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FOTORITOCCO

C

apita talvolta che le foto vengano male per colpa nostra: non abbiamo notato la presenza di oggetti estranei nel-l’inquadratura oppure ci siamo di-menticati di far mettere il soggetto in una posa fotogenica. Altre volte è invece colpa della fotocamera;

sebbene le macchine fotografiche odierne funzionino molto bene, non sono infallibili. Può anche

ca-pitare che non sia colpa di nessu-no: alcune situazioni di illumina-zione sono semplicemente impos-sibili da gestire. Fortunatamente, il matrimonio tra fotografia e com-puter permette di far tornare per-fetti (o almeno accettabili) anche gli scatti meno riusciti. Sono ne-cessarie solo tre cose: un program-ma di fotoritocco, la conoscenza delle possibilità offerte da un

ap-e il pap-erché dap-ellap-e opap-erazioni di ri-tocco compiute. David, un rino-mato fotografo di esterni, cura la rubrica Internet DigitalPro Shoo-ter (www.cardinalphoto.com) e guida fotosafari in giro per il mondo. Galen ha scritto molti libri sul fotoritocco e sul desktop publi-shing. Per darvi una panoramica più ampia possibile, David e Galen hanno usato cinque diversi software plicativo di questo genere e una

visione chiara dei difetti da cor-reggere. Uno dei sistemi migliori per imparare a migliorare le pro-prie foto è studiare il modo di procedere degli esperti. Ci siamo quindi rivolti a due professionisti, David Cardinal e Galen Fott, che nelle pagine seguenti vi mostre-ranno alcuni dei loro lavori illu-strandovi passo per passo il come

per le sei tipologie di foto prese in esame, a partire da Photoshop CS, il prodotto più usato in in ambito pro-fessionale. Per l’impiego in ambito amatoriale esistono però svariati pacchetti – ben più economici e in-tuitivi – che possono garantire ri-sultati in molti casi altrettanto vali-di. Quale scegliere? Scopritelo leg-gendo le recensioni che troverete nella seconda parte del servizio.

professionisti

appaiono le zone più chiare da modificare. In generale, è bene impiegare sempre i livelli di regolazione, che rimangono facilmente ac-cessibili per successive mo-difiche. Per evitare di schiarire anche il cielo e i picchi montuosi sullo sfon-do, abbiamo dipinto prima una maschera di livello in modo da applicare le modi-fiche soltanto all’arco. Ab-biamo anche aggiunto un livello di regolazione Tona-lità/saturazione, con cui in-crementare la saturazione per ottenere i colori ricchi che sarebbero stati visibili se la luce solare fosse pas-sata attraverso le nubi. Ancora, le crepe nella roccia e le nubi dove-vano risaltare di più, quindi abbia-mo usato un livello di regolazione Correzione colore Selettiva… per scurire tutte le tonalità neutre e per aumentare il contrasto generale.

Per controllare l’effetto abbiamo inserito un livello di regolazione Curve, nel quale abbiamo esaltato le mezzeluci: un’operazione che evidenzia bene i dettagli. Infine,

A

rches Park in Utah, Usa, offre molti scorci spettacolari e il più classico è probabilmente quello con la formazione rocciosa chiama-ta Delicate Arch. Per arrivar-ci bisogna percorrere arrivar-circa tre chilometri a piedi. Dopo la lunga passeggiata, è im-possibile non cedere alla tentazione di scattare una foto ricordo. L’immagine del nostro esempio è stata ri-presa al tramonto, con un cielo quasi completamente coperto da vaste formazioni nuvolose. Logico quindi attendersi un documento con un cielo minacciosamente scu-ro e colori di grande effetto. Sfor-tunatamente, dopo diverse ore di attesa nel vento, questa speranza non si è realizzata e la foto è risul-tata molto scura con colori smorti, decisamente lontani dal quelli del tramonto originale. È stato quindi

necessario ricorrere a Photoshop, per elaborare lo scatto ottenuto.

Per trasformare l’immagine origi-nale in qualcosa di molto più sod-disfacente è stato necessario com-piere parecchi passi. Innanzitutto la simulazione di una luce serale d’effetto richiede l’illuminazione dell’arco di pietra. Per applicare questo effetto si crea un livello di regolazione e si muove il cursore del punto di bianco fino a quando

SOFTWARE

FOTORITOCCO

cielo più scuro toni

più caldi

rocce più nitide

colori più saturi

La foto originale è molto scura e scialba.

Il risultato finale è molto più soddisfacente e d’effetto.

Il livello di regolazione Correzione colore selettiva… consente di scurire il cielo e di evidenziare le crepe nella roccia.

Paesaggi

Esperto: David Cardinal

Programma: Adobe Photoshop CS

Prima ...e dopo

FOTORITOCCO

abbiamo aumentato la nitidezza della roccia in primo piano. Questo risultato è stato ottenuto con una semplice maschera di contrasto, impostata a circa il 200%, con un raggio di 1,1 pixel e con una soglia d’intervento pari a zero. Avremmo potuto anche usare un plug-in co-me nik Sharpener Pro (www.nik-multimedia.com), ma lo strumento disponibile in Photoshop si è rive-lato all’altezza della situazione.

Trovare i valori giusti per la ma-schera di contrasto richiede un cer-to numero di tentativi, ma se si parte da una buona immagine è sufficiente contrastare l’effetto di sfocatura dovuto, nell’ordine, al fil-tro del sensore, al sensore stesso e all’obiettivo della fotocamera.

Di norma è sufficiente impostare un raggio da 0,5 a 1,5 pixel, poiché si tratta di effetti molto lievi, una so-glia pari a zero – per applicare il fil-tro a tutti i bordi – e una percentua-le di intervento tra il 150 e il 300.

L’aumento della nitidezza va appli-cato a una copia del livello con l’immagine, in modo da poter tor-nare in qualsiasi momento all’origi-nale e applicare una nuova ma-schera. Per evitare di alterare la ni-tidezza delle nubi, abbiamo dupli-cato la maschera del livello di rego-lazione, al fine di applicarla al layer con l’aumento della nitidezza. Ma dato che volevamo intervenire an-che sui picchi visibili sullo sfondo, abbiamo modificato la maschera in modo da includerli.

L

e foto della festa di Hallo-ween dovrebbero essere mol-to colorate, ma siccome di solimol-to sono scattate di notte con un flash, spesso mostrano evidenti errori di illuminazione e di esposizione.

L’immagine del nostro esempio è troppo scura e mostra un’inutile cornice intorno ai soggetti.

Lo sfondo debolmente illuminato è solo una distrazione, perciò è me-glio eliminarlo lasciando però i fio-ri, che giovano alla composizione.

Il primo passo per correggere una foto come questa consiste nel rita-gliarla, per aiutare lo spettatore a concentrarsi sul soggetto.

L’attrezzo Ritaglia tela di Microsoft Digital Image (DI) suddivide

l’im-magine in una scacchiera di nove celle, utile per impostare la foto in modo che il punto focale della com-posizione cada in corrispondenza di uno dei quattro incroci centrali, se-condo la famosa regola dei terzi.

Di seguito abbiamo sistemato l’e-sposizione. Anche questo passo è stato facile, grazie alla funzione

Con un livello di regolazione Curve si schiariscono le mezzeluci, in modo da contrastare lo scurimento causato dal livello di regolazione Correzione colore Selettiva…

correggere esposizione

ritagliare Esperto: David Cardinal

Programma: Microsoft Digital Image Pro 10