sua impostazione che si basa su partnership valide, sul possesso della propria compagnia aerea, la Neos, e una rete di agenzie (Welcome), investimenti in tutti i settori strategici l’azienda si conferma ancora come leader assoluto del settore nel territorio italiano.

L’agenzia di viaggio si può definire oggi come un'impresa ibrida, con caratteristiche specifiche sia del tour operator sia del trade, sia del retail sia del web agency, ma anche caratteristiche del semplice negozio di strada. Quasi sempre aggregata in network e reti, si trova ad avere a che fare con un pubblico sia fidelizzato che occasionale, sia con un turista che desidera un pacchetto all inclusive sia quello indipendente. Deve sapere gestire sia il

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www-a.teleborsa.it Alpitour, nel 2011 cala il fatturato ma cresce l'utile, del 27 Gennaio 2012

turismo incoming sia outgoing, turismo business che leisure, sia quello di nicchia sia quello di massa.

La relazione tra le due tipologie di imprese turistiche in gioco quindi si complica: da un lato si consolida (con la realizzazione delle reti) dall'altro diventa molto più competitiva.

L’on-line è ormai un concetto universale: tutte le agenzie dovranno diventare anche agenzie on-line per sopravvivere nel mercato ed interagire in tempo reale con la propria clientela. Questa realtà comporta però anche la promozione di prodotti di nicchia, necessari a causa della forte determinazione nel differenziarsi cercando linee di prodotti fuori dal mercato, con formule di slow turism personalizzate.

E’ proprio questa caratterizzazione del mercato che allontana TO e AdV stabilendo una maggiore competizione ed introducendo chiari riferimenti di tour operating nelle agenzie.

Le AdV agiscono quindi orientandosi a svolgere anche le altre attività della filiera diventando a loro volta sempre più tour operator.

Intanto anche il tour operator nella logica della multicanalità si dota di proprie linee agenziali.

Su questa linea si è mosso uno dei più conosciuti tour operator italiani, Alpitour, che oltre al commercio di prodotti tramite internet, ha realizzato una propria linea di vendita che si può definire “fisica”, Webox, oltre all’apertura di diverse agenzie per così dire “per strada”.

Webox si presenta come un cofanetto con dentro un weekend secondo otto diverse tematiche con prezzi del tutto accessibili e che mutano a seconda della destinazione e della durata del pernottamento, che può variare da 1 a 2 notti. Il prodotto può essere acquistato direttamente dal cliente finale in un centro commerciale.

Contemporaneamente la nota azienda ha creato anche Alpitour World.com un sito web destinato ai clienti finali su internet.

La multicanalità appare chiara dal sito web di Alpitour: aprendo il sito internet si può scegliere di acquistare la nostra vacanza in maniera veloce su internet,

La situazione si presenta difficoltosa come non mai, muta la struttura del fenomeno agenziale così come quella del tour operating.

Una condizione fondamentale, ma non la sola, è innanzitutto dotarsi della strumentazione on-line necessaria.

Nella situazione odierna tutti cercano oramai di fare tutto, tentando di occupare ogni spazio disponibile.

2.5 Il turista cambia, le imprese turistiche devono