talpresa,csiamara,die'1guerisee,orcudelila vita.Cositurbailnostro Signoreilcuoredi' ellivuole guarire,comedisseDavidnelsalterò,diili spa-venta eluimenda,cioèlimenaa seconoscere.Coin’ellifeceAdamonostro primopadre appressoil peccalo,quanti’ellisiuascondeaintralialberiili paradiso,olitiellidisse:Adamovese’tu?Trealtredomandeléceelliperun suo Angeloall'aulicadisantoAbraain,che aveanomeAgar,quantl’ella (ug-giaasuadonna: Agar,disseelli,ondevientu?ove vai tu?chelaitu?Queste IredomandefailSanto Spiritoalpeccatore,qnaiid’elliisveglia,eLirisuscita, eliapreliocchidelcuore, elirende suosennoesuamemoria.Ovese’lu
?
diceolii;cioèriguardacattivoinqualdolore,edinqualeperigliotuse'in questo secuio, che tuse’comequellichedormenellanave,epuntononsi sente,uè accorge suopericolo.
Ondevieni tu? cioè
,riguarda cattivo cattivo quaadietro,che tu vieni della tavernadeldiavolo,ove tuhai tuavitaguasta,eperdutotuotempo,elutti beniche Dio t'avea donali.Chefaitu? cioè, riguardacometuse’ticbole,etraile di versoilcorpo c di verso l'anima,tu credi essere sanoe forte,e tu hai omori nel corpo corrotti chetimetterannoallamorte
,enell’animatu hai chetimeneranno allamorted’inferno,se lagrazia di Dionontiriscuote; appresso, ovevaitu? cioè a dire,pensa cattivo e riguarda,eintendiche tuvai allamorte, ove tu cadraialla morte, nellemanid'Erode, cioè del diavolo.Tuvai algiudicio,Tivetutroveraila giustizia sicrudele esidistretta csipossente,tuvaialgiudicio,ove tutroverai fuocoardente, ezolfopuzzolente, e mille migliaia di tormenti, chemai non line-rannotlitetormentare. CosifailSanto Spiritoa’peccatoriaprire e riguardare disotto,edisopra
,ctimanzi, e didietro.Ciò Sono quattro colpi di tuono che spaventanoipeccatori, efallitolotremareeavere{laura (i),pianta nelcuore del peccatorequandoDioilvisita.
DE'QUJTTEOPENSIERI.
Questiquattropensieridinanzidettistirpano,ediradicanodelgiardino delcuorelequattro radicid'orgogliochesono in debito, die l'orgoglioso crede che chesiavalere,o che chesiavalere e sapere,oqualchecosapotere.Ciò sono quattro corna,clicuniscono-lopaese di (Dio,e'1]>aesecheDio moslròe a Zaccariaprofeta.Maiquattro fabbri chelimostròeappressochevennero per questiquattro pensieri dinanzi detti, chequando l’uomopeusaomTelliviene, einteude econoscelaprodezza,ela viltàelafragilitàdisua uasccnza,econi’ elli fueconcepulo in peccato, e disìvilemateriafattoe formato,cinsipoveroostello albergato, e insitragran povertade nato, cprima mortoinanimache natoal mon-do, c in quali peneellifuenudrito,e in quali laticheellic vivuto, e com'egli hae (i)Cod. Rice, ha;Questi quattro ragguardi sono quattrorialidellaradiced' umilila,
che7dono dipattia piantanelcuore delpeccatore,quandoIddioilvisita.Collil Cod. Rc<L 67.
aa
ESPOSIZIONE
suotempoperduto,ellivedelagrande massa de’ suoi peccati, e beni ch’elli hae lasciatiafare;adunquelifaelagraziadil'iosentireinsuo cuoreeli’ ellinon vale niente.Appresso,convelli pensaov’dii è, e vedo questomondochenon èsenondisertopieno dileonie dileopardi,unaforestapiena diladroni
,e
dicaliamole, e diretiedi lacciuoli,uu marepieno ditempesta e di fortune e di perigli,unafornace abrasciata(3)di fuoco di peccato ed’angoscia,uncfimpo pieno di battaglie,oveliconviene tutto giorno vivere in guerra e combatterecol diavoloeconlasuamasnadache tantosonosottiliefortiemaliziosi.Allora lifac lagraziadelSanto Spirito sentire, e accorgere suedifalte,e ch’ellinon siancente.Equandoellipensa, eintende, econosce, evedeisuoipeccati csuemancanze,ecomdii c pieno di peccati, c voto dituttibeni, allorali
donailSanto Spirito a sentire sua povertà, e com’ellinonha neente. Appresso, quand’ellivede dinanziseinqualunquepartesirivolga,ellivedelamorte,si rivolgeintuttoellivedelamorte,enon puòcontrastare,ellivedelaiustizia diDiosìdiritta,per cuimaniliconviene passare,ellivedelepene d’inferno, chesempre deonodurare;alloralidonaDioasentirechelapossanza dell’uomo èneente, poi che vede e sente, eintendoch’ellinonvalencente, enolipuò niente,alloracominciaelliadesserepovero di spirito, e questi quattro pensieri sonolequattro radicidell’albero divertùd’umiltade.
Questo alberoèpiantatoallato allafontana dellapaura diDio, ond’elliè tuttogiorno arrugiadato,ediiinalliutodiverno e di state, cioè in prosperitade
,
etinavversitade.Ordovetevoisupere,checiascunadiqueste settevertù, ond’iointendo u parlare, hasettegradi,ond’elleprofittano
,emontanoc cre-scono nel cuore,edinsueopere edinsuo’buoncostumi,ond’ellasimostra difuori,che virtù cresce inaltocomepalmizio, ecomecipressoe cedro, e poi sispande e gettasuo’rami,e stende da tutte parte.
Questaistoria chevoivedetequiappresso,sonodueuomini,l'unoè pubblicano,Valtroè fariseo.IlJariseo entranella chiesa, e va dìnanii all'al-tare,e lieva occhiacielo
,e quasivuoldire,signore tusa'cheiofaccio assai beneperlo tuoamore,ecommendavasimollo,esaisignormio,che tu dei alarepiùme,che colui,ilqual" è quivi,checontinuamentejamate, enon dicebene niuno intuo onore;edicealocon tantoardoredicuore, che te-nendoliocchilevatiacieloliparcavedereIddio,emostrava costui ch’era appresso dìlui coldito.
E
questopubblicanosisentiamolto peccatore,e pero dii stava tutto timoroso,enonavea ardire dilevareliocchiaDio,euvea in semedesimo grandecontrizione,e dolevasi de' suoi peccati,epregavaIddio cheliperdonasse, sicchéilbuonosimagnificava de' suebuonopere,edil pec-catoresidolca delle peccata.E
secondo che parlailvangelioilnostroSignore perdonòal pubblicano perlacontrizionede'suoi peccati,ecoluichesi ma-gnificava de' suoibeni,quanto perquellavoltaettinon fece acquisto buono.Ilfariseosìerad'una manieradigentich'erario partili dalle gentimondani,
»andavanomolto onestamente,cheportavanolabarbagrande,e portavano al colloavvoltoun pannolinobianco,il
%qaale copriva loro tuttoilcapo,»
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