Per intendere il personaggio di Sarah Woodruff ed il romanzo in generale è però necessario esaminare le circostanze biografiche nelle quali il testo viene composto. Molti elementi testuali – compresa la figura tormentata e sfuggente dell’eroina principale – derivano dalla relazione di Fowles con la moglie Elizabeth. Elizabeth Fowles, infatti, è una donna intelligente, carismatica e di bella presenza, di non grande cultura ma dotata di un tagliente sguardo critico e con la voglia di affermarsi come qualcosa di più di una semplice esponente della working-class. Quando incontra Fowles, ella è tristemente sposata con Roy Christy, un brillante, anche se lunatico, pittore e scrittore. I due hanno una figlia di due anni, Anna. Nel 1952 la famiglia si trasferisce in Grecia, nell’isola di Spetsai per lavorare nella stessa scuola in cui Fowles è insegnante di francese. Quest’ultimo, coccolato figlio unico dell’upper-middle class, educato ad Oxford, un passato nella marina militare e una posizione invidiabile all’interno di una scuola privata, finisce per innamorarsi ed iniziare una storia clandestina con Elizabeth, proibita donna della working-class. L’esperienza cambia Fowles sia come uomo che come scrittore. I pettegolezzi presenti all’interno della comunità isolana creano un pubblico scandalo. Fowles viene accusato di aver tradito la fiducia di un collega, nonché amico, ed aver iniziato una storia d’amore con una donna appartenente ad una classe sociale inferiore. La relazione costa inoltre alla donna la perdita della custodia della figlia. Durante questo periodo l’autore compone il suo primo romanzo intitolato An
Island and Greece.276 Il I e il II volume dell’opera si basano direttamente sui suoi diari, mentre il III volume si basa sugli eventi personali del 1953. In quanto primo racconto Fowles trasporrebbe quindi eventi personali pure celando il nome della compagna. Dopo il licenziamento dalla scuola greca, Fowles torna in Ighilterra trovando un nuovo impiego in una scuola pastorale ad Hampshire. Elizabeth e Roy stanno per separarsi, mentre Fowles intrattiene una romantica relazione con due studentesse (utilizzate poi
276 J. FOWLES, An Island and Greece, unpublished TS. Box 17/ folder 6. Archiviato con “The John
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per le figure di Lily e Rose in The Magus). Durante i weekend, però, si reca in un quartiere malfamato di Londra per incontrare segretamente il suo vecchio ed unico amore, Elizabeth. I due decidono infine di andare a vivere insieme, vivendo “nel peccato” per tre anni prima di essere in grado di sposarsi. Come accade a Charles Smithson con Sarah Woodruff, l’amore per Elizabeth comporta per Fowles l’abbandono della sua rispettabile posizione e del suo prestigio sociale. Fowles vive la trasgressione, il disonore e l’isolamento dalla famiglia. Inizia però a lavorare duro per diventare uno scrittore affermato. Come afferma Eileen Warburton:
The mysterious woman-with-a-past who evolved into Sarah Woodruff did not begin as a feminist heroine. She started as a hyperdramatic, haunting female straight out of romance B-novels. She was weak, dependent, traditionally feminine, misunderstood, seductive and entirely at the mercy of her feelings for the male protagonist. She is the love interest and emotional reedemer of the manuscript’s protagonist, Kenneth Wilson.277
Il manoscritto numero III narra, in analogia con la vicenda di Charles Smithson in FLW, la storia di un uomo benestante dalla nascita che, durante il suo soggiorno in Grecia, si innamora perdutamente di una fallen woman, “dark, beautiful and suffering of melancholia”.278 La donna, Maria Keratos, è sposata con uno dei colleghi di Wilson, ma non è per niente soddisfatta della propria relazione. Il passato che ella cerca di espiare riguarda la sua storia adultera con un ufficiale nazista esiliato sull’isola. Maria, innamoratasi del soldato, decide di seguirlo fino in Austria dopo la guerra, per poi rendersi conto del suo inganno. La sua identità isolana diventa, dopo l’incidente, quella di “The Austrian Officer’s Whore”. I due iniziano una storia d’amore clandestina che si rivela fallimentare. Dopo numerose peripezie i due si separano: Wilson viene punito con la castrazione e Maria scappa dall’isola per salvarsi dall’umiliazione pubblica.
An Island and Greece fu respinto dalle case editrici varie volte, tanto che Fowles
finì per accantonarlo a favore di altre creazioni letterarie. Ben presto, però, gli eventi personali del 1953 tornano a minare la tranquillità quotidiana della coppia, residente in questo periodo a Lyme Regis, vicino all’Undercliff. Roy Christy, geloso del successo
277 E. WARBURTON, “John Fowles, Accidental Feminist: The French Lieutenant’s Woman in 1969”, cit., p. 111.
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editoriale di Fowles dopo la pubblicazione di The Collector e The Magus, decide di offrire al pubblico una propria versione dei fatti avvenuti in Grecia anni prima e la casa editrice di Christy chiede ai coniugi Fowles il loro parere. John sostiene che il libro sia “a great and undistinguished spewing-out of all his hatreds and […] his absolutely unassuaged determination to drink beakers of the bitter past – laced with our blood. It really was a terrible book”.279 Marito e moglie riescono a bloccare la pubblicazione del romanzo, ma esso diventa per Elizabeth un peso insopportabile, tanto da causarle un crollo nervoso. La donna decide di rifugiarsi nell’appartamento londinese per un po' di tranquillita, mentre Fowles vive per un periodo come un vero e proprio nomade a contatto con la natura dell’Undercliff. In questa sorta di ritiro spirituale, l’unico contatto dell’autore è la telefonata giornaliera della moglie che gli confida emozioni e problemi. Una situazione in cui è facilmente riconoscibile la confessione di Charles a Sarah nel corso di FLW.
Fowles stesso, dunque, durante la stesura del romanzo nell’autunno del 1966 ha esperienza diretta delle sofferenze psicologiche e socio-culturali provate delle donne deul suo tempo, compresa la moglie stessa. Conosce i disturbi che in quell’epoca fanno impazzire molte donne: ”Behind all this unhappy women is the same horror”, scrive nel suo diario nel novembre di quell’anno, “the loneliness, their unnecessity. The fault of society has been to emancipate women but to refuse to furnish (to train them for) their freedom”.280 Animato da questo interesse, Fowles si ritrova a comporre “The Swallow and the Scythe”, una storia riguardante una donna che soffre a causa dell’acquisizione della propria libertà sociale, in quanto non sorretta da un’identità che la appaga. La protagonista, come afferma Fowles nei suoi Diaries è basata sulla figura della moglie, Besta Payne, una cara amica di Elizabeth e Connie Ferrar, una compagna dell’autore ai tempi di Oxford. È tuttavia impossibile per i lettori di FLW non notare la somiglianza di questa donna con Sarah Woodruff. La soluzione ai problemi della protagonista che Fowles ci offre è, però, tutt’altro che femminista. Egli scrive nei suoi Diaries:
Woman has to retrace her steps to some of the parts of the contract that have been annulled, to loving the man more than he loves hers, to more domestic responsability (the home as her province, not he millstone). […] A woman is the port from which the ship sails, and to
279 Letter to D. SHARROCKS, citato in E. WARBURTON, John Fowles: A Life in Two Worlds, cit., p. 289. 280 J. FOWLES, “Diaries”, cit., XI, 1, November 1966, p. 34.
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which it will return. She cannot fulfill this role, and try to be the joint captain of the ship.281
Dopo la lettura dell’opera, Elizabeth si riconosce nel personaggio principale e litiga bruscamente con il marito che, controvoglia, risolve di non pubblicarla. È dopo quesro evento, però, che Fowles inizia ad immaginare la mitopoietica figura della donna di nero vestita che fissa il Cobb di Lyme Regis: “She had no particular degree of sexuality, she seemed vaguely romantic and Victorian, she represented a reproach on the Victorian Age. I didn’t know her crime but I wished to protect her. That is, I began to fall in love with her”.282 Un mese esatto dopo questa visione, Fowles comincia la stesura di FLW che verrà poi pubblicato nel 1969. La Sarah della prima bozza, però, è molto più simile a Maria Kratos che alla figura della New Woman che verrà presentata nel finale ufficiale. È soltanto dopo l’introduzione di alcune modifiche suggerite all’autore dalla stessa Elizabeth, “[his] sternest editor, otherwise [his] wife”,283 che Sarah acquista un maggior spessore.
Come dimostra la critica Elizabeth Mansfield, è proprio la moglie che “insisted that the existing end was too pat and NOT WORTHY of you! […] This is where you throw it away”.284 Elizabeth critica la falsa modestia di Sarah, il suo essere superficiale e spinge il marito a cambiare il finale poiché l’eroina del romanzo è tutt’altro che una proto- femminista. Fowles ammette nel 1977 che i commenti della moglie “made [him] change the text considerably before it was sent out”.285 Apportando le scaltre modifiche consigliate dalla moglie, Fowles crea una nuova Sarah, più autocosciente ed autonoma, una donna che non ha bisogno né della protezione di Charles né di quella dell’autore: Fowles rende Sarah una New Woman emancipata e sicura di sé. È in questo momento che la relazione dell’autore con i suoi personaggi si compie a tutto tondo: Sarah
281 J. FOWLES, Diaries, cit., XI, 1, December, 1966, p. 37.
282 J. FOWLES, Wormholes: Essay and Occasional Writings, cit., pp. 13-14. 283 J. FOWLES, Diaries, cit., XI, 1, June, 1968, p. 78.
284 E. MANSFIELD, “A Sequence of Endings: the Manuscriptpts of The French Lieutenant’s Woman”, Journal of Modern Literature, Vol 8, No 2, 1980-81, p. 278.
285 Citato come nel manoscritto non pubblicato di The French Lieutenant’s Woman, June 1968,
Box 2/ folder 4. Incluso nei “John Fowles’s Papers - Special Collection”, McFarlin Library, University of Tulsa (OK).
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“rejected his authorial suggestion”286 e acquista la sua propria indipendenza o, con termini esistenzialisti, la propria libertà.
I cambiamenti che Elizabeth suggerisce al marito sono essenzialmente due. Il primo riguarda il collocamento di Sarah al cuore dell’arte dell’epoca: piuttosto che semplice modella di posa per la Royal Academy of Art, Sarah viene catapultata all’interno della congrega di preraffaelliti di casa Rossetti. Da madre abbandonata che cerca di guadagnarsi da vivere per mantenere la figlia, Sarah diventa la splendente visione della “New Woman in the full dress of the early women’s rights movement” [p. 379]. Una figura completamente diversa, dunque, da quella immaginata da Fowles. Inoltre, Elizabeth suggerisce il cambiamento dell’ambiguo finale del capitolo sessantunesimo: “the mistery of Sarah is not answered, wonder if it should be. […] In fact, to my way of thinking this novel should end with no answer but only an implied one of tragedy”.287 Secondo la donna, a Sarah non dovrebbe essere concesso nessun lieto fine, questo perché “is the one person who should come through strong as part of the 20th century condition of complicated male/female intellect … should stand as the tragic figure in some way. Your inconclusive modern human being”.288 È a questo punto che Fowles scrive due finali. Il primo, anche se in una versione altamente migliorata, garantisce il lieto fine al personaggio maschile. L’autore stesso afferma in “Hardy and the Hag”: “the first ending represents my wish to reward the male protagonist (my surrogate) with the woman he loved”.289 Dall’indecisione nasce il secondo finale, quello in cui i due innamorati prendono due strade completamente diverse. Il terzo finale prende vita dalla richiesta di Elizabeth di un finale ‘inconclusive’.
Considerando gli eventi bibiografici che hanno accompagnato la stesura di FLW, possiamo quindi affermare che la Sarah che ritroviamo nel finale del romanzo non è quella che è stata pianificata da Fowles durante la stesura, bensì il frutto del processo di revisione dell’autore o, per meglio dire, dalle modifiche raggiunte da sua moglie. È per queste vie indirette che la figura di Sarah diventa una sorta di simbolo femminista per le donne del 1969. D’altronde, Fowles sostiene che “it is only when our characters and
286 J. FOWLES, Wormholes: Essay and Occasional Writings, cit., p. 23.
287 Citato come nel manoscritto non pubblicato di The French Lieutenant’s Woman, op cit. 288 Ibid.
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events disobey us that they begin to live”. [p. 97] Egli non potrebbe quindi che dirsi appagato dell’etnogenesi dei fini che sembra prescindere all’evoluzione di uno dei suoi personaggi più innovativi.
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Conclusioni
“We all write poems; it is simply that poets are the ones who write in words”.
J. FOWLES, The French Lieutenant's Woman [p. 152]
The French Lieutenant’s Woman di John Fowles: questioni di gender ed ecocritica Come dimostra il titolo stesso, la trattazione appena conclusa si pone l’obiettivo di analizzare approfonditamente il maggior sforzo letterario di John Fowles, The French
Lieutenant’s Woman, focalizzandosi sugli aspetti del romanzo meno esplorati dalla
critica, quali gender ed ecocritica.
Il primo capitolo riguarda interamente la biografia culturale dell’autore, fondamentale per l’analisi di ogni sua opera letteraria. L’opera di Fowles pone al lettore problemi filosofici, ecologici e creativi tenuti insieme da forme narrative spesso popolari, quali il thriller e il romance. Con The French Lieutenant’s Woman, egli crea poi il paradigma di una nuova generazione postmodernista.
Nel secondo capitolo si è investigato il rapporto di Fowles con la natura, dimostrando quanto un approccio ecocritico alle sue opere, ed in particolare a The
French Lieutenant’s Woman, sia non solo possibile, ma necessario. L’autore, infatti, vive
la seconda metà della sua vita a Lyme Regis e più precisamente a Belmont House, un casale che si affaccia direttamente sul Cobb, contiguo al paradiso selvaggio dell’Undercliff. Qui, egli vive in compagnia della moglie a contatto diretto con la natura e le sue esperienze personali vengono trasposte in gran quantità all’interno del romanzo. Oltre a valenze biografiche e suggestive, però, la natura ha per Fowles un’importante rilievo scientifico. Non solo ne è affascinato, ma lo studia profondamente da autodidatta botanico e appassionato di ecologia. Questa passione si riflette nella presentazione degli universi naturali del romanzo che, oltre alla minuziosa e attenta descrizione fisica, contengono numerosi riferimenti intertestuali (da Darwin a Linneo ad altri autori studiati ed ammirati da Fowles), che creano una sorta di sottofondo storico- culturale teso fra periodo vittoriano e il ventesimo secolo. La natura può inoltre essere
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letta in termini psicologici e psicoanalitici, specialmente in relazione ai due fondamentali personaggi del romanzo: Charles e Sarah.
Il terzo capitolo si basa sulla comparazione di tre diversi media: il romanzo di Fowles, la sceneggiatura scritta da Harold Pinter e la trasposizione cinematografica di Karel Reisz. Qui, dopo una breve introduzione sulla diversità tra cinema e letteratura e sullo stretto rapporto di Fowles con il cinema, si è cercato di dimostrare come, sia Pinter che Reisz siano riusciti a ricreare una versione degna di nota dell’ipotesto letterario. La novità della versione di Pinter si basa completamente sull’introduzione di un sub-plot di invenzione, quello tra Anna e Mike, gli attori che interpretano Sarah e Charles. Attraverso di loro, Pinter crea l’equivalente delle intrusioni dell’autore nella scrittura romanzesca.
Infine, nel quarto ed ultimo capitolo la mia argomentazione si focalizza sulla componente femminista di The French Lieutenant’s Woman. Sulla base della teoria di genere di Judith Butler e analizzando le vicende biografiche che stanno dietro all’ideazione, alla stesura e alla revisione dell’opera, si è argomentato che John Fowles non è mosso da motivazioni in prima istanza femministe, anche se la sua poetica esistenzialista risente delle influenze in tal senso derivate in primo luogo dalle idee di sua moglie.
In conclusione, questa ricerca ha messo in luce la natura e l’importanza del rapporto tra la vita privata di Fowles e la stesura dei suoi romanzi, in particolare The
French Lieutenant’s Woman. L’opera è in questa curiosa contaminazione di biografismo
e intertestualità, vita vissuta e iperletterarietà, storia e illusionismo postmoderno che probabilmente risiede il fascino del capolavoro di John Fowles.
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Appendice
Durante il mio soggiorno in Inghilterra, nell’ambito di una borsa di studio per Tesi all’estero, ho visitato i luoghi di ambientazione di The French Lieutenant’s Woman (Lyme Regis ed Exeter), nonché la casa dell’autore stesso e Chesil Beach, nel Dorset, al centro di altri scritti di Fowles. Per questo ho ritenuto opportuno inserire in questa appendice alcune testimonianze fotografiche dell’esperienza.
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The Cobb Harbour – Lyme Regis
148
The Axmouth to the Undercliff – Lyme Regis
149
The Cathedral Church of Saint Peter – Exeter
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