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di Paolo Ghezzi

Nel documento federalismi.it Fascicolo n. 2/2021 (pagine 125-128)

Direttore Generale di InfoCamere s.c.p.a.

Abstract[It]: Le tecnologie blockchain e i registri distribuiti promettono di favorire un rapporto più trasparente

con cittadini ed imprese attraverso una maggiore efficacia ed efficienza nell'erogazione dei servizi. Le procedure della Pubblica amministrazione, del sistema economico e sociale richiedono certezza ed efficienza nelle transazioni informative e monetarie, che sempre più avvengono in modalità digitale. In questo contesto possono essere valutate diverse ipotesi di utilizzo di tecnologie “a registri distribuiti”, che aprono interessanti scenari per nuove forme di cooperazione.

Abstract [En]: Blockchain technologies and distributed registers promise to foster a more transparent

relationship with citizens and businesses through greater effectiveness and efficiency in the provision of services. The procedures of both the Public Administration and of the economic and social system require certainty and efficiency in information and monetary transactions, which increasingly take place digitally. In this context, various hypotheses for the use of “distributed register” technologies can be evaluated, which open up interesting scenarios for new forms of cooperation.

Negli ultimi anni molte ricerche, studi internazionali, sperimentazioni e progetti hanno indicato le tecnologie

blockchain e i registri distribuiti quale possibile nuovo driver di trasformazione non solo dei sistemi economici

e produttivi ma anche del ruolo e del funzionamento delle organizzazioni del settore pubblico, promettendo un rapporto più trasparente con cittadini ed imprese attraverso una maggiore efficacia ed efficienza nell’erogazione dei servizi.

Sviluppare una visione su come queste tecnologie possano cambiare le modalità in cui le istituzioni governative ed amministrative gestiscono le informazioni ed i processi sta alla base della costruzione di una strategia programmatica. L'opportunità potenziale è l’abilitazione di un futuro in cui la fornitura di servizi pubblici sia più vicina alla persona e alle imprese, creando delle condizioni di maggior sviluppo ed integrazione economica e sociale.

I cosiddetti smart contracts vengono inoltre candidati a strumenti adatti a portare miglioramenti sostanziali in termini di conformità, uniformità, standardizzazione ed implementazione della catena di responsabilità. Parlando di tecnologie ancora in fase di completamento del proprio ciclo di sviluppo, è fondamentale maturare degli elementi di valutazione delle diverse opzioni disponibili in quanto a paradigma di adozione, considerando gli specifici obiettivi dei relativi ambiti di applicazione. Temi quali privacy, sicurezza, * Articolo sottoposto a referaggio.

solidità e scalabilità diventano ancor più centrali e strategici quando la loro contestualizzazione avviene in ambiti di investimento pubblico; è pertanto necessario comprendere come la tecnologia sia lo strumento di implementazione di un modello che porta un effetto di trasformazione con implicazioni etiche e sociali.

Una governance ed una regolamentazione efficaci saranno inevitabilmente i pilastri fondamentali per l'implementazione di nuovi paradigmi di amministrazione. Il governo di modelli decentralizzati comprende le policy stabilite dai partecipanti, nella salvaguardia dei loro interessi ma nel rispetto di un ordinamento che rappresenti un quadro normativo stabilito per proteggere gli interessi più ampi della società.

Una delle sfide in questo contesto consiste nel trovare un equilibrio che consenta di tutelare tutti i soggetti, evitando allo stesso tempo di limitare l'innovazione con sovrastrutture troppo rigide. Ad esempio, vi potrebbero essere opportunità di sfruttare le potenziali interazioni tra codice legale e tecnico: l’amministrazione potrebbe quindi potenzialmente essere esercitata attraverso una combinazione di questi due elementi ma solo nel presupposto di piena aderenza ad un adeguato dettato regolamentare. Le procedure della PA, del sistema economico e sociale richiedono certezza ed efficienza nelle transazioni informative e monetarie, che sempre più avvengono in modalità digitale. In questo contesto possono essere valutate diverse ipotesi di utilizzo di tecnologie “a registri distribuiti”, che aprono interessanti scenari per nuove forme di cooperazione.

La blockchain infatti, nelle sue diverse declinazioni, si pone come possibile infrastruttura in grado di consentire l’integrazione tra sistemi e registri; modelli decentralizzati abilitano nuove opportunità di realizzazione di asset informativi pubblici, nei casi in cui non sia possibile individuare (o perfino opportuno) un unico soggetto responsabile per competenza e coerenza di mandato rispetto alle proprie funzioni istituzionali o amministrative.

Nella vigente struttura normativa e organizzativa, i pubblici registri costituiscono la fonte primaria di certificazione dei dati dei soggetti ad esso iscritti, uno dei pilastri del sistema di tutela giuridica (anche processuale) dei diritti individuali e collettivi.

I modelli decentralizzati si candidano a portare reale valore nei casi o contesti in cui l’insieme di più contributi possa costituire una nuova o più completa fonte nazionale di dati pubblici per un determinato settore o ambito di riferimento. In questi scenari le condizioni che ne possono suggerire l’applicazione sono principalmente l’assenza di un unico soggetto regolatore, quale responsabile dell’accesso e della

modifica del dato, e valutazioni di sostenibilità economica sull’utilizzo del paradigma di interoperabilità così abilitato.

Si pensi come, a titolo esemplificativo, l’archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro e più in generale la banca dati del Mercato del Lavoro (CNEL), il libro Unico del Lavoro sui lavoratori (INPS) ed il Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio possano costituire, solo se integrati, un sistema di monitoraggio sulla corrispondenza tra tipologia di impresa, contratto di lavoro adottato ed inquadramento dei lavoratori, informazioni necessarie alla tutela del lavoro e di programmazione di politiche di sostegno allo sviluppo dei settori e dei territori.

In generale i benefici appaiono rilevanti nel sostegno alla certezza del valore informativo e transazionale, assicurando la reperibilità di dati con piena validità giuridica e protetti da meccanismi che ne tutelano l’inalterabilità; si tratta quindi di progettare un percorso di trasformazione compatibile con il modello giuridico di riferimento, garantendo la catena delle responsabilità ed il sistema delle tutele.

Le tecnologie a registri distribuiti risultano quindi particolarmente promettenti per abilitare la possibilità di interconnessione tra fonti certificative non solo a livello nazionale ma anche transfrontaliero, considerando basi di dati ed informazioni quali imprescindibili fattori abilitanti la crescita dei sistemi sociali ed economici globali.

Periodi di difficoltà e di incertezza come quelli che stiamo attraversando in queste settimane e che ci attendono ancora nei prossimi mesi, possono essere trasformati in occasioni per introdurre degli elementi di discontinuità che si candidano quali fattori decisivi per una visione programmatica di ripresa e sviluppo. È necessario quindi affrontare resistenze culturali (e a volte ideologiche) che spesso ostacolano l’ingresso di nuove tecnologie, tramutandole in opportunità concrete di discontinuità e trasformazione attraverso delle iniziative progettuali di sistema che si traducano in nuove prospettive di valore per cittadini e imprenditori.

Smart contract e “contratto giusto”: dalla

Nel documento federalismi.it Fascicolo n. 2/2021 (pagine 125-128)

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