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Dopo la pubblicazione di questo video, fino all’inizio di dicembre non vi furono altri attacchi di nessun tipo.

Gli imputati A, C, D ed E, il 4 dicembre 2009 (venerdì), dall’1 del pomeriggio per circa 50 minuti si radunarono nella strada che passa davanti all’entrata sud della scuola e nel parco in questione e manifestarono bersagliando di grida rabbiose urlate nei megafoni il personale della scuola in questione (da qui in poi: “manifestazione 1”).

L’imputato A è la persona che ha svolto il ruolo centrale nella manifestazione 1, parlando nel megafono più a lungo; inoltre, anche l’imputato C, che indossava una tuta da operaio, utilizzò il megafono. L’imputato D indossava occhiali da sole e un elmetto, l’imputato E un soprabito bianco. L’imputato F riprendeva la manifestazione 1 stando nei paraggi.

Il personale della scuola in questione, dopo l’inizio della manifestazione 1, avvertì la polizia della città di Kyōto. Come risultato, i poliziotti di quella centrale si recarono nelle vicinanze della scuola in questione. I partecipanti, a partire dagli imputati A, C, D ed E (…), trasportarono fino all’entrata sud una porta da calcio e una pedana della scuola che si trovavano nel parco in questione. Inoltre, l’imputato D tagliò i cavi elettrici di uno speaker della scuola installato nel parco in questione27, lo

smontò e poi lo trascinò fino all’entrata sud.

I partecipanti chiesero di aprire la porta sud in modo da poter buttare dentro la porta la calcio, ma il personale della scuola non aprì.

                                                                                                               

23 Il preside K sarebbe Kim Chi Son 金志成.

 

24 Chōnaikai 町内会: associazione locale di cittadini tipicamente giapponese; le unità base di queste

associazioni sono i nuclei famigliari, anche se possono esistere delle sezioni riservate alle sole donne o agli anziani. Di solito si occupano di questioni come la sicurezza durante calamità naturali, la gestione della raccolta dei rifiuti, l’assistenza agli anziani, l’organizzazione di attività sportive e i funerali (Informazioni più dettagliate: http://d-arch.ide.go.jp/je_archive/society/wp_unu_jpn36.html).

25 京都市南区福区長

 

26 Sentenza, pp. 47-48.

27 L’imputato D svolge il mestiere di elettricista, tanto che si è presentato alla manifestazione indossando

I partecipanti, tra cui l’imputato A, urlavano con rabbia e in continuazione, col megafono o con la sola voce:

- “noi siamo l’associazione di cittadini che restituirà il parco X agli abitanti di Kyōto.”

- “siamo volontari dell’associazione per il ripristino della sovranità e della Zaitokukai del Kansai.” - “(questa scuola) sta occupando illegalmente il parco già da 50 anni.”

- “i cittadini giapponesi non possono usare il parco!”

- “anche il terreno della scuola è stato occupato illegalmente.”

- “ci avete rubato la terra dei nostri avi. Durante la guerra, approfittando che gli uomini non c’erano, avete stuprato le donne e rubato questo terreno!”

- “dopo la guerra, approfittando dei giapponesi che si sono ritrovati il paese completamente distrutto, avete sfruttato qualsiasi terreno, ovunque, in tutto il Giappone, nella forma di scuole etniche e di lotta per l’insegnamento etnico.”

- “restituiteci il terreno dei nostri avi!”

- “questo è un atto di aggressione nordcoreano!”

- “questo è un centro di addestramento di spie nordcoreane.” - “bambini istruiti da criminali.”

- “la Sōren, qui, ha rapito dei giapponesi, a cominciare dalla signora Megumi!28” - “mafia coreana.”

- “gentaccia che discende da immigrati clandestini.” - “cacciamo via le scuole coreane dal Giappone!” - “andatevene via.”

- “scuole coreane: distruggiamole.”

- “gli accordi si fanno tra esseri umani. Uomini e coreani non stringono accordi tra loro.” - “vi lasciamo vivere in Giappone. Rispettatene le leggi.”

- “andava bene che camminasse verso il bordo, dall’inizio.”29 - “non osate sottovalutare quello che ora è il nostro gruppo!” - “ehi, aprite questa porta!”

e ad intervalli gridavano urlando in coro opinioni e principii.

L’imputato F, dopo un brevissimo lasso di tempo dalla manifestazione 1, ne pubblicò il video (da qui in poi: “pubblicazione video 1”)30.

L’imputato A, avendo pensato di voler concludere la manifestazione in modo vittorioso per il suo gruppo visto che il video che l’imputato F avrebbe pubblicato sarebbe stato consultato anche da

                                                                                                               

28 Si riferiscono al rapimento di Yokota Megumi, tredicenne rapita mentre tornava da scuola il 15 novembre

1977; secondo le informazioni rilasciate dalla Corea del Nord, nel 1986 sposò un uomo del posto ma in seguito sviluppò una forte depressione e si suicidò. Gli altri giapponesi rapiti sono Matsuki Kaoru, Arimoto Keiko, Ishioka Toru, Matsumoto Rumiko, Taguchi Yaeko e Hara Tadaaki (“Pyongyang’s account of dead abductees”, The Japan Times, 3 ottobre 2002).

29 Frase espressa nel dialetto di Ōsaka.

 

30 Sentenza, pp. 6-7.

persone con una posizione di critica [nei loro confronti], dopo che dalla scuola era uscito un avvocato [gli disse]: “si potrebbe svolgere un dibattito pubblico tra il nostro presidente e…?” e “sarebbe possibile per noi parlare coi vertici della vostra scala sociale?”, J gli si avvicinò per rispondere al dibattito e la manifestazione si concluse. Dall’inizio alla fine la manifestazione ebbe una durata di circa 50 minuti.

Il 4 dicembre 2009 la situazione della scuola era la seguente:

a) all’1 del pomeriggio circa quasi tutti i ragazzi della scuola in questione, escluso il gruppo dell’asilo, erano all’interno della scuola; gli studenti del grado inferiore (da 1 a 3 anni) erano in pausa pranzo, quelli del grado superiore (da 4 a 6 anni) erano nell’auditorium del terzo piano dove stavano svolgendo un’assemblea insieme ai ragazzi del terzo, quarto e ottavo grado.

b) Quando iniziò la manifestazione 1 gli insegnanti che si trovavano nelle aule del grado inferiore chiusero le finestre e tirarono le tende e indicarono agli studenti di non uscire dalle stanze, ma non essendo possibile difendersi dalle urla rabbiose dei megafoni, nelle aule del terzo anno quasi tutti gli studenti scoppiarono a piangere simultaneamente per lo spavento. Nelle aule del grado superiore, gli insegnanti alzarono il volume della musica che stava venendo riprodotta durante l’assemblea cercando di non far sentire le urla della manifestazione 1 ai bambini.

c) La scuola in questione rimase in uno stato di confusione anche dopo la fine della manifestazione 1 e quel giorno, per assicurare la sicurezza degli studenti, l’orario di rientro fu ritardato di un’ora. d) Dopo il rientro posticipato [degli studenti], nella scuola si svolse una riunione con tutti gli insegnanti per consultarsi su come reagire la volta seguente e, come risultato, ci si è accertati che si sarebbero avvisati i tutori degli studenti riguardo l’avvenuta manifestazione 1, che si sarebbe data importanza al lato psicologico ed emotivo dei ragazzi e che la loro sicurezza sarebbe stata al primo posto31.