Il Bilancio dei servizi in conto terzi o delle partite di giro, infine, comprende tutte quelle operazioni poste in essere in nome e per conto di altri soggetti e per le quali l'ente opera in assenza di qualsiasi discrezionalità ed autonomia decisionale.
Le entrate e le spese per servizi per conto di terzi sono collocate nel bilancio rispettivamente al Titolo 9° ed al Titolo 7° ed hanno un effetto figurativo perché l'ente è, al tempo stesso, soggetto creditore e debitore.
Sulla base di quanto disposto dall'art. 168 del D.Lgs n. 267/2000, nelle entrate e nelle spese per i servizi per conto terzi si possono far rientrare i movimenti finanziari relativi alle seguenti fattispecie:
▪ le ritenute d'imposta sui redditi;
▪ le somme destinate al servizio economato;
▪ i depositi contrattuali.
Sul tema il principio contabile n. 2 al punto 7.2 precisa: "La necessità di garantire e verificare l’equivalenza tra gli accertamenti e gli impegni riguardanti le partite di giro o le operazioni per conto terzi, attraverso l’accertamento di entrate cui deve corrispondere, necessariamente, l’impegno di spese correlate (e viceversa) richiede che, in deroga al principio generale n. 16 della competenza finanziaria, le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive che danno luogo a entrate e spese riguardanti le partite di giro e le operazioni per conto terzi, siano registrate ed imputate all’esercizio in cui l’obbligazione è perfezionata e non all’esercizio in cui l’obbligazione è esigibile".
Pertanto, l'equilibrio del Bilancio di terzi risulta rispettato se si verifica la seguente relazione:
Titolo 9° Entrate = Titolo 7° Spese
Nella tabella si evidenzia l'apporto di ciascuna entrata e spesa al conseguimento della suddetta eguaglianza.
Bilancio di terzi 2022
Entrate Importo 2022
Spese Importo 2022
Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di
giro (+) 14.270.280,00
Titolo 7 - Spese per conto di terzi e partite di
giro (+) 14.270.280,00
TOTALE ENTRATA 14.270.280,00
TOTALE SPESA 14.270.280,00
Risultato del Bilancio partite di giro 2021 (ENTRATA - SPESA) 0,00
SESTA PARTE
I VINCOLI DI FINANZA
PUBBLICA
6 I vincoli di finanza pubblica ed il pareggio di bilancio
In merito ai vincoli di finanza pubblica che gravano sugli enti locali, occorre preliminarmente richiamare quanto disposto dall’art. 9 della Legge 24 dicembre 2012 n. 243 “Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione”, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge 12 agosto 2016 n. 164:
“I bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, conseguono un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali (…).
Ai fini dell'applicazione del comma 1, le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio. Per gli anni 2017-2019, con la legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, è prevista l'introduzione del fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa. A decorrere dall'esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.”
In sostanza la Legge 12 agosto 2016 n. 164, novellando in modo significativo la Legge 243/2012, che disciplina la materia dell’equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali, ha fatto proprio il principio del pareggio di bilancio così come introdotto dalla Legge di stabilità per il 2016 determinando, in maniera definitiva, il superamento dei saldi di competenza mista che aveva caratterizzato il previgente
“patto di stabilità”.
La Legge 11 dicembre 2016 n. 232 (Legge di bilancio 2017), ha poi completato il quadro normativo in tema di nuovo “pareggio di bilancio”, abrogando (art. 1, comma 463) formalmente la normativa concernente il pareggio di bilancio come disciplinata dalla Legge di stabilità 2016 (commi 709-712 e 719-734), sostituendola con analoga disciplina sulla base della quale l’ente è tenuto a conseguire il saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, come definite dall’art. 1, commi da 463 a 484, della citata Legge 232/2016.
Trattasi, a tutti gli effetti, di vincoli di bilancio aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali già previsti dal T.U.E.L. e dal D.Lgs n. 118/2011, che disciplinano il pareggio complessivo tra entrate e spese, l’equilibrio di parte corrente e di cassa, nonché l’equivalenza dei servizi per conto di terzi. Non a caso per descrivere la sovrapposizione tra i vincoli cui è sottoposto il bilancio degli enti locali, si è usata l’espressione di “doppio binario”, dato che il bilancio preventivo è tenuto a rispettare contemporaneamente sia le regole contabili contenute nel T.U.E.L. e nel D.Lgs n.
118/2011, sia l’ulteriore vincolo di finanza pubblica (prima il patto di stabilità poi il c.d. pareggio di bilancio) in ultimo disciplinato dalla già richiamata Legge 232/2016.
Tuttavia, successivamente, la Corte Costituzionale con la sentenza n.
247/2017 ha formulato un’interpretazione dell’articolo 9 della Legge 24 dicembre 2012 n. 243, in materia di equilibri di bilancio degli enti territoriali, in base alla quale l’avanzo di amministrazione e il fondo pluriennale vincolato non possono essere limitati nel loro utilizzo. In particolare, la Corte ha affermato che “l’avanzo di amministrazione rimane nella disponibilità dell’ente che lo realizza” e “non può essere oggetto di prelievo forzoso” attraverso i vincoli del pareggio di bilancio. Tale orientamento interpretativo è stato confermato con la successiva sentenza n. 101 del 2018, con la quale la medesima Corte ha dichiarato, altresì, illegittimo il comma 466
dell’articolo 1 della Legge 11 dicembre 2016 n. 232, nella parte in cui stabilisce che dal 2020 “tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali” e, cioè, che, a partire dal 2020, ai fini della determinazione dell’equilibrio di bilancio, le spese vincolate nei precedenti esercizi devono trovare finanziamento nelle sole entrate di competenza. Tale precisazione, a giudizio della Corte, è incompatibile con l’interpretazione seguita nella richiamata sentenza n. 247 del 2017.
Il legislatore con l'articolo 1, commi 819-824, della Legge 30 dicembre 2018 n.
145 (Legge di bilancio 2019), ha quindi inteso dare attuazione alle sentenze della Corte costituzionale sopra richiamate, prevedendo che gli enti locali, a partire dal 2019, possano utilizzare il risultato di amministrazione e il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa nel rispetto delle sole disposizioni previste dal D.Lgs 118/2011 (cioè delle norme che disciplinano la contabilità armonizzata), disponendo infine (comma 823) l'abrogazione esplicita del previgente vincolo di finanza pubblica. In altri termini, a far data dall’esercizio 2019, può ritenersi superata l’epoca del “doppio binario” e il principio del "pareggio di bilancio", peraltro sancito per le autonomie locali dal richiamato art. 9 della Legge 24 dicembre 2012 n. 243, trova oggi attuazione mediante il solo ricorso all'equilibrio di bilancio di cui al D.Lgs 118/2011.
A questo proposito occorre sottolineare che il legislatore, nel sancire il superamento dei previgenti vincoli di finanza pubblica, con l’art. 1, comma 821, della Legge n. 145/2018, ha stabilito che “Gli enti (…) si considerano in equilibrio in presenza di un risultato di competenza dell'esercizio non negativo. L'informazione di cui al periodo precedente è desunta, in ciascun anno, dal prospetto della verifica degli equilibri allegato al rendiconto della gestione previsto dall'allegato 10 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”. In pratica si introduce un nuovo concetto di equilibrio, per cui gli enti territoriali si considerano “in equilibrio” in presenza di un risultato di competenza dell'esercizio non negativo. Il rispetto di tale vincolo, in linea previsionale, è quindi desumibile dall’apposito prospetto allegato al bilancio di previsione, cui dovrà fare seguito analoga verifica in sede di approvazione del rendiconto di gestione.
In conclusione, se da un lato il legislatore ha finalmente posto fine alla stagione del “doppio binario” nell’applicazione dei vincoli al bilancio, dall’altro ha voluto introdurre una norma contabile di garanzia, diretta ad assicurare un costante equilibrio tra entrate e spese di competenza, dato che non sarà più possibile, in sede di consuntivo, sanare con un risultato positivo della gestione dei residui un eventuale squilibrio della gestione di competenza.
SETTIMA PARTE
ORGANISMI
STRUMENTALI E
PARTECIPAZIONI
7 Enti, organismi strumentali e società partecipate
Il punto 9.11 del Principio contabile applicato alla Programmazione, nell’introdurre quale allegato al Bilancio di previsione la "nota integrativa", prevede espressamente che essa contenga:
"...
h) l'elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
i) l’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale".
In proposito si precisa che il quadro dettagliato degli enti, degli organismi strumentali, nonché delle partecipazioni detenute dal Comune di Lucca (anche attraverso la propria holding) è consultabile al paragrafo “Le partecipazioni ed il gruppo pubblico locale” della Sezione strategica (SeS) del Documento Unico di Programmazione 2022-2024, a cui pertanto integralmente si rinvia.
Vale tuttavia la pena di segnalare che, con deliberazione di Giunta Comunale n.
130 del 27.07.2021, si è provveduto all’aggiornamento della definizione del “Gruppo Comune di Lucca” e dei soggetti compresi nel bilancio consolidato, nonché all’approvazione delle conseguenti direttive, alla cui lettura si fa rinvio.
Si ricorda infine che all’indirizzo internet www.comune.lucca.it (sezione amministrazione trasparente/bilanci), sono pubblicati i bilanci degli enti direttamente partecipati (anche attraverso la propria holding) dal Comune di Lucca.
INDICE
1.1.1 Titolo 1° Le Entrate tributarie ... 11
1.1.2 Titolo 2° Le Entrate da trasferimenti correnti ... 18
1.1.3 Titolo 3° Le Entrate extratributarie ... 22
1.1.4 Titolo 4° Le Entrate in conto capitale ... 26
1.1.5 Titolo 5° Le entrate da riduzione di attività finanziarie ... 29
1.1.6 Titolo 6° Le entrate da accensione di prestiti ... 30
1.1.6.2 Lo stock del debito ... 34
1.1.6.3 Strumenti derivati ... 36
1.1.7 Titolo 7° Le entrate da anticipazione da istituto tesoriere/cassiere ... 36
1.1.8 Titolo 9° Le entrate per conto di terzi ... 37
ANALISI ... 38
DELLE SPESE ... 38
2 ANALISI DELLE SPESE ... 39
2.1 Analisi per titoli ... 39
2.1.1 Titolo 1° Spese correnti ... 40
2.1.1.1 I macroaggregati di spesa corrente ... 42
2.1.1.2 Il contenimento delle spese ed il rispetto dei limiti di legge ... 42
2.1.1.3 Accantonamenti per crediti di dubbia esigibilità ... 44
2.1.1.4 Accantonamenti al fondo rischi spese legali ... 50
2.1.1.5 Accantonamenti per perdite delle società ed aziende partecipate ... 51
2.1.1.6 Accantonamenti al fondo spese per indennità di fine mandato ... 52
2.1.2 Titolo 2° Spese in conto capitale ... 53
2.1.2.2 Il programma biennale delle forniture e dei servizi ed il programma triennale dei lavori pubblici ... 55
2.1.3 Titolo 3° Spese per incremento di attività finanziarie ... 59
2.1.3.1 I macroaggregati di spese per incremento di attività finanziarie ... 59
2.1.4 Titolo 4° Spese per rimborso di prestiti ... 60
2.1.5 Titolo 5° Chiusura anticipazioni da istituto Tesoriere ... 61
AVANZO E ... 62
DISAVANZO ... 62
3 ANALISI DELL'APPLICAZIONE DELL'AVANZO/DISAVANZO D'AMMINISTRAZIONE PRESUNTO ... 63
3.1 Le quote accantonate, vincolate e destinate del risultato di amministrazione. ... 66
3.2 Il ripiano del disavanzo ... 67
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO ... 69
4 Il Fondo pluriennale vincolato ... 70
4.1 Parte Entrata - Il Fondo pluriennale vincolato ... 70
4.2 Parte Spesa - Il Fondo pluriennale vincolato ... 71
GLI EQUILIBRI GENERALI E PARZIALI DEL BILANCIO ... 72
5 Analisi degli equilibri parziali: una visione d'insieme ... 73
5.1 L'equilibrio del Bilancio corrente ... 74
5.2 L'equilibrio del Bilancio investimenti ... 75
5.3 L'equilibrio del Bilancio movimento fondi ... 76
5.4 L'equilibrio del Bilancio di terzi ... 77
I VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA ... 78
6 I vincoli di finanza pubblica ed il pareggio di bilancio ... 79
ORGANISMI STRUMENTALI E PARTECIPAZIONI ... 81
7 Enti, organismi strumentali e società partecipate ... 82