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a cura di Roberta di Ceglie

Brittoli Bussi sul Tirino

Cugnoli Civitella Casanova

204 Nota metodologica 205

Il tema della prevenzione e della gestione del rischio è stato elemento determinan- te nella costruzione delle rappresentazioni, nel considerare la elevata sensibilità dei contesti di studio, e la vulnerabilità dell’ambiente isico.

Le rappresentazioni strategiche territoriali si sono avvalse di strumenti della comu- nicazione più concettuale ed informale, affrontando aspetti tecnici e temi interdiscipli- nari. La rappresentazione di visioni che anticipano le carte degli interventi fa ricorso ad immagini di sintesi che intendono comunicare e condividere con la collettività e con tutti soggetti interessati al piano, le principali azioni per la trasformazione strategica e lo sviluppo sostenibile del centro urbano, coerentemente con una impostazione me- todologica che vede il piano non solo come strumento per il ripristino del patrimonio danneggiato dal sisma, ma anche come programma per lo sviluppo socio-economico dei territori colpiti dal terremoto. Le visioni non rappresentano il territorio come dato oggettivo, ma come campo d’azione per orientare strategie di trasformazione multi- scalari e multi-settoriali.

La pianiicazione del rischio richiede l’integrazione di saperi specialistici; la rappre- sentazione ha reso necessaria una revisione continua dei modi di utilizzare il disegno, operando una sintesi fra i diversi linguaggi disciplinari, rilettendo sul signiicato della rappresentazione del territorio intesa come insieme di vincoli e fragilità strutturali, ambientali e isiche riportati in una sintesi graica che deve confrontarsi con un com- plesso sistema simbolico.

Anche l’uso delle scale cromatiche permette di conferire maggiore impatto e vi- sibilità, facendo emergere le inalità del piano ed i luoghi interessati dalle scelte più signiicative e strategiche. Nell’immagine unitaria, alcune carte (ad es. le carte de- gli interventi, la Struttura Urbana Minima), consentono una doppia lettura: lasciano emergere l’immagine d’insieme dei luoghi, evidenziando gli interventi strategici, che svolgono un ruolo prioritario nella riattivazione del territorio, e al contempo consento- no una lettura più puntuale, attraverso una scomposizione per parti delle aree oggetto di interventi distinti. In questo senso sono immagini dinamiche che rappresentano le trasformazioni possibili; sono visioni urbane e territoriali di contesti in trasformazio- ne, in movimento.

Roberta Di Ceglie

dei dati esistenti e alla dificoltà nel reperire le informazioni. La cartograia disponibile, non aggiornata, la dificoltà di accesso alle banche dati, la sovrapposizione di dati sto- rici, rilievi ed informazioni tecniche, l’intreccio dei dati raccolti, differenziati e talvolta frammentari, hanno comportato un lunga e faticosa fase elaborativa dei materiali di base attraverso la quale è stato possibile ricostruire e valutare i processi evolutivi dei differenti contesti di studio, i regimi fondiari, il sistema dei vincoli e delle tutele del patrimonio storico-culturale ed ambientale esistenti. Si è giunti in tal modo alla resti- tuzione di una immagine stratiicata e multilivello del territorio, il cui spessore non rappresenta la semplice sommatoria dei dati a disposizione, ma al contrario rinviene da una sintesi interpretativa delle relazioni reciproche tra i dati che offrono la possibi- lità di costruire mappe tematiche inedite, interdisciplinari e tra scalari.

Gli elaborati inali evidenziano letture dettagliate, comparazioni tra differenti livelli e contenuti conoscitivi, suggeriscono possibili approfondimenti, attraverso un dise- gno che tenta di superare i limiti concettuali delle descrizioni quantitative per elabora- re una immagine del territorio multiforme e densa di signiicati.

Avere a disposizione diverse carte, topograiche, aero-fotogrammetriche, catastali, ognuna con uno scopo preciso, ha consentito di indagare a diversi livelli il territorio, sele- zionare i segni e le informazioni diverse per restituire la complessità dei contesti di studio.

Le ricostruzioni fanno i conti con la necessità in alcuni casi di ripercorrere la sto- ria dei contesti ed evidenziare le successive stratiicazioni per pervenire alla identità architettonica e urbanistica dei luoghi, evidenziando l’evoluzione dei caratteri e delle forme insediative e i valori insediativi, sociali, paesistico-ambientali, storico-culturali. L’obiettivo è stato quello di rappresentare un territorio in evoluzione. I differenti ela- borati descrivono il Piano nella sua complessità e articolazione e nelle sue scelte me- todologiche e innovative, ma soprattutto nelle sue potenzialità di rilanciare i territori feriti e lacerati dal sisma, oltre che dal progressivo abbandono.

Le tavole di Piano e dei progetti riportate nell’Atlante sono solo alcuni degli elabo- rati che lo compongono e che raccontano i diversi modi di rappresentazione, in alcuni casi di tipo iconico e descrittivo, in altri (in particolare nell’esplicitazione delle norme) di tipo prescrittivo e gestionale.

La rappresentazione è legata ai materiali e agli elementi che strutturano i contesti, la variabilità dei paesaggi e i diversi ambienti, insediativi, così come le condizioni tecni- che, culturali, storiche, i fattori geograici, climatici, energetici, i materiali, le tradizioni, i saperi, le tecniche costruttive come condizioni astratte.

Attraverso un linguaggio lessibile ed esempliicativo si mira alla esaustività della rappresentazione.

Nel ricostruire l’immagine complessiva del territorio gli elaborati che compongono il quadro conoscitivo hanno il compito sia di descrivere ed interpretare fatti urbani e territoriali, sia di riconoscere le speciicità degli ambiti di piano e dei territori di rife- rimento, dei luoghi e dei contesti individuati. Gli elaborati descrittivi visualizzano il territorio come patrimonio in sé e veicolano l’esperienza conoscitiva e interpretativa.

Le elaborazioni sui valori di contesto prendono in considerazione i fattori oggettivi,

le condizioni isiche e culturali, i fattori geograici, materiali, sociali, storici, le condizio- ni di milieu legate ai soggetti e operatori economici e ai comportamenti locali.

La rappresentazione dei fattori identitari può avvalersi, al contrario, di una rap-

presentazione di semplice impatto, che consente una comunicazione immediata ed eficace alla collettività. Sono rappresentazioni della realtà orientate alla volontà di far emergere alcuni aspetti e componenti che orientano i progetti urbani e territoriali.

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206 Nota metodologica

Sezione R RELAZIONI E NORME R0 Relazione integrativa

R1 Relazione di indirizzo e di coordinamento R2 Relazione di Piano

R3 Relazione con l’illustrazione dei criteri uti- lizzati per la deinizione dei regimi tecnico- inanziari degli interventi

R4 Quadro Tecnico Economico , Fiche di Mo- nitoraggio e Previsioni di Piano inanziario in relazione alle priorità di intervento R5 Norme di Attuazione

R5 – all.1 Linee guida per gli interventi di restauro e consolidamento degli edifici

R5 – all. 2 Flow chart per le verifiche strutturali e il progetto di consolidamento

R6 Relazione geologica (Microzonazione si- smica di primo livello)

R7 Veriica di assoggettabilità a VAS - Rappor- to Preliminare (art. 12 del DLgs 152/2006 smi.)

Sezione A PERIMETRAZIONE - AMBITI DI PIANO tav A.01 Perimetrazione oggetto d’Intesa e Ambiti

di PdR

Sezione B PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI INTERVENTO

tav B.01 Proposte d’intervento presentate dai pro- prietari (Avviso pubblico art.6 co.2 DCD 3/2010)

Sezione C CONSISTENZA ATTUALE DEL CS tav C.01 Carta degli aggregati, sub aggregati e con-

sorzi (DCD 12/2010) tav C.02 Carta degli esiti di agibilità

tav C.03 Carta delle demolizioni, degli interventi di sicurezza e degli interventi realizzati ai sensi delle OPCM 3778-3779

tav C.04 Uso degli immobili prima del sisma tav C.05 Carta dello stato attuale delle reti e dei sot-

toservizi

tav C.06.a Stralci della strumentazione urbanistica vigente

tav C.06.b NTA vigenti (allegato) Sezione D DESCRIZIONE DEL PdR

tav D.01 Identiicazione dei contesti e degli spazi di relazione

tav D.02 Valutazione delle condizioni di rischio tav D.03 Identiicazione degli obiettivi di qualità e

di sviluppo sostenibile tav D.04 Temi e strategie del PdR tav D.05 Visione guida

tav D.06 Carta degli interventi sulle unità edilizie tav D.07 Carta degli interventi sugli ediici pubblici,

di pregio e vincolati

tav D.08 Carta degli interventi sugli spazi pubblici, reti e sottoservizi

tav D.08all Struttura Urbana Minima – 1° fase tav D.09 I progetti urbani

tav D.10 Carta degli interventi di ripristino ambien- tale

Sezione E VARIANTI

tav E.01 Planimetria con le aree da assoggettare a variante

tav E.02 Carta con l’individuazione delle richieste relative alla sostituzione edilizia, indivi- duazione di aree adeguate su cui potere delocalizzare le proprietà, e degli immobili su cui c’è una proposta di acquisizione pubblica

Sezione F FATTIBILITA E ATTUAZIONE tav F.01 Carta delle modalità di attuazione tav F.02 Carta della programmazione temporale

degli interventi

tav F.03 Carta per l’individuazione delle aree can- tierabili

metodologia

identificazioni

Identiicazione dei contesti e degli spazi di relazione Identiicazione dei caratteri identitari del CS

Rilievo del danno (unità edilizie e sottoservizi)

Consistenza attuale del Centro Storico (aggregati e consorzi, demolizioni ed interventi, uso degli immobili pre-sisma)

valutazioni e previsioni Attribuzione dei valori

Valutazione delle condizioni di rischio Valutazione delle proposte di intervento qualificazioni

Identiicazione degli obiettivi di qualità e di sviluppo sostenibile Temi e strategie del PdR

Visione guida azioni

Il Piano di ricostruzione

Carta degli interventi sulle unità edilizie

Carta degli interventi sugli spazi aperti e sottoservizi Carta degli interventi di ripristino ambientale Norme Tecniche di Attuazione

Varianti urbanistiche Il progetto pilota

fattibilità ed attuazione Modalità di attuazione del Piano

Programmazione temporale degli interventi Criteri per la cantierabilità degli interventi

elenco elaborati dei piani di ricostruzione

208 Atlante dei piani e dei progetti Atlante dei piani e dei progetti 209

valori

1. Brittoli 2. Popoli

3. Bussi sul Tirino 4. Civitella Casanova 5. Ofena 1. 2. 3. 4. 5.

cugnoli

210 Atlante dei piani e dei progetti Atlante dei piani e dei progetti 211 1. Brittoli 2. Popoli 3. Cugnoli 4. Ofena 5. Civitella Casanova

caratteri identitari

1. 3. 2. 5. 4.

bussi sul tirino

212 Atlante dei piani e dei progetti Atlante dei piani e dei progetti 213