RELAZIONE DI COPPIA: UOMO – DONNA
3.2 Discontinuità di ruoli nella coppia
La capacità di essere discontinui nelle relazioni in generale è un'alternanza tra i ruoli che ogni membro di un rapporto ricopre.
Un esempio di discontinuità è quello della relazione tra madre e bambino. Il bambino si rende conto di quando la madre diventa “irraggiungibile” per lui perché torna dal marito come partner sessuale. A livello ideale una donna può alternare i suoi due ruoli e muoversi facilmente dal ruolo di madre affettuosa a quello di compagna per il marito. La discontinuità nei confronti del bambino può innescare le prime fonti di frustrazione e nostalgia; inoltre, attraverso l'identificazione con la madre, si innesca anche la capacità del bambino di essere discontinuo nelle sue relazioni personali.
La discontinuità della relazione d'amore è ritenuta essere protettiva per la relazione stessa dalla pericolosa fusione all'interno della quale l'aggressività potrebbe avere il sopravvento.
Questa capacità viene giocata dagli uomini nella relazione con le donne: staccarsi da una donna dopo aver ottenuto il soddisfacimento sessuale rappresenta infatti un'affermazione di autonomia. A conferma di questo c'è il fatto che molto spesso gli uomini sono capaci di mantenere una relazione sessuale con una donna anche se il loro impegno emotivo è altrove: hanno una maggiore tolleranza della discontinuità tra investimenti emotivi e investimenti sessuali.
“ La funzione centrale della discontinuità spiega perché diverse coppie possono avere una relazione continua e duratura malgrado l'aggressività e la
violenza messe in atto nella vita amorosa, o forse proprio grazie a esse. […] I partner che appartengono a diverse categorie patologiche (borderline, narcisistica, ecc.), possono stabilire diversi livelli di equilibrio che stabilizzano la relazione permettendo loro di mettere in atto il proprio mondo di follia privata contenuta da una protettiva discontinuità ”.9
La discontinuità nella coppia a volte assicura proprio la salvaguardia della coppia stessa: una fissazione rigida di ruoli infatti rispecchia di solito l'incapacità di accettare le funzioni della discontinuità. Per esempio un uomo che cerca di essere un padre protettivo collide con una madre competitiva oppure entrambi possono sentirsi frustrati perché ognuno di essi ha delle aspettative di tipo diverso dal ruolo che ricoprono. In questo caso la discontinuità che non si verifica tra il ruolo di genitore e quello di partner causa incomprensioni e possibili scontri.
La vita in comune invece deve diventare la depositaria dell'amore e della comprensione reciproca, conciliando le discontinuità della vita quotidiana e le esperienze accumulate che portano alla crescita emotiva di entrambi i partner.
“ L'idealizzazione dell'amato riflette la proiezione degli aspetti del proprio ideale dell'Io […]. In questo senso la relazione reale con l'amato è idealmente un'esperienza di trascendenza dei propri confini psichici, un'esperienza estatica in contrasto dialettico con il mondo banale di tutti i giorni e che dà un nuovo significato alla vita. L'amore romantico esprime così un profondo bisogno emotivo assolutamente essenziale perché si formi una coppia e non semplicemente derivato dal romanticismo come ideale 9 Kernberg O. F., Relazioni d'amore: normalità e patologia, cit., p. 97.
culturale.
[…] La proiezione dell'ideale dell'Io sulla persona amata non riduce l'autostima bensì la accresce perché le aspirazioni dell'ideale dell'Io vengono in tal modo realizzate. Inoltre, un amore ricambiato aumenta la stima di sé come parte della gratificazione di essere innamorati e di essere in cambio riamati. In queste condizioni si ha la fusione tra amore di sé e amore per l'oggetto, un aspetto cruciale della passione sessuale. L'amore non ricambiato può avere effetti diversi, di cui una determinante è l'equilibrio psichico dell'individuo ”.10
Un requisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo della capacità di amore maturo e di consolidamento della coppia è dato dalla stabilità di un'identità dell'Io integrata e solida. Questa identità si stabilisce nel tempo, gradualmente, durante tutte le fasi della vita dell'individuo.
L'identità dell'Io dipende dallo stabilirsi di un concetto di Sé forte, concetto che porterà l'Io a sapersi relazionare in una dinamica di coppia e a saper gestire le emozioni che da questo rapporto nasceranno.
“ Il delicato equilibrio tra la libertà sessuale, la profondità emotiva e un sistema di valori che rifletta un funzionamento maturo dell'Io è una complessa conquista umana, che getta le basi per una relazione profonda, passionale, conflittualizzata, soddisfacente e potenzialmente duratura. L'integrazione di aggressività e di sessualità non sana in una stabile relazione d'amore è un compito dell'individuo e della coppia cui non si può adempiere con la manipolazione sociale ma che fortunatamente non può essere 10 Kernberg O. F., Relazioni d'amore: normalità e patologia, cit., p. 112.
soppresso, se non in circostanze davvero estreme, dalle convenzioni della società ”.11
Nell'età adulta, nei casi in cui si riesce a essere all'altezza del proprio ideale (e di conseguenza si fa della persona amata il “sostituto” di qualche ideale dell'Io non raggiunto), insorgono pericoli di identificazione.
“ Questo amore dell'ideale può diventare così potente da essere più forte persino del desiderio di soddisfazione sessuale. La devozione dell'Io all'oggetto diventa così irresistibile che il soggetto perde ogni coscienza. Nell'accecamento amoroso si può diventare criminali senza provarne rimorso.
L'intera situazione può venir esaurientemente compendiata in una formula: L'oggetto si è messo al posto dell'ideale dell'Io ”.12
11 Kernberg O. F., Relazioni d'amore: normalità e patologia, cit., p. 216.
12 Benjamin J., Legami d'amore. I rapporti di potere nelle relazioni amorose, Rosenberg & Sellier, Torino 1991, p. 159.
CAPITOLO IV