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Si prosegue concentrandosi sull’altra associazione che ha preso parte agli attacchi alla scuola, la Shukenkai:

a) la Shukenkai è un’organizzazione fondata dall’imputato B nel maggio del 2007 e come “linea di condotta dell’azione” che motivava la sua nascita ha la seguente descrizione. Questo è ciò che l’imputato B ha scritto:

“adulare la Cina113, i comunisti, la Corea del Nord… A partire dagli homo economicus114 che vendono il paese, coloro che danneggiano il bene del nostro Stato… Combattiamo il potere

                                                                                                               

111 Sentenza, pp. 38-41. 112 Sentenza, pp. 41-42.

113 In giapponese non viene usato il termine corrente per indicare la Cina, Chūgoku 中国, ma il termine Shina

支那: termine inizialmente neutrale utilizzato sia in Cina che in Giappone per indicare la prima, venne poi ad assumere una connotazione negativa a causa del suo impiego durante la Seconda Guerra Mondiale; oggi è considerato un termine offensivo in Cina, a causa del ricordo dell’invasione giapponese degli anni Quaranta. Inoltre, la forma scritta in kanji è considerata più offensiva rispetto a quella in katakana (Joshua A. FOGEL, New Thoughts on an Old Controversy: Shina as a Toponym for China, p. 19).

antigiapponese e che opprime il Giappone e il potere dei rappresentanti della Cina comunista che disprezzano lo spirito degli eroi di Yasukuni115”.

b) Per diventare membri della Shukenkai, serve l’approvazione dell’imputato B dopo che si è stati presentati da almeno due membri. I fondi per le attività dell’associazione sono forniti fondamentalmente da donazioni di risparmi dell’imputato B.

c) La Shukenkai, a partire dalla sua fondazione, non ha avuto divisioni locali, e il 16 ottobre 2009 è stata inaugurata quella del Kansai, che è l’unica. L’imputato B ha nominato presidente della divisione del Kansai l’imputato C, segretario generale l’imputato E e segretario esecutivo l’imputato A: l’imputato B li ha incontrati a una manifestazione di protesta contro i rapimenti (dei cittadini giapponesi ad opera nordcoreana) e ha proposto loro l’idea della divisione del Kansai; ha affidato loro i dettagli dell’attività concreta con la condizione che seguissero le sue indicazioni.

4. Riguardo il “Team del Kansai”

a) L’imputato A ha conosciuto J e l’imputato B nel 2007 e sono stati coinvolti attivamente in attività del movimento conservatore; nell’aprile 2009 l’imputato J ha avanzato la proposta che non diventasse lui il presidente della divisione locale del Kansai della Zaitokukai, essendo stato raccomandato l’imputato D per quella posizione, e gli vennero affidate le finanze di quella sezione, nella data del 1 luglio dello stesso anno.

L’imputato D, diventato membro via mail nel settembre 2008, nel dicembre dello stesso anno incontra l’imputato A ad un’attività di protesta che si svolgeva a Kyōto ed essendoci anche la sua raccomandazione in data 1 luglio 2009 viene nominato presidente della divisione del Kansai della Zaitokukai.

L’imputato C era diventato un membro della newsletter nel 2006 e in quel periodo aveva conosciuto l’imputato B e partecipava principalmente alle attività della Shukenkai.

L’imputato E è diventato un membro della newsletter della Zaitokukai nell’estate del 2008.

b) Gli imputati A, E, C e D si sono conosciuti nel 2008 grazie ad attività di protesta e manifestazioni, iniziando poi a svolgere insieme delle proteste che prendevano di mira quei gruppi che sembravano “antigiapponesi” (il gruppo incentrato su questi quattro ha iniziato ad essere chiamato “Team del Kansai” in modo spontaneo in occasione della manifestazione 1).

L’imputato F non era membro né della Zaitokukai né della Shukenkai ma a partire dal maggio 2009 si recò nei luoghi in cui si svolgevano le attività di protesta dell’imputato A, le filmò di propria iniziativa e pubblicò i video online. L’imputato E, dato che le capacità registiche dell’imputato F erano eccellenti, iniziò a chiedergli di filmare le proprie attività. Anche l’imputato F, acconsentendo alle richieste dell’imputato E, iniziò, a partire dall’estate dello stesso anno, a recarsi a tutte le

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

114 Concetto ripreso dalla teoria economica classica: richiamando nel nome l’Homo sapiens, indicherebbe

quel tipo di persone che hanno la razionalità e la precisione nel calcolo come caratteristica principale, da accompagnarsi all’interesse per l’imputato esclusiva dei propri interessi personali (Sergio CARUSO, Homo oeconomicus. Paradigma, critiche, revisioni, p. 7).

115 Il riferimento è al santuario di Yasukuni, a Tōkyō, in cui sono commemorati anche alcuni militari che

manifestazioni del gruppo dell’imputato A e a filmarle. Poiché i video dell’imputato F non avevano tremori ed erano piacevoli da guardare, egli iniziò ad essere soprannominato “F” dall’imputato A. c) L’imputato H non era membro né della Zaitokukai né della Shukenkai e ha conosciuto l’imputato A nel 2008 e l’imputato E nel 2009 tramite manifestazioni a carattere conservatore. Inoltre, al più tardi alla manifestazione 2, ha conosciuto anche l’imputato B. L’imputato H era anche l’amministratore di una community di incoraggiamento per l’imputato A (un fan club) sul social network Mixi116.

5. Utilizzo del parco in questione da parte della scuola in questione

a) La scuola in questione si è trasferita nel quartiere Minami di Kyōto nel 1960 e, poiché non aveva un proprio cortile, in occasione delle lezioni di attività fisica, degli incontri sportivi e delle cerimonie utilizzava in parco in questione, adiacente. La città di Kyōto, responsabile del parco in questione, non ha avanzato proposte di miglioramento dei termini di utilizzo del parco fino al maggio 2009, e anche la scuola in questione non aveva mai inviato notifiche o richiesto permessi per utilizzarlo. b) Nel febbraio 2009 la Società per le Autostrade di Ōsaka e Kōbe occupò una parte del parco per iniziare i lavori di ampliamento dell’autostrada. O, il responsabile delle zone verdi della città di Kyōto, nel periodo dei lavori sopra menzionati, eseguì un sopralluogo nel parco in questione insieme a degli impiegati della Società per le Autostrade di Ōsaka e Kōbe e al preside K, e in quell’occasione si accertò che erano state installate due porte da calcio, una pedana e degli speaker e gli venne spiegato dal preside che gli oggetti erano di proprietà della scuola.

c) Il parco in questione è un’infrastruttura pubblica a cui si applicano i regolamenti della Legge sui parchi cittadini e, installando permanentemente le porte da calcio e gli altri oggetti, se ne fa un uso personale, azione illegale fintanto che non si riceva il permesso del sindaco (Legge sui parchi cittadini117, art. 6 comma 1); al trasgressore possono essere inflitti fino a 6 mesi di reclusione o una multa fino a 300000 yen (stessa legge, art. 38 paragrafo 1); O, accertatosi che l’installazione degli oggetti fosse contraria alla Legge sui parchi cittadini, nel febbraio 2009 indirizzò il querelante verso lo spostamento degli oggetti sopra menzionati dal parco in questione.

d) A partire dal maggio 2009 iniziarono ad arrivare alla città di Kyōto delle lamentele da parte di alcuni dei residenti relative all’utilizzo fatto dalla scuola del parco in questione: il contenuto era che la scuola in questione utilizzava il parco come cortile scolastico e quando lo volevano usare i residenti dovevano litigare col personale della scuola; una volta ricevute le lamentele, O indirizzò la scuola in questione verso la rimozione degli oggetti sopra menzionati. Dai dettagli emersi finora, il preside K aveva richiesto il tacito consenso all’uso del parco in questione da parte della scuola e non aveva rimosso immediatamente gli oggetti ma, avendo in seguito ricevuto la medesima indicazione da O, la scuola in questione promise a metà del luglio dello stesso anno che avrebbe rimosso gli oggetti sopra menzionati entro la fine del gennaio 2010.

                                                                                                               

116 Un social network giapponese.

e) In seguito, la scuola in questione ha svolto un festival l’8 agosto 2009 nel parco in questione senza averne ottenuto il permesso da parte della città di Kyōto; in quell’occasione giunsero alla città delle lamentele da parte dei residenti riguardo il trambusto, i parcheggi abusivi e l’uso di fuochi. O, una volta ricevute le lamentele, riferì al preside K che in futuro per cerimonie del genere avrebbe dovuto ottenere il permesso per l’utilizzo del parco e che non si possono usare fuochi. Invece anche il 4 ottobre dello stesso anno la scuola in questione svolse un incontro sportivo nel parco in questione senza ottenere il permesso della città e anche in questa occasione arrivarono delle lamentele da parte dei residenti riguardo parcheggi abusivi, volume degli annunci e vendita di bevande alcoliche. In seguito O, venuto a sapere che era stato programmato un mercatino di beneficienza per la scuola in questione (mercatino di beneficienza per raccogliere fondi) per il novembre dello stesso anno, indicò alla scuola di utilizzare il parco cercando di ottenere la comprensione dei residenti. Allora, al mercatino sopra menzionato le associazioni dei genitori e i parenti degli studenti hanno regolato il traffico e si è invitato a non bere alcolici, fumare e utilizzare fuochi all’interno del parco.118

3.3) La condanna