• Non ci sono risultati.

SCHEDA 3: I percorsi sicuri casa-scuola

4 Proposte per la creazione di un curricolo formativo “virtuale” integrato nel territorio

4.3 Due studi di caso

Presenteremo due progetti, entrambi ispirati al concetto di “Città educativa” ed anche così denominati, che con finalità e modalità diverse cercano di strutturare le potenzialità delle nuove tecnologie, in particolare la rete Internet e degli strumenti di comunicazione telematica, a vantaggio di una maggiore fruizione delle risorse formative del territorio: la città virtuale dunque che cerca di migliorare quella reale.

I progetti sono curati da due enti locali: il primo è a cura del Comune di Casalecchio di Reno, Provincia di Bologna; il secondo invece è a cura del Comune di Bologna. Entrambi i territori si sono nel tempo dimostrati

sensibili e particolarmente attenti alle politiche formative e i progetti di seguito descritti ne sono una dimostrazione.

Per entrambi i progetti verranno analizzate solo alcune fasi, ipotizzando le successive, in considerazione del fatto che sono tuttora in corso.

4.3.1 “Casalecchio città educativa”: come monitorare il territorio La situazione del territorio e la necessità di un archivio dinamico dell’offerta formativa del Comune di Casalecchio di Reno

Il territorio del Comune di Casalecchio di Reno è particolarmente ricco di opportunità formative di tipologia differenziata sia dal punto di vista educativo sia organizzativo. Il territorio, già molto organizzato, ha nel Comune un punto di riferimento importante, poiché l’ente locale dialoga con associazioni e terzo settore, coordina molte attività e dà visibilità attraverso periodiche iniziative. Il Comune inoltre ha creato un luogo, chiamato “Casa della Solidarietà”15, in cui molte delle associazioni,

soprattutto di volontariato, hanno uno spazio da utilizzare come propria sede.

Il territorio è ricco anche perché il Comune è molto attivo nella gestione diretta di iniziative di tipo formativo e culturale: uno dei luoghi più significativi in questo senso, anche per la posizione centrale nella città, è la “Casa della Conoscenza” che ospita una sala polivalente, per convegni, conferenze, ecc., la biblioteca comunale e uno spazio espositivo.

La necessità per il territorio non era quindi quella di promuovere la presenza di nuova offerta formativa, bensì quella di gestirla al meglio, scegliendo lo strumento più adeguato. La scelta è caduta sull’utilizzo degli strumenti telematici sia per la possibilità che danno di mettere a disposizione dei cittadini un quadro sempre aggiornato dell’offerta formativa, sia per la possibilità di comunicare e quindi di far partecipare gli utenti alla creazione e alla gestione dell’offerta formativa del territorio. Il fine ultimo del progetto era ed è perciò quello di promuovere uno strumento di lettura e coordinamento delle risorse educative che favorisse meccanismi sia di conoscenza dell’offerta, sia di appartenenza al territorio.

15 Questo luogo è particolarmente significativo per la città perché è la sede dell’ex

scuola superiore ITC Salvemini colpita da una gravissima disgrazia nel 1990 e che, in seguito, per mantenere viva la memoria, è stata ristrutturata e riutilizzata come luogo di solidarietà, diventando sede di molte associazioni no profit del territorio.

Il Comune dispone già di un portale particolarmente attivo16, sempre

aggiornato e ricco di informazioni: sia la cittadinanza quindi è già abituata ad utilizzare questo strumento informativo, sia l’ente locale possedeva già la struttura organizzativa per realizzare una banca dati telematica.

La definizione del progetto e la collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione (Allegato 1).

Nella definizione del progetto “Casalecchio Città Educativa” sono state scelte tre parole chiave dell’amministrazione del territorio: Governo,

Gestione e Partecipazione , Immagine 4.1 - Logo del progetto

che identificano le finalità principali cui tende la realizzazione della città educativa.

Lo strumento scelto per realizzare sul territorio queste tre azioni fondamentali è la costruzione di un portale dell’educazione. Tale strumento permette infatti di governare l’offerta formativa in quanto il censimento dell’offerta formativa stessa permette di rendersi conto di eventuali mancanze o sovrapposizioni nelle aree formative.

Il portale, inoltre, permette la gestione dell’offerta formativa, perché è possibile aggiornare in tempo reale la banca dati scaturita dal censimento, anche eventualmente ad opera dei servizi stessi, senza la mediazione dei curatori del portale. Infine rende possibile la partecipazione perché, se il portale è strutturato con strumenti di CMC, permette agli utenti dei servizi, agli operatori e ai responsabili dell’amministrazione locale di entrare in comunicazione fra loro, scambiarsi opinioni sulla qualità dei servizi e sul loro miglioramento e ampliamento. Il progetto prevede anche il coinvolgimento dei bambini nella partecipazione alla costruzione del sistema formativo integrato attraverso la redazione di recensioni sulle loro esperienze nei servizi educativi.

Per aumentare l’efficacia sia comunicativa sia pedagogica del progetto, si è scelto di realizzare la home page della banca dati come fosse una

mappa interattiva che riproduce il territorio del Comune. Tale veste grafica permette la ricerca e l’individuazione delle agenzie educative da parte degli utenti semplicemente spostandosi sulla mappa come in una passeggiata virtuale; questa scelta dà anche la possibilità di cercare le opportunità formative senza che sia necessario sapere precisamente che cosa si sta cercando: ciò è valido soprattutto rispetto al fatto che i fruitori dovrebbero essere i genitori e i ragazzi, a cui non si richiede certo di essere degli operatori esperti a conoscenza delle diverse tipologie di servizi.

Immagine 4.3 – Esempio di pagina del portale dell’educazione

Immagine 4.4 – Esempio di pagina del portale dell’educazione

Successivamente alla fase di creazione della banca dati e alla redazione del portale, ne segue un’altra in cui il Comune mette a punto un sistema

di benefit da riconoscere a quei servizi educativi ed a quelle associazioni che risultino particolarmente meritevoli sulla base di una valutazione della qualità del servizio dedotta anche dalle valutazioni degli utenti. I benefit consistono in spazi pubblicitari gratuiti, possibilità di corsi di formazione a costo agevolato organizzati dal Comune, spazi comunali da utilizzare gratuitamente o a basso prezzo, formule assicurative a costi vantaggiosi, etc.

L’ultima fase del progetto è la creazione di un marchio di qualità: per poterlo assegnare il Comune deve inizialmente definire degli standard di qualità educativa e organizzativa; successivamente poi deve predisporre, basandosi sui criteri precedentemente definiti, un monitoraggio dell’offerta formativa di ogni singolo servizio sia da parte di esperti, sia da parte degli utenti stessi, secondo modalità da stabilire. Ai servizi che rispondono agli standard verrà infine riconosciuto il marchio di “Casalecchio: città educativa”.

La facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna ha sia contribuito alla definizione del progetto, quindi anche delle esigenze pedagogiche – organizzative per la costruzione del sistema formativo integrato, sia ha messo a disposizione personale qualificato per la costruzione della banca dati.

Il censimento e la definizione delle modalità di raccolta dati

Per la raccolta dei dati necessari a redigere la banca dati, si è scelto di utilizzare un questionario.

La costruzione del questionario ha preso spunto da un questionario utilizzato per una delle prime ricerche sui servizi per il tempo libero17. Ha

costituito un ottimo punto di partenza in quanto individuava già le aree di interesse necessarie per fare un censimento dei servizi educativi del territorio, utile ad un successivo governo dell’offerta formativa: non soltanto quindi la rilevazione di dati tecnici, orari di apertura e ubicazione ma anche delle professionalità presenti, dei rapporti con gli altri servizi educativi, quindi la presenza di una rete, e infine la tipologia dell’utenza.

17 Frabboni et al., Scuola e tempo libero, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori,

Milano, 1981: il testo presenta una delle prime ricerche sulle agenzie educative extrascolastiche non formali e non strutturate.

In base alla necessità di utilizzare i dati raccolti non solamente per la creazione della banca dati, ma anche per la rilevazione degli standard di qualità, sono stati inseriti anche domande (sezioni “L’organizzazione della struttura”) che indagassero il piano funzionale dell’agenzia educativa18,

vale a dire i loro aspetti organizzativi legati alla qualità pedagogica del servizio. Per la formulazione dei quesiti sono stati incrociate le variabili della tabella 1.

Tabella 4.1 – Il Piano Funzionale delle Agenzie Educative19

Da una prima analisi dell’offerta formativa territoriale del Comune di Casalecchio di Reno, è stato possibile identificare tre principali tipologie di servizi: i servizi comunali, i servizi scolastici statali e le associazioni e le attività del terzo settore; inizialmente si è pensato di utilizzare un unico questionario per tutte le tipologie di servizi.

Per dare inizio alla raccolta dei dati e alla successiva creazione della banca dati, il Comune ha organizzato un incontro pubblico in cui è stato illustrato il questionario a cui sono stati invitati tutti soggetti di natura pubblica e privata che svolgono un’azione di tipo educativo. Nella stessa sede, sono stati raccolti i riferimenti degli enti per poter contattare e spedire loro la copia del questionario da compilare.

Nonostante l’interesse dimostrato durante l’incontro di presentazione,

18 Frabboni, Guerra, Scurati, Pedagogia…, op.cit, p.102 e segg. 19 Ivi, p. 104.

dopo la prima distribuzione dei questionari via mail, che ha richiesto la creazione di un unico elenco di riferimenti, pochissime associazioni e agenzie del terzo settore hanno restituito il questionario compilato e il materiale richiesto.

Successivamente tutti i servizi sono stati contattati telefonicamente e sollecitati a inviare il questionario compilato. È stata anche offerta consulenza per la compilazione, ma neanche questa seconda sollecitazione ha sortito l’effetto desiderato.

Data __ / ___ / ______

NOME DEL SERVIZIO _____________________________________ TIPO DI SERVIZIO _______________________________________ UBICAZIONE Via/Piazza _________________________________ Zona ______________________________________ SPAZI Grandezza mq _______ N. vani ____________ Ambientazione _____________________________________ ORARI DI APERTURA Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica

PROPRIETÀ (pubblico, privato, ecc.) _____________________________

STATUTO SI NO

Presenza (n° approssimativo dei coinvolti per anno) _________ Fasce d’età20: … 0-3

… 3-6

20È possibile barrare più di una possibilità.

LA STRUTTURA

… 6-11 … 11-14 … 14-19 … famiglie

Rapporto con cittadini/genitori: SI NO

… se sì, con quale modalità _______________________________ ___________________________________________________

Rapporto con altri enti: SI NO

… se sì, con quale modalità _______________________________ ___________________________________________________

Rapporto con scuole; SI NO

… se sì, con quale modalità _______________________________ ___________________________________________________

TEMI PRIVILEGIATI 21 (per parole chiave)

1. ________________________ 2. ________________________ 3. ________________________

Le ATTIVITA’ PROPOSTE dal servizio sono di tipo:

… Informativo (attività prevalente di erogazione di informazioni, notizie ..) Se sì, indichi qualche esempio _____________________________

21È possibile aggiungere altre righe.