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2 Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: caratteristiche e implicazion

2.3 Le tecnologie per comunicare

La Rete non è un “luogo” denso solo di informazioni, ma lo è anche di persone e di conseguenza di relazioni: ovviamente la natura di tali relazioni è influenzata dalle già citate caratteristiche della Rete (abbattimento delle distanze spazio temporali, multimedialità,

ipertestualità e interattività, ecc.). Non è possibile pensare che le relazioni veicolate dal web sostituiscano quelle faccia a faccia, ma sicuramente possono avvicinare persone lontane per ragioni anche molto diverse (lontananza, emigrazione, carcerazione, istituzionalizzazione, ecc.) oppure possono dare la possibilità di celare la propria identità, non necessariamente con intenzioni dannose o criminose, ma semplicemente per sperimentarsi in un’altra identità sconosciuta a se stessi e agli altri. La comunicazione mediata dal computer (CMC, Computer Mediated Communication) si caratterizza non solo come medium di comunicazione, ma anche come vero e proprio ambiente di relazione18. Varie sono le

riflessioni possibili come anche il puntare più sugli aspetti tecnici comunicativi rispetto a quelli relazionali: sicuramente si può affermare però che l’attuale quadro delle comunicazioni, lo stile comunicativo della società contemporanea non può più prescindere dalla presenza di questi strumenti di comunicazione.

La CMC19 nasce dall’integrazione tra gli strumenti tradizionali della

comunicazione e le tecnologie informatiche.

Si avvale di diversi strumenti che si possono dividere in due grandi gruppi: strumenti che funzionano in modalità asincrona e sincrona. Gli attuali sviluppi degli strumenti stessi stanno in realtà rendendo questa divisione sempre più di tipo espositivo e sempre meno riscontrabile nella realtà della CMC20.

La comunicazione di tipo asincrono permette una comunicazione in differita, non richiede cioè la contemporanea presenza in rete degli interlocutori; questo primo gruppo di strumenti permette l’invio di testi e altri documenti senza necessità di accordo per lo scambio, cioè invio e ricezione avvengano in momenti differenti e solitamente l’identità degli interlocutori è nota.

Tra gli strumenti asincroni il più utilizzato è sicuramente la posta

18 Zanetti, Telematica e intercultura, op.cit., p.63.

19 Cfr Calvani, Rotta, op.cit.; Caprara, Nuove tecnologie e comunicazione: per la

condivisione e l’elaborazione delle conoscenze, in Guerra (a cura di), op.cit.

20 Si fa riferimento principalmente a Skype e Msn che nate come strumenti di

comunicazione sincrona si sono sviluppati permettendo anche la comunicazione in differita, così come in questi strumenti simultanei si parli solamente con persone conosciute, cioè non sia possibile mantenere l’anonimato o celare la propria reale identità. Possibilità anche di condividere stabilmente cartelle e di scambiarsi file.

elettronica che permette di scambiarsi messaggi di testo, immagini e altri allegati in modo sicuro, economico e veloce.

Anche gli altri strumenti asincroni si dimostrano interessanti soprattutto per la possibilità di coinvolgere nel processo comunicativo più destinatari; questi strumenti sono la newsletter, il forum e la mailing list: tutti e tre permettono di spedire lo stesso messaggio a un numero illimitato di persone, spesso sono a tema e favoriscono lo scambio di informazioni e la discussione tra i destinatari del messaggio.

La comunicazione di tipo sincrono invece necessita della contemporanea presenza degli interlocutori in rete, è cioè una comunicazione in simultanea; a differenza del gruppo precedente, i messaggi scambiati attraverso questi strumenti sono volatili, non vengono conservati, e le identità degli interlocutori sono spesso celate dietro nickname e soprannomi.

Gli strumenti più diffusi sono sicuramente le chat ma, rispetto all’utilizzo da parte di utenti e operatori dei servizi di territorio, possiamo ipotizzare che potrebbero essere più efficaci per la comunicazione gli strumenti denominati “ICQ”, in cui la discussione è comunque in tempo reale, anche fra più di due utenti, ma l’identità degli interlocutori è sempre conosciuta. Questi strumenti permettono di comunicare ed eventualmente di scambiarsi materiale creando cartelle condivise. La semplice comunicazione si può quindi trasformare in una collaborazione fra utenti in base al tipo di comunicazione instaurata.

Parliamo di ipotesi però perché in realtà gli strumenti sincroni, necessitando della contemporanea presenza degli interlocutori, ne rendono più difficile l’utilizzo nell’ambito del rapporto tra un servizio e i suoi utenti: sono cioè molto più utilizzabili in ambito privato.

Un altro strumento interessante è la videocomunicazione, attraverso la quale si può interloquire come in una conversazione faccia a faccia e che aggiunge, rispetto allo strumento precedente, la dimensione della teatralità, che può costituire un vantaggio in quanto il processo comunicativo risulta più completa, in quanto sono presenti anche gli aspetti metacomunicativi. Ma anche tale strumento non è esente da svantaggi: primo tra tutti i limiti tecnici dovuti a problemi di connessione, inoltre risulta difficilmente sostenibile per lungo tempo e rischia di rendere noiosa la conversazione.

ovvero i giochi di ruolo in rete, che permettono una totale immedesimazione del soggetto in una situazione di gioco; in chiave educativa si può pensare di utilizzare per simulare le attività all’interno della città, sia in una situazione di gioco con il computer che con altri giocatori.

Una forma di comunicazione mediata dal computer che si distanzia dalla tradizionale divisione tra strumenti sincroni e asincroni, pur rientrando tra quest’ultimi, sono i blog.

I blog si possono definire come forme di comunicazione via computer di tipo grafico, autonomamente gestite e che consentono ai loro creatori di pubblicare on-line, in tempo reale, notizie, informazioni e storie di ogni genere21.

Il blog è un diario on line disponibile alla lettura e all’intervento di tutti i navigatori del web. Il suo nome originale è WeBlog e nasce dall’incrocio tra Web e Log, che significa giornale di bordo22. Ha una struttura molto

semplice e non richiede alcuna competenza informatica per la sua creazione e gestione, poiché si crea direttamente on line seguendo alcuni semplici passaggi indicati dai siti che propongono la creazione di blog23. Nei blog ci possono essere navigatori passivi, che leggono solo le informazioni, o attivi, che partecipano alla discussione commentando le notizie inserite dal curatore del blog. L’altro elemento rilevante dei blog sono i link ad altri siti, spesso molto utili perché sono tematiche attinenti a quelle tratta dal blog e commentate dai curatori. Il blog è quindi un sito personale, informale che oscilla tra un diario, una rassegna stampa, o una semplice raccolta di collegamenti che permettono di accedere facilmente ai temi trattati all’interno della rete. Tre, quindi, le tipologie principali di blog: i blog, che sono i diari on-line, i notebook, che sono più di tipo giornalistico, e i filtri, che sono raccolte commentate di link24.

I blog come rassegna stampa rappresentano per i curatori un’occasione

21 Roversi, Introduzione alla comunicazione mediata dal computer, Ed. Il Mulino,

Bologna, 2004, p. 220.

22 cfr Dovigi, Blog. Il tuo pensiero on line con un click, Apogeo, Milano, 2003. 23 Molti siti mettono a disposizione lo spazio per la creazione gratuita di blog: tra i

primi in lingua italiana si segnalano www.splinder.com e www.blogger.com .

per diventare giornalisti di tipo amatoriale, poiché sono uno spazio di libera espressione scollegata dai vincoli dell’editoria ufficiale. Questi blog non sono garanzia di qualità stilistica dell’informazione ma consentono a tutti uno spazio di pubblicazione svincolata dall’editoria ufficiale, per cui in un qualche modo rappresentano la piena realizzazione di internet che tutti possono esprimere la propria opinione con la stessa visibilità dei giornali ufficiali, al di là della natura del contenuto o delle tematiche trattate. Dal punto di vista educativo le tecnologie per comunicare ci interessano soprattutto dal punto di vista relazionale, come mezzo che influenza le relazioni, eventualmente anche di natura educativa. Anche in questo caso l’aspetto fondamentale è lo sviluppo di una consapevolezza nell’uso dello strumento comunicativo, relativamente alla sua non neutralità e quindi rispetto alla scelta del più efficace rispetto al messaggio che si vuole veicolare e rispetto al/ai destinatari cui è diretto il messaggio stesso. L’introduzione degli strumenti di CMC necessita di una mediazione da parte dell’educatore che deve ben conoscerli ed introdurli rispetto alle situazioni in cui possono essere utilizzati.

Dal punto di vista educativo si potrebbero utilizzare gli strumenti asincroni per la costruzione e lo scambio di informazioni, utili perché permettono un utilizzo che non prevede che fra gli interlocutori ci sia un appuntamento per lo scambio delle informazioni, ma la costruzione di una discussione avviene in differita.

Gli strumenti sincroni possono essere utilizzati per la costruzione di una identità personale e di gruppo, proprio per la maggiore intensità degli scambi, essendo strumenti più “caldi” che permettono di sperimentare e costruire la propria personalità.

Questi due aspetti rispetto alla città educativa ci serviranno per poter mantenere sempre attive le relazioni tra i cittadini sia dal punto di vista dello scambio delle informazioni, della costruzione di una conoscenza condivisa e di mantenere vive e attive le relazioni fra i cittadini anche nei momenti in cui le iniziative e le attività proposte dal territorio sono meno numerose e prevedono meno incontri in presenza.