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Lacerazioni del tratto genitale

• Fattori di rischio: ventosa ostetrica, macrosomia, parto precipitoso Trattamento

• Sutura

Inversione uterina

• Spesso secondaria a eccessiva trazione sul cordone ombelicale

• Fattori di rischio: macrosomia, placentazione fundica, ossitocina, pri-miparità

Trattamento

• Riposizionamento manuale dell’utero; se non ha successo si sommini-strano anestetici alogenati seguiti dal riposizionamento uterino Rottura uterina

• Fattori di rischio: precedente taglio cesareo, trauma, chirurgia uterina Trattamento

• Riparazione chirurgica o isterectomia Coagulopatie ereditarie o acquisite

• Conta piastrinica e fibrinogeno sono i migliori indicatori Esame obiettivo

• Palpazione uterina

• Ispezione delle lacerazioni del tratto genitale

• Ispezione della placenta

• Esplorazione manuale della cavità uterina

35. Emorragia postpartum 117

Tab. 35-1. Cause di emorragia puerperale.

Emorragia puerperale precoce Emorragia puerperale tardiva

Atonia uterina Infezioni

Placenta ritenuta Coagulopatie

Lacerazioni tratto genitale Prodotti placentari o membrane

Rottura uterina ritenute

Inversione uterina Placenta accreta Coagulopatie

Valutazione diagnostica

• Segni vitali

• Monitoraggio dello stato del volume plasmatico

• Emocromo

• PT, PTT, Fibrinogeno se si sospetta una CID

• Prove crociate con 2-4 sacche di eritrociti Management

• Misure generali

– Accesso venoso (1 o 2 da 16-18 gauge) – Cateterizzazione vescicale

– Infusione di liquidi con cristalloidi

– Trasfusione (emazie concentrate se necessarie) – Ossigenoterapia

• Identificazione della fonte di sanguinamento e valutazione della sua entità:

– Valutazione del tono uterino

– Sutura di eventuali lacerazioni del tratto genitale inferiore – Massaggio e compressione bimanuale dell’utero

• Mantenimento della contrattilità uterina tramite somministrazione di uterotonici

– Ossitocina 20 UI ev in 500 ml di soluzione cristalloide – Carbetocina 100 μg im o ev in bolo

– Sintometrina im o ev (500 μg di ergometrina e 5 UI di ossitocina) – Misoprostolo: 400-800 mcg per via rettale nei casi non responsivi – Agenti emostatici

– Prostaglandine

• Tamponamento uterino o posizionato di Bakri balloon. Quest’ultimo, più efficace rispetto al tamponamento nel controllare il sanguinamento, prevede l’inserimento endouterino di tale dispositivo, per via vaginale. Viene gonfia-to con 300-500 ml di soluzione fisiologica e lasciagonfia-to in sede per 12-24 ore Qualora non si riuscisse ad ottenere il controllo dell’emorragia si può ricorrere alle seguenti procedure chirurgiche

• Sutura di B-Lynch

• Sutura multipla a quadrati

• Sutura a croce del letto placentare

• Legatura bilaterale delle arterie iliache interne

• Isterectomia nel caso in cui tutti i presidi medici e chirurgici siano stati insufficienti a risolvere la complicanza emorragica

Un’alternativa all’intervento chirurgico è l’embolizzazione radiologica selettiva delle arterie uterine o delle arterie iliache interne.

I. Ostetricia – Post-partum 118

Ecografia del I trimestre (Tab. 36-1)

Sacco gestazionale intrauterino

• Identificabile da 5 settimane di gestazione con la sonda transvagi-nale, da 6 settimane con la sonda transaddominale

• Diametro medio del sacco gestazionale: (lunghezza + ampiezza + altezza)/3

• Epoca mestruale: (diametro medio del sacco gestazionale + 30)/7

• Il diametro medio del sacco gestazionale aumenta di 1 mm al giorno

119 S E Z I - O S T E T R I C I A — U l t r a s u o n i e g e n e t i c a

36. Ecografia

Tab. 36-1. Elementi di riferimento nell’ecografia del I trimestre.

Elementi di Settimane mestruali β-hCG riferimento

Sacco gestazionale 5 settimane (STV)/ 385-700 (STV) 6 settimane (STA) 1500-1800 (STA) Sacco vitellino 5,5 settimane (STV)/ ≥ 700

7 settimane (STA) MSD 8 mm (STV) MSD 20 mm (STA)

Embrione 6 settimane (STV)/

7 settimane (STA) MSD 5-12 mm

Attività cardiaca 6 settimane (STV)/ ≥ 1500

fetale 7 settimane (STA)

MSD 12-18 mm (STV) MSD 25 mm (STA)

MSD: diametro medio del sacco gestazionale; STA: sonda transaddo-minale; STV: sonda transvaginale.

Lunghezza vertice-sacro

• Accuratezza di ± 5 giorni tra 8 e 13 settimane

• Va misurata dal romboencefalo al sacro

• Il sacco vitellino non deve essere incluso nella misurazione.

Gravidanza intrauterina non vitale

• Criteri:

– Diametro medio del sacco gestazionale > 25 mm (con sonda trans-addominale) senza embrione visibile

– Diametro medio del sacco gestazionale > 18 mm (con sonda trans-vaginale) senza embrione visibile (uovo chiaro)

– Embrione > 5 mm senza attività cardiaca visibile (embrione non vitale).

Ecografia del secondo trimestre

Anche se non scientificamente dimostrata l’utilità dell’ecografia di routine nelle gravidanze non a rischio, vi è unanime accordo nel raccomandarla.

Utilità dell’ecografia nella datazione della gravidanza

• Ecografia del I trimestre: accuratezza ± 1 settimana

• Ecografia del II trimestre: accuratezza ± 2 settimane

• Ecografia del III trimestre: accuratezza ± 3 settimane Biometria

• Parametri per il calcolo della stima del peso e della crescita fetale (Fig. 36-1)

• Diametro biparietale: misurato a livello dei talami, falce, cavo del setto pellucido e plessi corioidei negli atri dei ventricoli laterali

– I calipers devono essere posizionati sul bordo esterno del lato del cranio prossimale alla sonda e sull’interno del lato opposto

– Circonferenza cranica: misurata a livello del diametro biparietale – Lunghezza del femore: misurata lungo la diafisi escludendo l’epifisi – Circonferenza addominale: misurata a livello di stomaco, colonna e

vena ombelicale (nel tratto in cui continua come seno portale) LIQUIDO AMNIOTICO

Amniotic fluid index (AFI)

Dividere l’addome in 4 quadranti, passando per l’ombelico. Per ognuno, misurare la tasca di liquido amniotico più grande, escludendo il cordone ombelicale e parti fetali.

I. Ostetricia – Ultrasuoni e genetica 120

36. Ecografia 121

Fig. 36-1. Scansioni ecografiche per la stima del peso e della crescita fetale.

Tasca verticale più profonda (TVP)

• Massima profondità della tasca di liquido amniotico.

• Classificazione:

– Oligoidramnios: AFI < 5 cm; TVP < 1-2 cm – Poliidramnios: AFI > 20 cm; TVP > 8 cm Profilo biofisico fetale

– Valutazione del benessere fetale (Tab. 36-2) – Osservazione dei parametri in 30 minuti

I. Ostetricia – Ultrasuoni e genetica 122

Tab. 36-2. Componenti del profilo biofisico fetale (valutati in 30 minuti di osservazione).

Elemento Score 2 Score 0

Movimenti fetali ≥ 3 movimenti < 3 movimenti

Tono fetale 1 movimento di Non movimenti di

flessione/estensione estensione/flessione Respiro fetale Atto respiratorio Atto respiratorio

di 30 secondi < 30 secondi Liquido amniotico Tasche > 1 cm Assenza di tasche

Nonstress test Reattivo Non reattivo

ANOMALIE CROMOSOMICHE Introduzione

• 1 su 150 nati vivi

• Il 50% dei nati morti presenta anomalie cromosomiche

• La sindrome di Turner (45, XO) è la più comune

• Per alcune anomalie cromosomiche, la frequenza aumenta con l’età materna

• Aneuploidia: numero di cromosomi < o > 46 Trisomia 21 (sindrome di Down)

• Etiologia: non-disgiunzione materna (95%), traslocazione o mosaici-smi (5%)

• Diagnosi: cariotipo fetale

• Management: counseling, interruzione di gravidanza

• Tasso di recidiva in gravidanze successive: 1-2%

• Caratteristiche cliniche: ritardo mentale di vario grado, ritardo di accrescimento, ispessimento cutaneo del collo, epicanto, alterazioni cranio-facciali, profilo facciale piatto, piega del palmo della mano, difetti cardiaci, ernia ombelicale, stenosi intestinale, ipotonia, distanza abnorme tra il primo e secondo dito del piede, predisposi-zione per leucemia, alterazioni tiroidee, infezioni, invecchiamento precoce

Trisomia 18 (sindrome di Edward) e Trisomia 13 (sindrome di Patau)

• Frequenti anomalie strutturali

• Frequenti morti neonatali e nati morti

• Diagnosi: cariotipo

• Caratteristiche cliniche della trisomia 18: grave ritardo mentale, occipite prominente, micrognazia, basso impianto delle orecchie, collo corto, atteggiamento in flessione e sovrapposizione delle dita delle mani, sindattilia, difetti congeniti cardiaci, malformazioni renali, malformazioni scheletriche, limitata abduzione dell’anca, piede torto

123 S E Z I - O S T E T R I C I A — U l t r a s u o n i e g e n e t i c a

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