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INTRODUZIONE

Il presente studio nasce dalla consapevolezza sempre maggiore dell’importanza dell’ecografia come esame complementare alla visita oculistica.

La parte clinica riporta i casi, pervenuti all’Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato, per sospetto massa occupante spazio intraoculare o orbitale, che sono stati sottoposti a visita oftalmologica ed esame ecografico; tale studio ha il fine di confermare l’utilità dell’ecografia nel formulare la diagnosi definitiva.

Sulla base dei dati bibliografici finora riportati sappiamo che l’ecografia è spesso considerata come metodo di imaging di prima scelta in oftalmologia veterinaria per valutare malattie oculari e orbitali. Questo poiché è una metodica che può essere effettuata su pazienti svegli, più rapida e meno costosa di un esame tomografico, fornisce immagini ad alta risoluzione e permette uno studio dinamico. Inoltre, sotto guida ultrasonografica, è possibile eseguire aghi aspirati e biopsie.

La valutazione ecografica ci è stata utile soprattutto quando opacità dei mezzi diottrici non permetteva l’esecuzione completa dell’esame oftalmologico (soggetti con cataratta, edema corneale, ifema, degenerazione vitreale, emorragia vitreale, ecc).

Sui pazienti presi in considerazione è stato effettuato l’esame ecografico del bulbo oculare con sonda lineare o microconvex e principalmente con approccio trans-corneale e temporale al fine di confermare o meno la presenza di lesioni occupanti spazio e evidenziare la presenza di alterazioni secondarie.

CAPITOLO 5

MATERIALI E METODI

Il nostro studio retrospettivo prende in esame tutti pazienti riferiti al reparto di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale Didattico Veterinario “M. Modenato” del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, nel periodo tra ottobre 2009 e maggio 2017.

La popolazione oggetto di studio è costituita da 29 soggetti tra cani e gatti, scelti per la presenza di lesioni occupanti spazio intraoculari ed orbitali probabilmente riferibili a neoplasie primarie o secondarie, seppur vengono tenute in considerazione tutte le possibili diagnosi differenziali.

Nella maggior parte dei casi la visita oftalmologica completa era risultata difficile spesso a causa dell’opacità dei mezzi diottrici e per questo l’esame ecografico è risultato necessario ai fini diagnostici.

Ciascun paziente preso in esame è stato sottoposto a esame obiettivo generale ed esame obiettivo particolare, sono state esaminate le cartelle cliniche e le schede oculistiche al fine di raccogliere tutti i dati anamnestici, gli esami fisici e di laboratorio per ricostruire la storia clinica del paziente.

Il protocollo base prevede l’esecuzione della visita oftalmologica e successivo esame ecografico; tuttavia in 8 dei 29 pazienti la visita oftalmologica non è stata rinvenuta nel database (Ociroe).

La visita oftalmologica completa è stata caratterizzata da:

- Ispezione a distanza dell'animale con lo scopo di individuare eventuali atteggiamenti anomali o alterazioni dell'andatura, di valutare la simmetria, posizione, dimensione dei globi e degli annessi oculari e la simmetria facciale;

- Valutazione bilaterale della produzione lacrimale (STT: Schirmer Tear Test), della pressione intraoculare (IOP) tramite tonometria e test della fluoresceina dove richiesto; - Esame neuro-oftalmologico che consiste nell’evocare la reazione di minaccia, il riflesso palpebrale, il riflesso corneale, riflesso pupillare alla luce (PLR) diretto e consensuale, il riflesso di abbagliamento;

- Ispezione degli annessi oculari (ghiandole e palpebre), della cornea, della camera anteriore e dell’iride, della lente, del vitreo e del fondo.

L’ispezione degli annessi oculari e del segmento anteriore è stata effettuata tramite l’uso del biomicroscopio portatile con lampada a fessura; quando possibile l’esame del segmento oculare posteriore e del fondo è avvenuto attraverso l'utilizzo dell'oftalmoscopio indiretto previa midriasi indotta farmacologicamente. La midriasi è stata ottenuta instillando una goccia di tropicamide 1% per occhio e attendendo circa 15 minuti.

Per l'esecuzione dell'esame ecografico è stato necessario effettuare un’anestesia topica corneale instillando ossibuprocaina cloridrato 0,4% 5 minuti prima dell’esame ecografico.

Le indagini ecografiche sono state effettuate in B-mode con un apparecchio carrellato Toshiba Aplio400 utilizzando la sonda lineare da 12 MHz e la sonda microconvex da 7,5 MHz a seconda delle necessità.

Ogni paziente è stato posizionato da sveglio in decubito sternale, seduto o in piedi ed è stato contenuto da un assistente; non si richiedeva anestesia e la sedazione è stata effettuata solo in pazienti non collaborativi.

Dopo l’anestesia topica corneale, le palpebre venivano retratte manualmente e il trasduttore posto delicatamente sulla superficie corneale in combinazione con gel lubrificante idrosolubile. L'esame ecografico del globo oculare è stato eseguito principalmente tramite approccio trans-corneale e i piani di scansione più utilizzati sono stati quelli assiale orizzontale, assiale verticale; per lo studio dell’orbita talvolta è stato anche utilizzato l’approccio temporale (paragrafo 2.2).

L'esaminatore ha confrontato l'immagine ottenuta con quella raccolta sull’occhio controlaterale e con la fisiologica anatomia ecografica (paragrafo 2.3).

Obiettivo dell’ecografia è stato quello di identificare le varie strutture oculari in modo da valutarne forma, dimensione, posizione, ecogenicità ed ecostruttura, verificando quindi eventuali alterazioni presenti a livello intra od extrabulbare che giustifichino un trattamento.

Le immagini e i video degli studi effettuati sono stati salvati ed inviati ad un sistema di archiviazione digitale.

CAPITOLO 6

RISULTATI

La popolazione oggetto del nostro studio è costituita da 29 soggetti sia cani che gatti suddivisi in due gruppi:

• Gruppo 1: Casi di neoformazioni intraoculari • Gruppo 2: Casi di neoformazioni orbitali

Le tabelle 6.1 e 6.2 riportano il segnalamento dei soggetti nei due gruppi.

ID SPECIE RAZZA SESSO ETÀ

1 CN BOLOGNESE M 14 2 CN COCKER SPANIEL M 12 3 CN JACK RUSSEL F 6 4 CN GOLDEN RETRIEVER M 5 5 CN BEAGLE M 13 6 CN WELSH TERRIER M 10 7 CN BEAGLE F 12 8 CN PASTORE TEDESCO M 7 9 CN METICCIO F 15 10 CN BORDER COLLIE F 5 11 CN GOLDEN RETRIEVER M 13 12 CN SEGUGIO FS 13 13 GT EUROPEO F 7 14 GT EUROPEO F 9 15 GT EUROPEO M 10 16 GT EUROPEO M 6 17 GT EUROPEO M 11 18 GT EUROPEO F 12

Tabella 6.1 GRUPPO 1. Segnalamento dei pazienti con neoformazioni intraoculari.;

ID SPECIE RAZZA SESSO ETÀ