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LA SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE SOMMARIO: 

4.1 Le Formule di proscioglimento

4.1.3 La dichiarazione di estinzione del reato

conclusione possibile nel caso in cui la prova della causa di        giustificazione sia assente. 

mancando un'esplicita regolamentazione in udienza

       

preliminare, si rivelano ancora una volta preziose le indicazioni        derivanti dalla teoria dell'utilità del dibattimento punto si può        ritenere infatti che il giudice dell'udienza preliminare abbia        l'obbligo di pronunciare sentenza di non luogo a procedere        qualora il dubbio sull'esistenza della scriminante appaia in        suscettibile di essere risolti in dibattimento, mentre nel caso        della mancanza di prova l'esito non potrà che essere il rinvio a        giudizio.   

 

4.1.3 La dichiarazione di estinzione del reato   

l'articolo 425 comma 1 Dispone che il giudice ha l'obbligo di

       

pronunciare la sentenza di non luogo a procedere se sussiste        una causa che estingue il reato. Tale situazione ricorre quando        il fatto costituisce un titolo giuridico in relazione al quale la        legge collega un fenomeno estintivo, dovuto ad esempio la        morte dell'imputato, ad un amnistia o alla prescrizione.      il  legislatore ha collocato questa formula di proscioglimento        accanto alle formule relative alla procedibilità, e ciò potrebbe        indurre a ritenere che si sia accolta la tesi secondo cui il        proscioglimento per estinzione del reato non atterrebbe al        merito, Bensì al rito.        se non che non va trascurato che la       

dichiarazione di estinzione del reato presuppone una duplice        valutazione, una ipotetica e l'altra categorica. la valutazione        ipotetica riguarda il tema storico dell'imputazione, e consiste        nell'assumere che il fatto sia stato ricostruito in tutte le sue        componenti, a prescindere dalla circostanza che le prove siano        realmente in grado di legittimare tale conclusione.      la V    valutazione categorica riguarda, invece, il valore giuridico da        assegnare al fatto, il quale deve integrare la fattispecie penale        in relazione a cui opera il fenomeno estintivo; giudizio, questo,        che non dipende dalle prove ma solo dal interpretazione della        legge. effettuate le valutazioni appena descritte riscontrati gli        avvenimenti storici che integrano la causa di estinzione,        l'imputato Non può essere condannato. la l'accertamento della        fattispecie estintiva implica, dunque, un'analisi che concerne i        profili giuridici dell'imputazione Ciò vuol dire che esso non è in        grado di prescindere da un accertamento sul merito del        processo.  il giudice Ha l'obbligo di pronunciare sentenza di        non luogo a procedere per estinzione del reato in tre situazioni  -    il caso più semplice è quello in cui è accertata la        correttezza della qualificazione giuridica vi sia la prova positiva        degli avvenimenti storici che integrano la fattispecie estintiva        virgola e sia possibile prevedere che tale prova non sarà        smettete in dibattimento si che l'imputato In quest'ultima sede        verrebbe comunque assolto 

-   quando  la  qualificazione  giuridica  contestata  all'imputato nella richiesta di rinvio a giudizio risulta errata,       

poiché dal materiale in udienza preliminare emerge un diverso        titolo di reato, in relazione al quale è prevista una fattispecie        estintiva 

-  la situazione si complica quando la prova della causa        estintiva si è insufficiente o contraddittoria. in tale caso al        termine del giudizio l'articolo 531 impone di prosciogliere, in        udienza preliminare per converso l'incertezza deve essere        considerata secondo i canoni della teoria dell'utilità del        dibattimento e quindi ne deriva la possibilità di pronunciare        sentenza di non luogo a procedere solo quando la prognosi        circa la capacità del contraddittorio dibattimentale di risolvere        il dubbio abbia un esito negativo.  

 

Le interrelazioni tra le numerose formule di proscioglimento        delineate dall'articolo presi in esame operano in linea verticale,        Nel senso che risulta possibile individuare un ordine gerarchico        tra le varie formule.        quest'ultimo in parte deriva da alcune        regole stabilite dal legislatore, Ed in parte emerge dalla        necessità di disporre le questioni in modo che vengano prima        quelle la cui soluzione eviterebbe di discutere le altre  110

Sulla base di un criterio ormai consolidato, In ogni caso il

       

proscioglimento di rito deve prevalere su quello di merito:        perché l'imputato possa essere sottoposto a giudizio è        anzitutto necessario che il processo sia stato validamente        instaurato.  Questo  criterio  implicitamente  enunciato 

dall'articolo 129 comma 2 secondo il quale quando ricorre una        causa di estinzione del reato Ma dagli Atti Risulta evidente che        il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che        il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come        reato il giudice deve pronunciare sentenza di non luogo a        procedere con la formula prescritta 

Nell'ipotesi di concorso tra più formule di rito e inoltre        necessario dare la prevalenza alla formula che emerge per        prima e qualora esse vengano accertate in contemporanea alla        formula  più  favorevole  solo  dopo  aver  riscontrato la    sussistenza dei presupposti diritto il giudice dell'udienza        preliminare è tenuto ad esaminare i profili fattuale e giuridici        dell'imputazione e a questo punto valgono due criteri        fondamentali l'uno garantistico l'altro economico punto il        criterio garantistico implica che si dia la prevalenza la formula        più favorevole per l'imputato mentre il criterio economico        concerne 2 ipotesi specifiche  

anzitutto viene in gioco il caso in cui vi siano già i presupposti

       

per prosciogliere l'imputato in iure e non ancora in fatto qui        rilevanza penale degli avvenimenti storici attribuiti all'imputato        rende inutile l'esame del materiale probatorio presentato in        udienza preliminare sì che diviene necessario pronunciare        immediatamente il non luogo a procedere perché il fatto non è        previsto dalla legge come reato. In secondo luogo occorre        considerare il caso in cui il giudice abbia accertato che il reato        estinto in Tale situazione l'articolo 129 comma 2 come si è detto       

prevede che si possa dichiarare l'estinzione Salvo che risulti        evidente che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha        commesso che il fatto non costituisce reato o non è previsto        dalla legge come reato 

in via Generale da questa disposizione deriva che quando

       

risultino ugualmente provate sia l'estinzione del reato sia una        causa di non punibilità relativa al fatto al diritto il giudice deve        dare la prevalenza alla seconda. appare Chiara tuttavia che il        significato di questa regola dipende dall'interpretazione del        requisito dell'evidenza della prova che si ritenga di accogliere 

intendendo tale requisito in modo rigoroso si dovrebbe

       

concludere che il giudice possa pronunciare questo tipo di        proscioglimento solo quando vi sia la prova positiva dell'        innocenza O almeno l'assenza di prova della colpevolezza; di        fronte  ad una prova dubbia o contraddittoria, Egli si        troverebbe costretto a dichiarare l'estinzione del reato. se non        che questa lettura porta il paradosso per cui l'udienza        preliminare l'evento estintivo, anziché produrre un effetto un        effetto favorevole nei confronti dell'imputato, li noce rebbe        privandolo di una forma meno equivoca 

Per evitare ciò occorre intendere il requisito dell'evidenza ex art        129 comma 2 in modo più elastico ritenendo che la prova        evidente della causa di non punibilità nell'ambito dell'udienza        preliminare si identifichi con la prova idonea a legittimare una        prognosi di inutilità del giudizio.  

   

4.2 Il criterio della inidoneità a sostenere l’accusa in giudizio   

Come abbiamo avuto modo di vedere, il giudice dell'udienza        preliminare non è chiamato ad una valutazione meno rigorosa        di quella richiesta per l'eventuale sentenza di condanna, Ma ad        una valutazione di tipo diverso, quantomeno dal punto di vista        prospettico: si tratta di un giudizio prognostico sulla attitudine        degli elementi a trasformarsi in prove vere e proprie. infatti  “ occorre non cadere nell'equivoco di ritenere che la natura        processuale dell'udienza preliminare indichi un basso standard        probatorio per giustificare il rinvio a giudizio”  111

si procederà alla pronuncia della sentenza di non luogo a

       

procedere anche nei casi in cui gli elementi raccolti in fase di        indagine preliminare nella stessa udienza preliminare si        presentino carenti, insufficienti, contraddittori o comunque non        idonei, unitariamente considerati, a sostenere l'accusa in        giudizio.  l'ultima è più radicale innovazione dell'articolo 425,        come abbiamo detto, la formalizzazione nel terzo comma dei        casi in cui gli elementi di prova vi siano, Ma per una debolezza        intrinseca ( insufficienza)      o estrinseca (contradditorietà)      si  presentano al giudice dell'udienza preliminare inidonei a stare        sulla scena del dibattimento da portare a buon fine l'accusa        formalizzata nel capo di imputazione.      una valutazione del