l’uomo nonabbiapresunzioned’esseresalvo/Esono alcune genti che,s’elli fanno limosina,sivoglionoclicciascunoilsappia.Mailsaviodice, che1uomo mettalalimosinainseno delpovero;chesiccomesantoGregorio:basta ai proci’uomo,che quelliilveggiada cuielliattendeilguiderdone.Eperò disse ilnostro Signore nel vangelio:quandotufailalimosina guarda, che vanagloria nonsiamischiatacon essa, inafallacondirittaintenzione,che s’intendeper ladestra,lonondiconeeute che1’uomo nondebbiafarebuoneopere
,perciò die1’uomoneprendabuonoconsiglio,ebuonoesemplo,eperche Dionesia lodatoeglorilicato,nonurente perlolododelmondo, comefanno1*ipocriti, eibuoni sergentinon debbonoavere ontadiservire suo signore dinanzialle gentiperluionorare.Ondeilnostro Signore dissenelvangelio:Chiavrà ver-gogna dimedinanzilegenti,iolifaròvergognadinanzialliangeli.Eciòè brievemente centra quelli che lasciano diben fareinaperto,perciòchenon siano tenutiipocriti.Eperò disse Santo Gregorio, chel’uomofacciasisueopere iliaperto, diela’utenzionesiadirittadentro.
Appresso,chivuolfarelalimosinaelliladeefaresieh’ ellinondispregi ilpovero a cuilafae;perciò disseilprofeta:nondispregiaretuacarne, cioè ilpoverasembiante ate*,etaltrettaleterracoreetu.Esonoalcunegentiche dispregianolipoveri,nènondegnanopelareloro,e separlano,sìparlano grossamente.Nonfaccaunquecosiiob,chedicco,chenonspregiavaliviali*
dantiperchèl’usseroingnudi, anziliri vestiae calzava, e dava loro mangiare e bere.11santouomo,giàsiacosacheellifossere,nonaveadinetto,nè onta de’ poveri,comefannoalcunigran segnoriche benfanno limosinoa’poveri, matuttavialihannoadispettoperloropowrtade.Mas’ellifosserodiritta*
nienteumili,elliamerebbero,e desidererebbero più lacompagniade’poveri uomini por Dio,iqualisolipoveriperDiochelipossonobene edificareper lorobu^noesemplo, c porlorobuone parole, chemoltiricchiuominidi’ elli hannointorno loro,ne’ «pialinonhasenonfratteria(21),e avarizia,evanità, efanno lorotuttimalifareperlormalvagi consigli, e fannoloro lasciaremolti beni,iqualiellifarebbono.
Appressoellisoligenti,lequalifanno grandilimosine,mainpertanto tuttavianonlasciano difareigrandipeccati.Cotalilimosinenonlisalvano niente,cheseellimorissero intalestato,lorlimosinenonli guarentirebbe d’esseredannati;ondetaligentisonocomequelliche fondano,eedificanola magionedauna parte, e disfammi»dall' altra.Perciò dicelaScrittura,setu vuolipiacere a Dio abbipietade, emercè-dituaanima,che chi èmalvagio, e dislealease,comesaràellibuonoaltialtri?Eperò dice santo Augustino,chi vuoleordinatamentefare,ellidee cominciare asemedesimo,perchè ogni per-fettacàrilade«lasemedesimocomincia;V uomode*piùamaresuaanimaelici’altrui salvo Iddio; eneuna leggedice,nècomandaclictuamialtruipiù chete,echinonsa se, altininonsaamare.Ncunodirebbe, chequelli fossepietosonè misericordioso chi
ESPOSIZIONE
nonIlarepietàdisuapoveramadre,malataamorte,comedi' riiiavessepietà (leIlialtri.Cosìdicoio,che quellinulisiapietosonèmisericordioso,ilquale limiha pietà di suaanima,quandosaech'ella è malataamorte,cioèin pec-cato mortale.
Ora v'hoiomostratodellalbero di misericordiaigradi,elirami, elifrutti die nevengonoil)questo secolo, enell'altro.Delfruttodiquesto alberoparia troppo bene David nel salteròlàove dice:Beato è quellicjieintendealpovero, ealbisognoso,cioèquellidienonattende al povero tanto chelidomandi,ansi lidonasanzadomandare. CheDuomosuoldire,everoè,che troppo compera dii donigrazia.NèquellinonItacuoredidonare,clicnon donasunzadomandare.
EdiciòdiceDavid:Beato èquellidie intendealpovero,epercheèellibeato, clhildice appressoiliquestomedesimoluogo,clicDioildilibera nelmalgiorno cde’suoinemici;ciòfunidiedelgiudicò),die saràdurocreoaltimalvagi, che saranno dannali perl’opere di misericordia,eh’ellinonavrannofatto.On»
(leilgiustogiudice diraloroa quelgiorno: andatemaladettinelfuoco infernale rotituttidiavoli,cuiservivoifoste;ignudomivedeste,enonmirivestiste
, atfaiuanimivedeste,nè mangiarenonmideste,grandesetemivedeste, enon lamilolleste,maialomivedeste,elimimivisitaste;erimproVeitìeloro[opere dimisericordia,lequaliellinonavranno fatte, eperùsaranno, datia'diavoli diliinfcrno
;elipietosi,c quellichea*poveri fecero benesarannodiliberatia quelgiorno,esarauno messiiupossessione delreamedipiiradiso,siccome disse ilnostroSignore nelvangelio,clic ellidiraa quelliche a veraunofattoopere di misericordia:Venite benedetti delmiopadre,riceveteilreamedelcieloclicio v'ho apparecchiato dal coni ine lamento del inondu,che ciò chevoiavetefatto a unode’ miei poveri, voil’avetefalloame.GrandeonorefaràloroDioquaudo cosiliringrazieràdell’ ojieredimisericordia,edonerà lorol'eternalevita;c perciò disseellinelvangelio:beatisonoimisericordiosi,cheelliacquisteranno misericordia
,perciò eh’elliavranno allungatalavita a’poveriper loroInnovine.
Beli’edunquedirittoe ragioneeli’ellidoni loro lungavita,cioè lavita sciupi-temale eh’ è sansaline,perciòch’cllihannoavutapleiadede’membridilesù Cristointerrae liminogliconfortatiesostenutiinloroavversi la di
,eilitutte miserievisitali.Eciò fara elliquaudodonerà lorola gloriaeternalelàove miseri-cordialicouducerà,ealbergherà.
Questaistoria,laquale è qui appresso,è significataallacastità.
E
conciò siacosache suonomeèJemulinino,peròè figuralain figura di giovane don-na,la qualeè nobilissimavirtude,e molto piace aDio,elapersonache vìve incastità perragionedeesserealluminato multonellecose attive,enelle cose contemplative,chesiccome lussuria al tutto diparte l'animada Dio,così castitadeJaistarel’animacongiunta con Dio.E
qui debbono moltoguardare lepersone che vivono inbattagliapermantenerecastità,chealtri vi siinon fienom
lorotchelidemoniicombatlonmulto,e cuidisuperbia,ecui di vana-gloria,e cuidavarizia,ecui d’ accidia,edinvidia,eingolosilude, impe-rocché/ter lodisordinatomangiare bere pervertiscelapersonaalussuria,e
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