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Titolo 3° Le Entrate extratributarie

1.1 Analisi per titoli

1.1.3 Titolo 3° Le Entrate extratributarie

Le Entrate extratributarie (titolo 3°) contribuiscono, insieme alle entrate dei titoli 1° e 2°, a determinare l'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente.

Il valore complessivo del titolo è stato già analizzato in precedenza. In questo paragrafo, pertanto, ci occuperemo di approfondirne il significato ed il contenuto con una ulteriore scomposizione nelle varie tipologie che lo compongono, tenendo conto anche della maggiore importanza assunta negli ultimi anni da questa voce di bilancio nel panorama finanziario degli enti locali.

Le tipologie sono riportate nella tabella a fine paragrafo; in essa viene proposto l'importo della previsione per l'anno 2022 e la percentuale rispetto al totale del titolo.

Le previsioni 2022

TIPOLOGIE (TIT. 3^ ENTRATA) COMPETENZA

2022 % CASSA

2022 %

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi

derivanti dalla gestione dei beni 16.979.165,00 58,43% 26.586.221,41 58,02%

Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di

controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti 5.710.000,00 19,65% 8.426.929,87 18,39%

Tipologia 300: Interessi attivi 114.800,00 0,40% 129.178,57 0,28%

Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale 2.982.467,00 10,26% 2.982.467,00 6,51%

Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 3.274.920,00 11,27% 7.696.511,86 16,80%

Totale TITOLO 3 (30000): Entrate extratributarie 29.061.352,00 100,00% 45.821.308,71 100,00%

La tabella successiva, invece, permette un confronto temporale sia con gli stanziamenti dell’esercizio 2021 che con gli accertamenti definitivi degli anni 2020 e 2019, oltre che con le previsioni dei prossimi esercizi 2023 e 2024.

Accertamenti 2019-2020, stanziamenti 2021 e previsioni 2022, 2023 e 2024

TIPOLOGIE (TIT. 3^ ENTRATA) 2019 2020 2021 2022 2023 2024

Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e

proventi derivanti dalla gestione dei beni 16.008.510,26 9.164.151,01 12.756.762,45 16.979.165,00 17.218.546,00 17.218.546,00 Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di

controllo e repressione delle irregolarità e degli

illeciti 7.022.398,17 3.361.011,29 3.756.466,16 5.710.000,00 5.710.000,00 5.720.000,00

Tipologia 300: Interessi attivi 38.118,92 61.484,25 114.800,00 114.800,00 114.800,00 114.800,00 Tipologia 400: Altre entrate da redditi da

capitale 1.689.320,10 6.880.874,68 3.645.492,00 2.982.467,00 2.100.000,00 2.100.000,00

Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 4.718.031,37 2.563.181,97 3.888.411,00 3.274.920,00 3.284.920,00 3.372.050,00

Totale TITOLO 3 (30000): Entrate

extratributarie 29.476.378,82 22.030.703,20 24.161.931,61 29.061.352,00 28.428.266,00 28.525.396,00

Appare in questa sede opportuno proporre alcuni cenni in merito ai criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni delle principali entrate proprie, a carattere extratributario, di competenza dell’ente, precisando che il titolo terzo è certamente quello che più ha subito gli effetti delle manovre finanziarie adottate, negli esercizi 2020 e 2021 destinate a fronteggiare le conseguenze delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. Appare quindi poco utile confrontare le previsioni 2022-2024 con le previsioni assestate concernenti l’esercizio trascorso il cui andamento, per le ragioni note, non può essere considerato rilevante ai fini della ricostruzione della serie storica dei flussi di riferimento. Nell’illustrazione successiva e nella valutazione delle previsioni dovrà quindi essere sempre tenuto in considerazione il carattere eccezionale dei dati riferiti alle ultime due annualità.

Sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S.: € 5.000.000

La previsione per l’esercizio 2022 è in linea con le previsioni assestate dell’esercizio 2019, che peraltro aveva fatto registrare, in sede di chiusura dell’esercizio, accertamenti superiori agli stanziamenti definitivi. Negli esercizi 2020 e 2021 i proventi da violazioni al C.d.S. hanno subito una drastica riduzione in conseguenza delle limitazioni agli spostamenti determinati dalle misure di contenimento della pandemia con conseguente riduzione dei mezzi in circolazione.

Ritenendo che nell’esercizio 2022 si possa progressivamente registrare un ritorno alla

“normalità” in particolare con riferimento alla libertà di movimento, appare possibile confermare le previsioni di entrata già registrate nel periodo antecedente la pandemia Recupero spese di procedura su contravvenzioni: € 600.000

La previsione conferma prudenzialmente lo stanziamento iniziale dell’esercizio trascorso, in conseguenza della ormai consolidata modalità di gestione del servizio attraverso la Lucca Holding Servizi S.r.l. e di attribuzione dei relativi costi. In questo senso si ritengono ampiamente giustificabili le differenze con lo stanziamento assestato, la cui revisione è integralmente da riferirsi alle ragioni esposte nel paragrafo precedente.

Proventi per il servizio di mensa scolastica: € 1.750.000

La previsione è identica a quella iniziale dei due esercizi precedenti benché abbia subito nel corso della gestione variazioni anche significative a causa dei periodi di chiusura dei plessi scolastici che hanno caratterizzato le fasi più gravi del periodo pandemico. La diffusa campagna di vaccinazione e le misure volte ad evitare, se non in casi eccezionali, l’utilizzo della DAD anzitutto nell’istruzione primaria, dovrebbero consentire il ritorno alle modalità ordinarie di utilizzo delle mense scolastiche, con conseguente stabilizzazione dei relativi proventi. Naturalmente l’entrata in questione dovrà essere monitorata con attenzione alla luce dell’andamento della pandemia, valutando gli effetti che le eventuali misure di contenimento potranno produrre

sull’erogazione dei servizi scolastici. Merita tuttavia ricordare che, trattandosi di servizi a domanda individuale, ad una eventuale riduzione delle quote di contribuzione corrisponderà necessariamente una proporzionale riduzione delle spese correlate.

Proventi per il servizio di trasporto scolastico: € 210.000

La previsione è identica a quella iniziale per l’anno 2021 ed in proposito si richiamano integralmente le considerazioni già espresse con riferimento al servizio di mensa scolastica.

Proventi per rette asili nido: € 550.000

Anche in questo caso lo stanziamento conferma la previsione iniziale per l’esercizio trascorso, peraltro successivamente incrementata in sede di assestamento.

Le ragioni che hanno determinato tale impostazione sono già state espresse nei paragrafi precedenti, cui per brevità si rinvia.

Proventi per servizi turistici (ticket bus): € 700.000

Si ricorderà in proposito che l’applicazione del ticket bus turistico è stata sospesa dall’Amministrazione Comunale sia con riferimento all’esercizio 2020 che all’esercizio 2021 al fine di sostenere in questo modo il settore turistico-ricettivo, senza dubbio uno dei più colpiti dagli effetti negativi della pandemia. In realtà fino a quel momento tali proventi avevano registrato un costante incremento in conformità al positivo andamento dei flussi turistici stabilmente registrati prima dell’avvento della pandemia da Covid-19. Oggi il positivo andamento dei flussi turistici registrati nella nostra città nel 2021, nonché l’auspicata conclusione della fase più acuta della pandemia, lasciano presagire la possibilità di registrare la presenza di bus turistici in misura complessivamente simile a quella che ha caratterizzato le annualità antecedenti la crisi sanitaria.

Pare quindi opportuno adeguare le previsioni per il triennio di riferimento ai positivi risultati già registrati nel 2019, seppur in misura cautelativamente ridotta per la prima annualità, attestando lo stanziamento in € 700.000. Qualora tali condizioni non dovessero verificarsi sarà necessario provvedere ad una revisione dello stanziamento in sede di salvaguardia.

Proventi per il rilascio dei permessi di transito e sosta: € 700.000

La previsione per l’esercizio 2022 è in linea con la previsione iniziale dell’esercizio precedente la quale è stata poi successivamente rivista in conseguenza della ridotta mobilità causata dalle misure di contenimento della pandemia. Nel prossimo esercizio, se effettivamente si verificherà l’auspicato ritorno ad una situazione ordinaria si potranno presumibilmente conseguire le previsioni indicate.

Canoni per la gestione del servizio di sosta nelle aree di parcheggio a pagamento: € 2.300.000

Le previsioni concernenti le entrate derivanti dal canone che il gestore dei parcheggi a pagamento (Metro s.r.l.) è tenuto a versare al Comune di Lucca in virtù della convenzione in corso, sono oggetto di significativa revisione rispetto alle annualità precedenti, come noto caratterizzate da una drastica riduzione della mobilità nonché, per l’esercizio 2020, anche da un lungo periodo di gratuità finalizzato ad agevolare gli spostamenti ritenuti necessari durante la fase di lockdown. Le condizioni sopra richiamate hanno determinato infatti una considerevole riduzione dei ricavi registrati dal soggetto gestore e, conseguentemente, del canone riconosciuto all’ente che, come indicato dalla disciplina convenzionale, è tenuto a garantire in ogni caso l’equilibrio economico-finanziario della società controllata. In proposito occorre segnalare che il secondo semestre 2021 ha consentito di accertare un incremento significativo dei relativi proventi, tornati ad assestarsi sui livelli ante pandemia. Ciò lascia pensare che se non vi saranno eventi negativi legati all’andamento della pandemia, gli introiti torneranno complessivamente ad assestarsi sugli alti livelli che avevano caratterizzato le annualità 2018 e 2019. Si è quindi ritenuto di definire lo stanziamento in un importo corrispondente ai proventi riferibili ad una annualità ordinaria.

A ciò deve aggiungersi che sono attualmente in corso le operazioni per la revisione dei contratti tra l’Ente e la società relativi alla gestione dei servizi accessori alla sosta oltre che ai servizi turistici. La diversa impostazione data alla disciplina contrattuale determinerà un incremento dei costi fatturati all’ente a cui, tuttavia, farà seguito un pressoché corrispondente incremento del canone riconosciuto all’Ente.

Tutto ciò considerato lo stanziamento è stato complessivamente determinato in € 2.300.000.

Proventi per uso impianti per la distribuzione acqua potabile: € 1.750.000 Si tratta del canone dovuto da GEAL S.p.A. per la concessione in uso degli impianti per il servizio idrico. La previsione è la stessa dell’esercizio precedente e, per sua natura, lo stanziamento è destinato ad essere replicato fino alla scadenza della concessione.

Rimborsi GEAL per rata di ammortamento mutui servizio idrico: € 223.512 Lo stanziamento in oggetto è dovuto all’obbligo in capo al gestore del servizio idrico, nel nostro comune GEAL S.p.A., di rimborsare le quote annuali di ammortamento dei mutui a suo tempo attivati dagli enti locali (i cui oneri gravano ancora sui propri bilanci) per gli investimenti nel servizio idrico e di depurazione, oggi di competenza dell’A.I.T. (Autorità idrica toscana). L’autorità d’ambito, negli anni scorsi, ha quindi approvato un programma di rimborso annuale da parte dei gestori competenti per territorio, conforme ai piani di ammortamento dei mutui inerenti il servizio. Lo stanziamento iscritto in bilancio, è quindi conforme alla quota 2022 del piano di rimborso già approvato dalla competente autorità d’ambito, ricalcolato dopo l’operazione di rinegoziazione dei mutui in essere con la Cassa DD.PP. cui l’ente ha aderito nel corso dell’esercizio 2020.

Censi, canoni ed altre prestazioni attive: € 171.640

Lo stanziamento per l’esercizio 2022 rileva una drastica riduzione rispetto agli esercizi precedenti determinata dalla nuova disciplina nazionale con la quale è stato fissato in € 800 per antenna il canone di concessione dovuto dai gestori di telefonia mobile per l’installazione degli impianti di trasmissione su aree demaniali. La novella legislativa, peraltro duramente contestata dagli organi di rappresentanza degli enti locali, è destinata ad incidere in modo significativo sulle entrate dei comuni, i quali percepivano per tali fattispecie canoni di gran lunga superiori a quelli oggi indicati dal legislatore. A prescindere dall’opportunità o meno della previsione legislativa, si ritiene doveroso adeguare gli stanziamenti di bilancio alla normativa entrata in vigore, prevedendo dunque una riduzione stimata in € 300.000 rispetto alle previsioni dell’esercizio precedente. Naturalmente lo stanziamento sarà oggetto delle opportune rettifiche all’esito della revisione dei contratti in corso al fine dell’adeguamento alla normativa di settore.

Canone Unico Patrimoniale: € 3.290.000

Come sopra riferito a far data dal 1 gennaio 2021 è entrato in vigore il c.d.

canone unico patrimoniale destinato a sostituire quelle voci di entrata che in precedenza erano rappresentate autonomamente nel bilancio di previsione con la denominazione di imposta di pubblicità, diritti sulle pubbliche affissioni, COSAP (canone occupazione suolo pubblico), canone per l’utilizzo di strutture mercatali.

Con l’introduzione di tale canone si è, in pratica, ricondotto ad un unico istituto la disciplina di più fattispecie che, tuttavia, conservano ai fini sia giuridici che contabili profili di disciplina autonoma, seppur univocamente ricondotti al titolo III dell’entrata.

Al fine di garantire un’adeguata rappresentazione delle singole voci di entrata come sopra descritte sono stati quindi individuati distinti capitoli i cui stanziamenti possono essere riepilogati come di seguito indicati:

- autorizzazione e esposizione pubblicitaria € 730.000

- pubbliche affissioni € 110.000

- occupazione suolo pubblico € 2.093.000

- canone mercatale € 357.000

Tali stanziamenti si differenziano talvolta in modo sostanziale dalle previsioni assestate dell’esercizio 2021, in quanto fortemente condizionate dalle misure agevolative adottate con interventi legislativi che hanno di fatto esonerato i pubblici esercizi e gli spettacoli viaggianti dal pagamento della COSAP. D’altra parte anche i risultati registrati dalle altre voci di entrata considerate sono stati, ovviamente, fortemente influenzati dagli effetti della pandemia, con conseguente riduzione dei relativi accertamenti.

Le previsioni relative al triennio di riferimento qui esaminato prevedono invece, superata la fase più acuta della pandemia, il ritorno a condizioni simili a quelle verificatesi prima della pandemia, con conseguente adeguamento alle previsioni di tali annualità dei corrispondenti stanziamenti di entrata. Naturalmente qualora fossero di nuovo adottate misure agevolative interessanti il territorio nazionale, al fine di agevolare gli operatori maggiormente colpiti dagli effetti di eventuali misure di contenimento, sarà necessario operare le conseguenti variazioni di bilancio, sottolineando tuttavia che, fino ad oggi, in tali ipotesi il Governo ha comunque provveduto a stabilire ristori parziali del mancato gettito corrispondente.

Dividendi azionari da società partecipate: € 2.982.467

La previsione relativa ai dividendi azionari riferibili al gruppo Lucca Holding è stata quantificata sia tenendo conto della quota di utili generalmente prodotti annualmente dalle singole società appartenenti al gruppo, che della quota del dividendo registrato nell’esercizio 2020 di cui l’Assemblea dei soci ha rinviato la distribuzione. In particolare, in sede di approvazione del bilancio 2020 di Lucca Holding S.p.A. è stato disposto l’accantonamento a riserva disponibile di € 1.682.467, come tale interamente prelevabile negli esercizi successivi, mentre la quota residua dello stanziamento nel bilancio di previsione dell’ente è imputabile agli utili relativi alla gestione in corso (esercizio 2021). Considerata la componente per oltre la metà già accertata del dividendo iscritto in bilancio, si può ritenere tale previsione sufficientemente garantita dalle eventuali oscillazioni che potrebbero caratterizzare il risultato dell’esercizio 2021, per tali ragioni si è ritenuto sostenibile l’integrale destinazione di tali risorse alla copertura delle spese correnti.

Proventi da sanzioni per violazioni in materia di edilizia privata: € 330.000 Lo stanziamento è sostanzialmente conforme agli accertamenti registrati ad oggi con riferimento all’esercizio 2021, dato che non si prevedono variazioni significative rispetto all’annualità precedente.