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2.3 – ENTITA’ PRESUNTA DEL CANTIERE

Per misurare l’entità di un cantiere, è necessario individuare una grandezza atta a misurarla e definire la relativa unità di misura. Le grandezze potrebbero essere più di una (l’importo dei lavori, la durata dei lavori, la manodopera necessaria, eccetera);

dovendone scegliere una, il D. Lgs. 81/08 ha optato per la manodopera introducendo l’unità di misura “uomoxgiorno” (“uominixgiorno” al plurale), ossia, in altri termini, la giornata lavorativa di una persona.13 A maggior chiarimento di quanto detto, un cantiere da 100 uominixgiorno è un cantiere nel quale operano 10 persone (uomini) per 10 giorni oppure 5 persone per 20 giorni oppure 4 persone per 25 giorni oppure 100 persone per 1 giorno oppure 1 persona per 100 giorni e così via.

Precisiamo fin da subito che nel D. Lgs. 81/08 si parla di “entità presunta”, il che sta chiaramente ad indicare che si tratta dell’entità del cantiere valutata prima dell’inizio dei lavori e non di quella in corso d’opera o a consuntivo; questa entità presunta è utilizzata per individuare alcune soglie (precisamente la soglia di 200 uominixgiorno o di 30.000 uominixgiorno) discriminanti unicamente nei seguenti casi:

 nel caso di cantieri in cui opera una sola impresa con entità presunta ≥ 200 uominixgiorno, la notifica preliminare è necessaria;

 nei cantieri con entità presunta ≥ 30.000 uominixgiorno e con la presenza di più imprese e/o lavoratori autonomi, deve essere individuato un rappresentante dei lavoratori (RLS) di sito produttivo (D. Lgs. 81/08, art. 49, comma 1, lettera d);

13 Si ricorda che l’unità di misura corretta è “uominixgiorno” e non, come erroneamente scritto nel D. Lgs. 81/08,

“uomini-giorno”.

 nei cantieri con entità presunta ≥ 200 uominixgiorno e con la presenza di più imprese, l’omessa redazione del POS prevede a carico del datore di lavoro e dei dirigenti dell’impresa la sola pena dell’arresto (e non l’ammenda) da 6 mesi a 1 anno e 6 mesi (D. Lgs. 81/08, art. 55, comma 2, lettera c).

Quali soggetti devono eseguire il calcolo dell’entità presunta del cantiere? Anzitutto il committente (o il responsabile dei lavori) per verificare quale caso ricorre fra quelli visti sopra, in particolare nel primo caso. Ad esempio, nel caso di cantieri in cui opera una sola impresa, è necessario decidere se inviare oppure no la notifica preliminare;

qualora dal calcolo risulti un’entità presunta < 200 uominixgiorno (e, quindi, la notifica non è necessaria), il committente (o il responsabile dei lavori) è bene che conservi la nota col calcolo per esibirla ai funzionari degli organismi di controllo qualora questi la chiedessero. Negli altri casi, anche il CSP (o il CSE nei casi previsti) deve eseguirne il calcolo perché è uno degli elementi da inserire nel PSC, magari confermando il calcolo effettuato dal committente.

Come si calcola l’entità presunta di un cantiere? Si può procedere col seguente metodo approssimato:

 si suddivide l’importo totale dei lavori in macrofette di tipologia diversa, generalmente individuabili nel computo metrico,

 per ogni macrofetta si calcola l’incidenza della manodopera ricavandola da manuali, da tabelle o dalle proprie conoscenze,

 si calcola l’importo della manodopera,

 si individua il costo orario della manodopera14 ricavandolo da manuali, da tabelle o dalle proprie conoscenze,

 si calcolano le ore di manodopera,

 ipotizzando che la giornata lavorativa media sia di 8 ore, si calcolano le giornate lavorative, ossia gli uominixgiorno.

Nella tavola 2.2 è esposto un esempio di calcolo.

Un altro modo di ricavare l’entità presunta del cantiere consiste nell’utilizzare il cronoprogramma dei lavori indicando per ogni fase il numero previsto di lavoratori.

Utilizzando lo stesso esempio di cui sopra, se il cronoprogramma è quello di cui alla tavola 2.2, supponendo che il mese sia costituito da 24 giornate lavorative (e, pertanto, che la quindicina sia costituita da 12 giornate lavorative), si esegue il seguente calcolo:

mese 1 ➔ 6 x 24 = 144 uominixgiorno;

mese 2 ➔ 5 x 12 + 4 x 12 = 108 uominixgiorno;

mese 3 ➔ 4 x 24 = 96 uominixgiorno;

mese 4 ➔ 6 x 24 = 144 uominixgiorno;

mese 5 ➔ 6 x 24 = 144 uominixgiorno;

14 Il costo orario della manodopera è quello della squadra-tipo ricavabile dalla media ponderata dei costi orari dei componenti la squadra (per esempio: un caposquadra, 2 operai qualificati, un operaio generico).

mese 6 ➔ 6 x 24 = 144 uominixgiorno;

mese 7 ➔ 6 x 24 + 3 x 24 = 216 uominixgiorno;

mese 8 ➔ 5 x 12 + 2 x 24 + 3 x 12 + 4 x 12 + 3 x 24 = 264 uominixgiorno;

mese 9 ➔ 2 x 24 + 3 x 24 + 4 x 24 + 3 x 24 + 3 x 24 = 360 uominixgiorno;

mese 10 ➔ 4 x 24 + 4 x 24 + 5 x 24 + 2 x 24 + 3 x 12 + 5 x 24 = 516 uominixgiorno;

totale = 2.136 uominixgiorno (come si nota, poco diverso dal risultato precedentemente eseguito col metodo approssimato).

Nel caso di cantieri con più turni di lavoro (ad esempio, 3 turni da 8 ore per un totale giornaliero di 24 ore), ogni turno corrisponde ad una giornata lavorativa, ossia 3 turni equivalgono a 3 uominixgiorno per ogni lavoratore.

2.4 – CASISTICA

Tenuto conto di tutto quanto detto nel D. Lgs. 81/08, la casistica delle diverse tipologie di cantiere è precisata nella tabella riportata nella tavola 2.3.

A commento della tabella, vale quanto segue:

 il caso 4 (cantieri in cui inizialmente è prevista una sola impresa la quale però effettua dei subappalti o dei subaffidamenti ad altre imprese esecutrici) è uno dei due casi in cui il CSE deve redigere il PSC ed il fascicolo tecnico con le caratteristiche dell’opera. Perché è compito suo e non del CSP come dovrebbe essere? Perché l’esigenza di redigere i due suddetti documenti nasce a lavori in corso in una situazione di assenza dei coordinatori (caso 3 che, in corso d’opera, si tramuta nel caso 4); dovendosi a questo punto, secondo la normativa, designare il CSE, è stato affidato a lui il compito di predisporre i citati documenti;

 mentre il caso 4 ha la spiegazione esposta nel precedente alinea, meno comprensibile è l’altro caso, il caso 2, in cui il CSE deve redigere il PSC ed il fascicolo tecnico con le caratteristiche dell’opera o, quantomeno, l’autore non ha ancora trovato una spiegazione plausibile;

 nelle colonne dedicate alla verifica dell’idoneità tecnico-professionale ed alle altre incombenze figura sempre un “sì”, salvo quanto indicato nel caso 7. In altri termini, le incombenze previste nelle predette colonne sono d’obbligo indipendentemente dal tipo di cantiere, piccolo o grande, con una o più imprese, con pochi o con tanti rischi. Ad esempio, il POS è sempre richiesto, salvo che nei casi di intervento immediato (demolizione di una muratura pericolante, rimozione di una frana caduta su una strada, eccetera);

 l’esame dell’intera tabella consente di affermare che la normativa contenuta nel capo I del titolo IV del D. Lgs. 81/09 si applica a tutti i cantieri temporanei o mobili; in certi casi (caso 1) l’applicazione è totale, negli altri casi (casi da 2 a 7), l’applicazione è parziale potendo mancare la designazione del CSP o la

designazione di entrambi i coordinatori o la notifica preliminare. È quindi errato dire, come si sente qualche volta, che “nel tale cantiere non si applica il titolo IV del D. Lgs. 81/08”;

 si noti che si citano unicamente le imprese esecutrici e che non si nominano mai i lavoratori autonomi; in altri termini, la presenza dei lavoratori autonomi (uno o più) è ininfluente per stabilire in quale casistica (da 1 a 7) ricade il cantiere;

 per maggior chiarezza di quanto esposto nella tabella “Incombenze relative ai cantieri”, i lavori privati con più imprese rientrano nei casi 1 o 2 secondo lo schema qui sotto riportato:

Lavori privati ≥ 100.000 € < 100.000 € Soggetti a permesso di costruire caso 1 caso 1 Non soggetti a permesso di costruire caso 1 caso 2 Il contenuto della tabella contenuta nella tavola 2.3 si può tradurre nel diagramma di flusso riportato nella tavola 2.4.