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DEL PATERNOSTRO 4i egli a Gìob, ili quante maniere elli disguisa (la} e trasfigura se altresì, come s’dli

dicesse,neunoilfaaltrich’io? Clicsicomedissesanto Dionisio: Tulliliangeli e buoni e malvagi,eluttilispiritide’buoui sonoaltresìcome unospecchio spi-rituale;ondesiccomeunospecchioricevetutteleIbrntc,elecosechelivengono dinanzi,cosifaloSanto Spirito dell’uomo, osiadormendo,osia\cgghialido Orprendi unospecchio,c lidioincostainconira unaltro,etantosto tutteleforme che sononell'unovedrainell'altro.Intalmaniera dice1'uomo, che'1diavolo mostraall'animataliforme,,etalifigureconi’dii vuole, eciò che Diolisotterra,el’animailricevemalsuo gradotal fiataequandoin pensie-re,oquandoinimmaginazione,altresìcome mal miogradomiconviene vede-re,ericevere nellalucedell!occhilacosaeli*ellimette dinanzi.Orac tra-grande graziadiDio,egrandonodelSanto Spiritointenderebenetutti lin-guaggideldiavolo,econosceretuttelesuefaccio,chesiccome disse santo Bernardo; troppoèfortecosaasapere distinguere e sapereilinguaggi

,e sapere distinguereintra’pensieri.che*1cuore infanta, c quelli,che'1nimico pianta, quand*ellivienecome compagnoecomeamico,ecomeincantante,emostrai peccaticomediisono piacenti,cdilettevolileggiermentelopuotel’uomo cono-scere.Maquand’ dii viene in guisa d’angelo, e mastrailbene per trarre amale, èalloralatentazionepitiforte;cperò dicesanGiovanni,die1'uomo nou creda ad ognispirilo, sel'uomo nonlipruova primaclicliriceva,siccomefanno quellic’hanno lorconfessoresauto uomoe amicodiDio in talicose,c clicsonoacuiellimostrano soventetullipensieriche nel cuore veguono,e buonierei.Chesiccome disse Salamoile: bealo èquelliebesempredotta,e altrovedicedii;fa’per consiglio quelloche tufai,eappressoilcolpopunto nontene penterai.

DEL SETTIMO GRADO

Losettimo gradoèilsettimo occhio,cheliconviene avere chi ha questa ver-tude. cioèchead un’altro cosa guardi eh’èa Dio tutto giorno avere dinauzi dase.

DiciòdisseilnostroSegnor nel vangdio: se questo occhio è semplice,c dolce e puro, tuttotuocorpo è chiaroducente,ese’ltuoocchio è lordoediviso, tuttoiltuocorpo è iscuro e tenebroso, cioèadire,seli/ntondiincuto di tuo cuoreèpuroesemplice c’va direttamente innanzi per tutte queste vertudi che noi a vernonomale^per questi gradi tuttelemasse di tue opere e di lue vertudi saranno belle e piacentiaDio;ese la in-tenzione ètortac biforcuta,odia ripiega addietro,tutta la coscieiiziaètenebrosa e corrottalamassa delle vertude,che sanzadirittaintenzione limosina è peccato,e vertùvizio.La intenzione è semplicequandol’uomofabuoucoperedirittamente per Dio;ellaètortaquand'ellaèfattaper piacerealmondo,o per vanagloriache ciòèoperaperduta. Ella èbiforcutaindue,quandobadal’uomoeintende dunaparteaDio,ed’altrapartealmondo Maellaritornaadietro,e làcomeilgambero quando1*uomochiedesuo proprioprode in ciò eh'ellilà.

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ESPOSIZIONE

DE'KAMI DIQUESTA VEKTVDE

Avete udito deisettegradi,ondequesto alberomontainalto;ordiremode’rami di questo alberoiquali sonosettevirtudi principali che rispondono(i) asetteviri

,

siccomefa lavertude di umilitadc coutra orgoglio,lavirtude diamistà contra’I pec-catod'invidia

,lavirtùd'amistà contra'1peccato difellonia

,lavirtùdi prodez-za contra’lpeccalo di pigrezza,lavertù di larghezza coutra’lpeccatod’avarizia

,

lavertù dicaritàcontra’lpeccato didurlà, (i3)lavertù dicastitàcontra’l peccalo dilussuria,lavirtù di sobrietà contra’lpeccato di ghiottornia. Queste settevirtùguardano e conducono molto dirittamente, e moltosicuramentelo spiritodi scienza che’lmenaperlaviad’equitade, siccome diceSalamoue, perla quale via ha discrezioneche sonolicarradori delle virtudi,siccome disse santo Bernardo, e’lgovernatoredellanave dell’anima;lemenacconducech’ellinon furivino (a)adestranè asinistra

,ecosiprofittanoecrescono,eportano frutto abon-dcvolemeutc: perciòdunquelavertùd'equitadesidimostraper discrezionein tutte l’operc di virtudi

,e ganza questa tuttel’altrevirtùperdonolonomedi

vir-tù^divengonovizi.Iodico bene che in unasoladiquestesettevirtudidinanzi dettesonoirami di equitade,etuttiifruttidibuoneopere,clicd’ essenascono, apperlcngouo a questo albero.

Ora intendete benecomeilgrande maestro delle virtudiciparla diquesta vir-tudech’ellinondiceurentenelvangelio;Beatisonquellidie equitàtengono perlutto, e intutte cosehannodiscrezione e misura sanza misprcndcre,chelànon averemonoinienteguadagnato che verunononèchenonmisprenda molto e in molte maniere.Eperciòciconforta tradolcementeilnostrobuonmaestro Jesù Cri-stoquand’oliinon dice ucente; beati son quelli chenonpeccano,nènon misprcndo-no, anzi fanno lutto per equità,cper linea,ina ellidicelormolto cortesemente per confortareipeccatori:beati son quelliclicpiangonodi’ ellisaranno confor-tati,cioèadire quellisonbeatiche veggono, eintendono, c conoscono bene lordittile.Ilituttiquestisettepunti d’equità,chenoiaveraoquinomati,e piangono di ciò, eson dolenti dieellitruovanotanto soventeiniquitàlàove ellidebbonotenere etrovare equità,die però èilmondoappellatovalledi lagrime, perchè uiunopuòviverenelmondosanzalagrime che abbiaricevutoil

donodiscienzia,ondenoiavemoparlato,anzi conviene, siccome disse Salamoile, die chi piùsa,e piùvedeidoloricinalidelmondo

,più hadiduolo a suo cuore,e lagrimeepianti, ecosìcomincia questo molliloainvidiare,ccome piùinvidiaquestavitapiù disideral’altra,e di ciònasconoaltrelagrimeche isantiuominihannoinquestavitacioèin questosecolo,perlodonodisrienzia, e porlodesideriodell’altro seculo,e dellavitabeata die l’uomo dee desiderare

,

e aopra tulle cosevolere.

Ordovetevoiqui notareseimaniero di lagrime,clicisantiuominihanno in questo seculo jwrlodonodiscienzia.Le primevengono di ciò diel’uomoha Dio crucciato multefiateperparole c per pensierie per opera;leseconde

ven-(i)11Cod.luce,hicontastano. (a)IlCod. Risc,ha pieghino.

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DEL PATEBNOSTRO

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